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La condanna del voyeur

By 26 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

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Che noia, che barba, che noia…

Tutti uguali.
Tutti rigorosamente uguali.

Carne, carne, carne.
E penetrazione in tutte le salse.
Sempre e solo esclusivamente quello.
Un tanto al Kg.

– Scusi? Mi da due ore di cazzo? Quello in offerta…
– Son due ore e un quarto signora… Che faccio lascio?
– Sì, sì, lasci pure…
– Guardi, ci metto sopra in omaggio 10 minuti di frustate, proprio perché &egrave lei…
– Oh grazie, gentilissimo!

Lo ammetto. Ogni tanto ci ricasco e rientro mio malgrado nel tunnel dei video che si trovano in giro per la rete. E tutte le volte ne esco puntualmente deluso, insoddisfatto, spossato.

D’altra parte, che ci vuoi fare?… Se la stragrande maggioranza dei video &egrave di quel tipo significa che la stragrande maggioranza degli utilizzatori finali chiede quello. Forse sono io che ho gusti ed aspettative troppo esigenti o troppo particolari… Forse &egrave così…

Eppure continuo a domandarmi cosa ci sia mai di eccitante nello stare a guardare due o più persone che scopano senza soluzione di continuità, chiusi in una stanza d’albergo o nel cesso di casa loro. Mi domando …chi se ne importa !?… Aggiungi poi che il più delle volte &egrave tutto rigorosamente artificiale e la domanda a quel punto diventa un tormento.

Oppure c’&egrave il BDSM. Ah beh, il BDSM! A chi non piace il BDSM? Esiste qualcuno al mondo a cui non piace il BDSM? Il BDSM sta al sesso come il calcio sta allo sport. Esiste qualcuno al mondo che non va matto per il calcio? Beh, purtroppo qualcuno c’&egrave. E non ha vita facile. Prova ad aprire la Gazzetta e cercare un articolo su qualche sport di nicchia… Auguri! Calcio, calcio e ancora calcio. Io sono un amante degli sport nicchia. Il calcio mi ha rotto il cazzo. Il BDSM pure.

Poi, nell’ordine, vengono le pratiche minori di ogni ordine e grado. E lì c’&egrave quasi di tutto: dagli amanti dei piedi agli adoratori di biancheria usata, fino agli estimatori di urina, escrementi e secrezioni corporee in genere… Poca roba comunque rispetto al BDSM.

Per carità, io ho il massimo rispetto per tutto e per tutti. Rispetto ogni tipo di fantasia sessuale purché non perseguibile e non gravemente patologica. Il ventaglio quindi &egrave piuttosto ampio (a proposito di patologia, sappiate che per servizipsicologici.com siamo tutti malati).

Tuttavia, sfiga vuole che io purtroppo sia un voyeur. E non un voyeur qualsiasi; magari! Non sono uno che gli basta guardare qualsiasi cosa gli capiti di guardare, tanto per guardare. No, purtroppo no…

Il voyeur, il vero voyeur, non non si accontenta di sbirciare dal buco di una serratura. Quello lo faceva Lino Banfi quando spiava Edwige Fenech in doccia negli anni ’70. No, no, non ci siamo. Il vero voyeur &egrave un estimatore di situazioni di esibizionismo intenzionale e consapevole. Situazioni nelle quali ci dev’essere premeditazione, eccitazione e adrenalina. Devono essere circostanze reali, credibili e genuine. E soprattutto lo scopo non deve mai e poi mai essere il sesso fine a sé stesso, quello esclusivamente carnale. Il sesso va bene, si, ci sta, ci scappa, ci mancherebbe altro… Ma a patto che sia un epilogo. A patto che sia la perfetta chiusura di un’apoteosi di circostanze eccitanti avvenute prima. Insomma, a patto che sia un di cui. Se non &egrave un di cui &egrave carne, solo carne. Carne e basta. Un tanto al Kg.

