Skip to main content
Erotici RaccontiRacconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Racconto della mia prima esperienza pissing e scat

By 17 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

ATTENZIONE: Racconto di genere scat.
Per chi non sapesse cos’&egrave, si tratta di giochi erotici con le feci. Se pensate di poter essere disturbati da questo genere di contenuti &egrave meglio che non leggiate.

Tutto era nato da una discussione sulle perversioni che più ci disgustavano, e quelle che magari saremmo stati disposti a provare.
Avevamo un buon rapporto di amicizia, quindi parlavamo molto apertamente.

-“Cosa ne pensi dello scat?” mi chiese Lisa.
-“Se devo essere onesto, non sconvolgerti, ma non la trovo una pratica così disgustosa! Cio&egrave, mi &egrave già capitato che dopo il sesso anale il pene uscisse un po’ sporco e la cosa sinceramente mi ha anche eccitato.”
-“Ah davvero?”
-“Sì. Intendo dire, io sono uno molto dedito alla propria amante. L’idea di venire a contatto con qualcosa che &egrave stato dentro di lei non mi disgusta affatto, di qualsiasi cosa si tratti. Credo che potrei trovarla eccitante come pratica se fatta con la persona giusta.”

Le nostre conversazioni sull’argomento si fecero sempre più frequenti, sino a che Lisa non si aprì totalmente con me sull’argomento.
Ci sono una categoria di persone assolutamente ossessionate dalle proprie feci, e lei era una di quelle. Mi disse che sin da adolescente aveva iniziato a sviluppare questa ossessione, ma che non era mai riuscita ad esternare la cosa a qualcuno.
Alla fine, decidemmo di provare insieme.

Eravamo entrambi studenti fuori sede. Casa sua aveva due stanze, ma la coinquilina si era laureata ed era tornata a casa, e quindi per il momento era da sola.
Quando entrammo in casa, ci furono i soliti piccoli rituali:

-“Mettiti comodo; scusa il disordine; apriamo un po’ le finestre; vuoi qualcosa da bere?; dove poggio la giacca?; mettila sul divano o dove ti pare, non farti problemi; ecc ecc ecc”

L’imbarazzo era parecchio, ed entrambi chiacchierammo delle cose più banali per un bel po’.
Alla fine, ruppi l’imbarazzo con una battuta:

-“Allora, non dovevi andare in bagno?”
Sorrise parecchio imbarazzata.
-“Oook, allora come vogliamo fare? Sai per non sporcare tutto. Io pensavo semplicemente di mettere un asciugamano grande per terra e fare tutto lì. Cosa be pensi?”
-“Sì sì, mi sembra una buona idea” – dissi alzandomi dal divano.

Iniziammo a spogliarci e tra l’imbarazzo e l’eccitamento provocato dal pensiero di ciò che stavamo per fare mi ritrovai il cuore che batteva a mille.
Iniziammo a baciarci ed accarezzarci distesi sul divano, io sopra di lei.
Aveva un seno piccolo ma sodo, ed un culo grande e rotondo. La feci girare a pancia sotto e le dissi di allargare le chiappe.

Il gesto di allargare le chiappe mostrò un buco del culo stupendo. Stretto e perfettamente depilato.
Iniziai a leccarle il culo, baciandole le chiappe e succhiandole l’ano, baciandolo come se fosse una bocca carnosa.
Con calma, senza fretta, eppure con enorme godimento.

“Avvicinati un po'” – le dissi.

Lei in risposta inarcò leggermente la schiena, in modo che il culo uscisse un po’ più in fuori.
Questo movimento fece in modo che riuscissi anche a vederle la fica, leggermente spalancata.
Iniziai a toccarle il clitoride mentre le leccavo l’ano, e lei sospirava di piacere.
Ad un certo punto, fu’ lei ad interrompermi.

-“Ti va di leccarmela?”
-“Certo.”
-“Mettiamoci sull’asciugamano però, che devo anche fare pipì. Vuoi provare allora?”
-“Muoio dalla voglia”.

Ci posizionammo a 69 distesi sull’asciugamano, io sotto e lei sopra.
Aveva una fica carnosa con un clitoride piuttosto sporgente, ed emanava un forte odore dal momento che essendo stati all’università era stata una giornata intera senza potersi lavare.
Le allargai le labbra della fica ed iniziai a leccarla, infilando dentro la lingua, succhiandole il clitoride e le labbra, mentre lei si dedicava al mio cazzo.
Poi mi concentrai sul clitoride, ed iniziai a leccarlo con costanza. Il suo respiro divenne sempre più affannoso, ed improvvisamente fece un gemito e vidi l’ano protendere verso fuori, come se stesse spingendo.
Contemporaneamente, la mia bocca si riempì di uno squisito liquido caldo, leggermente salato.
L’eccitamento salì a mille, ed iniziai a gemere mentre le leccavo la fica con un desiderio ancora maggiore, muovendo il bacino per spingere il cazzo più in profondità
Fu come uno schizzo e poi si fermò.

-“Ti piace se ti piscio in bocca allora?”

Ovviamente avevamo già parlato anche di questo, ma non avevo mai provato, quindi non sapevamo come avrei reagito. La mia reazione, in ogni caso, non aveva bisogno di essere commentata.

-“Sì, mi piace da morire. Fanne ancora. Rilassati e lasciati andare nella mia bocca”

Riprese a succhiarmi il cazzo mentre io avvicinavo la mia bocca, spalancata, alla sua fica.

-“Vai, ti voglio tutta nella mia bocca”
-“Sì, devi ingoiare tutto però. Devi ingoiare tutto il mio piscio”.

