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Viaggio in USA, dove tutto iniziò. Cap 1 Phoenix e la valle della morte

By 29 Ottobre 2021No Comments

Il seguente racconto è composto da più capitoli ed è frutto in parte di realtà ed in parte di fantasie. I nomi sono tutti inventati. Ogni riferimento a cose o persone reali è puramente casuale.
Commenti suggerimenti e richieste verranno presi in considerazione se inviati alla mail nadiagang@libero.it
Siete una coppia e volete che scriva una vostra fantasia ? Mandatemi qualche elemento circa gli argomenti e cercherò di accontentarvi. Vi sottoporrò il racconto creato e poi lo pubblicherò qui su Milù

Viaggio in USA, dove tutto iniziò. Cap 1 Phoenix e la valle della morte
Mi chiamo Luca, ho 60 anni e quella che vi voglio raccontare è la storia di come sono diventato cuck.
A 30 con mia moglie Stefania di due anni più giovane, frequentavamo una compagnia di coppie di nostri coetanei (anno più anno meno), in tutto eravamo 7 coppie che si vedevano tutti i sabati sera per cene discoteca ecc. Nel1994 nacque l’idea di fare un viaggio in USA in agosto, alla fine però solo un’altra coppia, Fabiano e Nadia decise come noi di fare questo viaggio per cui da marzo cominciammo a vederci una volta a settimana con loro per parlare del viaggio, decidere l’itinerario le date di ciascuna tappa, ecc.
Grazie a questa frequentazione più stretta diventammo più intimi e parlando con mia moglie capii che Fabiano le piaceva come maschio così come Nadia piaceva molto a me per la sua spregiudicatezza.
Non successe però nulla, almeno prima di partire, se non battutine a doppio senso ed apprezzamenti reciproci.
Il viaggio aveva come prima tappa New York dove saremmo restati per 5 giorni e quindi ci saremmo trasferiti sulla costa ovest noleggiando un’auto per visitare i parchi e la California.
Una volta partita passammo 5 splendidi giorni a New York e la sera del quinto giorno ci imbarcammo su un volo in direzione Phoenix in Arizona. Arrivammo alle 8 di sera, ritirammo l’auto prenotata e ci recammo in albergo.
Ci trovammo nella hall dell’albergo e poiché faceva molto caldo seppure secco, le nostre compagne si vestirono entrambe con mini e canotta, decidemmo di andare a mangiare in un McDonald li vicino visto che la cucina dell’albergo dove avevamo prenotato, era chiusa.
Facemmo due passi arrivando nel giro di 10 minuti al fast food, le nostre mogli guardarono cosa volevano e ce lo dissero poi andarono a sedersi in un tavolo abbastanza appartato e cominciarono a parlare fitto, noi due invece dopo aver ordinato stavamo aspettando la consegna del cibo, nel giro di 5 minuti fu tutto pronto e lo portammo al tavolo dove le nostre signore ridacchiavano, quando gli chiedemmo cosa le aveva così divertite ci risposero insieme: “lo scoprirete presto”. Non ci fu verso di far sputare loro il rospo. Erano le 10 di sera e tornammo verso l’albergo, ci aspettava il giorno dopo la partenza e 500km nel deserto. Ci salutammo fuori dall’ascensore ed ognuno andò nella propria camera. Appena entrato Stefania mi spinse sul letto e mi baciò con passione quindi mi abbassò i pantaloni e me lo prese in bocca succhiandolo con avidità quindi si girò sopra di me porgendomi la figa da leccare per ricambiare il piacere e così scoprii che non indossava le mutandine. Poiché la avevo vista prepararsi e che l’unico momento in cui la avevo persa di vista era quando lei e Nadia erano al tavolo, capii che se le era tolte mentre eravamo al McDonald, intuii allora il perché dell’improvviso gran sorriso del ragazzo che ci aveva servito, probabilmente si era accorto del movimento di mia moglie.
La cosa non mi diede alcun fastidio, anzi mi eccitò, finito di scopare chiesi a Stefania se era questo il motivo del loro sghignazzare e la risposta fu “non solo”. Mi venne in mente che anche Nadia avesse fatto la stessa cosa ma non lo chiesi a Stefania che di solito è abbastanza gelosa.
La mattina seguente alle 7 eravamo nella stanza della colazione dell’albergo e tuti e 4 approfittammo del ricco buffet saziandoci per arrivare il più in là possibile a pranzare.
