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006 – Sta per finire la vacanza in Egitto

By 16 Luglio 2012Febbraio 9th, 2020No Comments

I giorni trascorsero tranquilli, la nostra coppia, dopo i fuochi d’artificio della prima settimana, visse un piccolo periodo di riposo, sia mentale, sia fisico, utile a ritemprarsi e a ritrovare gli entusiasmi e le energie, abbondantemente devolute, alla causa del piacere. Giunse così il penultimo giorno di vacanza e al mattino, i due innamorati, già pensavano alle prossime ventiquattro ore, sicuramente intense,tutte tese ai preparativi per l’imminente ritorno a casa. Si avvicinava il triste ritorno alla solita routine, al lavoro, ai clienti, al traffico della città, insomma, allo stress intenso e snervante e i due giovani mostravano palesemente in volto, i segni della tristezza e del rimpianto, di dover lasciare, questi meravigliosi posti, questa gente, magari un po’ invadente, ma sempre sorridente, interessatamente servizievole, ma educati e gentili comunque.
Laura, si ‘svestì’ per andare in spiaggia, usando l’ultimo microcostume, mai indossato fino a quel momento, di colore rosa pallido, molto simile a quello giallo, ma un po’ più basso. Il triangolino di stoffa che gli copriva il pube, era largo circa cinque centimetri e alto forse, quattro, massimo cinque. Alex si avvicinò alla sua donna, infilò l’indice della mano destra, dentro l’elastico del piccolissimo tanga e lo tirò verso di se, sporgendosi per vedere dentro. La ‘feritoia’ di lei iniziava a un centimetro dall’elastico della mutandine.
‘ Laura, ma quanto sei troia scusa !!! ‘
– Lei rispose con falsa ingenuità:
‘ Perché mi dici questo? ‘
‘ E dai, hai la figa quasi a filo del costume !! ‘
‘ Beh che c’entra ? E coperta no ? ‘
‘ Si va beh, coperta, coperta un cazzo su ‘
‘ Ma dai che fai, sei geloso forse? ‘
‘ No, non sono geloso, e te l’ho dimostrato ! Però in spiaggia sai i commenti !? ‘
‘ E dai, ormai sono abituata, a sentirmi dare della troia ‘
‘ Secondo me, da come ti vesti, di sicuro lo sei, ma a me in fondo, piaci così ‘
‘ Poi se proprio, proprio, andiamo a vedere, troia mi ci hai fatta diventare tu ! quindi’. ‘
‘ Anche questo è vero, si, mi piace vederti godere, con il cazzo di qualcun altro, infilato in uno dei tuoi buchi e magari vederti,mentre ne prendi tre tutti assieme’
‘ Quindi, mi hai voluta zoccola e zoccola sono diventata, e poi mi piace farmi vedere, sono esibizionista di mio. ‘
‘Con sto costumino certo che esibisci bene eh? Porcellina ! ‘
‘Tu non lo hai ancora visto bene sto costumino’
‘Ma si che l’ho visto, è talmente microscopico, che c’è poco altro da vedere.’
Laura si lasciò cadere sul letto e aprì le gambe, Alex rimase a bocca aperta, la parte che passava fra le cosce era sottilissima e si infilava fra le labbra della figa, lasciando fuoriuscire a destra e a sinistra le labbra gonfie della vagina.
‘Sei una vera maiala dai, ma avresti il coraggio, di sdraiarti in spiaggia, sul lettino, con sto francobollo sulla figa? ‘
‘Certo che si, sono o non sono, la tua grande troia?’
‘A questo punto, non so, se sei proprio la ‘mia’ grande troia, o se sei diventata, la zoccola di
tutti !! ‘
‘Mi piacerebbe per un giorno, essere veramente la puttana di tutti ! ‘
‘Già, pensa a quanti bei cazzi potresti prenderti nel culo, nella figa, in bocca. Pensa a quanta buona sborra potresti ingurgitare.’
‘Dai smettila che è meglio, se no mi si bagna tutta la patata ‘
‘E’ vero, dai andiamo a esibirci ‘
‘Tu che fai vieni nudo oggi?’
‘Ho una sorpresa per te, guarda cosa indosserò oggi,’
Così dicendo, sfilò da uno scomparto della valigia, un perizoma azzurro, fatto davanti come una conchiglia, per meglio accogliere tutto il suo ‘pacco’ . Lo indossò e poi girandosi più volte su se stesso, lo mostrò a Laura.
‘ Pure tu non scherzi eh? Le palle ti escono dai lati, e hai tutto il culetto scoperto !! ‘
‘A me escono le palle, a te la figa, quindi possiamo andare’
‘Ok, ok, andiamo a mostrare le nostre grazie!! ‘
Uscirono e si avviarono verso la spiaggia, mano nella mano, come due innamorati, in cerca di avventure.
In spiaggia, sdraiati sul lettino a pancia in giù, mostravano generosamente le chiappe nude, e Laura con le gambe dischiuse lasciava intravedere la sua figa, quasi totalmente nuda.
Quel giorno avevano scelto un ombrellone in fondo alla spiaggia, in una zona, frequentata quasi esclusivamente da persone di origini russe.
L’ombrellone vicino, era occupato da una famiglia, composta: Dai genitori, sulla quarantina, e dai loro figli, un ragazzo e una ragazza identici, sicuramente gemelli monozigoti, sui diciotto anni. Il padre era un omone grande e grosso, mentre la moglie era una bionda molto curata e anche ben fatta, con un grande seno e un culo importante. I figli carini, entrambi biondi, lei in topless e lui con un costume tipo bermuda a quadretti. La ragazza aveva il seno abbondante, ma duro e sodo, quando si alzava o si spostava sul lettino, le tette vibravano appena, in modo lieve, impercettibile.. Il ragazzo non era esageratamente muscoloso, ma il suo fisico era asciutto e sia i pettorali, sia gli addominali erano bel definiti, egli indossava uno slip bianco con un elastico alto di colore rosso, il pacco era consistente e si vedeva che teneva il cazzo sulla sinistra.
Oltre il loro ombrellone ce n’era un altro, ma esso era chiuso e non era occupato da alcuno. In quello ancora seguente, quattro ragazzi sulla ventina che giocavano a carte, fumando e bevendo birra.
A fianco di questi ultimi, due giovani maschi, che sembravano coccolarsi fra di loro, che spiavano con sguardi languidi, il culetto di Alex, mentre due ragazze, loro amiche, stavano, una sdraiata prona e l’altra, seduta sul lettino, quella seduta accarezzava la schiena all’amica e proseguendo, con la mano sotto il costume si inoltrava al centro del sedere, infilandosi nel dolce solco delle natiche.
Alcuni ombrelloni più avanti, una ragazza egiziana, di circa venticinque anni ,vestita con un fazzoletto sul capo di colore violetto, una giacchetta dello stesso colore, con le maniche lunghe e con un bordo in fondo a strisce gialle. Portava poi dei pantaloni lunghi, degli stessi colori e con gli stessi motivi sul fondo. La stoffa, era leggerissima, pareva seta trasparente, molto elegante. Assieme a lei, il marito, o forse il fidanzato, vicino alla trentina, con un costume nero, attillato, a vita alta, lungo fino a metà coscia. Il viso di lei, bello e delicato, mostrava dei profondi occhi scuri, ciglia nere, e sotto, un nasino alla francese, una sensualissima bocca, dalle labbra rosso vermiglio, che facevano pensare ai piaceri, che avrebbero potuto dare, con un bacio appassionato, oppure ‘avvolte’ attorno al glande di un grosso cazzo.
Laura, notò, invece, che lui, non era quel che si dice essere un bell’uomo, ma aveva in se qualcosa di animalesco, era uno di quegli uomini, dominanti, apparteneva al tipo di maschio ‘ti prendo e ti sbatto di brutto’ .Alto circa un metro e ottanta, con un la pancetta, tipica, del fisico, ‘fatto a tavola’, peloso un po’ dappertutto, specie sul torace, dove la foresta era veramente fitta, quasi inesplorabile. La parte, che molto interessava Laura, era il grosso rigonfiamento, che riempiva il suo costume. Si vedeva chiaramente, la forma del cazzo e della cappella, lo teneva a destra, e si vedeva, che in posizione di riposo, gli arrivava fino a metà coscia, di sicuro un bell’esemplare di membro.
Dopo questo gruppo di ombrelloni, per un centinaio di metri, vi era, un ampia zona, occupata dai giochi per i bambini, ma, al momento, forse per non esporre, al sole cocente le piccole creature, non vi era nessun bambino e tanto meno nessun adulto ad usufruirne.
Laura si sedette sul bordo del lettino e Alex la raggiunse sedendosi al suo fianco, con un braccio le circondò le spalle, facendo scivolare ‘distrattamente’ una mano sul seno sodo della compagna. Al contatto il capezzolo si erse indurendosi, lui iniziò dapprima ad accarezzarlo lievemente facendo passare sopra i polpastrelli delle dita e poi pizzicandoli tra il pollice e l’indice e tirandoli leggermente verso l’esterno. Lei lo guardò con gli occhi pieni di passione e inclinando il capo all’indietro, gli offrì le labbra dischiuse della sua bocca. Alex unì le sue labbra a quelle di Laura, e con la lingua, iniziò ad esplorarne l’interno caldo umido. Il baciò durò a lungo, fin quando lei si lasciò andare, distendendosi sul lettino, lui si mise sopra, fra le sue gambe aperte , Laura sollevò il bacino, offrendogli il monte di venere, vogliosa di sentire la virilità del maschio, premere contro la sua umida fessura.
Lei con un sussurro
‘AMORE MIO PRENDIMI, TI PREGO PRENDIMI, TI DESIDERO DA MORIRE’
‘COME FACCIO TESORO MIO, COME POSSO FARLO, C’E’ UN SACCO DI GENTE QUI ATTORNO’
‘TI VOGLIO ALE, TI VOGLIO, VOGLIO IL TUO CAZZO DENTRO DI ME’
Lui sollevandosi un poco riuscì ad abbassarsi il costume, facendone fuoriuscire il cazzo eretto, mentre lei spostò con le dita, lateralmente le mutandine.
‘PRENDILO AMORE PRENDILO TUTTO ! ‘
‘TI AMO ALE, TI AMO DA IMPAZZIRE’
‘ANCHE IO TI AMO, TROIETTA MIA ‘
Incuranti dei vicini di ombrellone i due, scopavano, il più silenziosamente possibile.
‘AVEVO PROPRIO VOGLIA DEL TUO CAZZO!’
‘UUUMMMHHHHH, E IO DELLA TUA FIGA ‘
‘DAMMELO FINO IN FONDO AMORE, TUTTO, TUTTO ‘
‘ASPETTA LAURA METTITI TU SOPRA DAI, COSI TI ENTRA MEGLIO ‘
Cambiarono posizione, e lei guidò con la mano il pene rigido dentro la sua vagina.
‘WOWWWW , SIIIIII , UUUMMMHHH, MI ENTRA TUTTOOOO !!
‘TI PIACE COSI EH? MUOVITI TU SCOPAMI DAI ‘
‘SIII TI SCOPO IO, SONO BAGNATA FRADICIA, UUUMMMHHH COME MI SCIVOLA DENTRO FINO IN FONDO ‘
Mentre ad occhi chiusi cavalcava sopra ad Alex, sentì una mano passargli fra le chiappe del culo ,
era l’omone russo che bagnandosi le dita con la saliva gli stava penetrando il buco dell’ano.
Egli senza profferir parola si inginocchiò sul lettino dietro di lei e gli appoggiò il cazzo duro sull’orifizio e spinse con decisione. Il grosso dardo si intrufolò all’interno dello sfintere anale, penetrandola a fondo.
‘ALEEEE, MI STA INCULANDO IL MAIALE !! ‘
‘TI PIACCIONO DUE CAZZI INSIEME VERO ? QUANTO SEI TROIA AMORE MIO’
‘SIIII MI PIACE GODERE CON IL CULO, UUMMMHHHH’
Alex vide sopra il suo viso lo scroto del ragazzo russo, il figlio dell’omone, che con il cazzo in mano, lo porgeva a Laura, per farselo succhiare.
‘TRE CAZZI !! DAI PRENDILI TUTTI E TRE, ZOCCOLETTA BELLA !’
Con la bocca piena lei non riusciva a parlare e ripeteva di continuo:
‘UUUMMMMMHHHH, UUUMMMMMMMHHH’.
Alex prese il sacchetto dello scroto con una mano e lo tirò verso la sua bocca, leccando le palle del giovane russo, egli, estrasse il cazzo dalla bocca di Laura e piegandolo in basso lo introdusse in quella dell’italiano.
‘ANCHE A TE PIACE IL CAZZO EH!’ disse Laura
‘UUUMMMHHHH ‘ rispondeva Alex
‘BRAVO, SUCCHIALO, DAI FALLO SBORRARE! FATTI RIEMPIRE LA BOCCA ! ‘
‘UUMMMMMHHHHHHH’
‘CE L’HAI PIU DURO DI PRIMA., LO SENTO BENE NELLA FIGA ! TI ECCITI DI PIU QUANDO HAI IL CAZZO IN BOCCA!!! ANCHE TU SEI UNA BELLA TROIETTA EH?! ‘
‘UUUMMMHHHHHHHHH ‘
Il russo, che se la stava inculando, sprofondò in lei fino alle palle, poi, grugnendo incomprensibili parole, le riempì l’intestino di sborra bollente. Lo estrasse dal culo e se lo pulì, strusciando alcune volte la cappella, fra il solco delle natiche della ragazza.
Il giovane russo continuava a scopare in bocca Alex, che aveva infilato una mano tra le cosce divaricate del ragazzo e gli stava penetrando con un dito lo stretto buco del culo.
Il russo, estrasse il cazzo all’improvviso e puntandolo verso il viso di Laura eiaculò con schizzi abbondanti e ripetuti. Laura aveva sborra sugli occhi chiusi sul naso sulla bocca e persino fra i capelli. Lo sperma era molto denso e stentava a colare verso il basso formando dei filamenti che si allungavano e rimanevano tremuli formando come delle stalattiti specie sul mento. Alex prese il viso di lei fra le mani e lo attrasse a se, nettandoglielo con la lingua, senza inghiottire.
Quando il viso di Laura fu pulito, si baciarono scambiandosi la sborra, unendola e amalgamandola con la loro saliva. Quando le loro bocche si staccarono, i due piccioncini deglutirono contemporaneamente tutto lo sperma che avevano degustato fino a quel momento.
Mentre, succedeva questo, la sorella del ragazzo russo, toltasi il costume si mise inginocchiata sul lettino con le gambe divaricate e la figa appoggiata alla bocca di Alex. Laura ne approfittò per accarezzare e leccare le fantastiche tette della giovane dell’est.
Laura le titillava i capezzoli, gli strizzava le mammelle,la baciava in bocca con la lingua, il tutto mentre sentiva il cazzo di Alex stantuffargli la figa.
‘UUUMMMMHHHH VENGO! VI AMOOOOO! GODOOOO!! VENGOOOO!! SIIIIIII !! ‘
Si agitò ancora sul cazzo di Alex, muovendo i fianchi forsennatamente, facendoselo sprofondare nella figa, e venne ‘.
‘AAAHHHHHH, WOWWWWW, SIIIII, UUUMMHHHH , AH, AH, AH, UUMMHHHH, AHHHHHHH, UUMMMHHH, UUMMMHHH. ‘
Laura si sfilò il cazzo dalla figa e si sollevò dal lettino, mentre il pene di Alex veniva subito inghiottito dalla bocca della giovane russa. Fu un magnifico sessantanove, i due amanti vennero quasi contemporaneamente, prima lei e poi lui, che gli riempì la bocca con la sua sborra abbondante.
Laura, intanto era sul lettino sotto l’ombrellone dei russi. distesa su un lettino, con, la madre dei ragazzi, che le stava leccando e succhiando il seno, mentre, con una mano fra le cosce gli sditalinava la figa. Alex vide la donna russa che si sdraiava sopra a Laura in posizione di sessantanove e le due donne che si leccavano i genitali con sapiente maestria.
Lo spettacolo, aveva naturalmente scaldato gli animi, attorno a loro, e la coppia Egiziana, stava scopando, lui sopra e lei sotto, lui con il costume abbassato mentre lei era nuda, completamente nuda, si intravedeva il seno piccolo, con le aureole quasi nere e i capezzoli altrettanto scuri,molto lunghi, sporgenti, duri, eccitati. Di lui si vedevano solo le natiche pelose che si contraevano per la penetrazione,con movimenti lenti e profondi.
A fianco del lettino, dove le due femmine lesbiche e i due ragazzi gay , si stavano divertendo, vi erano i quattro giovani, quelli che prima giocavano a carte. Uno di fianco all’altro, in piedi, si masturbavano il cazzo, godendosi lo spettacolo.
Anche le giovani lesbiche, dell’altro ombrellone, si avvicinarono al lettino e iniziarono ad accarezzare, una le natiche della russa e l’altra, infilando un dito fra le chiappe di Laura, glielo fece scivolare nel culo fino, alla prima falange, iniziando a scopargli l’ano con movimenti brevi e veloci.. Laura, sentiva la lingua della donna matura, che gliela leccava e un dito nel culo, che la scopava. Era una bellissima sensazione, intensa, avvolgente, particolare. Vero si, ma il cazzo era pur sempre il cazzo!!! Quasi a leggerle nel pensiero, uno dei giovani, si posizionò dietro al culo della donna russa e facendo pendere, i pesanti coglioni sulla bocca di Laura, la penetrò ‘alla pecorina’ fino in fondo alla bagnatissima figa. Laura, leccava alternativamente la figa della donna e i pendenti del ragazzo che esprimendosi in lingua italiana diceva loro’.. :
‘CHE PORCHE CHE SIETE ! UNA SI FA SCOPARE E L’ALTRA MI LECCA LE PALLE ! UUUMMHHHHHH, LECCALE TROIA, E TU MUOVI IL CULO CHE MI FAI SBORRARE DAIIII ‘
‘ DAAAAA !!! DAAAA! ‘
‘ CHE BEI COGLIONI CHE HAI RAGAZZO!! DAI SCOPALA, FALLA GODERE ! POI MI SBORRI IN BOCCA!’
‘SIIII SENTI COME TI FOTTO, TROIA RUSSAA!!! NON CAPISCI UN CAZZO, MA TI PIACE PRENDERLO EH?’
‘ UUMMMHHHH, UUUMMMHHH,, AHHHH, AHHHHA, DAAAAA, DAAAAA.’
‘BRAVA GODIIII ! GODIIIII ! UUUMMMHHHHH, SBORROOOO , SBORROOOO’
E Laura’.:
‘TOGLIGLIELO DALLA FIGA, DAMMELO IN BOCCA, FAMMI BERE, VOGLIO LA TUA SBORRAAA’
‘TOH PRENDILA TROIA ! BEVI, BEVIIII , SUCCHIAMELO, SUCCHIAAA, CHE ZOCCOLA CHE SEI! UUUMMHHHHH, SIIIIIIII, LECCAMELO BENE, BRAVA, AAAGHHHH, AHHH, SIIIII ! AHHH.’
Laura inghiottì lo sperma caldo del giovane italiano, e vide che attorno sul lettino a fianco gli altri tre ragazzi italiani stavano riempiendo i buchi della giovane ragazza russa. Ella girava la schiena al ragazzo sdraiato a pancia in su sul lettino, impalandosi nel culo, e aveva un altro ragazzo fra le sue cosce che la scopava in figa, lateralmente l’ultimo giovane italiano che gli ficcava il cazzo in bocca.
