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L’intreccio – Capitolo 44 – Lo shopping con Luana

By 28 Ottobre 2019Aprile 2nd, 2020No Comments

Passarono alcuni giorni senza che succedesse niente in particolare, il Capodanno era passato nel migliore dei modi le coppie dedicavano un po’ di tempo a sé stesse. Aurora e Gabriele dopo il 1° dell’anno si recarono in montagna a sciare, Andrea e Sofia si dedicarono alla nipotina, Miriana e Filippo proseguivano quella che di fatto era più che una convivenza e trascorrevano il loro tempo nei centri commerciali per arredare la loro casa, e poi c’era Luana, un’autentica mina vagante. Poco prima dell’Epifania Luana chiamò Miriana:

Miriana: Pronto?

Luana: Ciao Miriana, come stai?

Miriana: bene e tu?

Luana: benissimo, sei sola? Filippo è lì con te?

Miriana: sì è qui ti sta ascoltando sei in viva voce

Luana: Ciao Filippo

Filippo: Ciao Luana.

Luana: Vengo subito al dunque: Come sai Miriana fra poco iniziano i saldi e pensavo di acquistare qualcosa verresti con me a tenermi compagnia?

Miriana: anche io avevo programmato un po’ di acquisti, perché no?

Luana: Tu Filippo, non sei geloso se te la rapisco per un pomeriggio?

Filippo: No, ma figurati.

Luana: bene che ne dici se ci vedessimo mercoledì?

Miriana: Va bene.

Luana: Ti vengo a prendere e andiamo in centro. Mi invii il vostro indirizzo?

Miriana: Ok va bene.

Luana, ti andrebbe per le 14:30 così troviamo parcheggio, ci prendiamo un caffè e poi shopping sfrenato?

Miriana: Ahahahahah, Sì certo!

Luana: Ok, che fate per la vigilia dell’Epifania?

Miriana: andiamo a ballare, come sempre, al solito posto.

Luana: magari vengo anche io. Ti faccio sapere.

Miriana: ok.

Luana: ciao ragazzi,

Miriana: ciao

Filippo: ciao

“Eccola!” dissi rivolgendomi a Miriana, “Luana si fa sotto” “tranquillo, so come tenerla a bada” “sarà! Ma non la conosci bene, non riesco a capire cosa vuole” “Filippo, a volte mi sembri sciocchino, è una donna sola ormai, avrà bisogno di stare in compagnia di qualcuno” “e con tutti i cazzi che conosce proprio a noi deve rompere i coglioni?” le dissi stizzito. “Non fare lo scorbutico” “Non è questione di essere o non essere scorbutico, personalmente se un tuo ex volesse nuovamente frequentarti mi girerebbero le palle” “Mi sembra che voglia uscire con me non con te” “Certo, e qual è il suo secondo fine? Se non riavvicinarsi a me?” “Ascolta Filippo, so badare a me stessa e so tenerla a una certa distanza, quindi non ti preoccupare e poi se non dà fastidio a me tu non dovresti preoccuparti, è solo un pomeriggio di shopping” “Ok, come vuoi, stai solo attenta”

Il sabato sera, come al solito, ci recammo nella discoteca dove ormai eravamo clienti fissi. Ci raggiunsero le amiche di Miriana e come sempre ci divertimmo. Luana quella sera non venne, ma dico la verità, non è che mi ricordassi della telefonata e quindi preso dal divertimento non ci feci caso. Tornati a casa facemmo colazione e ci facemmo una sonora scopata delle nostre. La domenica la passammo a casa a riprenderci della nottata precedente, tranne che nel pomeriggio inoltrato, quando decidemmo di andare a vedere un paio di vetrine in centro. Miriana voleva vedere dei capi che poi avrebbe acquistato in saldo il mercoledì successivo.

La mattina di mercoledì Miriana ricevette un messaggio su WhatsApp.

Luana: Ciao tutto bene, allora confermato per oggi?

Miriana: certo.

Luana: bene ti passo a prendere alle 14:30

Miriana: Perfetto

Luana: Quando arrivo ti faccio uno squillo e scendi

Miriana: benissimo.

Pranzammo insieme poi Miriana si preparò per uscire. Indossò un tailleur grigio con sotto una camicetta bianca appena sbottonata sotto aveva indossato un intimo bianco e collant. Un bel paio di decolleté completarono l’opera accompagnate da una borsetta nera. Arrivò lo squillo di Luana, lei non rispose, si mise il cappotto mi baciò a stampo “Ci vediamo più tardi” “va bene” le dissi anche se in verità volevo aggiungere di stare attenta ma non mi andava di farmi vedere lagnoso e soprattutto non volevo che lei pensasse che non mi fidavo di lei, anche se in realtà di lei mi fidavo era di Luana che non avevo più fiducia e non capivo il perché di questo avvicinamento. O meglio intuivo il suo scopo, ma non volevo che Miriana si sentisse soffocata. Chiuse la porta e scese le scale. Mi affrettai a vederla dalla finestra Luana era in piedi vicino all’auto e, ironia della sorte, indossava anche lei un tailleur, sembravano due gemelle.