Salimmo in macchina io alla guida, Fabiano di fianco a me e le due ragazze dietro. Dopo un paio di ore ci fermammo ad una stazione di servizio per rabboccare il serbatoio e sgranchirci le gambe ed andare in bagno. Le strade erano lunghe e quasi deserte, si facevano chilometri senza incrociare nessuno. Quando salimmo in macchina Fabiano prese il volante ma prima che potessi salire di fianco al guidatore, Stefania fu lesta ad infilarsi davanti: “cambio postazioni” dissero all’unisono le due ragazze mentre Nadia saliva dietro e mi faceva segno con l’indice di entrare di fiano a lei.
Le ragazze avevano la stessa tenuta della sera a cena e noi indossavamo bermuda e polo, cominciammo a chiacchierare del più e del meno quando ad un certo punto vidi chiaramente Stefania e Nadia farsi l’occhiolino e subito dopo la mini di Nadia era risalita in modo tale che la sua passera era esposta, la stessa cosa aveva fatto Stefania e da dietro avevo la visuale delle sue cosce aperte ed offerte, prese infatti la mano di Fabiano e se la pose fra le gambe, nello stesso momento Nadia faceva lo stesso con la mia mano. Restai per un momento interdetto, la situazione mi intrigava molto, Nadia per il suo carattere giocoso il fisico minuto ma molto ben fatto e le mise che spesso sfoggiava, mi faceva arrapare un casino, Stefania più di una volta tornando a casa dopo le uscite del sabato sera mi aveva provocato domandandomi se Nadia mi piacesse, ero stato sempre sul vago a lei insisteva e le reazioni del mio cazzo erano state inequivocabili.
Inoltre anche il fatto che Fabiano stesse esplorando Stefania non mi metteva a disagio anzi mi eccitava ancora di più, avrei accettato la cosa anche senza che Nadia avesse messo la mia mano fra le sue intimità. Presi perciò a muovermi lentamente sulle grandi labbra di Nadia, davanti lo spettacolo continuava, Fabiano, senza alcuna remora, si era inumidito le dita ed aveva ripreso con maggior vigore a massaggiare il clitoride di mia moglie, Nadia invece aveva preso la mia mano, se la era portata alla bocca e aveva iniziato a leccarmela con la lingua che saettava tutto intorno e che prometteva paesaggi paradisicai per l mio pisello. In breve la mia mano bene insalivata infilò due dita nella passera di Nadia che lanciò il primo versolino, Fabiano allora affondò un po’ di più le dita e fece un movimento che a sua volta fece gemere mia moglie. Continuammo così per circa 5 minuti con Fabiano che alternava lo sguardo alla strada ed alla passera di mia moglie e le due donne che dopo il primo gridolino cominciarono entrambe ad ansimare fino ad avere un orgasmo ciascuna. Terminato l’orgasmo a pochi secondi di distanza uno dall’altro le due ragazze decisero che era il nostro turno quindi ci slacciarono i pantaloni, estrassero i nostri cazzi e cominciarono a leccarli e succhiarli alternando la lingua a movimenti di mano, il tutto condito da frasi arrapanti tipo “ti piace come te lo lecco”, “ guarda tua moglie come succhia bene il cazzo a mio marito”, “ riempimi la gola di sborra, porco” ed altre sul genere, non ci misi molto a scaricare in gola a Nadia una copiosa sborrata mentre Stefania non riuscì a contenere il carico di sperma, anche per il minore spazio rispetto a noi che eravamo sul sedile posteriore, ed un paio di schizzi le finirono sulla fronte e sugli occhi. Nadia e Stefania rimisero i nostri cazzi al loro posto quindi Stefania disse a Fabiano di accostare, scese dall’auto e venne dietro facendomi segno di riprendere il mio posto davanti. Non mi aspettavo nulla di quello che era successo ma quello che avvenne poco dopo mi lasciò ancora più di stucco. Nadia con la lingua ripuliva la sborra di suo marito dal volto di mia moglie poi ad ogni leccata baciava Stefania con la lingua e si scambiavano il nostro sperma. Una volta che Stefania fu per bene ripulita ingoiarono i nostri carichi mischiati, Stefania tolse dalla borsa un fazzoletto umidificato, si pulì togliendo i pochi residui che aveva ancora in faccia, aprì un pacchetto di caramelle e ne offrì a tutti.
Per qualche minuto stettimo tutti in silenzio poi ad alta voce, rivolto ad entrambe le donne, chiesi: “dobbiamo aspettarci ancora altre sorprese?”, Fabiano mi guardò un attimo e capii che la sorpresa era solo mia. Risposero però le ragazze dicendomi che durante la preparazione del viaggio, erano entrate in intimità ed avevano capito che sarebbe piaciuto a tutti e tre fare uno scambio di coppia e che l’unico da convincere ero io. Mi vennero in mente allora le domande trabocchetto di Stefania su Nadia, frasi in cui elogiava le sue doti fisiche la sua simpatia e diceva che se le avessi dato due colpi non sarebbe stata poi così gelosa come con le altre. Saltò fuori che una sera che io non avevo potuto partecipare alla serata di preparazione del viaggio, i tre avevano già preso un aperitivo di quello che si aspettavano dal nostro tour con Fabiano che si era gustato un pompino doppio ed aveva leccato a turno entrambe le ragazze aiutato dall’altra. Mi dissero anche che per rispetto nei miei confronti Fabiano non aveva ancora scopato Stefania anche se mentre mia moglie e Nadia si erano messe a 69 leccandosi la passera a vicenda lui aveva scopato la sua alternando colpi di cazzo nella figa della consorte a boccate da parte della mia.
