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Tradimento scoperto sul cellulare – 2

By 9 Novembre 2022No Comments

Tradimento scoperto sul cellulare – Parte 2

Questo racconto è tratto liberamente da fatti realmente accaduti, rielaborati con fantasia dell’Autore, e collocati in uno scenario liberamente disegnato senza riferimenti a personaggi e luoghi determinati..
Ogni diritto di autore, compreso quello di riproduzione (in tutto o in parte) è strettamente riservato all’avente diritto.

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2. La conferma
Una volta collegatomi all’account Whatsapp di mia moglie, copiai sul disco rigido del mio portatile tutte le chat tra mia moglie ed Andrea e scoprii che la tresca andava avanti da un paio di anni. C’erano messaggi vecchi di oltre un anno, in cui lui si lamentava del tempo trascorso e del fatto che, al solo pensiero di lei, avesse una forte erezione. E mia moglie che gli assicurava che anche lei lo desiderava e che si sarebbero visti presto.
Gli appuntamenti che si davano erano quasi sempre di sera. Corrispondevano alle famose cene con le amiche di palestra o yoga che mia moglie diceva di frequentare. Chissà, pensai, qualche amica si prestava pure a coprirla, per farle trascorrere alcune ore di intimità con AndreaC. Solidarietà tra donne, alla faccia della fedeltà coniugale.
Per evitare di essere travolto dall’agitazione, chiusi il portatile, rimisi tutto a posto e me ne uscii a fare una lunga passeggiata nella località di villeggiatura. Servì a schiarirmi le idee ed abbozzare un piano di azione.
Quando rientrai, mia moglie e mia figlia erano arrivate ed era l’ora di cena. Mentre loro preparavano la cena, apparecchiavo la tavola per il desinare e feci la parte dell’inconsapevole maschio che, uscito una decina di minuti dopo di loro, rientrava nella casa accolto dalle sue donne. Mi informai educatamente su cosa avessero trovato al centro commerciale. Mostrai approvazione per gli acquisti che avevano fatto e non feci alcuna menzione del cellulare di mia moglie, che, appena entrato in salotto, notai che era sparito dal tavolo, avendolo evidentemente lei ripreso.
Mia figlia cenò con noi e poi uscì con delle sue amiche. Mi misi a vedere la TV sul divano, come spesso facevo, e finsi di addormentarmi (come qualche volta mi capitava). Mia moglie, dopo aver controllato che dormivo, prese il suo cellulare e si mise a chattare, spostandosi poi nel bagno. Attesi un mezzora e poi, fingendo di essermi svegliato, me ne andai in camera da letto a dormire. In realtà, aspettavo di capire quanto tempo impiegasse mia moglie per chattare, quasi certamente con il suo amante. Ci volle un’ora prima che venisse anche lei a letto e si coricasse senza svegliarmi.
All’indomani, dopo colazione, attesi che madre e figlia andassero al mare, dicendo che le avrei raggiunte dopo un’oretta ed aprii il mio portatile. Andai su Whatsapp e … Bingo ! Trovai una lunga chattata di mia moglie con Andrea, nella quale mia moglie gli preannunciava che sarebbe tornata in città per accompagnare la figlia alla stazione ferroviaria (doveva partire tra due giorni con alcuni amici per una vacanza) e che fissava un appuntamento con lui a casa nostra, nella tarda mattinata di quel giorno (un venerdì),contando sul fatto che io non le accompagnassi, visto che la piccola macchina di mia moglie sarebbe stata a malapena sufficiente ad ospitare la figlia ed il suo bagaglio. Sarebbe ritornata da me al mare poco prima di sera di venerdì.
Era l’occasione perfetta per coglierli di sorpresa e fare loro un’indimenticabile improvvisata.
La giornata di mercoledì trascorse normalmente, così come il giorno successivo, nel quale mia figlia occupò quasi tutto il tempo per prepararsi per la vacanza e fare i bagagli.
Feci la mia parte, senza mostrare alcun sospetto. Di nascosto, controllavo i messaggi Whatsapp di mia moglie e vidi che l’appuntamento con Andrea era confermato per le 11.00 di venerdì a casa nostra.
La mattina del giorno fatidico, mia moglie si occupò di aiutare la figlia a caricare bagagli e zaino, oltre ad altri pacchi da portare a casa in città e, alla fine, poco prima delle 9.00 partirono in macchina lasciandomi solo nel villino al mare. Aspettai una ventina di minuti prima di partire pure io con la mia auto, la borsa con il mio portatile ed una tele camerina che aveva batteria caricata ed una memoria abbastanza grande per almeno tre ore di video da girare.
Prima di partire, ebbi il tempo di vedere che si erano scambiati dolci messaggi di buon ora, fissando di vedersi ad un bar fuori zona per un caffè intorno alle 10.30 e poi andare a casa (mia e di mia moglie) per consumare i loro comodi.
Andai subito a casa nostra in città contando di anticipare mia moglie e prepararmi per il suo programmato incontro con il famoso Andrea, l’uomo che condivideva le grazie di mia moglie da oltre un anno a mia insaputa.
Decisi di lasciare la mia auto in un garage coperto nei pressi di casa, per non parcheggiarla per strada nei pressi di casa, andai a piedi senza farmi notare, riuscendo ad entrare dal garage nel nostro appartamento. Contavo sul fatto che mia moglie non avrebbe avuto il tempo di andare a casa nostra prima di aver accompagnato nostra figlia in stazione ed essersi incontrata con Andrea al bar.