Appena si videro si abbracciarono e si diedero un bacio sulle guance. Salirono sul SUV di Luana e partirono.

“Allora Miriana, cosa mi racconti? Come va con Filippo?” “Splendidamente, Luana, con Filippo ho raggiunto la serenità necessaria dopo una vita un po’ travagliata per via del mio ex marito, con il quale ho intrapreso le azioni necessarie per ottenere il divorzio” “Perché? Hai intenzione di sposarti con Filippo?” “Perché no? Filippo è adorabile, mi prende di cervello, con il cuore e c’è una grande intesa sessuale. Mi ha portato a conoscere vette incredibili in tal senso.” “già…” “Se ti dà fastidio questo discorso Luana, smetto” “ma no, figurati, prosegui che sono curiosa” “lui dice sempre che io sono un diamante grezzo e piano piano sta intagliando la pietra per creare una gemma preziosa” “Ah! Però!” “cioè?” “credevo che fossi già sessualmente evoluta” “Lo sono, Luana, con Filippo facciamo di tutto e ci concediamo nella piena totalità reciprocamente con piena soddisfazione di entrambi” “Non ho il benché minimo dubbio, conoscendolo” “Ti manca?” “devo essere sincera?” “Certo che lo devi essere” “Sì, mi manca, è inutile negarlo sarei un’ipocrita se sostenessi il contrario” “devi però convenire che adesso è impegnato. Guarda caso lo è con me e ovviamente non voglio assolutamente perderlo” “tranquilla, Miriana, non cerco di rovinare una coppia consolidata” “bene, ne sono felice” “Poi parliamoci chiaro, tu Miriana sei una figa incredibile sarebbe uno stupido perdersi una donna come te” “Ti ringrazio del complimento anche tu sei bellissima” “Dai adesso non pensiamo a Filippo e godiamoci questo pomeriggio di shopping” “Ecco pensiamo a cosa acquistare”. Arrivarono al posteggio, e parcheggiarono il SUV. Poi si recarono in un bar continuando a parlare per conoscersi meglio, ordinarono un paio di caffè che consumarono sedute ad un tavolino. Furono notate da un paio di avventori del bar, due begli uomini eleganti che le scrutarono dalla testa ai piedi quasi come a radiografarle. Luana se ne accorse e lo disse a Miriana che con la coda dell’occhio li guardò a sua volta. “Che fusti” disse Luana a Miriana “Sì, decisamente dei bei tipi”. I due uomini si accorsero di essere ricambiati negli sguardi e si avvicinarono al tavolo uno dei due disse “Non ho potuto fare a meno di notarvi, siete due bellissime signore, posso offrirvi qualcosa?” “Grazie del complimento” replicò Luana “ma dobbiamo andare, magari un’altra volta, volentieri” “come possiamo contattarvi?” disse il secondo “Ci si vede in giro” rispose Miriana, lasciando i due uomini di ghiaccio. “Sei stata fantastica Miriana, però un giro me lo sarei fatta, erano proprio due bei tipi” “Se vuoi, puoi accomodarti, io faccio due acquisti e poi torno a casa in taxi o con i mezzi” “Ma no! Scherzavo, ahahah”

“ahahah” rise di gusto anche Miriana. Si alzarono, pagarono la consumazione e uscirono dal locale. La giornata era mite e non indossarono i cappotti che tennero sottobraccio. Vestite così in maniera elegante non potevano non essere notate, quindi ogni qual volta incrociavano degli uomini questi non potevano fare a meno di fare apprezzamenti. Sembrava che sfilassero per una Maison in pieno centro città. Era già l’ora di apertura dei negozi e si introdussero in uno di scarpe. Si sa le donne hanno un debole per le scarpe e per le borse. Luana ne approfittò per comprarsi un paio di stivaletti neri con la cerniera e un paio di decolleté estremamente eleganti. Miriana d’altro canto non fu da meno e acquistò a sua volta un paio di stivaletti neri diversi da quelli di Luana e un modello diverso di decolleté. Uscite dal negozio si recarono da Calzedonia dove entrambe acquistarono dei leggins molto aderenti, dei collant della nuova collezione e delle autoreggenti a balza larga e stretta. Andarono poi da Intimissimi e qui dettero sfogo alle loro più fervide fantasie. Luana acquistò diversi intimi coordinati e dei baby-doll particolarmente sexy. Altrettanto fece Miriana. Durante le prove nei camerini successe che le due si guardassero reciprocamente. Dal fisico che avevano sembrava che si specchiassero, praticamente erano uguali sia nella taglia che nelle forme. “sei veramente bella” disse Luana a Miriana “lo stesso posso dire io di te” replicò Miriana. Acquistarono i capi e uscirono dal negozio. La prossima tappa sarebbe stata un negozio di abiti. Anche qui dettero sfogo alla loro perversa passione. Miriana ne acquistò tre particolarmente sexy e di vari colori. Luana invece ne acquistò cinque che avrebbe indossato di lì a venire. Uscirono con gli ultimi acquisti e si diressero all’auto di Luana. “Che dici Miriana vuoi fare un salto a casa mia per un aperitivo?” “Va bene Luana, basta che non si faccia tanto tardi perché poi Filippo si potrebbe preoccupare” “Avvisalo, così non sta in pensiero” “Hai ragione, lo chiamo subito”

