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Manola alla spa – parte seconda

By 21 Ottobre 2023No Comments

Manola alla spa – parte seconda
Alberto e Manola salirono in auto dopo il pranzo e la scopata nel bosco in cui Manola si era fatta riempire dai tre dipendenti del ristorante con Alberto spettatore arrapato.
Nel ricomporsi Manola non si era rimessa le mutande e, quando ripresero l’autostrada, abbassò il vestito mettendo in mostra le belle tettone tirando su al contempo la parte inferiore in modo che anche la fica fosse bene esposta.
“Ma non sei ancora sazia? Ti sei fatta sbattere come un tappetino prendendo tre cazzi in ogni buco” le disse il marito.
“Taci Alberto, oggi sono arrapatissima e questa tre giorni lontano da casa la voglio far fruttare al meglio, abbiamo solo un’ora di autostrada prima di arrivare e voglio vedere se riesco a far divertire qualche camionista. Quando superi un camio vai piano in modo che il guidatore possa usufruire al meglio della visione.
C’erano parecchi camion lungo la strada e viaggiavano a circa 90KM/h, Alberto, obbediente come sempre alla moglie, viaggiava intorno ai 100Km/h. Il momento migliore era quando un camion ne superava un altro così che Manola restava sotto lo sguardo del camionista superato per diversi secondi.
Durante un lungo sorpasso di un bus inglese con guida a destra, il secondo autista seduto vicino a quello che stava guidando aprì il finestrino alzandosi in piedi mostrando il suo cazzo. Manola si strizzava le tette, gli faceva l’occhiolino e si passava la lingua sulle labbra con fare da vera maiala. L’uomo di contro aveva cominciato a segarsi facendo crescere il cazzo fino a che non fu in breve in tiro.
“Rientra” disse Manola ad Alberto, mi voglio fare l’autista dell’autobus che stiamo sorpassando.
Mancavano pochi chilometri ad un autogrill ed Alberto mide la freccia seguito dal bus passeggeri. Ognuno parcheggiò nell’area riservata al proprio mezzo e si trovarono all’autogrill. Manola aveva messo a posto il vestito ma appena entrata nel locale tutti gli uomini etero le misero gli occhi addosso. Il camionista che le aveva mostrato il cazzo, per nulla intimorito dal fatto che Manola fosse accompagnata, le mise una mano sul culo, la tirò a sé e disse in perfetto italiano:
“Io sono Paul ed il mio copilota è Martin, lui non parla italiano ma la figa gli piace parecchio, dopo che ci avrete offerto un caffè perché non salite sul bus con noi?”
La giornata era splendida ed Alberto temeva che Manola scopata in un parcheggio dell’autogrill avrebbe potuto correre dei rischi per oltraggio al pudore ma parlò direttamente lei.
“Molto volentieri, mio marito resterà fuori a controllare che nessuno ci dia fastidio”.
Si diressero al bus e così fecero.
Alberto non poteva vedere nulla ma, complice la porta anteriore lasciata aperta per non avere troppo caldo, sentiva eccome i tre. Manola poi gli raccontò cosa aveva fatto, semmai ce ne fosse stato bisogno.
Il bus era di quelli con la possibilità di seduta a 4 con i posti di fronte ed il tavolino retrattile in mezzo. Appena saliti sull’autobus i due guidatori avevano tirato fuori i loro cazzi e Manola li aveva presi uno per mano e guidati in una delle postazioni con 4 sedili. Li aveva fatti accomodare e quindi, dopo essersi accovacciata, aveva cominciato a spompinarli alternativamente segando il cazzo che non aveva in bocca. Quando furono belli dritti, Paul la fece smettere e cominciarono a prenderla a colpi di cazzo dandole della troia ciucciacazzi sia in inglese che in italiano. Poi Manola si era alzata e si era seduta a cavalcioni su Paul. Il cazzo di Paul aveva una lunghezza normale, poco meno di 20 centimetri ma era molto largo. Manola per stare più comoda si era tolta il vestito prima di calarsi su di lui e così le sue belle tettone sballonzolavano davanti alla faccia di Paul che quasi subito prese a strizzarle mordicchiarle e leccarle. Martin nel frattempo si era messo di fianco e Manola aveva cominciato a leccarlo ma non era molto comoda.
