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I racconti di Marina, il quinto

By 4 Febbraio 2022No Comments

Quella scopata a tre al cinema è stata l’esperienza più forte della mia vita, leccare la figa ad un’altra donna mi ha destabilizzato, ho ancora il profumo e il sapore nella mente.
Non penso più solo ai cazzi, ma anche alle fighe giovani.

Erano ormai due settimane che andavo al parco a correre, non solo per tenermi in forma, ma anche per guardare i corpi sudati delle giovani donne che facevano ginnastica, ultimamente pensavo solo al sesso saffico.
Conobbi una ragazza, Claudia di venticinque anni, bionda e con un fisico da vera sportiva, veramente una bella figa.
Facemmo subito amicizia nonostante la differenza di età e ogni giorno ci vedevamo per correre insieme e io non facevo altro che guardare il suo corpo sudato e immaginare di fare sesso con lei.
Un caldo pomeriggio mentre facevamo jogging ci sedemmo su una panchina per recuperare fiato.
” Oggi fa un caldo da morire, è quasi insopportabile stare in giro, ti và di venire a casa mia che ci beviamo qualcosa di fresco? Tanto abito qui vicino” mi chiese Claudia.
“Mi sembra un’ottima idea, grazie” le risposi.
Abitava a cinque minuti di strada in un piccolo appartamento ma molto accogliente.
Claudia studiava all’università e divideva la casa con un’altra ragazza che però era via in quei giorni.
Mi offrì una bella limonata fresca e ci sedemmo in cucina a bere.
” Non ti ho mai chiesto se sei fidanzata o meno” le chiesi.
” No non sono fidanzata, sono uno spirito libero e poi…” mi rispose lei interrompendosi.
” E poi cosa?” le chiesi.
” E poi sono lesbica, mi piacciono le donne. Ormai non è più un discorso tabù ma non è facile trovare una trombamica, alla fine è questo di cui ho bisogno adesso, niente legami, solo sesso” rispose lei.
Quelle parole svegliarono la mia perversione, con molta tranquillità le dissi”
Capisco Claudia cosa intendi dire.
Mi sembri una ragazza di mondo e quindi mi sento di raccontarti una storia, se ti va”.
” Certo Marina, ascoltarti è sempre un piacere per me” mi rispose.
Inizia a raccontarle brevemente il mio cambiamento avvenuto dopo il famoso messaggio ricevuto da Alex, di come mi ero sentita e di come alcuni bisogni fossero nati in me.
Le raccontai tutto senza entrare nei dettagli, fino ad arrivare all’ultima esperienza a tre, di come quell’incontro con una donna mi avesse aperto a nuovi desideri, non che fossi diventata lesbica, ma semplicemente ne avevo voglia.
Mi ascoltò con molta attenzione e vedevo nei suoi occhi uno strano luccichio, mi disse
” Avevo capito che eri una donna in un certo senso speciale, diversa da quelle che conosco. Fra di noi ci sono parecchi anni di differenza, ma mi sento più in sintonia con te che con le mie coetanee.
Vorresti essere la mia trombamica e scopare con me, qui, adesso?”
Non aspettò una mia risposta, ma semplicemente si alzò e spogliò rimanendo tutta nuda davanti a me.
Avevo un fisico perfetto, non c’era una parte del suo corpo che non fosse sexy e attraente, dai piedi ai capelli era un concentrato di erotismo, mi spogliai anche io.
” Sei molto bella” mi disse
” Grazie ma tu lo sei ancora di più” le risposi.
Venne davanti a me e mi baciò, le nostre lingue si incontrarono subito dando inizio ad un erotico bacio saffico.
Incominciammo ad accarezzare entrambi i nostri corpi, partendo dai seni fino ad arrivare sulle chiappe.
Lei mise la sua bocca sui miei capezzoli e me li succhiò facendomi vibrare tutto il corpo, mentre io le massaggiavo il sedere baciandola sul collo e assaporando il gusto della sua pelle sudata.
Mi sussurrò nell’orecchio di seguirla, mi prese per mano e mi portò nella sua camera e mi fece sdraiare sul letto.
Salì sul letto anche lei mi baciò di nuovo e scese a leccare tutto il mio corpo fino a fermarsi sulla mia figa.
