La mia storia si svolge nel torinese. È una storia vera, che mi ha fatto crescere e diventare uomo — grazie al destino, certo, ma soprattutto grazie a lei: la sorella del mio migliore amico.
Era il 2018, frequentavo la terza superiore in un istituto tecnico. Come spesso accadeva, durante l’anno capitavano giornate di sciopero. Di solito ero contrario: entravo quasi sempre in classe, approfittandone per portarmi avanti con i compiti. Ma quel giorno, per fortuna, fu diverso. Decisi di scioperare.
Il giorno prima avevo preso un impegno con Andrea, il mio migliore amico, per andare da lui a giocare alla PlayStation.
Andrea era il mio amico d’infanzia. Avevamo frequentato insieme le elementari e le medie. Alle superiori le nostre strade si erano divise ma ci vedevamo quasi ogni giorno, uniti da hobby e passioni comuni.
Quella mattina arrivai a casa sua e suonai il citofono. Una voce femminile mi rispose, chiedendomi chi fossi. Mi presentai: “Sono Davide, l’amico di Andrea.” Lei mi aprì e mi invitò a salire.
Una volta davanti alla porta d’ingresso, esclamai: “Permesso! Andrea, ci sei?” Nessuna risposta. Dopo pochi istanti, mi venne incontro sua sorella, Francesca. Sapevo che studiava all’università a Milano, quindi rimasi sorpreso nel vederla lì. Mi spiegò che, essendo in sessione d’esami, era tornata a casa per studiare.
Ci sedemmo a chiacchierare. Le raccontai del mio appuntamento con Andrea, ma visto che non arrivava, le chiesi dove fosse. Francesca, ridendo, scosse la testa: “Ho un fratello cretino…” e mi disse che non sapeva nulla del nostro incontro, e che Andrea quella mattina era andato regolarmente a scuola.
Scrissi subito un SMS ad Andrea e lui mi rispose che si era presentato a scuola per vedere se la maggioranza della classe avrebbe scioperato oppure no. Dato che erano quasi tutti entrati, era entrato anche lui in classe, senza nemmeno avvisarmi!!
Dopo qualche minuto mi mandò un altro messaggio: mi disse di aspettarlo, che sarebbe uscito da scuola alle 13:30 e sarebbe tornato di corsa a casa. Guardai l’orologio: erano solo le 9:30. Avvisai Francesca, chiedendole se fosse un problema che restassi lì ad aspettare Andrea. Lei sorrise: “Nessun problema, anzi, mi fa piacere avere un po’ di compagnia.”
Francesca aveva vent’anni, tre in più di me. Era stupenda, con un fisico da togliere il fiato. Alta 1.70 metri cosce snelle e ben tornite, ventre piato, i glutei tondi e sodi, ma la sua parte migliore in assoluto oltre le sue labbra carnose erano i suoi seni, una quarta abbondante ma in giusta proporzione con il corpo.
Il tempo scorreva lentamente. Ero seduto su una poltrona, giocherellavo con il cellulare mentre Francesca sbrigava le faccende di casa.
Mi ricordo come se fosse ieri: lei indossava dei pantaloncini bianchi, aderenti e leggermente trasparenti. Si intravedeva un tanga rosso fuoco che scompariva in mezzo ai suoi glutei.
L’orologio segnava appena le 10 del mattino e il tempo sembrava essersi fermato. Avevo la testa piena solo di lei.
Decisi di alzarmi e raggiungerla in cucina, dove stava lavando i piatti. Le chiesi se potevo darle una mano. Lei, con dolcezza, mi disse: “Certo, caro. Vieni pure.”
Così iniziammo a lavorare insieme: lei lavava, io asciugavo.
A un certo punto, avevo appena asciugato uno scolapasta. Francesca mi indicò dove riporlo: in un mobiletto sopra la sua testa. Mi trovavo alla sua destra, non in una posizione comoda, quindi mi spostai dietro di lei e le chiesi di abbassarsi un po’ per aprire l’anta…lei si piegò leggermente e abbassando la testa si appoggiò a me, sfiorandomi con il suo irresistibile culo … fu per pochi secondi, giusto il tempo che sistemai lo scolapasta … ma fu inaspettato e incredibilmente eccitante!!
