Din din, in piedi.
Nel nome del Pad’
‘Bastardo, perché?’ questo pensa Lei nel vederlo a fianco del prete a servire Messa: la sua Messa, quel matrimonio brutalmente rinfacciato nel parcheggio il mese precedente.
Il pesante trucco maschera il viso avvampato di rabbia, le gambe tremano: ‘Emozionata’ per i presenti, ma tra le gambe ben altre risposte fluivano.
Il pendente… ‘Maledetto Bastardo!’, quel souvenir strappato al suo intimo gli pendeva dentro l’ampollina al collo. I suoi occhi sempre puntati su di Lei.
Adesso!
-Vuoi tu’
Il Suo labiale è chiaro: -Lo vuoi veramente?- mentre ruota tra le dita il pendente.
Il Diavolo’ l’Acqua santa’
La scelta è fatta, il suo ghigno la suggella.
Stupendo
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…