Skip to main content
Erotici RaccontiRacconti sull'Autoerotismo

La tua prima esibizione (dedicato)

By 11 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

_____

Sapevo che non mi avresti deluso. Ne ero certo.
L’ho capito appena mi sei passata davanti, poco fa.

Non so dire né il come, né il perché… E’ una specie di sesto senso. Un campo magnetico. Un filo sottile ed impalpabile che lega le persone come noi. Persone che conoscono quel brivido. E lo cercano, lo desiderano, lo inseguono, lo bramano.

Ho messo il mio asciugamano non lontano dal tuo. Una piccola catasta di lettini da spiaggia ammucchiati tra loro fa in modo che io ti possa vedere ma tu no. Lo so, detta così &egrave proprio da guardoni… Pazienza. Sopporterò questo aggettivo. Ma &egrave forse un guardone colui che si sofferma ad ammirare le ragazze di Manet o la Venere del Botticelli? Se si, lo sono anch’io. E oggi ne vale la pena.

E’ una mattina di inizio Giugno. Le condizioni sono perfette: sole, caldo e poca gente. Giusto due signori di una certa età non lontano da te che parlando fra loro e ogni tanto ti buttano inevitabilmente qualche sguardo. Il classico pubblico “innocuo”, ideale per divertirsi a mostrarsi, ideale per esagerare un po’, ideale per osare. Adori attirare gli sguardi su di te. Adori suscitare curiosità o eccitazione in chi ti guarda. Ed infatti, di lì a poco, non resisti alle tentazione.

Ti alzai a sedere, porti le mani dietro la schiena e slacci il reggiseno. Noto un po’ di esitazione, un po’ di impaccio. Si vede che non sei abituata. E’ sicuramente una delle prime volte che prendi il sole il topless. Chissà, forse la prima in assoluto. Il contrasto tra la voglia di mostrarsi ed il timore di farlo &egrave evidente. Ma il tuo malcelato imbarazzo rende la cosa ancora più intrigante. E alla fine, il desiderio prende il sopravvento.

Sfili il top lentamente e lo appoggi in borsa. Si, esatto, in borsa, non sull’asciugamano. Sull’asciugamano &egrave troppo facile. Son capaci tutte a tenerlo lì, a portata di mano, che lo metti quando vuoi, in un lampo. In borsa &egrave diverso. In borsa &egrave come non averlo mai messo. In borsa &egrave come non averlo mai avuto.

Resti un po’ a sedere, osservando con la coda dell’occhio come i tuoi spettatori fossero ben attenti a quello che stava accadendo. Io ti ammiro da poco lontano, paralizzato dalle tue emozioni che riesco a percepire come se fossi al posto tuo.

E’ fin troppo evidente che oggi del sole e dell’abbronzatura non te ne può fregar di meno. Quello che ti ha portata qui stamattina &egrave il desiderio irrefrenabile di scoprirti, di spogliarti, di sentirti osservata, osando sempre di più ed assaporando quel brivido di adrenalina che ti fa fare cose che non avevi mai fatto e che mai avresti pensato di fare.

A qualcuno potrà sembrare assurdo che ci si possa intrippare così, “solo per un paio di tette”. Ma il saper cogliere le sfumature erotiche che sottintendono una situazione come questa, il saper apprezzare l’arte del mostrarsi, dell’esibirsi, del farsi guardare, non &egrave cosa da tutti. E in ogni caso, una terza generosa, fresca, giovane, soda e splendida come la tua… merita di essere guardata ed ammirata a prescindere, senza se e senza ma.

Dopo qualche istante, giusto il tempo per metabolizzare l’eccitazione, prendi la crema solare ed inizi a spalmartela sensualmente sui seni, lentamente, accarezzandoli e stringendoli a due mani, prima uno e poi l’altro, con qualche leggera strizzata di capezzoli.

I tuoi due osservatori guardano verso di te e parlottano tra loro senza staccare un attimo gli occhi dai movimenti delle tue mani. L’immaginare i loro commenti, le loro parole, i loro apprezzamenti ti eccita da morire, sempre di più.

Paga della tua prova, torni a sdraiarti. A pancia in su, naturalmente. Sembri tranquilla e rilassata, ma &egrave solo apparenza. In realtà il nervoso e continuo movimento dei tuoi piedi, delle tue mani, delle tue dita lascia trasparire chiaramente che sei ancora in preda dell’eccitazione e, soprattutto, che non &egrave finita qui. La tua mente continua a dirti di mostrarti, di fare di più, di assecondare quella nascente verve esibizionista.