Iniziò subito ad uscire una cascata di piscio che cercai di ingoiare senza sprecarne nemmeno una goccia.
Essendo disteso non fu’ facile ingoiare tutto, per cui qualcosa uscì dalla bocca per colare sul collo ed infine sull’asciugamano.
Il piacere che provai fu immenso. Quando staccai la bocca per prendere fiato avevo il suo sapore in bocca, e mi piaceva da impazzire.

Quando finì lei si alzò, e poi si distese su di me per baciarmi in bocca.

-“Mi piace sentire il mio sapore sulle tue labbra”
-“E’ stato stupendo, meglio di quanto pensassi”
-“Avevo bevuto un sacco per l’occasione, mi stavo letteralmente facendo pipì a dosso!”

Ridemmo entrambi, e dopo tirai in mezzo il motivo principale per il quale ero venuto.

“Ma invece per l’altra cosa? Hai lo stimolo?”
“No purtroppo no, eppure sono due giorni che mi trattengo per questa cosa!”
“Potrei stimolarti un po’ col dito o col cazzo, e se va male riproviamo un’altra volta, che ne dici?”
“Mh mh, tanto di sicuro ci divertiamo lo stesso!”

Si girò e si posizionò a pecorina.
Le infilai un dito nella fica e poi, con la mano, spostai tutti i suoi umori vaginali verso l’ano, per lubrificarlo.
Iniziai a spingere il dito medio dentro l’ano.
Non ero arrivato molto infondo che già iniziai a sentire una puntina morbida con il dito.
Continuai a spingere avanti e indietro e quando tirai fuori il dito, avevo tutto il polpastrello sporco.

-“Anche se non hai lo stimolo, di roba ce n’&egrave!”

Mi leccai il dito, pulendolo per bene. Un sapore amarognolo e delizioso.

-“Che sapore ha? – mi chiese
-“Non &egrave male, &egrave un po’ amara ma non &egrave male. Vuoi assaggiare anche tu?”
-“Sì”

Rinfilai il dito dentro e le chiesi di spingere.
Nello spingere potevo sentire la merda avvicinarsi molto di più al mio dito. Era morbida e calda, e si deformava quando io spingevo il dito dentro.
Questa volta, tirando fuori il dito, uscì sporco quasi fino a metà.
Mi accovacciai su di lei e le misi il dito in bocca. Lei iniziò a leccare il dito con avidità, pulendolo tutto, e quando finì mi chiese di baciarla.
Un bacio meraviglioso, labbra così buone non ne avevo baciate mai.

-“Ma &egrave davvero la prima volta che la assaggi?” – chiesi.
-“No, ti avevo detto che era una mia fissa da parecchi anni.”
-“Non mi avevi detto fino a che punto però.”
-“Beh, non puoi mai sapere come reagirebbe una persona a certe confessioni, no?”

Finalmente, avvicinai il mio cazzo duro e pulsante al suo culetto stretto, un po’ sporco di merda.
Lo spinsi dentro lentamente. Era così stretto che sentì come una morsa al cazzo, come se me lo stessero scappellando fortissimo.
Una volta dentro iniziai a spingere, prima con calma, poi sempre più veloce.
Potevo sentire la merda contro la cappella, e mi eccitava da morire.
Lei continuava a gemere e a spremersi, spingendo proprio come se dovesse cagare.
Più la sentivo spingere, più sentivo il mio cazzo avvolto dalla sua merda calda e pungente, e più mi eccitavo.
La penetravo lentamente, ritraendo ogni volta il pene fino a farlo quasi uscire, e spingendolo ogni volta fino in fondo.
Dopo poco il cazzo iniziò ad essere tutto sporco di merda.
Ogni volta che uscivo ed poi entravo, un anelletto di merda si fermava contro il suo buco, ed ogni volta che tornavo indietro, la merda si spalmava sul mio cazzo.

-“E’ bellissimo, &egrave bellissimo” – mi disse gemendo come una vera troia.

Poi tirò un sospiro che sembrava quasi un urlo.

-“Tiralo fuori, tiralo fuori!”
Lo tirai fuori e subito dopo il mio cazzo uscì la sua merda
Il suo buco del culo, ormai parecchio dilatato, spingeva fuori – rosso, gonfio e sporco.
Mi fiondai con la lingua sul suo buco del culo, e mentre leccavo un altro pezzetto di merda uscì fuori, e lo accolsi tutto il bocca.
La feci girare a pancia in giù e la baciai, facendo colare il pezzo di merda nella sua bocca.
Rimanemmo così a lungo, baciandoci e passandoci la merda l’uno nella bocca dell’altro, fino a che non rimase più nulla.
Dopo guidò la mia testa verso il suo clitoride.
Con una mano presi tutta la merda che era rimasta sull’asciugamano ed iniziai a masturbarmi mentre la leccavo.
Il cazzo mi bruciava un po’, ma il piacere era davvero immenso.

-“Leccami tutta, leccami tutta! Ti piace masturbarti con la mia merda?”

Potevo rispondere solo a versi perché avevo la faccia schiacciata talmente forte contro la sua fica che quasi non riuscivo a respirare.
Quando venne, mi tirai su e venni anche io, schizzandole addosso tutto il mio piacere.

——–FINE
Per chi volesse dare la sua opinione sul racconto oppure volesse parlare con me per curiosità o qualsiasi altra cosa, questo &egrave il mio indirizzo email, risponderò nel giro di pochi giorni.
faceless.storyteller@gmail.com

Leave a Reply