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La spa di San valentino

Mio marito come sempre era in ritardo, avevamo prenotato un percorso spa come regalo di San valentino. Io avevo passato il pomeriggio a prepararmi , costume ciabatte, figa depilata totale. Avevo scelto un vestito scollato come piaceva a lui che metteva in evidenza il mio seno enorme di una 5 coppa G sotto il costume di Vittoria secret. Li ferma in salotto a scorrere freneticamente tick tock. Lo provo a chiamare e mi rassicura che tra 15 min sarebbe arrivato. Provi a trovare tra le ricerche del giorno prima il numero della spa per avvisarli e mi accorgo che tra le pagine visitate erano rimasti i video porno che la sera prima mi aveva messo mio marito , a me piace il porno mi eccita e a lui eccita vedere che io lo scorro e lo eccita sbirciare le mie scelte . Poi di solito cancella le chat ma questa volta si era dimenticato. Mi ritrovai il video che mi aveva fatto venire , ovvero la scena con una porno attrice che mi somiglia sopratutto per le dimensioni del seno è un ragazzo di colore con un cazzo enorme che la scopa sotto la doccia e in sauna .
Lo riguardai con goduria e anche sfiorandomi per gioco e piacere. Proprio quando stavo per venire suona il campanello ed era mio marito che trafelato va a cambiarsi. Litigammo in auto e lui pur di non sentirmi fece una Corsa con l’auto senza neanche un complimento per il vestito o una parola . Arrivammo in hotel dove c’era la spa prenotata con un ora di ritardo. Scendemmo al piano di sotto e trovammo una guardia giurata di colore più di due metri visto che mio marito è alto 1,92 e lo doveva guardare alzando il volto. Questo ragazzo bellissimo e palestrato un braccio era quanto una mia gamba si rivolse a noi scusandosi per il disguido , aggiunse che la spa era chiusa lui stava lì in guardiola di sorveglianza telecamere che inquadravano tutto l’hotel il parcheggio e le zone interne . Mio marito sentendosi in colpa per il ritardo fece osservare che il nostro percorso era di tre ora e seppur in ritardo di una avevamo diritto alle altre due . La guardia giurata fece girare mio marito nella sua guardiola e mostrò nelle telecamere che la spa era vuota e senza personale. Quindi mio marito passò dalla tecnica del cliente incazzato a quella del marito disperato e da uomo a uomo racconto che era un regalo di San valentino e che aveva fatto ritardo lui. Non so se gli allungo una 50 euro di mancia o per compassione la guardia giurata ci accompagnò alla spa . Io lo guardavo da dietro sembrava un colosso di ebano nella sua divisa , prese due accappatoi e due asciugamano le consegno a mio marito gli disse che non ci sarebbero stati ovviamente i massaggi previsti dal percorso ma in compenso avremmo avuto la spa solo per noi e senza limite di tempo tanto lui sarebbe stato in guardiola tutta la notte e andò via . Finalmente restammo soli e iniziammo con una doccia calda, e ad un tratto mio marito si spogliò nudo , lo sgridai ma lui asserì che eravamo soli con spa chiusa quindi potevamo godercela a pieno. Mi bacio e mi disse di rilassarmi ed inizio a togliermi il costume . Un po’ titubante e impaurita che postessse venire qualcuno mi opposi per qualche istante ma poi lo lasciai fare . Ero completamente nuda , fecimo prima la sauna poi idro massaggio era bellissimo ed eccitante stare nudi e rilassarsi. Mi fece sdraiare su le panche e inizio a baciarmi dal collo fino al seno poi arrivo alla figa totalmente depilata inizio a baciarmela e io a bagnarmi in un isatante era dentro. Iniziammo a scopare con eccitazione, cambiando posizioni facendo sesso in ogni punto della spa. Mi sdraio apri le gambe pregandomi di tenerle aperte e di iniziare a masturbarmi mentre lui si accomodò dall’altro lato praticando una sontuosa spagnola e dopo essere venuto abbondantemente nella mia quinta mi infilò il cazzo in bocca per un pompino finale . Rimasi stremata e a gambe aperte sporca di sperma . Mi rilassai nel
Dopo orgasmo a tal punto che misi chiudevano gli occhi mio marito mi disse che avevamo fatto sesso per oltre due ore e che quindi non aveva previsto che alle 21:30 saremmo stati ancora lì quindi si sarebbe dovuto assentare una mezz’ora tra per una video call sarebbe uscito dalla spa e rientrato subito invitandomi a lasciarmi andare nel
Relax e dormire un po’ tanto non avevamo orari di chiusura . Non riuscii a rispondere che mi addormentai in quella posizione nuda . Ero completamente stordita quando sentii una voce che mi chiamava con il cognome , dopo qualche istante apri gli occhi e mi ritrovai la guardaia giurata che mi chiedeva se stessi bene , e se avessi suonato l’allarme di soccorso.