I ragazzi, forse eccitatissimi, dallo spettacolo precedente, sborrarono rapidamente, lasciando la ragazza piene di sperma dappertutto. Lei restò insoddisfatta da questo rapporto. L’orgasmo che era alle porte, si bloccò e lei non potè fare altro che pulirsi dal liquido seminale sparso sul suo corpo abbondantemente. Il padre, vedendo la figlia inappagata, frustrata dal mancato orgasmo, si avvicinò a lei, facendola voltare in posizione di ‘pecorina’ gli appoggiò il cazzo sul buco del culo ancora aperto e grondante di sperma e lo spinse a fondo. Egli penetrò in lei con estrema facilità e la inculò a fondo tenendola per i fianchi, spingendo il cazzone dentro e attirandola a se con movimenti sincronizzati. Quando lui le riempì l’intestino di sborra, lei arrivò all’orgasmo agitando il sedere e masturbandosi con la mano fra le cosce la patatina depilata e liscia. Dietro di loro, i giovani gay stavano facendo un bel sessantanove, succhiandosi a vicenda il cazzo. Di quello sopra, si poteva ammirare il bellissimo culo liscio e depilato e il l’orifizio dove il suo amico lo penetrava con tutte le dita della mano infilate dentro. Poi i due, smisero il sessantanove e quello del culo aperto si mise a pecorina e l’altro da dietro invece di ficcargli dentro il cazzo, continuò con la mano fin quando con grande sorpresa di tutti riuscì a fargliela entrare fino al polso nel culo. Con la mano dentro sembrava scandagliargli l’intestino fino a quando l’altro masturbandosi schizzò poche gocce di sperma sul lenzuolo copri lettino. Il ragazzo attivo lo usò come un oggetto, lo prese per i capelli biondi e lunghi e lo fece roteare su se stesso, lasciandolo sempre in ginocchio. Sempre tenendolo per i capelli si scappellò il cazzo e glielo ficcò in bocca tutto, scopandolo senza pietà. Il membro era lungo, molto lungo, sui ventidue ventitré centimetri ed era ricurvo verso l’alto. Sembrava che il viso del compagno ad ogni colpo si sollevasse verso l’alto. Quando arrivò la sborra dai coglioni sfilò il pene e lo innaffiò sul viso abbondantemente pulendosi per bene il cazzo contro le labbra dell’amico.
Quando tutti quanti, esausti e sfiancati, si lasciarono cadere ognuno sul proprio lettino, videro che la coppia egiziana era ancora all’opera, lui in piedi e lei seduta sulla brandina, che gli stava praticando un pompino lento sensuale. Il pene di lui era veramente, quel che si può chiamare, un gran cazzo ! Lei lo teneva in mano e lo pompava con la bocca spalancata, lo masturbava con un movimento semicircolare a spirale, quasi a fatica il membro riusciva a entrare nella bocca di lei. Laura si avvicinò alla coppia, e si mise vicina a lei, seduta, ‘aiutando’ la ragazza, leccando lateralmente il cazzo con la lingua. Fu la giovane ragazza, che fece uscire il pene dalla bocca e lo porse a Laura, che lo circondò con le labbra, superando la cappella voluminosa e facendolo entrare fin quando lo sentì battere contro la sua gola. La sua mano lo teneva alla base e quindi alcuni centimetri del palo di carne erano ancora fuori. Lui le prese il capo con due mani e tenendola ferma spinse fino in fondo la sua possente verga, provocando nella ragazza un conato di vomito. Laura credette di soffocare, respirava a fatica con il naso, ansimando e soffiando fuori l’aria. Ad un tratto lui attirò con forza lei verso il suo pube peloso, e iniziò ad eruttare sborra, lei contò ben tredici contrazioni del pene conficcato nella sua gola e altrettanti getti di sborra, potenti, poderosi, abbondanti e densi. Sentiva, come una lava bollente, scendergli giù nella trachea e inondargli lo stomaco. Quando lui estrasse il cazzo dalla sua bocca, Laura prese aria a pieni polmoni e respirò rumorosamente, ansimante. Lui era ancora li davanti a lei, con il suo batacchio che gli pendeva e che ancora aveva vita propria, con dei rapidi brevi sussulti, ancora gocciolava formando filamenti penduli. Lei non volle privarsi delle ultime gocce di nettare prezioso, e lo leccò e munse fino all’ultima goccia.
La ragazza egiziana che aveva assistito da vicino, molto da vicino, alla scena, si avvicinò alla bocca di Laura e prendendogli delicatamente il capo con due mani, la baciò infilandogli la lingua in bocca, mentre lui gli strofinava il cazzo contro il viso.
Alcune carezze da parte dell’uomo furono il saluto e il ringraziamento per averlo fatto godere così intensamente.
Da quando tutto era iniziato, erano passate quasi due ore, e nonostante le urla di godimento e i movimenti inequivocabili di tutto il gruppo,il resto della spiaggia, pareva non aver visto ne sentito nulla. Certo che di peccati passibili di severe pene, ne avevano compiuti tanti, dai rapporti lesbici /gay, all’incesto, ai gesti osceni in luogo pubblico e a chissà quanti altri .
