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015 – La mamma troia alla festa di fidanzamento

By 4 Settembre 2012Febbraio 9th, 2020No Comments

Finirono le vacanze al mare, e dopo qualche mese, fu organizzato il fidanzamento ufficiale tra Mauro ed Elisa, dalle loro parti, vi era l’usanza che il giorno dell’evento, si invitavano i parenti come se fosse un matrimonio, offrendo loro, una cena fredda, in un ristorante, oppure presso la casa della fidanzata. Elisa scelse di invitare tutti, al ristorante visto che lei abitava in affitto con una sua compagna di studi con la quale divideva appartamento e spese affittuarie. Finalmente fra due giorni si coronava la prima parte del loro sogno d’amore, unirsi con un patto di fidanzamento, un impegno pre matrimoniale molto importante e di grande responsabilità. Dopo le esperienze con la famiglia di lui fra un paio di giorni anche Mauro avrebbe finalmente conosciuto anche i componenti della famiglia di Elisa. Loro non abitavano nella stessa regione dove abitava la coppia ma al sud del paese a più di mille chilometri di distanza. Elisa se ne era distaccata per studiare qualche anno prima e si era costruita una vita con amicizie e conoscenze varie tra cui il suo Mauro del quale si era innamorata. Lei una volta l’anno affrontava il lungo viaggio e andava a trovare i suoi genitori e i tanti parenti con i quali aveva condiviso gli anni della sua fanciullezza e della prima pubertà.
Venne il giorno fatidico e presso un famoso ristorante, conversero una ottantina di persone La famiglia, di Elisa era composta dal Enrico il papà, quarantenne virile, dalla mamma, Marcella, trentaseienne, molto giovanile, quasi una sorella maggiore e per ultimo dal fratello Matteo di due anni più vecchio di Elisa, bel ragazzo, che al primo incontro non destò in Mauro una grande simpatia, sembrava essere un po’ montato, pieno di sé, del tipo ‘So tutto io!’
Poi arrivò un nugolo di parenti, zii e zie, cugini, fidanzati e fidanzate varie, insomma una cinquantina di persone. Dalla parte di lui erano stati invitate, oltre alla ‘allegra mamma’ e al paparino bisex anche una trentina di altri parenti e poi gli amici e amiche che di solito i ragazzi frequentavano nelle serate libere.
Al ristorante, si effettuarono le foto di rito come se fosse il giorno del matrimonio e finalmente riuscirono a prendere posto attorno ai tavoli. Il pranzo fu veramente ottimo, naturalmente abbondante nelle porzioni e nelle portate. L’orchestra intanto aveva iniziato, un po’ prima dell’arrivo di una grande torta, a suonare musiche sensuali, quasi a voler far salire la voglia che Elisa ed Mauro avevamo accumulato dal quando si eravamo incontrati. Ad un certo punto Elisa lasciò il tavolo sussurrandogli’.

‘VADO A FARE LA PIPI’ ‘

‘SI VA BENE, EEE” NON TI TOCCARE TROPPO.. EH, EH, EH !’

Lei sorrise e si allontanò, si recò in bagno a espletare le proprie funzioni fisiologiche, e uscendo incontrò Matteo, suo fratello, che un po’ euforico per i troppi bicchieri fin lì tracannati,la abbracciò e la strinse a se con affetto. Elisa aiutandolo a reggersi in piedi restituiva l’abbraccio a suo fratello. Lui gli chiese se lo poteva accompagnare in bagno, doveva fare la pipì e non era sicuro di arrivarci senza cadere a terra. Lei lo cinse attorno ai fianchi e si avviarono verso le toilette degli uomini. Quando fu vicino all’orinatoio Elisa tentò di lasciarlo, ma lui non si reggeva in piedi, e lei dovette assistere alla pisciata del fratello. Lo fece girando la testa dalla parte opposta per non vedere, ma Matteo ridendo gli disse:

“MA DAI! LO HAI VISTO MILLE VOLTE E ADESSO TI VERGOGNI?’

” Non è che mi vergogno ma mi sembra una cosa poco bella che io guardi mio fratello pisciare !…..’

Cos’è ! Non ti piace il mio cazzo?’

‘Ma che c’entra ! Sei mio fratello !!!.’

‘Si ,però io mi sono sempre accorto che tu mi spiavi quando mi facevo le seghe in camera mia!!!’

