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Quando la distanza tra “frammenti” diventa infinita

By 7 Marzo 20222 Comments

La voglia di vedersi supera ogni difficoltà, ma a volte proprio non si riesce per giorni, settimane, quasi un mese… e allora la voglia di noi cresce fino a fare male, macerata nel quotidiano, quando invece noi siamo puro piacere. Ma quando le labbra finalmente si uniscono ecco che lo scoppio fa più fragore…

𝑽𝒊𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑳𝑬𝑰
Tre lunghe settimane senza vederti, non pensavo mi saresti mancato così tanto! Tra la voglia di averti, l’ansia che qualcosa possa andare storto all’ultimo secondo e la corsa contro il tempo per essere con te il prima possibile ecco che ci siamo, finalmente! Anche il tempo di entrare nel nostro posto mi sembra troppo, non voglio più aspettare, non posso più aspettare. Le tue labbra, quanto mi sono son mancate…la tua mano che stringo forte e non voglio più lasciare.
Questa volta le calde bolle della piscina dovranno aspettare, la nostra voglia invece no, e ci ritroviamo in una stanzetta chiusa, proprio noi che adoriamo tanto farci spiare mentre selvaggiamente facciamo l’amore. Ma ora abbiamo bisogno di essere solo noi, tutto quello che abbiamo bramato fino a questo momento! Ed è così che ci abbandoniamo al piacere per ritrovarci avvinghiati tra le lenzuola fradice, ansimanti e felici.
È tempo di coccolarsi, di raccontarsi e di dirci ancora quanto ci siamo mancati. Questo è solo l’inizio di quello che sarà un frammento indimenticabile. La spa ci aspetta, posso finalmente godermi un po’ di relax tra le tue braccia anche se è impossibile non stuzzicarci a vicenda ed ecco che il gioco ricomincia. Qualcuno cerca di insinuarsi tra di noi, tu mi ribadisci che sono tua e che nessun’altro può avermi, non adesso, non qui. Vuoi farlo vedere a tutti, dietro quella grata, chi è l’unico a potermi avere e io mi diverto a provocarti, voglio che questo gioco diventi realtà e per questo scelgo lo “strumento” che renderà la mia fantasia reale e ancora più stimolante. Si sa, il gioco in tre è sempre eccitante ma alla fine, lo sai, sei sempre e solo te quello che cerco. E aspetto di essere di nuovo soli, eccitati più che mai, per farti sentire il mio organismo, il mio corpo che urla solo per te, solo con te.
Una doccia non basta a raffreddare i bollenti spiriti e la cena non è certo la parte più importante ma è utile a recuperare un po’ di energie prima di ricominciare ancora e ancora.
La serata volge a termine, c’è un’altra parentesi di cui non ho parlato ma ti basta sapere una cosa: sei mio!!!
Questa volta non c’è stato il tempo di scattare una foto o fare un video ma non serviranno a ricordare le sensazioni e le emozioni di questa giornata che resteranno incise sulla mia pelle quando nelle “giornate no” basterà pensarti per far nascere un sorriso.
E tra un “buongiorno” e una “buonanotte” a volerci dire “sei sempre nei miei pensieri” passeranno i giorni e saremo di nuovo, finalmente, INSIEME.

𝑽𝒊𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑳𝑼𝑰
Chi l’avrebbe mai detto l’ultima volta, che era stata poi così diversa dalle altre, così intima e nuova, così eccitante ed intensa, che sarebbero passate oltre tre settimane per poterci unire ancora?
Ma purtroppo si sa, i “frammenti” nascono solo quando le nostre vite vanno in collisione e, per un motivo o per l’altro, in questi lunghi giorni sembravano non riuscire a sterzare dalle vie tradizionali, ad abbracciarsi come avremmo voluto volentieri fare noi.
È una voglia intensa quella che mi prende negli ultimi giorni, montata all’interno di una nuvola grigia di pessimismo: è passato così “tanto” (sì, non so cosa mi hai fatto ma mi sembra un tempo infinito) che la paura che qualcosa possa rovinarci i piani è troppo grande, tanto da dilatare i tempi nella testa, tanto da far scorrere il tempo più lento, tanto da non ragionare più.
Ma tra un messaggio e l’altro finalmente siamo lì, con nessuna voglia di attendere un secondo di più, tutto scompare. Mentalmente e fisicamente. Il tempo si accorcia rapidissimo e sono solo i nostri corpi nudi a parlarsi, a cercarsi, ad unirsi in maniera quasi animalesca, lontani dagli sguardi di chiunque, che normalmente tanto ci appassionano. Ci sarà tempo, la giornata si trasformerà in notte questa volta, e le mille voglie che ci frullano in testa ad ogni incontro avranno modo di essere soddisfatte. O forse no, perché nulla è scontato quando si gioca, ma una cosa sicuramente la sappiamo: saremo soddisfatti noi, perché il centro del gioco siamo noi che stiamo bene assieme, amanti in questo gioco peccaminoso. Non siamo per tutti, se ne farà una ragione chi viene rifiutato. Non piacciamo a tutti, e a noi questo importa men che meno.
Soddisfatta quella voglia intesa di unirci, che pensavo mi facesse impazzire e che da come mi stringevi, sono certo, stava facendo lo stesso effetto anche a te, oggi vogliamo proprio “rilanciare” la corsa. Ed è così che nel corso di questa maratona di piacere scegliamo di giocare prima in tre e poi in quattro, per tornare sempre al punto di partenza, a noi due, ancora più eccitati di prima, perché “gli altri” non sono qualcosa che ci manca ma qualcosa che ci stimola a volerci, follemente, sempre più.
Prima di andare, dopo una giornata intensa che finalmente mi ha riportato tra le tue braccia, a tuffarmi ne tuo seno, a godere nel tuo più intimo abbraccio, ecco che finalmente arriva la promessa sul nuovo “frammento”, pensato già, perché se è vero che viviamo di momenti è vero anche che li desideriamo sempre più.

𝑬 𝒂𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐?!? E ora che, dopo esserci riappropriati del nostro spazio assieme con “regolarità”, che nulla ha tolto al piacere di “gustarci”, realizziamo che la prossima volta sarà distante che quasi non si vede, come passeremo questa attesa? Ci saremo ancora? Io credo di sì, ci conto, perché siamo qualcosa di speciale. Troveremo modo di accorciarla? Chissà, a volte la mente trova soluzioni inaspettate quando il desiderio è così grande, e tu hai una “promessa” da realizzare che… che… chissà…

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