‘’Il mio pene era molto sensibile … ohhh mio dio senti un brivido, un emozione forte e il mio cazzo iniziò a pulsare, facevo molto fatica a controllarlo’’
Poco tempo dopo Francesca mi diede in mano un tegamino e mi disse di inserirlo vicino allo scolapasta!!
Non persi tempo, mi misi di nuovo dietro a Francesca, questa volta avvicinandomi di più … avevo il mio cazzo poggiato in mezzo ai suoi glutei!!
Francesca non si opponeva, anzi si piegava di più strusciandosi e a sentire meglio il mio cazzo!! Dopo pochi istanti, iniziai a strusciare su e giù il mio cazzo, oramai in piena erezione… la cappella rosea che mi arrivava all’altezza del mio ombelico!!
‘’Lei era compiaciuta, invece di ritrarsi, si spinse contro il mio cazzo, mormorando: sento qualcosa muovere la sotto,
e cominciò a muovere il suo fondoschiena lateralmente, desiderava il mio cazzo dentro la sua figa…!! Si strusciava più forte…ed era chiaro gli piaceva il mio cazzo che gli strusciava vicino alla sua passera in calore’’
Finito di lavare l’ultimo piatto, Francesca chiuse il rubinetto dell’acqua, si girò di fronte a me e con le mani bagnate mi schizzo del acqua sul viso … allungó le sue mani verso il mio pene, e mi disse sorridendo, sbrighiamoci fammi godere prima che rientra quel cretino di mio fratello…!!
Per un istante rimasi scioccato… Francesca si inginocchiò, liberò il mio pene dai jeans e cominciò a sfiorarmi le palle… il mio cazzo era enorme, Francesca non perse più tempo si infila il cazzo tutto in bocca e iniziò a spompinarmi, soffermandosi di tanto in tanto sulla cappella che solleticava con la punta della lingue e mordicchiava con le labbra… e poi ancora tutto in bocca, con le mani che mi accarezzavano le palle e contemporaneamente mi menava dolcemente il cazzo… non potevo resistere a lungo… Francesca se ne accorse e, togliendosi per un attimo il cazzo dalla bocca, mi sussurrò con voce da gran porca, dai , sborrami in bocca… che poi mi devi scopare!! Le riempii la bocca;
lei si ingoiò tutta la mia sborrata e mi asciugò per bene il cazzo.
“Ero incredulo. Sembrava tutto surreale, come dentro un sogno. Da una semplice mattina di sciopero, mi ritrovavo inaspettatamente mezzo nudo con la sorella del mio migliore amico”.
Dopodiché Francesca mi disse ora fammi vedere che sai fare con la lingua…mi fece inginocchiare e, prendendomi la testa fra le mani, si spinse la mia bocca sulla sua figa, aprì ancora di più le gambe appoggiandone una su una sedia e si allargò le labbra della figa mettendo in mostra una fica rosa con un intenso profumo … mi disse di cominciare a leccarla con la punta della lingua… poi di baciarla, di succhiarla, Francesca era evidentemente già molto eccitata a Francesca scapo un gridolino di piacere, si continua così vai più veloce, più in fondo …!! Lubrificata a dovere mi disse: andiamo nella camera dei miei, siamo più comodi nel letto matrimoniale.
Una volta sdraiati sul letto, con cautela mi misi sopra a Francesca, e pochi istanti dopo le spinsi la canottiera tutta in alto e cominciai ad accarezzare i suoi stupendi seni grandi, ma non enormi, con un’areola larga e scura, i capezzoli semieretti che svettavano… cominciai prima a toccarle e poi le succhiai… i capezzoli diventavano sempre più duri mentre Francesca cominciava a sfiorarmi le palle… il mio cazzo era enorme … lei mi prese dal collo e con le sue labbra carnose cominciò a baciarmi … intrecciava la sua lingua alla mia … era stupendo non avevo mai sentito un’emozione del genere prima d’ora!!
