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Il culone di E. Parte 1

By 8 Settembre 2021No Comments

Ciao, mi chiamo X e ho 29 anni. All’epoca del racconto ne avevo 27 ed era un lunedì come tanti altri. Lavoravo a Torino ed ero un pendolare quindi il lunedì mattina, dovendo svegliarmi presto per recarmi in città, non era sicuramente uno dei miei giorni preferiti ma da lì a poco lo sarebbe diventato.
Erano circa le 11 del mattino quando ricevetti un messaggio da una vecchia amica che nel racconto chiameremo E. e all’epoca aveva 24 anni. Avevo trascorso qualche mese prima una piacevole serata con lei e per piacevole intendo che eravamo andati a cena e poi a casa mia (ci conoscevamo da tantissimo ma non ci vedevamo da almento 7 anni). Dopo quell’incontro ci sentimmo più volte per messaggio scrivendoci inevitabilmente cose anche piccanti e scoprendo che avevamo entrambi delle “perversioni” che, durante il nostro passato incontro, non ci eravamo osati mettere in pratica e condividere per vergogna o paura di essere giudicati. Naturalmente per messaggio era molto più semplice parlare di quelle cose e infatti senza far passare troppo tempo le avevo raccontato qual era la mia “perversione” principale. Avevo infatti una collega non molto alta e carina con cui avevo legato molto e avevo una complicità diversa rispetto a quella che avevo con altre ragazze. Non siamo mai andati a letto e nemmeno baciati ma spesso ci stuzzicavamo e ci provocavamo a vicenda. Per esempio mi prendeva l’accendino dalla tasca dei pantaloni mentre mi stuzzicava con lo sguardo e altre cose di questo genere. Io ero attratto come una calamita dal suo lato B. Devo dire che forse non era lo stereotipo perfetto di lato B che ci si immagina ma era un pò più grosso. Questo però mi eccitava particolarmente e fu grazie a lei che scoprii di avere una fissa per i lati B abbondanti ( non sproporzionati ovviamente ma abbondanti e rotondi anche se con un leggero velo di cellulite. Diciamocelo, nessuna ragazza è proprio perfetta e anche quei difetti eccitano).
Tornando al racconto, E è sempre stata una ragazza normale con un fisico come tante altre, negli anni però le sue forme si sono ingrossate complici i chili di troppo messi su! La prima volta che la vidi dopo tanti anni rimasi stupito dal cambiamento che aveva fatto, specialmente al sedere ma mi abituai in poco tempo vista anche la mia “perversione”.
Ritornando a quel lunedì, erano ormai 3 ore che messaggiavamo ininterrottamente e io le scrissi che se fossi tornato indietro mi sarebbe piaciuto leccarle il buchetto del culo dato che avevo notato essere bello abbondante.
In attesa di una sua risposta, anche un pò preoccupato di essere giudicato, avevo il cazzo che mi pulsava nei pantaloni. Non posso lamentarmi delle mie dimensioni, 18-19 cm di lunghezza che spingevano nelle mutande mentre ero seduto alla scrivania.
Dopo poco arrivò la sua risposta che mi spiazzò completamente: “.. prima di tutto se parli del mio lato B devi chiamarlo culone dato che ti piacciono grossi e poi, perchè l’altra volta non l’hai fatto se ti piace così tanto?”. Dopo questa risposta, non resistendo più, andai in bagno, lo tirai fuori e cominciai a segarmelo rileggendo quel messaggio. Ci volle pochissimo perché esplosi in una sborrata. Tornato così alla scrivania le risposi che non ne avevo parlato in quanto avevo paura che pensasse che fossi fuori di testa. Mi confessò che non le dispiaceva come idea e che a lei piaceva sia essere sottomessa che sottomettere. Andammo avanti a messaggiare tutto il giorno, ormai era una diventata una dipendenza. Passai tutto il giorno con il cazzo duro nei pantaloni. Alla sera presi coraggio e le scrissi proponendole di incontrarci per un bicchiere di vino nel mio appartamento dove restavo durante la settimana. Accettò e ci organizzammo per il mercoledì dopo cena.