Risposi nel torpore che stavo bene e che non avevo suonato nessun allarme, quando realizzai che ero completamente nuda davanti a lui sbalzai dietro cercando l’asciugamano per coprimi e cadendo dalla panca. La guardia giurata capì il mio imbarazzo prima mi aiutò a sollevare e poi allungando quel braccio chilometrico prese lascigamano e me lo passò scusandosi con gentilezza rassicurante. Io non saprei descrivere se ero rossa in viso per l’imbarazzo o per l’eccitazione di quel colosso che mi aveva osservato nuda .
Dissi che forse l’allarme lo avesse suonato mio marito quando era uscito per la video call nella sbadataggine di accendere la luce del corridoio. Lui mi guardò ed inizio a parlare dicendo che non pensava ad una sbadataggine ma ad un atto volontario sia per la posizione dell’allarme rispetto alla luce sia perché mi fece notare che difronte a me sul soffitto c’erano delle telecamere dotatate di movimento e che se avessi notato più accuratamente in quel momento si stavano muovendo e zoomando e che se lui era lì difronte a me qualcun altro stava pilotando. Io guardai le telecamere e ne notai delle altre sulle pareti della spa . Impetrita pensai ad alta voce e dissi rivolgendomi alla guardia giurata quindi tu hai assistito a due ore di sesso tra me e mio marito? Lui annuì e inizio a descrivere, facendomi tra dettagli e complimenti l’elenco delle posizioni dei pompini , del sesso anale delle mie enormi tette che cavalcando sballonzolavano , e della mia figa depilata e del mio corpo pieno di sperma di mio marito. Ogni sua descrizione ricca di particolari mi impietriva e sopratutto iniziava ad eccitarmi la sua voce il modo come descriveva il mio seno e i miei capezzoli, non potrei fare a meno di notare che stava sudando vuoi per la divisa vuoi perché non poteva non notarsi il pantalone alzato dalla eccitazione. Proprio in quell’istante che osservavo i suoi pettorali e bicipiti sentii il ronzio meccanico delle telecamere in movimento. Ritornai alla realtà e con voce perentoria dissi visto che ti piaccio e quello stronzo e’ collegato alla video call in cuoi siamo noi i protagonisti non deludiamolo spogliati .non se lo fece pregare e in un minuto era nudo difronte a me , un fisico scolpito maestoso come maestoso era il suo cazzo di almeno 30 cm grosso e lungo nero come una stele di lava vulcanica . Mi abbassai e provai a prenderlo in bocca con enorme difficoltà quasi a soffocare , iniziai a bagnarlo con la saliva segandolo e ammirandolo stavo venendo solo al tatto e al gusto era come in un sogno in un video sembrava un Dio un attore . Con le mani scivolavo sui pettorali e sugli addominali inizziammo a fare sesso sfrenato La sua voce, un basso profondo e vellutato con un accenno di accento straniero, mi fece rabbrividire. Descriveva ogni dettaglio con una precisione quasi chirurgica, ma allo stesso tempo con una carica erotica che mi faceva sentire nuda e vulnerabile, eppure stranamente eccitata. “Le tue gambe lunghe e abbronzate avvolte intorno alla vita di tuo marito, le tue dita affondate nei suoi capelli mentre lui ti prendeva da dietro… il tuo seno, Dio, il tuo seno… quelle tette enormi che rimbalzavano ad ogni spinta, i capezzoli turgidi e scuri…”
Sentivo il sangue affluire al viso, il mio corpo pulsare. Le sue parole dipingevano immagini vivide nella mia mente, risvegliando sensazioni sopite. “E poi quando ti sei sdraiata, le gambe spalancate, offrendoti completamente… la tua fica rasata, rosa e umida, che lo accoglieva… e lui che ti leccava, la sua lingua che esplorava ogni piega, ogni segreto…”
Un gemito mi sfuggì dalle labbra. Non riuscivo a credere a quello che stavo ascoltando, eppure il mio corpo reagiva, tradito da un’eccitazione crescente. Lo sguardo della guardia si fece più intenso, le sue narici si dilatarono leggermente. “E il tuo orgasmo… hai urlato il suo nome, il tuo corpo scosso da spasmi violenti, mentre lui si svuotava dentro di te, riempiendoti del suo seme…”
Il suo sguardo scese sul mio corpo, indugiando sulle curve del mio seno, sulla rotondità del mio ventre, sulla mia intimità ancora umida. Notai una goccia di sudore scivolare lungo la sua tempia, il suo respiro farsi più affannoso. La sua eccitazione era palpabile, tangibile come la stoffa della sua divisa che si tendeva sul suo inguine.