Elisa era arrossita per la vergogna, non credeva che Matteo se ne fosse accorto delle volte che lei dalla porta socchiusa lo vedeva masturbarsi e a sua volta si infilava la mano fra le cosce per farsi un bellissimo ditalino.

“Acqua passata’

Disse lei cercando di sorvolare sull’argomento scottante.

Ma lui”.

‘Guarda ! Me lo hai fatto diventare duro !’

E cosi dicendo se lo teneva in mano e lo agitava come un bastone. Elisa dovette ammettere tra se e se che in effetti suo fratello aveva un cazzo mica da poco, era una bellissima mazza, che doveva avere ereditato da papà.

‘Toccalo dai Eli.’

‘Ma dai smettila rimettilo nei pantaloni e raggiungiamo Mauro e gli invitati !!!’

‘Dai Elisuccia bella ti prego fammi una sega, poi finisce tutto qui, a meno che non vuoi che io racconti a tutti le tue spiate… , i ditalini…., le mie seghe… ecc. ecc..’

Elisa, era un po’ incerta e lui lo sapeva , lo intuiva, lei era presa dal desiderio di toccarlo, di farlo venire, ma la sua coscienza gli proibiva di farlo , e poi, proprio il giorno del fidanzamento ufficiale!! . Lui capì le sue incertezze e rinfoderò il durissimo arnese, appoggiandosi a lei uscirono dai bagni e si raggiunsero gli ospiti. Mauro, quando la vide , le chiese dove fosse stata tutto questo tempo, e lei disse, omettendo naturalmente la parte centrale,che aveva aiutato suo fratello a raggiungere i bagni perché era ubriaco fradicio.
Fradicia, era pure la sua figa, si sentiva le mutandine bagnate e un po’ di umidità la sentiva all’interno delle cosce. Sorridente si sedette al suo posto a fianco del fidanzato, che la abbracciò e la baciò con passione e mentre lo faceva, nascosto dalla lunga tovaglia del tavolo, gli infilò di soppiatto una mano sotto il vestitino fra le gambe e salì fino a raggiungere la fighetta del suo amore. Quando se ne accorse Elisa tentò di allontanare la mano di Mauro, ma lui forte della sua potenza fisica si insinuò sotto le esigue mutandine e raggiunse la meta. Rimase sorpreso dal trovare la figa fradicia di umori e scivolosissima. Mauro ritrasse la mano e guardò interrogativamente Elisa, come a chiederle’..

‘Come mai sei così bagnata?

Elisa non sapeva cosa dire, e per giustificare la cosa, sempre sorridendo agli invitati, prese per mano il suo novello fidanzato ufficiale e lo condusse nella saletta dell’antibagno del ristorante. Lei guardandolo negli occhi, viola in viso, gli spiegò ciò che era successo in bagno poco prima. Lui, rimase stupito e indignato, dal comportamento del futuro cognato, ma ammirò il comportamento di Elisa che aveva rifiutato di piegarsi ai voleri del fratello e giustificò l’eccitazione di lei, con il fatto , che comunque Matteo era un bel ragazzo e che la vista del suo cazzo duro poteva aver acceso il desiderio della sua Elisuccia.
Si appartarono in una saletta adiacente chiusa da tende spesse di color granata scuro, e tirandoselo fuori Mauro sollevò il vestitino di lei e gli sfilò anche il piccolissimo perizoma, poi, sollevandola, la fece sedere su un tavolo e aprendogli le gambe la penetrò con un sol colpo. L’eccitazione precedente aggiunta a quella attuale faceva gemere i due giovani ragazzi, e lei con gridolini acuti e in rapida successione”’

‘AH, AH , AH , SIII SIII SIII.’

Mentre lui emetteva suoni gutturali continui e frasi volgari

‘UUUUUMMMMMMHHHHH, AAAAAAAHHHHHH , TI PIACE IL CAZZO EH? SENTI COME E’ DURO!! GODI VERO? QUANTO SEI TROIA !! TI ECCITAVA IL CAZZO DI TUO FRATELLO VEROOO???’

‘SIIII , DAI SBATTIMI CHE VENGO, DAI CHE GODO, DAI CHE MI SBRODOLO TUTTA!!!’

‘SIII MIA TROIA TI SBATTO BENE, BENE FINO IN FONDO!!! DAI GODI!!! ‘

‘SIIII VENGO DAI CHE VENGO!!!’