“Fuck her butt” disse Paul a Martin.
L’uomo si mise allora alle spalle di Manola, sputò abbondantemente sul buco del culo della donna ed infilò prima due dita e quindi appoggiò la cappella. Il culo di Manola che era ben sfondato si allargò subito e Martin con un colpo secco fece entrare la cappella. Dopo che la prima parte era entrata, e data la posizione non comodissima in termini di spazio, Paul lasciò le tette di Manola a cui si aggrappò Martin spingendo al contempo il suo cazzo dentro la donna. Il cazzo di Martin era nella norma non grandissimo così scivolò dentro in un attimo. I tre presero un bel ritmo, quando un cazzo entrava in uno dei buchi, l’altro si ritraeva senza però uscire. Capitò un paio di volte che Martin uscisse per la foga di Paul nell’affondo ma il rientro, dato il buco completamente spanato, fu semplicissimo. Manola ebbe un primo orgasmo quando Martin aveva infilato fino in fondo il suo cazzo ed il secondo cominciava a montare quando sentì che l’uccello di Paul si stava gonfiando per sborrare. Paul la tenne attaccata a se stesso per riempirle la figa di sperma caldo e vischioso. Manola non riuscì a contare gli schizzi ma sentì la sua passera colma del seme dell’uomo. Le partì l’orgasmo e cominciò ad ansimare proprio mentre anche Martin era prossimo a venire. L’uomo però estrasse l’uccello e le sborrò sulla schiena. Furono 4 copiosi schizzi, l’orgasmo di Manola fu così un po’ meno soddisfacente per la mancanza del secondo cazzo dentro di sé.
Martin che ormai era fuori dalla donna si diresse verso il cruscotto per prendere una busta di fazzoletti umidificati, ne estrasse uno e pulì la schiena di Manola facendole anche una carezza sulla tesa e pronunciando delle frasi, di esse Manola capì solro “thanks, you are a great bitch and one of mi best cum”.
Manola apprezzò il complimento e ringraziò Martin. Si sfilò da Paul che era rimasto barzotto e prese un altro fazzoletto che appallottolò e mise come tappo alla sua figa.
“Il cornuto arrivati in camera avrà un buon aperitivo di quello che lo aspetta nel weekend” disse Manola a Paul ringraziandolo per l’abbondante dose di sperma.
Si rimise il vestito e scendendo disse al marito: “Paul mi ha riempito la figa di sborra, gli ho detto che quando arriveremo in albergo toglierò il tappo e te la farò bere tutta, ringrazialo”.
Alberto abituato alle performance di Manola ed al suo essere un “cumeating cuckold” con suo sommo piacere si rivolse ai due uomini ringraziandoli per essersi sbattuti sua moglie.
Alberto e Manola si diressero quindi alla propria auto mentre con la coda dell’occhio vedevano i due autisti dell’autobus che partivano immediatamente. Dovevano andare a prendere dei turisti ed avevano accumulato un ritardo di mezz’ora.
“Sono proprio soddisfatta, 5 cazzi come aperitivo del weekend sono un bell’inizio” disse Manola. Salirono in auto ed Alberto riprese l’autostrada, Manola quindi abbassò la cerniera dei pantaloni di suo marito ed estrasse il cazzo, poche boccate ed una sborrata copiosa riempì la bocca di Manola.
“Grazie amore sei fantastica”
“Sei uomini, ancora meglio” quindi si avvicinò al marito che prudentemente stava guidando in prima corsia e lo baciò all’angolo della bocca. Alberto, da bravo mangia sborra, aprì più possibile e Manola gli riversò in bocca tutta la sua sborra.
“Manda giù cornuto che quando arriveremo in albergo ne avrai tanta da mangiare”.
Alberto accelerò, voleva arrivare in albergo il più presto possibile per ripulire la moglie al meglio.

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