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PEGGINGMANIA

By 9 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Circa a 21 anni avevo realizzato di avere una strana perversione: volevo farmi inculare da ragazze. Passavo notti su notti a guardare vari tipi di porno su internet, tutte collegate al strap-on.

La mia vita sessuale fu un vero e proprio disastro, non conoscevo nessuna ragazza, avevo un autostima sotto lo zero causato probabilmente dalle mie dimensioni del pene ridicole, oppure dal fatto che mi sentivo debole. Dopo mesi di delusioni e notti passate davanti al pc, ho deciso di andare a puttane, per festeggiare il mio 22esimo compleanno. Dentro di me -lo sapevo benissimo- volevo andare da una mistress per inchiappettarmi, ma prevalse l’idea del “maschio forte”, non volevo definitivamente abbandonare i miei sogni da latin lover. Mi sono detto che sarà la svolta, cosi ho optato per una escort decisamente sexy e dopo quella sera capì definitivamente che preferisco essere dominato che dominare. Fu un vero fiasco. Un sesso forzato con lei che simulava alla grande e in maniera troppo evidente ed io che cercai di forzare per portare a casa il “minimo indispensabile”. Il lettore che spera in una sorta di rinascita del “maschio forte” lasci subito la lettura!

Dunque avevo capito che sessualmente desideravo di essere sottomesso. Ma andare da una mistress e farsi scopare non &egrave cosi facile, staccare con la tua maschilità e farti dominare può essere piacevole in quel istante, ma poi? Questi erano i pensieri che mi facevo prima di decidere: con i soldi risparmiati si va da una mistress! Ed entriamo in azione!

Ho scelto una donna di 33 anni, abbiamo organizzato tutto via telefono e mi sono presentato da lei. Era una donna molto sensuale per i miei gusti, più alta di me, viso pallido, non sorrideva per niente. Non avevo precisato il percorso della sessione, ho solo chiesto due cose: 1) essere trattato come una merda 2) ma allo stesso tempo fare quello che dico io, guidato da sensazioni. Cosi mi spogliai, e lei subito fece battute sulle mie dimensioni ridotte: “eh, ma che bel cazzo piccolo che ti ritrovi” oppure “ma sei una donna?” etc. Li chiesi dunque un programma di pegging completo che prevedeva: passaggio della prostata, toy sex e strap-on. La sessione terminava quando avrei eiaculato…

Inizio dunque il massaggio della prostata, ma mi basto che mi toccasse il culetto che stavo già per venire! Dovevo resistere, ma era stupendo: mi sentivo stampare prima una, poi due dite nel mio ano, che andavo su e giù sempre con meno delicatezza. Avevo raggiunto una certa erezione che secondo me aveva sorpreso anche lei, e non riuscivo più a trattenermi, cosi sono venuto praticamente al inizio della sessione. Era una sensazione strana: provavo da una parte vergogna, perch&egrave ero sporco del mio proprio sperma e per di più nel letto di un altra e quest’altra mi aveva messo le dita nel culo… ma dal altra parte era una sensazione stupenda, mi sentivo completamente libero. Era ora di tornare alla realtà, dunque dovevo convincere la mistress di continuare con la sessione. Ho pagato qualcosa in più e siamo ripartiti. Lei dunque &egrave andata per prendere un sex toy, una specie di vibratore di piccola misura, più che sfondare mi massaggiava da dentro. Visto che sta cosa funzionava da solo, lei si alzo e venne dalla mia parte per la sessione psicologica, mi disse alcune frasi standard del tipo “sei una brava puttana, continua cosi” ma anche delle frasi più originali che mi hanno decisamente gasato di più, per esempio ad un certo punto inizio sussurarmi nelle orecchie: “come va il culetto? e bello il massaggino? adesso direi che &egrave decisamente pronto per essere sfondato, brucia un po…” e fece l’unica risata della sessione. Dunque mi tolse il sex toy dalle chiappe e torno con un grosso fallo, un bel strap-on che misurava il doppio del mio pene. Già il fatto di vedere dal vivo una donna con un strap-on addosso mi stava facendo venire, figuriamoci la sua frase dopo: “adesso violento la tua maschilità…” boom, preso in pieno. Ho subito offerto il mio culo a pecorina e lei inizio sfondare per bene. “Ti senti come una troia eh” diceva, e io godevo come un matto. Tuttavia ho deciso di interrompere e cambiare posizione, dunque mi son messo pancia in su per vederla nei occhi. Adesso la perversione era cambiata dal farsi trombare in culo a farsi trombare da una donna, ed era ancora più piacevole. Cercavo il suo sguardo. Lei aveva colto e ci siamo fissati per 1 minuto, intenso come i rigori nel finale dei mondiali. Continuo scoparmi e mi bacio. Poteva significare la fine della sessione? Non lo so, ma io volevo esagerare e cosi ho alzato le gambe in testa che poi tratteni con le mani, lei sorrise, mi scopo ancora per circa 2 minuti magnifici, poi io lasciai cadere le gambe e sono venuto. Sessione finita. Ero stremato. Stavolta non provavo più vergogna, solo gioa. Lei si fece una doccia mentre io non riuscivo praticamente muovermi, poi con le ultime forze mi sono diretto verso casa, ma lei uscita dalla doccia, nuda, fece cenno di aspettare. Mi disse che sono stato il suo cliente migliore e che mi aspetta, mi tolse il pantalone e le mutande e mi aveva dato un ultimo bacio sul culo. “Torna”, mi disse.

Non sarei più tornato, semplicemente perch&egrave dopo ho scoperto che quella sensazione meravigliosa stava nel unicità, dunque preferì provare tante altre mistress per rivivere la stessa sensazione. Il mio consiglio a tutti: fatevi un pegging, almeno una volta nella vita. Vale la pena

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