Calma scende la sera;
oblique luminescenze rosa/viola
sulla tastiera cullano
pensieri che volano
su nuvole ovattate;
vibrano i sensi, dondolano
dolcemente nel moto
continuo di erranti, elastiche
dita metafisiche che
plasmano la sua figura;
inseguono il limite del contorno,
si spingono ardite, palpano
la solida massa all’interno.
Recettori nervosi trasmettono
misteriosi turbamenti,
elettriche visioni frammentano carne
e ossa, triturano sentimenti.
Annaspa l’ingombro,
fantastica presenza/assenza
che materica diventa. Acuto
si fa l’affanno, nasconde
nel grembo il capo; fastidio che assale,
che non è rifiuto, scarto, negazione
di quello che invece, sottile
si avverte, si fa strada, s’avanza,
arrogante, impone la sua presenza.
Si fa netta, ora, la prorompente,
cocente bellezza, turgido diventa
e soggiace, all’istante,
al nevrotico desiderio che schiavo
dinanzi pretende.
Distese membra si articolano pronte
sull’invitante materia che d’accanto
promana dense spire di desiderio;
l’incenso s’accende; spirali di profumo
si spandono, impregnano l’ambiente.
D’improvviso si fa duro il procedere;
belluino l’assalto; cruento lo scontro;
languidi baci prefigurano profonde
penetrazioni in misteriose cavità oscure
che si aprono sotto lo sforzo che tende
muscoli e nervi, prima che il flessibile
velo ceda e accolga, l’orifizio, il gustoso
grimaldello che ha forato la sua corazza.
E andiamo, cavalcando i nostri strumenti
[di sfrenato piacere.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono