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la corsa delle bighe

By 11 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

nato da un’idae suggeritami.
per tutti consiglio sempre di leggere gli altri miei racconti per meglio capire le vicende che legano me e mia madre.

L’idea &egrave venuta a Luca facendo visita alla cascina del nonno ormai defunto da tempo, luogo di perdizione nella nostra gioventù e di prime scappatelle con le ragazzette di turno, oggi mezzo diroccato e abbandonato &egrave ormai un rudere che andrebbe ristrutturato ma i soldi non ci sono’
Luca &egrave stato su per sistemare alcune cose, portare via tutto ciò che ancora poteva avere un valore, ormai poco, e provare a prendere l’ennesima decisione sul cosa fare’ abbatterlo, venderlo, lasciarlo cosi’ mah’

L’occhio gli cade sul vecchio carrozzino da tiro per il cavallo, il nonno nei primi del 900 lo attaccava dietro al cavallo o al somaro di turno e lo usava per scendere in città, lontata ben 20 km da quella casa dispersa nel boschetto’

E tutto nasce da li’

Oggi luca &egrave venuto a casa a prendere me e mamma, su al casolare di aspettano una ventina di ragazzi, tra spettatori e ‘partecipanti’ come li chiama luca’
Arriviamo su e luca ci fa ammirare lo splendido, seppur piccolo, carrozzino tirato a lucido, risistemato e in bella mostra al centro del piazzaletto antistante la piccola costruzione.
Mi guarda e ci fa ‘oggi facciamo una gara, ho rimesso apposto la carrozzetta con cui nonno andava in paese e la cagna, anzi per oggi la cavalla, ce la trainerà come facevano un tempo i somari e gli asini. A turno siederemo sulla carrozza e con la frusta e le redini indirizzeremo la nostra equina nel percorso che abbiamo gia stabilito’ ci saranno anche delle difficoltà!’
Io ero raggiante, mamma decisamente preoccupata soprattutto dell’idea della frusta, guardo luca e gli dico ridendo: ‘che difficoltà hai messo? Guadi con coccodrilli’
E lui, ridendo con me: ‘no, molto meglio. Innanzi tutto la frusta non sarà con lo schiocco a lacerare troppo la pelle, altrimenti il rischio &egrave che perda troppo sangue e serva dopo farla controllare da un medico cosa che non mi va. Sarà una bella frusta di cuoio che farà altrettanto male e spronerà la cavalla a correre forte. Ovviamente per invogliare tutti a dare il massimo si pagherà una quota di 100 euro per uno, il piu veloce nel percorso vincerà tutti i soldi!’
E io: ‘fantastico’ altro?’
‘c&egrave molto altro, innanzi tutto essendo la tua mammina una cavalla incompleta, non possiamo utilizzare un normale morso per fissare le redini in bocca, perché d’altra parte servono le redini per domarla e indirizzarla. Le redini le fisseremo alle tette con dei magnifici aghi presi apposta. Un lavoretto con i fiocchi, considerando che gli attraverseranno le tette e si chiuderanno su se stessi bloccando le redini alle mammellone.’
E io: ‘bene, poi?’
‘eh eh, vedo che hai capito che non &egrave finita qui. Abbiamo altre due caratterizzazioni per questa gara, la prima &egrave che mamma deve essere nuda mentre corre. Questo perché sarà divertente vederla soffrire mentre a piedi scalzi calpesta di tutto a terra, pietre, foglie, rami e tutto ciò che puà incontrare. E la seconda &egrave che correrà bendata. Cosi tutto il resto sarà fondamentale, chi la frusterà dovrà farlo con convinzione, cosi come con forza e decisione dovrà tirare le redini per farla girare a destra o a sinistra e infine perché non vedendo a terra potremmo vederla calpestare tutto indiscriminatamente’ ci sarà da divertirsi!’
‘ne sono sicuro’ feci con il sorriso sulle labbra’
‘ah’ ovviamente mani legate dietro la schiena’ se cadi lo fai a tuo rischio e pericolo!’
‘bene’ aggiunsi infine’
‘iniziamo’ disse luca avviandosi

Mamma durante tutto il discorso non fece un fiato, pianse e inizio a urlare che eravamo pazzi quando luca la prese e gli disse che ora l’avrebbero preparata.

Messa a nudo dei suoi vestiti, veniva a tutti da ridere notando che già solo per avvicinarsi al carretto zoppicava e inciampava vistosamente tra pietruzze taglienti e aghi di pino che gli ferivano i piedi.

Luca prende il primo seno, poggia ad un lato, esattamente al centro della mammellona l’ago, grande come quelli da cucito e con convinzione lo affonda nella tetta di mamma che inizia a urlare, incapace di muoversi con le mani legate e terrorizzata dal non poter vedere nulla per il lungo cappello che gli copre gli occhi e gli lascia libera solo la bocca per respirare.
Luca fissa le redini agli aghi, ruotandoli all’indentro con una pinza come a formare un anello, fa lo stesso con l’altra tetta ed eccolla’ una perfetta equina!
Passa una cintura di cuoio intorno alla pancia e la lega alla carrozzella, cosi da utilizzarla per far tirare a mamma il fantino di turno con piu facilità.

&egrave il turno del primo dei 4 ragazzi, andrea sale sulla carrozzella, mamma &egrave davanti a lui, luca gli spiega il percorso, sono poche centinaia di metri, prima arriva meglio &egrave, ovviamente i soldi in palio sono anche i suoi e tanto basta a motivarlo’ nel frattempo invita tutti i presenti, se volessero, a riempire una coppa di sborra per abbeverare la cavalla alla fine delle corse.