Le novità non mi lasciarono indifferente ed i racconti mi avevano fato rizzare il cazzo, dissi allora “ok non mi incazzo e mi va bene, è però giusto che io recuperi il tempo perso, prima che scopiamo tutti insieme ho diritto a fare quello che avete fatto voi due con Fabiano così saremo pari, la cosa migliore per iniziare questa nuova fase”. Fabiano rispose che per lui non c’erano problemi. Alla successiva stazione di servizio, Fabiano tirò giù il sedile del minivan che avevamo affittato spostando i bagagli tutti da una parte e mi disse che potevo usufruire subito del recupero così la sera avremmo potuto partire da posizioni pari.
Dopo aver mangiato un sandwich con una coca Fabiano si mise alla guida ed io salii dietro con le due ragazze. Fabiano partì e nel giro di 5 minuti le due ragazze mi avevano già tolto i bermuda, mi avevano fatto drizzare il cazzo e quindi si erano messe a 69 fra il sedile posteriore ed il vano bagagli. Le osservai arrapatissimo mentre mugolavano ed infilai il cazzo nel culo di mia moglie che nel frattempo avevo insalivato per bene. Mentre la stantuffavo in culo Nadia leccava la passera di mia moglie non disdegnando di allungarsi per leccarmi le palle tutte nuovamente gonfie di sborra, decisi allora di estrarlo e di ficcarle in gola quanto più cazzo potevo, le diedi così 3 o 4 colpi fino a quasi soffocarla ottenendo al contempo la reazione di mia moglie che privata del cazzo in culo e della lingua di Nadia non gradiva il cambio di posizione. Tolsi il cazzo dalla bocca di Nadia e lo misi ni nella figa di Stefania, sentii le due donne mugolare e venire, fu la cosa che mi diede il colpo di grazia estrassi l’uccello dalla figa di Stefania giusto in tempo per esplodere in una nuova sborrata sulla sua schiena. Nadia si sfilò da sotto, si mise in posizione comoda e ripulì Stefania prima con la lingua e quindi con un fazzoletto inumidito. Le ragazze si rimisero a posto, io mi rimisi i bermuda e nel giro di 30 minuti arrivammo al Grand Canyon. I posti erano incantevoli, visitammo tutto il visitabile e quindi ci dirigemmo verso l’albergo prenotato verso le 19. Una doccia una cena frugale e poi a letto, eravamo tutti e 4 stanchi, io probabilmente anche più degli altri in quanto emotivamente sorpreso dagli avvenimenti della giornata.
Il giorno seguente partimmo verso le 9 guidando poche ore a turno arrivammo alla nostra destinazione: un ranch in mezzo al deserto, la tappa ci era stata consigliata, era una specie di oasi, fuori 50° secchi (nella valle della morte), dentro gli edifici aria condizionata che portava la temperatura a 30°.
Andammo nelle nostre stanze e ci riposammo per un’ora dandoci appuntamento alla piscina del ranch per le 17. Ci trovammo intorno alla piscina con gli altri ospiti che pigramente se ne stavano all’ombra anche perché al sole si riusciva a stare solo a mollo. Prendemmo un aperitivo e quindi alle 19 dopo essere passati per le camere, ci ritrovammo per la grigliata serale. La carne era ottima e le birre abbondanti. In camera avevo parlato con mia moglie di quanto era successo chiedendole perché non mi aveva anticipato nulla. Mi rispose che non era sicura che avrei accettato e che sarebbe stato un peccato visto che Nadia mi piaceva e che quindi tutti e 4 eravamo interessati agli altri. Le chiesi se avevano pianificato anche le prossime mosse ma mi disse che no, e che pensava che il resto sarebbe arrivato da sé. Alla grigliata c’erano una cinquantina di persone perlopiù coppie etero ma anche coppie gay sia maschili che femminili. L’albergatore aveva sistemato gli ospiti a tavoli rotondi per fasce di età e ci trovammo seduti ad un tavolo da 8 con due coppie di colore con i ragazzi di oltre due metri palestrati e di poco meno di 30 anni. I posti erano alternati maschio femmina, io ero fra Sonia (con tratti orientali e compagna di Bob) e Nadia, mentre mia moglie aveva vicino Fabiano e Tim. Fu una serata piacevole, le due ragazze avevano studiato in Italia per 6 mesi quindi parlavano un buon italiano, noi 4 per lavoro usavamo l’inglese quindi lo masticavamo più che sufficientemente ed il mix delle lingue era tanto divertente quanto simpatico.