Eppure il web &egrave pieno zeppo di foto e video di tipe disposte a succhiare e ad infilarsi qualsiasi oggetto animato o inanimato che le si proponga. Disposte a mostrarla al mondo intero in maniera così nitida che manco un’ecografia potrebbe andare oltre. Disposte a farsi scopare da qualsiasi cosa appartenente al mondo animale, vegetale o minerale. L’unica certezza &egrave che la materia prima non manca. Possibile quindi che sia così raro e difficile metterci un po’ di fantasia? Possibile che tutto debba sempre ridursi solo ed esclusivamente al solito succhiamento di cazzo o menar di frusta, esattamente come un disco incantato? Possibile che sia così difficile soffermarsi anche solo qualche istante su quella che &egrave la più sofisticata e la più sublime delle fantasie sessuali: l’arte del mostrarsi e del farsi guardare?

Evidentemente si. E c’&egrave di peggio. Nell’immaginario collettivo infatti il voyeurismo e l’esibizionismo… mioddio! Orrore! Nemmeno parlarne! In un mondo nel quale ormai &egrave stato praticamente sdoganato tutto, le figure del voyeur o dell’esibizionista sono ancora pienamente all’indice. Eccitarsi dando la propria moglie in pasto ad un manipolo di sconosciuti e guardare che se la sbattono &egrave lecito, legittimo e soprattutto figo; guardare o farsi guardare invece &egrave da pervertiti… Eppure son tutti lì, pronti a sbirciare nelle notizie di gossip per sapere che la show girl del momento ha preso il sole in topless o che la velina di turno aveva un bikini troppo sexy o la mutanda che urlava “toglimi”

Quanta ipocrisia! E com’&egrave dura la vita del voyeur… E’ una condanna alla ricerca incessante di qualcosa che forse nemmeno c’&egrave. Si vive la sessualità quasi di nascosto, quasi con vergogna, ravanando continuamente nel fango virtuale con l’illusione di trovare prima o poi qualche perla preziosa che possa compensare il disgusto e la fatica profusa in maniera altrimenti inutile.

Per fortuna, di tanto in tanto, all’improvviso… il premio, l’oggetto del desiderio, la perla che cercavi da tempo. O almeno, il più delle volte, qualcosa di simile. Una foto, un frammento di filmato o anche solo uno scritto. Una situazione che ti fa venire i brividi, che ti strizza lo stomaco, che ti chiude la gola, che ti elettrizza. Il tuo sogno che si materializza. La dimostrazione documentata che da qualche parte, in qualche luogo e in qualche tempo qualcuno ha trasformato la tua fantasia in realtà.

(continua)

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La tipa con la telecamera apre la porta dei bagni ed entra. Si dirige a colpo sicuro verso una delle docce e apre la tenda. Compare una ragazza mora, splendida, naturalmente nuda, che anziché ritrarsi sembra piuttosto divertita e ben disposta al gioco di mostrarsi e di farsi filmare. Nuda. Non accenna né a nascondersi né coprirsi. Fa solo un po’ di apri e chiudi con la tenda, che però finisce per rimanere completamente aperta. La tipa che sta filmando le passa un rasoio usa e getta per le gambe. Probabilmente poco prima le era stato chiesto di andarne a prende uno e lei ha pensato bene di tornare in bagno con la telecamera.

Incurante del fatto che qualcuno la sta riprendendo, la ragazza mora si insapona le gambe ed inizia a depilarsi, sempre nuda e sempre con la tenda aperta. Indossa solo un paio di infradito da doccia. Peccato… Se non avesse avuto nemmeno quelle il quadro sarebbe stato perfetto. Ma non si può avere tutto…

Il capezzolo teso e dritto tradisce la sua evidente eccitazione. Sotto l’occhio vigile della telecamera continua a giocare col rasoio. I capelli neri e bagnati le carezzano i capezzoli ogni volta che si china in avanti. Sorride. Adora mostrarsi. Ah se le piace. Conosce quel brivido. Quel brivido che le fa lasciare la tenda aperta. Quel brivido che la spinge a mostrarsi agli altri. Quel brivido che la fa godere nell’esibirsi nuda davanti alla telecamera.

Nel bagno, poco più in là, vi sono altre due ragazze. Due ragazze normalissime, pure troppo, che chiacchierano davanti alle specchiere mentre si asciugano i capelli. Hanno appena fatto la doccia e hanno l’asciugamano ben stretto intorno, a prova di strappo. Ciabatte da doccia bromurali e probabilmente, sotto l’asciugamano, slip già rigorosamente indossati. La situazione &egrave puramente funzionale. Non traspare la benché minima malizia. Tuttavia, non possono non aver notato cosa sta accadendo ed accennano un sorriso di circostanza.