‘ANCHE IO MUOVI LA FIGA CHE SBORRO! DAI DAI SIIII SBORROOOOOOO!!! ‘

‘SI SBORRAMI NELLA FIGA DAI. GODOOOO GODOOOO VENGOOOO!!!’

Si abbracciarono con passione e vennero all’unisono , felici di essersi lasciati prendere dalla passione.
Si ricomposero alla meglio, e spostando la tenda fecero per ritornare in mezzo agli altri. Fuori, sorridendo in modo malizioso, Matteo li guardò uscire, e con la mano destra, si massaggiava la evidente protuberanza nei pantaloni. Ed Elisa”

‘MA CI HAI VISTI?’

‘COSA NE PENSATE VOI? MICA HO IL CAZZO DURO PER NIENTE, HO VISTO COME TI SBATTEVA, LO SAPEVO CHE SEI UNA TROIA , CHE VUOI SOLO IL CAZZO!!!’

Mauro intervenne”.

‘SMETTILA SEI UBRIACO!!!! RICORDATI CHE STAI PARLANDO CON TUA SORELLA!!!’

E Matteo tirandosi fuori il pene”

‘GUARDATE COSA AVETE FATTO! GUARDA CHE CAZZO DURO CHE HO!’

Elisa fece per andarsene, ma suo fratello la afferrò per un braccio, e la attirò verso di se, Mauro vide la mano di Elisa afferrare il cazzo duro del fratello e segarlo, egli rimase allibito, ma la cosa lo eccitava, gli piaceva vedere la sua giovane fidanzata, segare il fratello. Lei vide suo Mauro aprirsi la patta dei pantaloni e estrarre a sua volta il cazzo, con la cappella ancora umidiccia, non del tutto duro, menarselo guardandola mentre incestava con il fratello.
Matteo, mettendo una mano dietro la nuca della sorella la invitava ad abbassarsi e lei acconsentì accovacciandosi davanti a lui e prendendoglielo in bocca iniziò a spompinarlo inghiottendo il cazzo fino in fondo e poi facendolo fuoriuscire per intero dalle sue labbra rituffandosi giù inghiottendolo ancora fino alla radice. Mauro, ormai completamente eccitato, si avvicinò alla coppia e piazzò il suo cazzo contro la guancia della moglie, lei lo sentì e alzando lo sguardo, con gli occhi gli sorrise e glielo prese in mano iniziando un sapiente pompino alternato, un colpo a uno e uno all’altro.
Matteo lo estrasse per primo e con alcuni colpi veloci della mano venne sborrandogli sul viso e sul vestito, seguito dagli schizzi di Mauro, anch’essi sul viso e sui capelli di Elisa.
In bagno si ripulirono tutti e tre e uscirono sorridenti , complici, soddisfatti di questa bella ed eccitante avventura.
Verso le 17 del pomeriggio, si iniziò a ballare, musiche lente e languide e tutti volevano ballare con i fidanzatini.
Enrico, il papà di Elisa, appassionato di ballo, quando fu il suo turno, prese Elisa fra le braccia e stringendola a se iniziò a ballare un lento degli anni sessanta.
Lei sentiva il corpo di suo padre, che aveva potuto ammirare nudo, contro il suo, e questa cosa gli procurava delle strane sensazioni. Elisa era da sempre innamorata di suo padre, ma il suo amore verso il genitore, sembrava andare oltre l’amore tra una figlia e un padre. Lei sentiva comunque, che anche il papà era attratto in modo non del tutto naturale da lei. Mentre ballavano Elisa ebbe l’impressione di sentire premere contro il suo ventre qualcosa di duro, ma scacciò l’idea, pensando che la sua mente ormai era ottenebrata, dagli avvenimenti successi pochi minuti prima. Quando la musica cessò, lei lasciò cadere lo sguardo sulla patta di papà e ciò che vide la turbò. Lui aveva il cazzo duro e lo si vedeva chiaramente! Suo padre la desiderava!
Si voltò e si allontanò contrariata ma eccitata da questa cosa. Non seppe resistere e raccontò il fatto a suo fratello Matteo. Lui si sedette al suo fianco, e le spiegò che il loro padre ne aveva parlato con lui e che aveva confessato di provare desiderio per lei.
D’altra parte anche la mamma prova lo stesso desiderio verso di me, la nostra famiglia è fatta così, forse siamo animali, ma siamo sinceri, sicuramente non ipocriti, e certamente non violenti.