Filippo: Pronto?

Miriana: Ciao Filippo, sono io

Filippo: ma va?

Miriana: che scemo che sei. Ascolta abbiamo finito adesso. Luana mi ha invitata a bere qualcosa a casa sua è un problema per te?

Filippo: No! Tutto bene hai dilapidato tutte le nostre finanze? 

Miriana: Certo che sì, cosa pensavi che mi sarei fatta solo un giro? Lo sai che mi piace coccolarmi.

Filippo: scherzavo. A che ora torni?

Miriana: beh sono le 6 (del pomeriggio) il tempo di arrivare a casa di Luana, berci qualcosa e poi mi riaccompagna a casa. Diciamo che per le 8 e mezza (di sera) dovrei essere a casa.

Filippo: va bene. Magari preparo qualcosa.

Miriana: Sei un angelo. Ciao

Filippo: Ciao e salutami Luana

Non è che fossi felice di questa decisione di Miriana, ma d’altro canto non era motorizzata e quindi dipendeva da Luana.

Le due donne salirono sul SUV, Luana mise in moto e in 10 minuti erano all’ingresso della villa. Le accolsero i due uomini della sicurezza che si prodigarono a scaricare le buste di Luana lasciando in auto quelle di Miriana. Poi presero l’auto e la portarono in garage. Miriana e Luana fecero il loro ingresso in casa e l’ospite fece da Cicerone all’ospitata. Quindi le fece vedere tutta la casa passando davanti alla famosa stanza rossa. Una volta finito il tour si accomodarono in salone e Luana provvide a preparare e servire i due cocktail. Scambiarono ancora un paio di parole e Miriana fece i complimenti a Luana per la villa. “La villa purtroppo non è mia, è intestata a un istituto di beneficenza il mio defunto marito non mi ha lasciato nulla se non una piccola somma di denaro. Qui mi fanno stare gratis proprio perché sono la sua vedova. Fortunatamente in questi anni, a sua insaputa ero riuscita a mettermi qualcosa da parte che avevo investito in una polizza sulla vita di entrambi con beneficiari noi stessi e quindi alla sua dipartita a causa dell’incidente sono riuscita ad ottenere una forte somma che mi permette di vivere dignitosamente, non certamente con il tenore di vita che avevo prima, ecco perché anche io approfitto dei saldi.” “Ti capisco” replicò Miriana. “Bene, è ora di andare, altrimenti Filippo mi fulmina appena mi vede” disse Luana “sì, è meglio!” Esclamò Miriana. Luana avvisò uno degli uomini della sicurezza di prenderle l’auto e quando fu pronta sul vialetto salirono. Luana riaccompagnò a casa Miriana e congedandola le disse “sono stata molto bene con te oggi, grazie della compagnia” “grazie a te Luana, a presto” “Ci sentiamo, così magari usciamo un’altra volta” “volentieri” replicò Miriana, si dettero un paio di baci sulle guance e si lasciarono.

Salita in casa Filippo l’attendeva in salotto “tutto bene?” “tutto ok, poi a cena ti racconto, hai preparato? “certo è già pronto in tavola” “bene”. Si sedettero a tavola e iniziarono a cenare “Ha telefonato l’avvocato” dissi a Miriana “Ah sì e che ha detto?” mi chiese incuriosita “Hanno fissato l’udienza per il divorzio, per la negoziazione assistita per mercoledì della prossima settimana” “Evviva” “sapevo che saresti stata contenta, ma dai raccontami” “niente, non è che ci sia molto da dire… Abbiamo parlato di te e le ho detto a chiare lettere che assolutamente non voglio perderti” “E lei?” “ha convenuto e non vuole fare casini” “Boh! Speriamo”. Consumammo la cena e poi andammo in salotto, mi fece vedere gli acquisti e parlammo di come si era svolto il pomeriggio.

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