Sotto la doccia invece c’&egrave lei. Lei. La dea. Decisamente più estrosa, maliziosa, disinibita. Glie lo si legge negli occhi che &egrave di un’altra razza. Terminata la depilazione si insapona e si risciacqua, non perdendo occasione di mostrarsi ancora una volta alla telecamera, il più possibile, da tutti i lati, compresa una generosa inquadratura frontale che stavolta non lascia proprio nulla all’immaginazione (se mai ce ne fosse stato bisogno) e fa notare come anche la figa sia completamente depilata.

Si gira e si china su un cestello di plastica pieno di boccette, flaconi, spugne e il necessario per la doccia. Non si capisce se cerca effettivamente qualcosa o &egrave solo una scusa per restare nuda ancora per un po’. Più probabile la seconda. Di profilo, il seno sodo e i capezzoli tesi e duri si stagliano sul bianco delle piastrelle della doccia, mettendo così ancora di più in evidenza quanto sia forte la sua eccitazione.

L’inquadratura va per un istante a cercare le altre due ragazze che ora si stanno lisciando i capelli con una piastra, sempre davanti alle specchiere del bagno e sempre rigorosamente blindate nei loro grossi asciugamani. Lei invece &egrave ancora nella doccia, nuda, a cazzeggiare. Sa che quando uscirà si dovrà vestire, ma proprio non ne vuole sapere. Oppure chissà… E’ talmente eccitata che forse sta pensando di uscire così, tutta nuda… Sorride ancora, la porca (inteso come complimento, ovviamente), inarcandosi all’indietro e mostrando nuovamente lo splendido profilo del suo seno. Dopodiché… Eccola! Lo fa! Lo sta facendo! Sta uscendo dalla doccia completamente nuda, a favore di telecamera!

La tipa che sta riprendendo &egrave spiazzata e per un attimo la perde. La ragazza nuda sparisce per un istante dall’inquadratura e quando ricompare sembra stia rientrando in doccia. Così, com’era prima… Non &egrave uscita per prendere, che ne so, un asciugamano o qualcosa per coprirsi… No. E’ uscita per farsi un giro nuda. E’ uscita perché &egrave eccitante da morire. E’ uscita perché il brivido sta prendendo definitivamente il sopravvento su di lei.

Gioca con la tenda, sempre abbondantemente aperta. Si sporge. Scambia qualche battuta con le altre due ragazze dopodiché si sciacqua ancora un istante, giusto per farsi inquadrare nuda dalla telecamera ancora un po’. E alla fine, quando proprio non può più farne a meno, prende il l’asciugamano ed inizia ad asciugarsi. A quel punto la tipa con la telecamera si dirige verso le due sfigate, sempre rigorosamente avvolte nei loro asciugamani-burqa. Forse ritiene che lo spettacolo sia giunto al termine. Forse pensa che la ragazza mora si sia concessa anche troppo e che non sia disposta ad andare oltre. Ma si sbaglia. Lei &egrave tutt’altro che paga. Tutt’altro che sazia. Anzi, forse non &egrave che all’inizio.

Non si sta asciugando nel box ma &egrave’ uscita dalla doccia e sta giocando con l’asciugamano. Se lo passa tra i capelli, scoprendo tutto il resto del suo corpo nudo. Se lo passa tra i seni che ora, a guardar bene, sembrano decisamente rifatti. Ma rifatti bene, cazzo… Se lo passa sul sedere, sulle spalle, sulla figa. Sorride, saltella, fa un po’ la scema, divertita ed eccitata. Le due sfigate sono basite e divertite al tempo stesso. La osservano incredule e perplesse. Loro quel brivido non lo conoscono. Non l’hanno ma provato. Non hanno la minima idea di cosa sia. E si vede. Lo si vede dai loro occhi. Lo si vede nei loro sguardi.