Si vede che hai qualcosa che ti frulla in testa. Sembri indecisa. Vorresti ma non puoi. Vorresti ma non si potrebbe… Però… Quando ti capita un’altra occasione perfetta come questa? Così, dopo qualche istante di evidente irrequietezza e complice il fatto di avere intorno a te le condizioni ideali per osare, decidi per l’azzardo.

Prendi la grossa borsa da spiaggia e la sposti sul lato opposto dell’asciugamano, in modo tale che ti ripari il fianco da eventuali sguardi non previsti. Così facendo, lasci completamente libera la visuale del tuo corpo sul lato opposto, quello dei tuoi due spettatori.

A quel punto tiri un bel respiro e, tremando come una foglia per l’eccitazione, porti le mani sui fianchi e lo fai: slacci i nodi dei laccetti del costume… Non contenta, li prendi e li sposti al centro, lasciando completamente scoperte le cosce e i fianchi. E’ fatta! Di lato sembri completamente nuda!

Volti leggermente la testa e trovi conferma che il tuo pubblico non si &egrave perso la scena. Guardi verso di loro: fumano una sigaretta e hanno girato le sedie direttamente nella tua direzione. Sei in estasi. Senti i loro sguardi e tutta la loro eccitazione su di te. E a tua volta sei eccitata come mai ti era successo prima. Senti i capezzoli eretti, turgidi, sferzati dalla brezza che li rende ancora più duri, puntare verso l’alto come a richiedere l’attenzione che meritano. E là sotto, senti la figa bagnarsi, gonfiarsi e schiudersi generosamente, desiderosa di mostrarsi all’aria aperta, quasi fosse attratta dal sole e dalla brezza marina.

Già, la brezza… E’ una mattina abbastanza ventosa, di quelle che i più freddolosi stanno in spiaggia con la maglietta. Siamo pur sempre a inizio stagione ed oggi la brezza ci sta mettendo del suo. Sembra proprio che voglia darti una mano, quasi fosse tua complice. Si, perché di tanto in tanto una folata più forte delle altre si infila sotto lo slip, ormai appena appoggiato sulla pelle, riempiendolo come una piccola vela e spostandolo verso il basso.

Ad ogni soffio il costume si sposta, si sposta di più, sempre di più, sempre più giù… Non hai il coraggio di alzare la testa e controllare ma senti chiaramente i raggi del sole scaldarti la figa. E’ inutile fingere. Ti rendi conto benissimo che il costume &egrave sceso completamente, al punto di scoprirti del tutto. Sei nuda, tutta nuda, in una spiaggia normale, esposta alla vista di tutti e in bella mostra davanti ai tuoi vicini di ombrellone. Ce l’hai fatta, maledetta porca! Ce l’hai fatta!

Resisti con forza all’istinto di coprirti e te ne stai lì, immobile, fingendo di dormire, sapendo che chi sarebbe passato avrebbe visto tutto: i tuoi seni, le tue cosce e soprattutto la tua figa, curata, che tieni con una leggera striscia di pelo sul pube e perfettamente liscia ai lati.

Io ho perso la cognizione del tempo. Non so dire se sia passato un minuto o un’ora. Ti osservo immobile, col cuore in gola, senza respiro, in balia della tua esibizione, vittima del tuo veleno, stregato completamente da te.

Fino a quando, ad un certo punto, uno dei tuoi vicini attempati rompere l’incantesimo. Lo vedo avvinarsi a te. No, no, nooo! Sto coglione di sicuro sta venendo a protestare, cazzo!… Lo vedo chinarsi e parlare con te. Tu sobbalzi e ti sollevi di un po’, fingendoti sbigottita. In modo un po’ impacciato ti ricomponi e rimetti a posto il costume, dopodiché e lo ringrazi. Lui contraccambia, ti sorride e se ne torna indietro. Forse non era andato a protestare ma, credendoti addormentata, voleva semplicemente avvisarti che il vento ti aveva spostato il costume.

Sarei stato lì ad ammirarti anche cent’anni ma ahim&egrave tutte le cose belle prima o poi finiscono. Te ne andasti subito dopo. L’eccitazione era tale e tanta che di sicuro sentivi il bisogno di una doccia e di una toccatina, giusto per sbollire. Rimpiango solo di non aver avuto modo di avvicinarmi e di provare a conoscerti. Mi sarebbe piaciuto poter essere tuo complice. Mi sarebbe piaciuto poterti reggere il gioco. Ci saremmo potuti divertire.

Sarà per la prossima volta.

____________________
adamoeffe @ gmail.com
facebook.com/adamoeffe
twitter.com/adamoeffe
#conoscoquelbrivido

Dello stesso autore:
www.raccontimilu.com/viewuser.php?skin=Milu%20BF&uid=10403

Leave a Reply