La birra sorse a fiumi e ad un certo punto notai che mia moglie aveva allungato la mano sotto il tavolo verso il pacco di Tim il quale non faceva una piega, poco dopo sentii la mano di Nadia che mi massaggiava il cazzo, in pratica me la avevano fatta anche questa volta, dal nulla Stefania e Nadia, con la complicità di Fabiano, avevano prenotato in un posto noto fra le coppie scambiste per permettere libertà di costumi. I tavoli erano molto distanziati gli uni dagli altri e c’era poca luce (delle candele al centro dei tavoli) ma guardando verso un tavolo visi che erano molto più avanti di noi. Era un tavolo di persone sui 50 anni ed i cazzi degli uomini erano già stati sfoderati dai pantaloni ed affondati in bocche, fighe e culi. Anche in questo caso decisi di seguire la corrente anche perché non avrei potuto far nulla per fermarla, tanto valeva trarre massimo profitto dalla situazione. Dai massaggi sopra i pantaloni al pompino fu un attimo. La prima bocca che ospitò il mio compagno di giochi fu quella di Sonia mentre Nadia si gustava l’importante bastone di Bob lungo almeno 25cm e Stefania quello di Tim, meno lungo ma più largo, quasi come una lattina di birra, completava il giro naturalmente Fabiano che si godeva le leccate di Faith.
In breve fummo nudi, le donne appoggiate al tavolo ci invitavano a prenderle cosa che successe in breve, non posso raccontarvi tutti gli scambi di posizione anche perché onestamente non li visi tutti, culi fighe bocche, l’unica certezza è che l’unica fra le donne di cui non avevo avuto nessun buco era mia moglie che in compenso si era fatta scopare da tutti e tre gli altri maschi ed in una fase, mentre Faith e Nadia stavano facendo 69 e Fabiano stava affondando il cazzo in Sonia ed io le trapanavo il culo, Stefania si era fatta riempire figa e culo dai due grossi cazzoni neri, ero arrapatissimo per l’inculata che stavo facendo ma ancora di più per come i due ragazzi di colore stavano sventrando mia moglie. Il tutto si concluse nel giro di 10 minuti dalla prima sborrata. Fabiano si sfilò e diede il via al primo getto sulla faccia di Sonia che intanto alla pecorina stava finendo di godere mentre io preso dal suo bel culo a mandolino sentendo Stefania mugolare come mai aveva fatto estrassi il cazzo e inondai la schiena arcuata di Sonia. Stefania sembrava un fuscello in balia dei due enormi cazzoni neri godette non so quante volte (mi disse poi in camera che aveva avuto 5 orgasmi) ed alla fine i due vennero entrambi nel giro di 30 secondi sulla sua faccia e sulle sue belle tette. Ci accasciammo per 5 minuti stanchi ed appagati poi vedemmo che da un altro tavolo si stavano dirigendo tutti nudi verso la piscina, una doccia abbondante e poi il tuffo nell’acqua calda della vasca illuminata, facemmo lo stesso e nel giro di 10 minuti ci stavamo godendo l’acqua.
Finalmente ebbi modo di avvicinarmi a mia moglie, aveva ancora qualche residuo di sborra agli angoli della bocca, mi guardò negli occhi e mi bacò profondamente, in bocca aveva ben più seme di quanto ne aveva in faccia, non lo aveva deglutito ancora tutto, ce lo scambiammo ed ebbi una nuova erezione, lei se ne accorse e mi disse che ero proprio un porco e che lei ne era contenta e da li in avanti la nostra vita sessuale non avrebbe avuto più confini. Mi prese per il cazzo, salutò gli altri dicendo che doveva fare il suo dovere di brava mogliettina, e mi trascinò in camera dove scopammo come non mai. La ripassai più volte in tutti i buchi ma sia il culo che la figa erano ancora abbastanza allargati per cui fra le sborrate della giornata e lo sfregamento ridotto andammo avanti a scopare per 3 ore. Alla fine dopo due suoi orgasmi venni anche io dentro di lei. Andammo quindi a fare la doccia e ci lavammo a vicenda, erano ormai le tre quando ci coricammo e dormimmo come due ghiri. Fortunatamente per il giorno successivo i chilometri erano meno ed andammo a visitare il parco di Yosemite, mancavano ancora un po’ di chilometri per arrivare a San Francisco dove avremmo dormito per le due notti successive.

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