Per due giorni andai avanti a fantasticare sulle cose da dire e fare non appena ci fossimo visti mercoledì. Un conto però è fantasticare, un conto è mettere in pratica le cose!
Mercoledì verso le 21 suonò il campanello, era E. La aprii e quando arrivò davanti alla porta mi diede due baci sulla guancia e la bottiglia di vino che aveva portato! senza perdere tempo aprimmo la bottiglia, ci versammo due bicchieri e iniziammo a chiacchierare del più e del meno fino ad arrivare inevitabilmente a discorsi più hot. Mi chiese di parlarle di quella mia passione e allora le raccontai che mi era venuta la prima volta guardando la mia collega e che da quel momento non ero più riuscito a smettere di pensarci o segarmi guardando dei video porno che riproducessero le scene che mi immaginavo anche io nella testa. Più le posizioni erano strane, più mi eccitavano.
A quel punto tutta compiaciuta e con una faccia da furbetta mi disse di sedermi sul pavimento ai piedi del divano con la schiena appoggiata al divano. Indossava un vestito blu non troppo lungo ma nemmeno corto. Si mise davanti a me in piedi danadomi la schiena e ad un certo punto si piegò in avanti tenendo le gambe rigide (era più elastica di quanto potessi immaginare). La vista che mi si presentò era paradisiaca, non indossava le mutandine quindi non appena si piegò mi ritrovai con il suo culo davanti alla faccia! Non potevo credere ai miei occhi, era uno spettacolo, rimasi impietrito e riuscii solo a dire “wow, ora voglio farti godere”.
Non appena finii di parlare mi prese la testa dietro il collo e mi sbattè letteralmente quel culone in faccia ripetendomi che ora voleva vedere di cosa ero capace. Iniziai così a leccarle quel buchetto tanto desiderato, il sapore era neutro e al tatto era morbidissimo, bella depilata sia davanti che dietro! mentre glielo leccavo, lei cominiciò ad ansimare e mi lasciò la testa mettendosi le mani sulle chiappe per allargarle! capivo che più se le allargava e più godeva. Cominiciai letteralmente a sfregarmelo sulla faccia su e giù, su e giù e sentivo che stava godendo come una porca e nel mente si masturbava la fighetta che ormai era tutta bagnata nonostante io non l’avessi nemmeno sfiorata!
Mi slacciò i pantaloni e mi infilò una mano nei boxer dalla parte laterale fino ad arrivare all palle, questa cosa mi faceva impazzire, mi stava massaggiando le palle mentre io le leccavo il culo. Mi disse che erano belle gonfie e liscie e che non vedeva l’ora di svuotarle!
Questa cosa mi eccitava molto tanto che le dissi di mettersi a 90 sopra al tavolo che avevo in soggiorno ed inarcare bene la schiena in modo da mostrarmi il suo bel culone aperto. Senza dire nulla mi ubbidì si mise in quella posizione e con le mani allargò le chiappe.
Io mi sedetti sulla sedia e mentre mi segavo cominciai a leccarglielo in qualsiasi modo spingendo ogni tanto leggermente con la lingua, era la sensazione più bella del mondo!
Era da tanto che desideravo far godere una ragazza leccandole il culo. Era già venuta due volte quando capii che cominciava a prenderci gusto e volle provare una posizione che le era appena venuta in mente.
Posizionammo un altro tavolo più piccolo di fianco al tavolo dove era salita prima, i due tavoli erano distanti circa 30-40 cm in modo che lei potesse sedersi sopra appoggiando ogni chiappa su un tavolo. Mi disse di mettermi sotto ai tavoli e provare a leccarglielo. Non stavo più nella pelle, smisi anche di toccarmelo perché sarei venuto in un secondo.
Andai sotto al tavolo e mi sedetti esattamente con la faccia sotto il suo culo e le gambe stese a terra. Avendo appoggiato le chiappe sui due tavoli, il buchetto era ben dilatato e capivo che ad ogni leccata godeva come una porca!
Nel mentre si masturbava e prese a stuzzicarmelo con i piedi!! Le dissi che era veramente una porca e che non pensavo fosse così! Lei mi rispose: “a parte che quello che sta leccando il culo sei tu, ma non hai ancora visto tutto”.