Anche loro hanno notato quanto il seno della ragazza mora sia un po’ troppo perfetto e l’argomento di discussione diventa inevitabilmente quello. L’audio &egrave ambientale e in inglese ma non &egrave difficile intuire il senso della conversazione. La tipa non aspettava altro. Si cinge l’asciugamano in vita e viene avanti a seno scoperto per mostrarlo nel dettaglio alle altre due. Non solo. Se lo fa toccare. Se lo fa palpare. Eccitata com’&egrave, non le sembra vero. E’ l’unica del gruppo che ha le tette di fuori e se le sta pure facendo palpare. Le due tipe non si risparmiano. Sono curiose e forse, chissà, magari l’eccitazione inizia a contagiare un po’ anche loro, specialmente la biondina. Toccano, palpano, spremono… Hmmm…

Parlano per un po’. La ragazza mora se a gode nello stare lì con le tette di fuori a chiacchierare. Ma non le basta. Con la scusa di asciugarsi apre l’asciugamano ed inizia strofinarsi in modo da mostrarsi nuda ancora un volta, ancora di più. Adesso però non &egrave più nel box doccia. E’ nella zona lavandini, davanti alle specchiere, con le altre tipe. Gironzola un po’. Probabilmente vorrebbe rinunciare definitivamente all’asciugamano e restare nuda… ma non lo fa. Anzi. Se ne ritorna verso la doccia, dove aveva lasciato il cestello con le sue cose.

La tipa con la telecamera si concede un’inquadratura allo specchio, dopodiché regala qualche attimo di notorietà anche alle altre due ragazze che, a guardar bene, non sono affatto male. Anzi. Ma, purtroppo per loro, sono assolutamente in secondo piano rispetto alla protagonista. La telecamera passa di mano. La ragazza mora &egrave tornata con una crema corpo, la porge ad una delle tipe e le chiede di spalmargliela. Ecco cosa voleva fare la porca! Ecco perché era sparita per un attimo! Scioglie un po’ l’asciugamano e si fa spalmare la crema, mostrando così la schiena e il culo. E le tette. Dopodiché, sempre con l’asciugamano abbassato, si guarda allo specchio e si sistema i capelli, compiaciuta, divertita ed eccitata. Dulcis in fundo, la sua amica torna con le mani colme di crema ed inizia a spalmargliela sulle tette.

Cazzo quanto se la gode! Sorride alla telecamera. La gioia e l’eccitazione traspaiono dai suoi occhi. E’ chiaro che per lei questa situazione &egrave una fantasia erotica che si sta avverando. E’ un sogno proibito che sta diventando realtà. Scherzosamente (o forse anche no) contraccambia qualche carezza con l’amica che le sta di fronte (e che, per la cronaca, &egrave vestita di tutto punto). A lei non sembra dispiacere ma nemmeno piacere. Ha finito e quindi si ritrae, si fa in parte. La tipa mora invece non resiste alla tentazione di palparsi e di toccarsi ancora un po’ e con la scusa di spalmarsi meglio la crema inizia ad accarezzarsi tutto il corpo da sola, davanti agli specchi, davanti alle altre ragazze, davanti alla telecamera.

Rimane lì per qualche istante a cazzeggiare e a chiacchierare del più e del meno con le altre tipe, con le tette di fuori e con un frequente apri e chiudi di asciugamano, dopodiché se ne torna ancora una volta verso le docce, apparentemente senza alcuno motivo. Apparentemente… Infatti, appena la telecamera la inquadra nuovamente, indietreggia di qualche passo, prende posizione, lascia cadere a terra l’asciugamano e, rimasta completamente nuda, che fa?….

(continua)
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Appena la telecamera la inquadra nuovamente, indietreggia di qualche passo, prende posizione, lascia cadere a terra l’asciugamano e rimasta completamente nuda che fa?…. Hop! Fa la ruota! La ruota cazzo! La ruota nuda!!! Le gambe si aprono e si librano nell’aria, ruotando verso la telecamera ed offrono un’inquadratura chiara e nitida della figa in tutto il suo splendore. Roba da matti.

L’esercizio (se così si può chiamare) riesce perfettamente, sia dal punto di vista “atletico”, sia nelle evidenti intenzioni della tipa di dar sfogo al suo irrefrenabile impulso esibizionista. Ride. Gioisce divertita e soddisfatta per aver infranto in un sol colpo ogni tabù. Adesso glie l’ha sbattuta in faccia. Adesso &egrave libera di rifarlo. Adesso può spingersi ancora più in là.

Per un attimo, forse nel vano tentativo di compensare quel gesto così plateale, la ragazza sembra ricomporsi e si avvolge nell’asciugamano coprendosi anche il seno. Le altre tipe non fanno una grinza ma non mollano di un centimetro. Continuano a lisciarsi i capelli con la piastra, sempre ben avvolte dei loro teli anche se, a guardar bene, dall’asciugamano rosso di quella castana sembra far timidamente capolino un’areola che però viene prontamente intercettata e ricacciata sottocoperta. Questo &egrave il massimo che può concedere. Questo &egrave il massimo che ci si può aspettare.

Viceversa la ragazza mora &egrave tutt’altro che sazia. L’inquadratura va a cercare nuovamente lei che, tornata di fronte alle docce, si &egrave sbarazzata definitivamente dell’asciugamano (lo stratagemma della ruota serviva proprio a questo) e continua ad armeggiare con creme, deodoranti e prodotti vari, completamente nuda. Chiacchiera, scherza, ride, cazzeggia, passa in rassegna tutti i flaconi… Di coprirsi proprio non ne vuole sapere. Le altre la osservano ancora, basite ed incuriosite. Attendono di capire quali siano ora le sue intenzioni, quale sarà la sua prossima mossa.

Lei continua ad esibirsi completamente nuda di fronte a loro, nel corridoio antistante le docce, con addosso soltanto le infradito. Già, le infradito. Che peccato averle ancora addosso. Lei stessa sembra volersene sbarazzare, strusciando di tanto in tanto piede contro polpaccio. Ma per il momento, ahim&egrave, se le tiene. Peccato. Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta. Per contro, dopo un paio di interminabili minuti, decide di sbarazzarsi anche dell’ultimo flacone che aveva in mano, forse un flacone di crema corpo. Ora non ha nemmeno più quella scusa là, quella di spalmarsi qualcosa. Ora &egrave nuda solo per diletto, solo perché le va di farlo. Senza alibi. Senza giustificazioni.

La sua amica coglie al volo questo suo ulteriore passo in avanti verso l’irrefrenabile desiderio di esagerare e le porge una cosa che sembra essere uno spazzolino da denti e, a guardar meglio, uno di quelli elettrici. La mora capisce al volo le potenzialità di quel gesto ed il mondo di possibilità che le si stanno aprendo. E sempre nuda, come niente fosse, lo osserva, ci armeggia un po’, ci scherza su, sorride, lo accende, lo sente vibrare… Dopo un istante di esitazione (più che un istante, una frazione di secondo) si decide e prova ad appoggiarlo ad un capezzolo… La reazione &egrave da brividi! Una scarica di eccitazione e di adrenalina la fulmina! Presa da un impulso forse più impetuoso di quanto lei stessa potesse aspettarsi, scatta di corsa dentro il primo box doccia che trova, come spinta da un desiderio irrefrenabile… il desiderio di masturbarsi.

La tipa con la telecamera non se la lascia scappare. La insegue, tira la tenda già mezza aperta e la becca già intenta a provare lo spazzolino elettrico in mezzo alle gambe. La mora, dopo aver finto stupore per essere stata inseguita nel box, non si fa pregare. Fa chiaramente intendere che vuole provare a masturbarsi con quell’attrezzo. Gioca un po’ al tira e molla con la tenda senza però chiuderla mai del tutto e, anzi, sporgendosi spesso fuori alla ricerca del suo pubblico. L’altra, per stare al gioco, entra nella cabina a fianco e la riprende dall’alto, dopodiché esce e ritorna dov’era, davanti alla doccia, dove l’inquadratura &egrave perfetta anche perché la mora ormai non accenna nemmeno più a chiudere la tenda.

Non solo. Per meglio assaporare la masturbazione si &egrave appoggiata con la schiena alla parete laterale destra del box e ha alzato la gamba destra appoggiando il piede alla parete opposta, aprendo così le gambe in una vera e propria sforbiciata. Sorridente, divertita, eccitata da morire ed incurante delle telecamera continua a passarsi lo spazzolino vibrante per tutto il corpo, dal seno alle labbra della figa. E mentre con la mano destra impugna quello che ormai &egrave a tutti gli effetti un oggetto erotico, con la sinistra si accarezza impunemente la pelle nuda.