PRONTI’ VIA!

La frusta colpisce la schiena di mamma che inizia a correre, muovendosi male un po’ per il peso da trainare che comunque &egrave facilmente spostabile per la leggerezza della struttura e la comodità dell’attacco, mamma trotterella e inciampa ogni volta che pesta qualcosa che le provoca dolore ai piedi, andrea colpisce altre due volte la cavalla, ora con maggiore convinzione come non fosse piu intimidito dall’idea di farle male’ la cavalla corre e piange strillando’ arriva la prima curva, andrea inizia a tirare con decisione la tetta e mamma rallenta non riuscendo a capire il comando, luca gli urla ‘non farla fermare che perdi tempo’, non fa in tempo a dirlo che andrea colpisce la cavalla fortissimo sulle chiappe scoperte e gli urla di correre, mamma riprendere e correre e curva, seconda e terza curva affrontate bene quasi a piena velocità, giro intorno ad un albero che segna il mezzo percorso e via ritorno a ritmo forsennato’ ha fiato la troia!

Taglia il traguardo e luca registra ‘4 minuti e 23 secondi!’

Applausi di rito e via pronti a far partire il secondo fantino

PRONTI VIA!
Claudio vibra due colpi forti sulla vacca che inizia a correre, si vedono le lacrime e il sudore sgorgare da sotto al cappello che gli copre gli occhi’ altri due colpi forti e claudio affronta la prima curva con piu delicatezza per non far rallentare troppo la sua cavalla da tiro, altre curve e giro intorno alla boa del mezzo percorso, mamma ha preso velocità e forse ha capito che prima compie la gara, prima finisce il suo supplizio, accelerata finale nel rettilineo e claudio taglia il traguardo in 3 minuti e 41 secondi netti!

Applausi anche per lui, anche da parte del battuto andrea che deve rassegnarsi a perdere la sfida’

Cambio di guardia sulla carrozzella e sale Nicola, che con un colpo secco di frusta fa ripartire la cavalla, il passo non &egrave spedito come prima, mamma fatica con i piedi sanguinanti e doloranti, Nicola non ci sta e la incita frustandola a raffica e senza logica, la devasta di colpi alla schiena e le urla di accelerare, mamma prende fiato e stringendo i denti corre, il percorso ormai lo sa quasi a memoria e taglia il traguardo in 4 minuti netti. Troppi per vincere e per punirla Nicola da un tirone alle redini per fermarla.

Applausi di circostanza e sale l’ultimo, Saverio, al comando.
Prima frustata di potenza e mamma inizia a trotterellare, Saverio scudiscia nuovamente la sua equina e mamma prende a corricchiare, saverio non ci sta e vuole vincere, ultimo della sfida sogna di tagliare il traguardo in trionfo, ancora colpi alla vacca, ora sul culo ora sulle braccia ora sulla schiena, mamma corre ma non c&egrave la fa, inciampa e cade rovinosamente a terra, di faccia riuscendo proprio per un niente a sollevare il viso e non rompersi come minimo il naso. Una caduta rovinosa che ovviamente fa cadere anche saverio dal carretto, che con mille imprecazioni assesta anche un calcio alla cavalla zoppa’

Andiamo a sollevarla, &egrave tutta graffiata sul davanti, le tette piene di sassolini e con rametti conficcati ovunque, una redine rotta e un angolo della mammella come leggermente strappato dagli aghi che hanno ovviamente lacerato il tessuto molle della tetta.

Applauso per la cavalla che si rialza e non deve essere abbattuta (come scherzosamente dice luca!).

Mamma viene riportata all’ingresso del casolare, tra gli applausi di tutti, viene tolta la benda e slegate le mani, luca togliere la cintura di cuoio usata per trainare il mezzo e sfila gli aghi dai seni di mamma ‘ora dobbiamo pulirla e disinfettarla!’.
Mentre tutti festeggiano e chiacchierano, chi le tocca le tette strizzandole e chiedendole se fanno male e chi si continua a segare guardandola e toccandola. Io nel frattempo le do la coppa da bere, le la guarda disgustata e la beve tutta d’un sorso’ arriva luca con due secchi di acqua, il primo glielo tira addosso violentemente ‘serve per togliere tutto l’appiccicaticcio’ ‘e il secondo?’ faccio io? ‘per ripulirla dopo averla disinfettata’ fa lui e prende da un sacchetto delle manciate di sale che gli strofina sulle ferite’ Mamma urla come una matta ‘buona, ferma che &egrave peggio’ il sale frigge sulle ferite, luca la guarda e continua a strofinare bene dappertutto, mamma dal dolore inizia a vomitare a terra e a toccarsi ovunque, intervengono tutti sorridenti e gli strofinano il sale sempre piu in profondità’ luca mette fine, dopo 4-5 minuti di urla e delirio alla festa, con la seconda secchiata di acqua’ mamma continua a dire che prova dolore e gli brucia il sale, luca mi invita a caricarla in macchina e portarla a casa, tanto finch&egrave non si fa la doccia non la smette!!!!

Applausi per lei che lascia la scena mentre luca consegna al vincitore i 400 euro di premio’

Che cavalla!!!!!

Come sempre, per chi volesse scrivermi albert.lolli@libero.it

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