La sua lingua si muoveva sul mio sesso facendomi provare un piacere intenso, mi bagnai all’istante e con due dita cominciò a masturbarmi.
Individuò subito il mio punto G, con movimenti lenti ma intesi mi fece venire.
Ci mettemmo nella posizione del 69, finalmente potevo leccare e toccare la sua giovane figa.
Aveva un sapore e odore molto intensi ma per me era miele da assaporare completamente.
Gliela leccavo freneticamente infilando tutta la mia lingua dentro a quella stupenda vagina masturbando con le dita il suo clitoride.
Ci davamo piacere reciproco, con i nostri corpi caldi e sudati a stretto contatto.
Lei iniziò a leccarmi l’ano, bagnandomi tutto di saliva, per poi inserire delicatamente prima un dito, poi due.
Mi faceva godere da morire, cominciai anche io a toccare il suo sfintere fino a metterle due dita nel culo.
La sentivo gemere di piacere e i suoi versi mi eccitavano da morire, mi sentivo molto porca e perversa.
Andammo avanti a scoparci in quella posizione per alcuni minuti poi lei mi fece mettere sdraiata a gambe aperte.
” Adesso ti faccio godere come non hai mai goduto prima” mi disse.
Iniziò a leccarmi la figa e il culo bagnandoli completamente della sua saliva che colava lungo il mio sedere.
Mi infilò tre dita nella passera e due nel culo muovendole in modo alternato dandomi piacere intenso, un piacere che cresceva sempre di più ogni volta che aggiungeva un dito ad entrambi i miei buchi.
Le bastarono pochi minuti per farsi strada dentro di me con entrambe le sue piccole mani.
Ero in preda ad un piacere estremo mentre lei mi faceva un fisting nella figa e al culo, potei vedere chiaramente che era entrata fino al polso.
Godevo come una troia, tanto da non riuscire quasi a respirare e sentii crescere dentro di me un orgasmo mai provato, venni squirtando.
Un getto infinito colpì sul viso Claudia che non si spostò di un millimetro anzi, apri la bocca bevendo una parte.
Quando tirò fuori le sue mani da me il mio corpo continuò ad avere scariche di piacere per alcuni secondi ancora mentre lei saliva a baciarmi.
“Ora tocca a te” mi sussurrò Claudia in un orecchio mentre si metteva a pecorina e con lo sguardo da porca perversa.
Vedere quella ragazza così bella in quella posizione così erotica avrebbe eccitato qualsiasi uomo o donna del mondo.
Mi mise dietro di lei, con le mani le aprii le chiappe e le infilai la lingua dentro a tutti i suoi buchi bagnandoli bene con la saliva.
Inizia a infilare delicatamente le mie dita nei suoi orifizi, mentre lei massaggiava il suo clitoride.
Avevo paura di farle male, le mie mani non erano piccole e le sue parti intime erano notevolmente più strette delle mie.
Avevo infilato due dita nella figa e uno nel culo.
” Guarda che non sono fatta di vetro, non mi rompo” mi disse con la voce smorzata dai gemiti di piacere.
“Che troietta”, pensai.
Le sputai sull’ano e nella figa per lubrificare di più e poi lentamente, ma in modo deciso, riuscii pian piano a inserire entrambe le mie mani nei suoi buchi, diedi iniziò al mio primo fisting.
Vedere i suoi orifizzii sfondati dalle mie mani fu la cosa più eccitante della mia vita.
Lei gridava di piacere come una matta e mi implorava di non smettere, di sfondarla.
Sentii uscire dalla sua figa il suo orgasmo denso e caldo, venne urlando di piacere.

Ci sdraiammo sul letto, io con ancora le mani sporche dei suoi liquidi e lei tutta sudata e ansimante.
” Che scopata, grazie Marina” mi disse.
” Grazie a te Claudia per avermi fatto fare questa nuova esperienza, sei veramente una gran figa” le dissi
” Siamo entrambe due belle fighe e soprattutto due porche perverse” mi rispose.

Tornai a casa e per tutto il tempo del tragitto mi rimase un sorriso stampato sulle labbra, avevo fatto sesso spinto con una donna e mi era piaciuto.
Ora però dovevo andare a casa a spalmarmi un po’ di pomata lenitiva sulle mie parti intime.

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