Skip to main content
Erotici RaccontiRacconti EroticiRacconti Erotici Etero

Signora in salotto, puttana a letto – Prima parte

By 18 Gennaio 2022No Comments

Mi guardò negli occhi, con quello suo sguardo volubile, avvicinò la mano lentamente alla patta dei pantaloni. Con gesti volutamente lenti ne soppesò la consistenza, immaginando già cosa fare…
L’aria era carica di elettricità, una forte tensione erotica. Lei lo guardava negli occhi mentre abbassò la zip. Infilò la mano alla ricerca di quel arnese così duro. Con le dita stuzzicò il glande che già gocciolava mentre lei sentiva scendere dal suo sesso i suoi umori. Si predisponevano a possedersi l’un l’altro…
Con gesti sapienti tirò fuori il suo cazzo, così duro da non sembrare vero. Lo guardava ammaliata in ogni sua parte: in lunghezza, larghezza e quel glande così bagnato e lucido…era il cazzo perfetto per lei. Guardando il suo uomo avvicinò lentamente le labbra a quella punta che tanto desiderava assaporare…
Lui sentiva il respiro caldo che avvolgeva il glande, era eccitato al pensiero di vedere quelle labbra carnose, disegnate perfettamente dal rossetto, avvolgere il suo cazzo, sentire la sua lingua avvolgerlo…
Il glande entrò lentamente nella sua bocca calda, lo assaggiò, sentì il sapore dolce del suo umore che ormai usciva copioso…
Lui chiuse gli occhi per godersi fino in fondo quel attimo tanto atteso. Indurì il suo cazzo facendo uscire altre gocce dal suo glande. Lei continuava a succhiare e a massaggiarlo lentamente…su e giù…su e giù…senza fretta…
Nella sua bocca lo muoveva in ogni modo, più sentiva che a lui piaceva e più lei si bagnava in attesa di tenere quella verga imponente tra le sue gambe…in quella fessura così fradicia da sembrare un fiume in piena…
Inaspettatamente lui le tolse il cazzo dalla bocca, le abbassò le calze, alzò il suo vestito e messa a 90 iniziò a strofinare la sua verga sulla sua fessura fradicia.
Si masturbava contro il suo sesso facendo sgocciolare i suoi umori sulle cosce, sul glande, sull’asta.
Lei gemeva, ansimava, muoveva il suo corpo sinuosamente cercando di incastrare il glande nel suo sesso che pulsava impazzito…lo voleva dentro, tutto per sé, voleva essere posseduta e sbattuta selvaggiamente.
Spostò il perizoma, afferrò il suo cazzo e puntò il glande direttamente sulla sua fessura.
Entrò lentamente, lei assaporò ogni istante di quella penetrazione, la sua asta che entrava sempre più in profondità, sembrava interminabile.
Quando sentì il suo pube a contatto col suo sedere capì che era arrivato in fondo…sospirò soddisfatta.
Finalmente poteva sentire il suo vigore in lei, ne sentiva le vene, il glande che si induriva, i suoi umori avvolgere quel cazzo così duro che la riempiva.
Lui rimase un attimo fermo, da dietro ammirò il suo sedere, così invitante, sodo.
La prese dai fianchi e iniziò a muoversi lentamente; lei gemette.
I movimenti si fecero sempre più intensi, più forti, iniziò a sbatterla.
Lei pensò “mi sta sfondando” ma non desiderava altro che essere sottomessa al suo volere, alle sue voglie, ai suoi istinti animali.
Lo guardò un attimo e incrociò il suo sguardo deciso, da porco, dominante, non si sarebbe fermato finché lei non avesse goduto lo capì subito.
(per suggerimenti potete scrivere a eroticwhispers2022@gmail.com)

3
1

Leave a Reply