Si radunarono tutti, spostando i lettini, sotto l’ombrellone di Laura e Alex, e i quattro ragazzi si recarono a prendere degli snack e delle bibite al bar della spiaggia. Tutti si rifocillarono con avidità, gustando le pizzette e gli altri stuzzichini, innaffiando il tutto con bibite e birre fresche.
In pratica sei femmine e dieci maschi, in tutto quattordici giovani e due maturi in cerchio che ridevano e scherzavano, usando lingue diverse, ma cercando di spiegarsi usando i gesti e le mani per farsi comprendere. Erano in pratica, a parte la ragazza egiziana e la donna russa, ancora tutti nudi, Laura vedeva seduto di fronte a se il ragazzo egiziano, al quale aveva succhiato l’enorme cazzo. Lei cercava di spiegare a lui e a sua moglie, che gli era stato difficile prenderlo tutto in bocca, che per poco non soffocava. Lui rideva, guardandosi il cazzo che gli pendeva giù dal lettino, sfiorando con la cappella la sabbia della spiaggia. Anche la moglie, sorrideva facendo capire che in figa era molto più soddisfacente, che lei quando lo prendeva, godeva moltissimo. Laura si informò se lei lo prendeva anche in culo, e la donna gli rispose di si e che era molto bello prenderlo nel culo, anche se ci si doveva prima abituare, viste le dimensioni notevoli.
L’interesse di Alex era invece orientato a capire la situazione della famiglia russa. Il padre, teneva le braccia, da una parte, sulle spalle della figlia e dall’altra sulle spalle del figlio. Alex volle sapere se avevano ‘incestato’ altre volte e se lo aveva fatto solo con lei o anche con il ragazzo, lui rispose che lo facevano in quattro senza distinzione di sesso e che quindi lui lo aveva fatto anche con il figlio e la figlia lo aveva fatto spesse volte con la madre.
‘MI PIACEREBBE PARTECIPARE CON LAURA AD UNA VOSTRA ORGIA’
Se volete, possiamo continuare il discorso, nel nostro appartamento anche subito, si spiegò il russo.
Rispose Laura:
‘NO MEGLIO DI NO, STASERA E IL PENULTIMO GIORNO, E VORREMMO USCIRE PER DIVERTIRCI UN PO. MAGARI DOMANI POMERIGGIO O ANCHE DI SERA’
Il russo sollevò il dito pollice in segno di ok, e assieme alla sua famigliola incestuosa, prendendosi ognuno il proprio lettino, si trasferì sotto il suo ombrellone.
Laura, chiese invece, alla coppia egiziana se anche loro volevano ritrovarsi tutti assieme per rinnovare,la bellissima esperienza di quel mattino. La moglie, non rispose subito, ma guardò il marito negli occhi e parve supplicarlo di accettare l’invito. Lui la guardò e sorridendo, in italiano stentato, si dichiarò disponibile. Diede loro il numero di camera, facendo sapere loro, che sarebbe bastato lasciare un messaggio alla portineria dell’hotel, con l’ora e il giorno e loro ci sarebbero stati.
Anche gli altri partecipanti, si dissero pronti a rinnovare l’esperienza, e segnarono su un pezzo di carta ognuno il numero di stanza.
Laura e Alex, salutarono tutti, chi con strette di mano, chi con carezze, chi con buffetti sul viso o pacche sulle spalle e raccolti i loro indumenti, si rivestirono avviandosi verso il viale che li conduceva alla loro camera.
Sotto la doccia ristoratrice i due innamorati giocavano spruzzandosi l’acqua e abbracciandosi ripetutamente.
Laura”’
‘CHE INTENSA E MAGNIFICA MATTINATA, ECCITANTISSIMA’
‘E SI MOLTO INTENSA E PIENA DI SODDISFAZIONI’
‘GIA, ABBIAMO RECUPERATO I GIORNI DI RIPOSO, TUTTI IN POCHE ORE’
‘SI, SI, L’HO PRESO IN CULO IN FIGA E ANCHE IN BOCCA’
‘ME NE SONO ACCORTO, TROIA ERI E TROIA RESTI’
‘UUMMMHHH, AMORE MIO, AMO FARE LA ZOCCOLA, LO SAI NO?’