“Sei bellissima,” sussurrò, la voce roca. “Un corpo da dea, fatto per il piacere…”
In quel momento, il ronzio delle telecamere che si muovevano, zoomando su di noi, mi riportò alla realtà. Mio marito, dall’altra parte dello schermo, stava assistendo a tutto. Un’ondata di audacia, mista ad un pizzico di perversione, mi travolse.
“Spogliati,” gli dissi, la voce ferma e decisa. “Se ti piaccio così tanto, fammelo vedere.”
Lui esitò per un attimo, poi con un movimento fluido si sfilò la giacca, la camicia, i pantaloni. Il suo corpo era uno spettacolo mozzafiato: muscoli scolpiti, pelle scura e lucida, un’aura di potenza e virilità. E poi, il suo sesso. Enorme, maestoso, una colonna di ebano pulsante di vita.
Mi inginocchiai davanti a lui, rapita dalla sua magnificenza. Presi la sua erezione tra le mani, sentendo la pelle calda e vellutata. Avvicinai le labbra, sfiorando la punta con la lingua. Un gemito profondo gli sfuggì dalla gola, mentre il suo sesso si induriva ancora di più.
Lo presi in bocca, lentamente, cercando di accoglierlo tutto. Era così grande che faticavo a contenerlo, ma la sensazione della sua carne che pulsava nella mia bocca era inebriante. Iniziai a muovere la testa, su e giù, avvolgendolo con la mia lingua, succhiandolo con avidità.
Lui chiuse gli occhi, le mani che si stringevano sui miei capelli, guidando i miei movimenti. Sentivo il suo respiro affannoso, i suoi muscoli tesi, il suo piacere crescere ad ogni istante.
Mi alzai, i nostri occhi si incontrarono. Il desiderio era una fiamma che ardeva in entrambi. Mi prese tra le braccia, sollevandomi da terra. Mi sentii piccola e fragile tra le sue braccia possenti, eppure infinitamente desiderata.
Mi adagiò sulla panca, le gambe che si aprivano docilmente al suo tocco. La sua erezione premeva contro la mia intimità, facendomi gemere. E poi, la penetrazione. Lenta, profonda, irresistibile.
Il suo sesso riempiva ogni parte di me, allargandomi, possedendomi. Ogni spinta era un’esplosione di piacere, un’ondata di sensazioni che mi travolgeva. Gridai il suo nome, il mio corpo scosso da convulsioni di piacere.
Lui mi guardava, gli occhi scuri e profondi, mentre mi prendeva con forza, con passione. Sentivo il suo respiro sul mio viso, il suo sudore mescolarsi al mio. Eravamo una cosa sola, due corpi fusi in un unico abbraccio di piacere.
Le spinte si fecero più veloci, più intense. Sentivo l’orgasmo avvicinarsi, un’onda gigantesca che minacciava di sommergermi. E poi, l’esplosione. Un grido strozzato mi sfuggì dalle labbra, mentre il mio corpo si contraeva intorno al suo sesso.
Lui seguì a ruota, riempiendomi del suo seme caldo e denso. Restammo abbracciati, i nostri corpi ancora uniti, il respiro affannoso che lentamente tornava alla normalità.
In quel momento, non esisteva altro che noi. Il mondo fuori dalla spa, mio marito, le telecamere… tutto era svanito. C’eravamo solo noi, due corpi che si erano trovati, due anime che si erano unite in un’esplosione di passione e piacere proibito.

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