Un po’ per volta i parenti e gli amici salutavano i fidanzati e si allontanavano, verso le diciotto erano ormai seduti ai tavoli una quindicina di persone. C’erano: Elisa e Mauro, i genitori di Elisa , quelli di Mauro, Matteo, le sorelle di Mauro Giulia e Mery, zio e zia fratello e cognata di mamma, zio e zia fratelli e cognate di papà e tre amici comuni di Elisa e Mauro. Si riunirono tutti attorno ad un unico tavolo e con le bottiglie di liquori vari e alcune bottiglie di vino, e iniziarono a conversare con allegria.
Il discorso cadde sulla prima notte di nozze, che ai novelli fidanzati pareva lontanissima, e si sviluppò con battute salaci e un po’ volgari. La prima volta di Elisa, sosteneva suo padre, sarebbe stata dolorosa, avrebbe perso la verginità. Igiovani presenti invece sostenevano che ormai la strada era aperta!
Mauro confessò che ormai la verginità non apparteneva più ad Elisa. Avevano già fatto sesso da molto tempo prima e che lo avrebbero fatto ancora mille volte almeno prima del matrimonio.
Enrico, il papà di Elisa seduto di fianco alla figlia, stava con le mani appoggiate sulla patta dei pantaloni, e guardava intensamente sua figlia, lei se ne accorse e con noncuranza appoggiò la sua mano su quelle di suo padre. Lui fingendo indifferenza, tolse le sue mani e tenendo la mano di Lisa fra le sue gli fece sentire il suo cazzo duro dentro i pantaloni. Lei era eccitata sentiva sotto il palmo della mano il pene eretto di suo padre , e in modo incontrollato lo stringeva fra le dita, la sua figa era bagnata, percepiva ancora il desiderio salire dal basso ventre al cervello e viceversa. Di fronte a se Elisa aveva il viso serafico di Mauro, che la guardava con amore, e non capiva il suo sguardo perso nel vuoto, divorato dalla passione e dalla voglia di sesso.
Matteo seduto a fianco di della sorella, vedeva la mano di sua Elisa, appoggiata sul basso ventre del loro padre, ma non si rendeva conto di ciò che realmente stava accadendo. La mano di Enrico stava sovrapposta a quella di lei e le faceva compiere un movimento lungo l’asta rigida,lei, lo stringeva e sentiva il calore salirgli dalla figa al ventre e su verso il suo viso, fino a raggiungere il cervello. Matteo, appoggiando i gomiti al tavolo si voltò verso sua sorella, con fare indifferente, per vedere meglio, e , si accorse di cosa stava succedendo. Il cazzo gli si rizzò in una frazione di secondo dentro ai pantaloni, senza vergognarsi di nulla, aprì la zip e lo estrasse, poi prese la mano libera di Elisa e glielo fece stringere tra le dita. Enrico vide la scena e anche lui tirò fuori il membro rigido e i coglioni gonfi di sborra. La ragazza ora teneva i due cazzi duri tra le mani e li segava stando con il vestitino sollevato sulle cosce spalancate.
Mentre questo stava succedendo, Laura, la madre troia di Mauro, seduta di fronte al marito, si accorse dei movimenti e fingendo indifferenza, si alzò e si avviò verso le toilette, poi quando si accorse che nessuno si interessava più ai suoi movimenti, girando attorno ai tavoli si portò alle spalle del terzetto incestuoso e li colse di sorpresa e a bassa voce abbassandosi frappose il capo tra Elisa ed Enrico”..

‘Che maiali che siete tutti e tre’

Sobbalzarono all’unisono e si affrettarono a ricomporsi ma la mammina”..

‘Tanto vi ho visti bene,vi stava segando tutti e due, la troietta, quella che sarà la mia futura nuora’

‘Mi scusi Laura, io non so cosa mi è successo, mi sono trovata in mezzo a loro che lo hanno tirato fuori e me li sono trovati in mano’

‘Si, dai, verginella, lo so già che sei troia, sei troia come me, ti piace il cazzo vero? Poi impugnarne due assieme è un vero sballo o no?’

‘Si è vero due cazzi duri in mano danno delle belle sensazioni, ed è anche vero che io amo il cazzo, però questa volta sono stata coinvolta quasi a mia insaputa!’

‘E dai Elisa, li segavi entrambi senza saperlo! Ma fammi il piacere dai!!!’

