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Week end hot per Giorgio e Selene

By 11 Aprile 2020No Comments

Giorgio prese un aereo, era tanto che non ne prendeva uno; una volta atterrato cercò lo sguardo di lei agli arrivi dell’aereoporto, ma non lo trovò…

Mentre era assorto nei suoi pensieri, fu riportato alla realtà da un messaggio contenente un indirizzo; corse verso il primo taxi, comunicò la destinazione ed attese. 

Appena arrivato ebbe appena il tempo di suonare il citofono, che lei gli aprì la porta; era bella in una vestaglia di seta, aperta sul davanti, da cui si intravedevano un paio di culotte nere ed un reggiseno in pizzo nero con le cuciture rosse, quel genere di abbigliamento che fa rizzare il cazzo solo al pensiero.

Lui rimase come imbambolato per un attimo, lei lo guardò ridendo di gusto “Eh beh, che fai, vuoi restare lì tutto il giorno?” Lui si ridestò, entrò, la squadrò di nuovo da capo a piedi e la chiamò per nome “Selene è un piacere rivederti!” .

Non ebbe tempo di finire la frase, che lei lo prese, lo buttò su una sedia e lo baciò avidamente, sedendosi a cavalcioni sulle sue gambe.

Iniziò a spogliarlo con foga; via la giacca, la camicia, i pantaloni, gli slip, fino a che non rimase totalmente nudo. 

Lui, in un impeto di passione, non le tolse nemmeno le culotte, e spostandole leggermente, fu dentro di lei in un attimo. 

Con una mano le tirò fuori un suo seno dalla coppa del reggiseno, e le morse il capezzolo, come se sperasse di vederne uscire qualcosa, poi proseguí con dei morsetti lungo il collo, infine raggiunse l’orecchio e le sussurrò “Sei mia!”.

La prese, la buttó sul letto, e la fece sua finché non sentí che stava per venire; a quel punto uscì e si concentrò su di lei, sul suo sesso ancora caldo dalla penetrazione e bagnato fino all’inverosimile di umori.

Lo leccò come un assetato mentre con due dita esplorava entrambi i suoi anfratti; lei venne come non mai, in preda alle contrazioni dell’orgasmo, poi decise di prendere il controllo della situazione.

Tirò fuori delle manette con cui legó i polsi di lui alla testiera del letto e per lui fu la fine….lei giocò a lungo col suo corpo, torturandolo dolcemente, leccandogli il cazzo, smettendo appena lo sentiva irrigidirsi per prolungare la sua dolce sofferenza.

Gli sbattè la figa in faccia, obbligandolo a leccarla, pena ancora quella tortura disumana

Lui ubbidì, la leccò come non aveva mai fatto, mordicchiò il clitoride per darle quella sensazione di dolore misto a piacere e per vendicarsi un po’ della tortura che stava subendo.

Lei al culmine dell’eccitazione, venne…spruzzó su di lui tutto quello che teneva dentro, poi si decise a porre fine alle pene di Giorgio; si mise a cavalcioni su di lui ed inizio a cavalcarlo come mai aveva fatto prima, muovendo il bacino ritmicamente per sentirlo meglio.

Lui non resistette molto, e le riversò dentro tutto quello che aveva; lei, completamente appagata, lo liberó dalle manette e lo baciò… 

Si preannunciava un fantastico weekend!!!

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