‘IO LO SAPEVO CHE SAREBBE BASTATO INIZIARE E CHE POI NON TI AVREBBE PIU FERMATO NIENTE E NESSUNO ! ‘
‘HAI VOLUTO CONVIVERE CON UNA TROIA POTENZIALE’
‘SE PENSO CHE ERI TUTTA CASA E CHIESA !’
‘HO SEMPRE AVUTO VOGLIA DI TUTTE STE COSE, MA NON MI OSAVO METTERLE IN PRATICA, NON VOLEVO CHE TU PENSASSI MALE DI ME’
‘IO INVECE DESIDERAVO CHE TU DIVENISSI UNA PORCA MAIALA PER FAR GODERE ME E ANCHE GLI ALTRI’
‘CAMBIANDO ARGOMENTO, AMORE, HAI VISTO CHE CAZZONE CHE AVEVA L’EGIZIANO? ‘
‘E SI SARA’ SUI VENTICINQUE CENTIMETRI’
‘IO CREDO DI PIU , CE L’AVEVO IN MANO E QUATTRO DITA MI STAVANO FUORI DALLA BOCCA’
‘VA BEH QUANTO SARANNO IN CENTIMETRI QUATTRO DITA DELLE TUE?’
‘HO LE DITA PICCOLE MA ALMENO CINQUE CENTIMETRI SARANNO’
‘IL CONTO E PRESTO FATTO, IL MIO TI ARRIVA IN GOLA ED E’ VENTUNO QUINDI NON MI SONO SBAGLIATO DI MOLTO, SONO VENTISEI CENTIMETRI’
‘DICI CHE NON E UN GRAN CAZZO?’
‘SI, SI, LO E’, E’ PROPRIO UN GRAN BEL CAZZO E POI E’ PURE UN CASINO LARGO’
‘MI STAVA SOFFOCANDO, CHISSA’ NEL CULO COM’E”
‘HO LA TENTAZIONE DI PROVARLO ANCHE IO MA HO PAURA CHE MI SLABBRI IL CULO IRREPARABILMENTE’
‘EH, EH, ANCHE TU SEI TROIETTA VERO?, VUOI PROVARE QUELLA MAZZA GIGANTE NEL TUO CULETTO?’
‘DICI CHE MI SFONDA?’
‘DAI, PRIMA LO PROVO E POI TI DICO COM’E’.’
‘SEI O NON SEI LA SOLITA PORCELLA?’
‘SI CREDO DI SI, SEI TU CHE MI HAI INSEGNATO A PRENDERLO IN CULO E ADESSO NON POSSO PIU FARNE A MENO, CARO L’AMORE MIO!’
‘OK DAI, ASCIUGHIAMOCI E VESTIAMOCI E ANDIAMO A PRANZO’
‘ASPETTA AMORE MIO, AVREI UN IDEA, CHE NE PENSI DI FARE UN ORGETTA, CON TUTTI QUELLI CHE C’ERANO OGGI , IN PIU I NOSTRI AMICI DEL RISTORANTE E QUELLO DEL BAR CON I GIOVANI DELL’ANIMAZIONE?’
‘WOWWW AMORE MIO, BUONA IDEA, MA DOVE SI PUO FARE, SAREMO FORSE VENTICINQUE ANCHE TRENTA O TRENTACINQUE’
‘NON LO SO DOVREMMO AFFITTARE UNA SALA APPOSTA, MA PENSA A QUANTE FIGHE E QUANTI CAZZI CI SAREBBERO DA FAR GODERE’
‘SI LAURA, POI VEDIAMO SE E’ REALIZZABILE , ADESSO ANDIAMO A PRANZO CHE HO UNA FAME INCREDIBILE!’
‘OK, OK, NE PARLIAMO POI’
I due finirono di vestirsi e uscirono dalla camera, come sempre abbracciati, innamorati e”. affamati.

Le premesse sono buone quindi’ non perdetevi il prossimo capitolo..
Ombrachecammina

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