‘’Sento ancora i brividi lungo tutto il mio corpo, ripensando a quel meraviglioso giorno‘’
L’emozione aumentava sempre di più … eravamo eccitatissimi tutte due!!
Non persi più tempo, le spostai il suo tanga unto di liquido seminale, le allargai le gambe delicatamente e le infilai prima la punta del mio cazzo, per poi iniziare a spingerlo pian piano … e nel frattempo continuavo a baciarla, e a aumentare il ritmo dei movimenti sempre di più … Francesca iniziò a rilasciare gemiti che si intensificavano sempre di più … godeva come una cagna in calore … più forte, più forte mi diceva… il volume alto della radio soffocava le urla di piacere di Francesca… e dopo alcuni minuti cambiamò posizione…!!
Lei: si mise sopra di me a dettare i ritmi … era fantastico, mentre lei saltava su e giù sul mio cazzo io le strizzavo le tette per fare presa … lei era bravissima, altro che studentessa modello di università mi sembrava una porno attrice, facevo molto fatica a trattenermi … ma non volevo fare una brutta figura … dovevo farla godere e soddisfarla altrimenti non mi avrebbe più permesso di scoparla!
Presi l’iniziativa di cambiare posizione, la dovevo scopare più forte e allora mi sollevai in piedi con lei tra le braccia e iniziai a baciarla, per poi girarla di schiena e li sussurrai se aveva il piacere di mettersi a pecorina!!
Francesca non perse tempo, piegata a 90 si sosteneva sul comò mentre io la perforavo, spingevo il mio uccello tutto dentro la sua figa calda, Francesca godeva come una porca, gli tremavano le gambe … era vicino ad avere un orgasmo… la presi dai fianchi per fare presa e per dare dei colpi più decisi, più forti … ahhh ahhh sto vedendo sto venendo ripeteva lei … c’ero quasi anch’io… stavamo venendo tutte e due … prima di iniziare a schizzare il mio sperma, Francesca si mise in ginocchio di fronte a me e con la bocca aperta si infilò la cappella tutta dentro … fu fantastico … e pochi istanti dopo ho iniziato a sborrarle dentro la bocca … woooow una sensazione unica … Francesca tirò fuori il cazzo dalla sua bocca che colava sperma … e lo mise in mezzo ai suoi seni … ed ha iniziato a farmi una spagnola, il mio cazzo continuava a schizzare sperma come una fontanaaa …!
Francesca mi guardava negli occhi, mi sorrideva e mi disse, tutto questo piacere grazie allo sciopero e a quel cretino di mio fratello!! Ricordati mi disse d’ora in poi sarai il mio scopa, amico!!
Lei: era inondata di sperma, l’orologio segnava solo le 11 del mattino, avevamo ancora due ore mezza prima che il mio migliore amico rientrava da scuola!!
Dopo aver stuzzicato degli snack, ero carico e eccitatissimo di nuovo, il mio cazzo sempre in tiro e allora raggiunsi Francesca sotto la doccia…TO BE CONTINUED
Per suggerimenti, consigli non esitate a contattatemi via mail al seguente indirizzo:
enos.racconti@gmail.com
Bel racconto, complimenti. Aspetto i prossimi capitoli, perché prosegue, vero?
Sono assolutamente d'accordo: sarebbe bello poter avere uno spazio per disquisire di questi aspetti senza necessariamente scriverli qui. Un sistema…
Grazie di nuovo per l'apprezzamento! Non manca molto per la conclusione (con un capitolo pubblicato alla settimana, manca esattamente un…
Sì, diciamo che c'è stata una piacevole conclusione della vicenda, Onestamente attendo con immenso piacere il proseguire di questa tua…
Molto belli i tuoi racconti questo in particolare mi piace moltissimo , il marito dopo aver sollevato il"polverone" sono curioso…