Dopo 5-10 minuti che andammo avanti così, capii che stava per venire e in men che non si dica cominciò ad ansimare più forte, io per non perdere il momento le infilai un dito nel culo masturbandoglielo, dopo poco esplose in un orgasmo immenso e squirtò leggermente gocciolandomi una cascatella sul petto, che sensazione magnifica!!!
Scese dal tavolo e mi disse che ora toccava a lei , così mi fece accovacciare senza appoggiare le ginocchia a terra (come i calciatori nelle foto di squadra per intenderci). Andò dietro di me e con tutto il mio stupore mi infilò una mano sotto le gambe da dietro fino a toccarmi le palle. La cosa mi fece sussultare in quanto prima di arrivare alle palle mi sfiorò leggermente il buco del culo e mi fece partire un brivido in tutto il corpo!
Non pensavo che potesse essere una zona così stimolante anche per me. Dopo averlo masturbato un pò in questa posizione mi svelò che una delle sue perversioni era quella di far sborrare un uomo “mungendolo”. Mi fece infatti sdraiare tra i due tavoli che erano serviti a lei per raggiungere l’orgasmo, ero rilassato e con il cazzo duro e penzolante tra i due tavoli. Già solo la sensazione di essere in quella posizione mi eccitava da morire. E. andò sotto il tavolo e cominiciò prima a massaggiarmelo delicatamente per poi iniziare un pompino sensuale! Ero al settimo cielo, mi stava letteralmente mungendo il cazzo da sotto il tavolo.
Le dissi che se avessimo continuato così sarei venuto da lì a momenti e lei rispose che non dovevo ancora venire, prima voleva caricarmi per bene in modo da farsi poi riempire letteralmente di sborra. Per 4 o 5 volte non appena capiva che stavo per raggiungere l’orgasmo, smetteva di leccarmelo e con le dita mi cingeva il cazzo alla base come per bloccare eventuali fuoriuscite.
Stavo letteralmente impazzendo ma dopo 25 minuti di agonia capii perchè aveva voluto farmi soffrire così. le dissi che stavo per venire e a quel punto mi disse di rilassare i muscoli e cercare di lasciarmi andare. Non appena finì di dirmelo, scoppiai e uscì il primo schizzo su di lei. Stavo godendo come non mi era mai successo, quella posizione,complice la gravità, mi permetteva di provare sensazioni mai provate e di sborrare con una violenza inaudita. Di solito mi escono 3 o 4 schizzi, alle volte 5 ma mai di più.
Quella sera ne contai 11 e benchè non potessi vederla, capivo che la quantità di sborra che mi era uscita era veramente abbondante. Ad ogni schizzo lei mi mungeva e sorrideva compiaciuta come una troietta! Dopo che finii, rimasi per cinque minuti in quella posizione, sentivo che il cazzo mi si stava ammosciando e lei ogni tanto lo stuzzicava con le mani o gli dava una leccata. Dopo essermi rilassato decisi di scendere dal tavolo per vedere quanto avevo sborrato. Appena sceso rimasi di stucco nel vedere che aveva sia la faccia che il petto carichi di una quantità allucinante di sborra. Le sue tette erano leteralmente ricoperte di bianco. Mi sorrise e mi disse che le piaceva essere ricoperta di sborra calda mentre con il dito continuava a raccoglierla dal suo corpo per mettersela in bocca. Mi chiese di baciarla e si alzò, cominiciò così a colare sborra su tutto il suo corpo. Senza pensarci mi avvvicinai per baciarla e non appena le nostre lingue si toccarono sentìi un sapore mai provato. La stavo baciando dopo una sborrata enorme, la stessa sborra che in quel momento aveva in bocca e mi stava passando!
La serata finì con una doccia per entrambi prima che lei si rivestisse per poi salutarmi ed uscire.
Dopo circa un’oretta mi scrisse che era arrivata a casa ed era stata benissimo, ma di ricordarmi che di perversioni lei non aveva solo quella e che le sarebbe piaciuto rifare un incontro rivelatorio per entrambi!

Continua…
Commentate per la parte 2 di 5

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MrX

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