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Grazie – lettrice ignara 3 – storia di una cassiera di supermercato….. raccontata dalla protagonista

By 7 Agosto 2023No Comments

é arrivata la terza mail di grazia, lei ormai sembra una ragazzina alle prime armi, ha scoperto l’erotismo ma ancor più il piacere di essere comandata, sottomessa;

il racconto riporta al 90% la sua storia, ho aggiustato come da sue indicazioni poche cose e lei continua a inviarmi mail nello spiegarmi questa nuova vita. questa nuova Grazia.

per favore commenti sono graditi ma educati anche alla mail adriano75my@libero.it , che ovviamente saranno oggetto di dialogo con Grazia .

Grazia – 3 episodio

Avevo considerato di vestirmi in maniera semplice, la temuta da lavoro alla cassa era sempre standard , un pantalone , sia esso jeans o tessuto stile cararht, sopra una camicetta bianca, semplice ma sempre ben stirata e pulita (erano gli ordini della direzione).
La parte superiore mi dava più libertà o meglio pur essendo una camicetta potevo sceglierla io. Avevo acquistato alcune camicie bianche aderenti, avevo anche scelto differenti marche , volevo testare la vestibilità delle varie marche e capire cosi quale di esse potesse stare meglio o adattarsi alla nuova Grazia. Non mi sentivo più una semplice cassiera di un supermercato ma avevo preso coscienza che dovevo curare il mio aspetto sia come donna che come lavoratrice e anche moglie volendo. A 38 anni ero sicuramente giovane e potevo chiedere di più a me stessa, dovevo liberarmi di alcune impostazioni culturali dovute alla mia educazione giovanile, non che fossero sbagliate ma erano più dei limiti che sentiv.

Iniziai cosi quella mattina, dopo le giornate precedenti trascorse sul divano, a definire i tempi da dedicare a me e alla tenuta meglio adatta alla nuova Grazia. Indossai cosi una camicia bianca a maniche lunghe, scelsi una camicia che creava più spazio lasciando libero il terzo bottone e osservando alla specchio dava maggiore risalto alla mia terza. Ovvio, avevo scelta con cura un reggiseno bianco con merletto , riportava nella parte superiore una leggera rifinitura che delinea la forma e lasciava poco all’immaginazione. Non potevo osare di più, ma avrei completato il quadro con un leggero trucco e con un modellamento delle ciglia tale da creare un effetto estate. Il pantalone di jeans aderente ma non troppo completava il quadro. Il turno iniziava alle 15, dovevo solo gestire le prime 4 ore, chissà forse sarebbe passato verso le 19 per la spesa saltuaria. Avevo memorizzato anche i suoi prodotti, di norma verdure, insalata, acqua frizzante (san pellegrino), frutta e vino delle migliori marche.
Ormai avevo superato la linea sottile che mi aveva portato ad approfittare di me senza alcun indugio, anzi andando oltre ogni limite poiché mi ero sentita viva, con dei desideri, con delle piacevoli sensazioni .

Ero pronta , mancava ancora un pò di tempo e stando sola a casa mi rilassai in salotto sul divano e le mie impressioni andarono subito a lui quando nel secondo incontro al supermercato aveva preso una bottiglia di rosso costoso (non ricordo il nome) e guardandolo gli avevo sorriso e lui mi aveva detto ” oggi mi rilasso con un bicchiere di vino, dopo tante ore di lavoro”. ricordo che in quel frangente avrei voluto dirgli qualcosa del tipo posso rilassarmi anche io? posso farti compagnia nell’assaggio? insomma non disse niente alla fine ma i nostri sguardi si intrecciarono per una manciata di secondi , da quel momento mi prese totalmente la sua figura. avevo preso ad accarezzarmi da sopra il jeans, mancava ancora un’ora per uscire di casa, non volevo scorpori dopo tanta attenzione nel truccarmi e preparami ma mi stavo eccitando. di nuovo, possibile che il pensiero di quest’uomo mi eccitava cosi tanto? poi capii che none r lui ma era la nuova grazia che scopriva nuove situazioni, nuove emozioni, era grazia che stavo crescendo che voleva essere partecipe della vita e non più assecondarla alla precedente routine, cosi mi ritrovai con il jeans aperto , mi stavo toccando, sentivo già l’odore della mia intimità, sentivo l’umido che mi faceva capire senza esitazioni che ero eccitata e che volevo esserlo; sfiora le labbra piano, delicatamente e provai ad infilare un dito o meglio la parte iniziale. non fece nemmeno in tempo a toccare le labbra e a scostarle che il dito entro quasi tutto da solo ero ormai eccitata, ero cosi bagnata che vedevo la macchia sul divano. allungai latro dito e di colpo erano due dentro la mia intimità, inizia a muoverli e con l’altra mano mi toccavo i seni da sopra la camicetta. per paura di stropicciata me la togli e restai solo con il reggiseno, mi guardai ormi in preda ad un tremolio di eccitazione che si sentiva nella stanza, Stavo pensando al suo sguardo, alle sue mani che mi allungavano la carta di credito per pagare la spesa ed io con un movimento veloce allungavo la mano e per prendergli la carta arrivavo ad avvolgergli tutta la mano. il contatto con la sua pelle mi mando in estasi, le due dita sembravo essere poco e niente e cosi per la prima volta un terzo dito entro in maniera cosi veloce che l’orgasmo che mi stava aspettando mi prese di colpo e senza avvisare mi fece piegare in due sul divano…. ero terrorizzata, chissà se stasera incontrandolo avrei minimamente potuto dirgli: sai oggi il tuo sguardo mi ha regalato un piacere indescrivibile; avevo necessità di rivederlo, dovevo prendere l’iniziativa e dovevo conoscere qualcosa in più su di lui, dovevo ormai comportarmi come la nuova grazia, una donna che finalmente si apre al mondo, ai piaceri, alle soddisfazioni personali superando tutto quei tabù e quei limiti che ho scoperto avere al primo autoerotismo semplicemente dicendomi tra me e me “toh non ho meno un vibratore”……alla prossima Adriano, per ora sono troppo presa ed emozionata ma mi piace che tu possa riportare il tutto senza troppe correzioni …… cosi Grazie conclude la sua mail

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