Feci tutto come avevo programmato ed una decina di minuti prima dell’appuntamento al bar di mia moglie con Andrea mi introdussi nel nostro appartamento, avendo cura di disinserire l’allarme e poi, una volta installatomi in una stanzetta ripostiglio non allarmata, inserii di nuovo l’allarme chiudendomi nel ripostiglio.
Dopo un tempo che mi parve interminabile (ma non saranno stati più di 40 minuti) sentii aprire la porta e sentii entrare mia moglie con Andrea, che parlavano a voce bassa, per non farsi sentire da eventuali vicini nel palazzo.
Mia moglie, staccato l’allarme, andò ad aprire le finestre, per cambiare aria, lasciando le serrande abbassate. Si mosse con assoluta padronanza, disse ad Andrea di mettersi sul divano che lei si sarebbe andata a cambiare e lo avrebbe raggiunto. Quando fu entrata nel bagno, evidentemente per rinfrescarsi, uscii dal ripostiglio con la telecamera accesa e, sbirciando, vidi Andrea, un uomo sulla cinquantina, ben vestito (pantaloni blu, camicia bianca con maniche corte) alto, con capelli brizzolati ed un pizzetto e baffi, fisico asciutto e portamento distinto, che stava bevendo un bicchiere di acqua. Lo ripresi per un po’ mentre era girato di spalle e poi rientrai nel ripostiglio.
Sentii che mia moglie usciva dal bagno e si presentò in salotto accolta con entusiasmo da Andrea che le rivolse grandi apprezzamenti. Si abbracciarono e buttarono sul divano, Uscito di nuovo dal ripostiglio, invisibile grazie anche dalla penombra del corridoio, ripresi la scena.
Mia moglie era in reggiseno e perizoma, a piedi scalzi, e stava spogliando letteralmente il suo uomo sul divano, dopo avergli tolto la camicia, aperta la cinta ed i pantaloni che gli sfilò con grazia. Infilò la sua mano nei boxer dell’uomo tirandogli fuori un cazzo di buone dimensioni, già eretto e leggermente curvo all’insù. Lei prese il pene con una mano mentre gli dava un bacio sulle labbra, per poi rapidamente leccarlo sui capezzoli e scendere al suo inguine, dove prese il suo membro eretto in bocca, con grande sua soddisfazione, visto che emise un forte sospiro mentre gli baciava lentamente la sommità del glande. Poi, come fosse un cono gelato, fece scorrere la lingua intorno; poi scese lungo il tronco continuando a leccarlo fino ad arrivare sotto le palle che mordicchiò dolcemente. Cose che con me non aveva mai fatto.
Maura risalì alla cima ed iniziò il classico movimento su e giù facendo entrare e uscire il cazzo di Andrea dalla sua bocca. Non mancai di notare che nello scendere non si fermava al solito punto, ma andava gradualmente sempre più in basso sino ad arrivare a prenderlo tutto in bocca, qualcosa che con me non era mai arrivata a fare. Andrea godeva di quello stupendo trattamento, emettendo crescenti mugolii di piacere.
Ad un certo momento lui la fermò con una mano, le sottrasse il cazzo dalla vorace bocca e le disse che non voleva ancora sborrare. Lei gli sorrise, lo baciò sulla bocca e si sedette sul divano a gambe larghe dicendogli: “Adesso tocca a te a farmi godere”.
L’uomo si inginocchiò tra le sue gambe e fece scorrere la sua lingua in basso fino al suo ventre, abbassandosi a giocare con la lingua con la strisciolina di peli pubici, e poi scendere ancora. Mia moglie aveva gli occhi socchiusi e gemeva di piacere, deliziata da quella lingua che leccava implacabile. Quando, dopo essere arrivato alla clitoride, iniziò a succhiarla e lapparla delicatamente, Maura gemette a voce più alta. Alzò le sue gambe in alto, portandole intorno le spalle dell’uomo inginocchiato, aprendosi completamente. Andrea continuava a leccare e succhiare la clitoride con dedizione mentre lei gemeva sempre più forte e si contorceva sul divano, premendo con entrambe le mani sulla testa di lui mentre divaricavale gambe più che poteva. Lui continuò a torturarle la clitoride, con la bocca, mentre le infilava una, e poi due, dita nella vagina cbe le accoglieva con lievi e scomposti movimenti del bacino. Finché emise un grido soffocato: “Ahhh, vengo, vengo. Non smettere.”
Vidi che sulla superficie della sua fica emergeva un muco bianco, misto al liquido vaginale che mia moglie produceva quando (casi rari) raggiungeva un travolgente orgasmo vaginale. Ed Andrea, affondava la sua bocca a suggere quel nettare di femmina squassata dal piacere.
Una scena incredibile che riuscii a fissare nella telecamera che impugnavo, nascosto nella penombra del corridoio, non paragonabile ad alcuna occasione di buon sesso da me fatto con mia moglie. Mi resi conto che la passione che mia moglie aveva mostrato indicava come fosse completamente in sintonia con l’amante e ciò spiegava il sempre più scarso entusiasmo che aveva manifestato negli ultimi tempi quando mi consentiva di fare sesso nelle più canoniche posizioni alla missionaria.
Mi ritirai di nuovo, senza fare rumore, nella stanzetta ripostiglio, mentre mia moglie ed il suo amante stesi sul divano, si sbaciucchiavano reciprocamente sul collo ed i capezzoli, palpeggiandosi con movimenti leggeri delle mani.

(continua)

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