Non contenta, si gira frontalmente rispetto alla telecamera, mostrandosi integralmente. L’inquadratura si abbassa quel tanto che basta per mostrare come la testa dello spazzolino sia chiaramente infilata tra le labbra della figa. Lei continua a masturbarsi divertita, tenendo quella specie di vibratore ormai costantemente tra le gambe e toccandosi il seno con l’altra mano. E parla. Parla e chiacchiera con le amiche che la stanno guardando e filmando, felice e spensierata, come niente fosse, come se masturbarsi davanti a loro fosse la cosa più normale del mondo.

Si gira un po’ di profilo ed alza nuovamente la gamba destra, stavolta ancora di più, stavolta ancora più su, portando la figa in avanti ed esibendola ancora più sfacciatamente. Poi sembra cambiare idea. Porta giù la gamba e tira su l’altra, la sinistra, ma all’indietro, afferrando il piede con la mano ed accennando ad una specie di Biellmann. Una mossa che risulta forse un po’ goffa ed apparentemente inutile, se non fosse che, con la scusa di farla meglio… si toglie anche l’ultima cosa che ancora la separava dal nudo totale: le infradito. Ce ‘ha fatta. Ha tolto anche le ciabatte. A piedi nudi rifà l’esercizio (già che c’era) dopodiché riprende a masturbarsi con lo spazzolino, sempre a favore di telecamera, sempre nuda. Nuda in tutte pose. Nuda in tutte le salse. Ed ora finalmente anche scalza.

Gioca appena un altro po’ con la tenda, ma &egrave solo una scusa per girarsi e mostrare il culo e la figa da dietro, sempre accarezzandosi con l’improvvisato vibratore. Poi si volta per davanti e si accuccia allargando le ginocchia ed aprendo le gambe. Sta facendo su serio. Ora si sta masturbando di brutto. Se ne resta lì a lungo, nuda, scalza, depilata, accucciata nel box doccia con lo spazzolino elettrico che vibra tra le labbra umide e vogliose della figa, sfacciatamente aperta. Sta godendo. Sta godendo alla grande. Non riesce a staccare lo spazzolino dal suo corpo nudo nemmeno un istante. Poi si alza, cazzeggia un po’ e riprende a chiacchierare del più e del meno con le altre ragazze, sempre passandosi quella specie di vibratore tre le tette e in figa, così. con disarmante nonchalance, anche se l’espressione del volto tradisce a tratti le scosse di piacere che sta avendo. Ed infatti, un po’ alla volta, riprende a fare sul serio.

Non sa più come mettersi per mostrarsi meglio ed infine cede alla tentazione di avvicinarsi alla telecamera e concedere un generoso primo piano della figa perfettamente depilata e con lo spazzolino infilato tra le labbra, mentre si tocca anche con l’altra mano. Ormai ha perso il controllo. E’ in preda all’eccitazione. E’ succube di quel brivido di adrenalina che la perseguita e che la spinge a mostrarsi, ad esibirsi, a farsi guardare. Si sta masturbando davanti alle amiche e davanti alla telecamera ormai da sette lunghissimi minuti quando decide di togliesi anche l’ultimo degli sfizi che poteva togliersi: uscire dal box doccia completamente nuda.

Percorre il tratto che la separa delle specchiere e raggiunge le altre due ragazze. Finalmente &egrave lì, con loro, davanti agli specchi dei lavandini, tutta nuda, scalza, depilata, senza niente per coprirsi e con lo spazzolino elettrico in mano, ancora acceso. Adesso può masturbarsi lì, non più nel cubicolo del box doccia ma nella zona comune dei bagni, in compagnia delle altre ragazze che la osservano ancora una volta basite ed incredule.

A quel punto, dopo essersi masturbata ancora un po’, si impossessa della telecamera ed inizia a fare un po’ la scema. Tenta maldestramente qualche altro primissimo piano del culo e della figa, ma con la mano occupata dallo spazzolino elettrico ancora in funzione la cosa le riesce male. L’immagine va gradualmente fuori fuoco, sfumando sulla sua pelle nuda. Fine. Il video prosegue con situazioni decisamente molto più banali per poi degenerare nel solito porno. Ma quei primi 23 minuti di follia esibizionista sono e rimangono una perla di rara bellezza.

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