Mentre questo dialogo proseguiva, sempre più a voce alta, giunsero, incuriositi dal fitto conciliabolo dei quattro, il fidanzato Mauro e Marcella, la mamma di Elisa, si avvicinarono al quartetto ed udirono alcune frasi, molto compromettenti.
A questo punto, Marcella””’

‘Eli, ma hai toccato veramente papà e Matteo? Non credevo di aver fatto una figlia così maiala! Ma ti rendi conto che è incesto? E poi voi due, maiali più di lei, glielo avete dato in mano!!!!’

‘Marcella, ho ballato con lei e non so se è il vino, i liquori, o cosa sia stato, sta di fatto che mi è venuto duro e credo che la stessa cosa sia successa a Matteo.’

Intervenne Mauro”.

‘Va beh dai, cosa sarà mai successo!?? Può capitare che anche tra parenti ci si ecciti, anche mio padre e mia madre lo sanno. Vero papi? Vero mami?’

E Marco”.

‘Si dai, con Elisa e Mauro ci siamo già divertiti, tutta la settimana scorsa al mare, abbiamo fatto tutti e quattro delle belle maialate. Persino io e mio figlio ci siamo inculati e le donne se la sono leccata alla grande!’

Marcella ed Enrico si guardarono allibiti, rimasero per alcuni istanti basiti, sorpresi, da queste parole poi fu Elisa a prendere la parola”’

‘Papi e mami, non fate tanto gli scandalizzati, io vi ho visti mentre lo facevate con gli zii. Si mami, tu e tua sorella, nello stesso letto, a casa nostra, vi siete scambiati i mariti, quindi tu e lui siete porci come lo sono io, e che cazzooo!!’

Enrico allora”.

‘Ah quindi qui in questo momento, ci sono i miei fratelli con le mogli, e i figli, con i quali già abbiamo incestato alla grande, e poi anche la vostra famiglia è incestuosa!!! Sbaglio o sono presenti quelli con i quali avete scopato anche voi ???’

E Marcella indicando i parenti suoi rimasti seduti dalla parte opposta del tavolo”’

‘Si è vero, sono loro, quelli seduti qui davanti a noi, è con loro che abbiamo giocato qualche volta.’

Il dialogo cessò all’improvviso e come ad un segnale convenuto, qualcuno decise di passare all’azione, uno dei fratelli di Marcella, abbracciò da dietro sua sorella e le prese le tette in mano da sopra il vestito, strizzandogliele con forza, Enrico, Matteo e Mauro estrassero i loro cazzi duri e in piedi tutti e tre, attorniavano Elisa, porgendogli il membro duro e scappellato. Laura, la mamma più troia di tutti, si avvicinò a uno dei ragazzi, cugini di Elisa e abbassandogli prima i pantaloni e poi lo slip gli si inginocchiò davanti e gli ingoiò il cazzo, iniziando un sapiente pompino. Lo zio Vittorio, si mise dietro di lei e sollevandola per i fianchi, le sollevò la gonna sfilandogli il perizoma, e gli sputò sul buco del culo, poi gli appoggiò la cappella turgida e la spinse nell’ano della cognata.
Lei, succhiava il cazzo del giovane ragazzo, e lo prendeva in culo, tranquillamente, muovendo le chiappe a destra e sinistra per agevolare la penetrazione. Enrico si era intanto sdraiato a terra su un tappeto persiano ed Elisa si era seduta impalandosi sul cazzo di suo padre, che le penetrava profondamente il culo. Sdraiato sopra alla ragazza c’era Marco, che gli stantuffava la figa. Dietro di lui suo figlio Mauro che lo inculava con colpi decisi, gli stessi colpi si ripercuotevano su Elisa che sentiva il cazzo del futuro suocero piantarsi dentro la vagina fino ai coglioni. Le grida di piacere, si confondevano l’una con l’altra, non si riusciva più a distinguere da dove precisamente provenissero.

‘Ahhaaa. Siiiiii. Uuummmhhhh. Troiaaaaa. Porco maiale. Padre ricchione, ti inculoooo, siiii. Pompami il cazzo maiala!!! Sborroooo. Dai che godoooo, mi fai venireeee. Siii maiala, che zoccola che seiii. Fottimiiiii il culooooo.’

L’incesto era generale, senza distinzione di età di sesso, di grado di parentela, tutti scopavano tutti, ogni maschio riempiva qualche buco, che esso fosse una figa, o un culo maschile o femminile poco importava. Si vide due fratelli sborrarsi in bocca, prima uno e poi l’altro, si vide le due future consuocere, leccarsi la figa facendo un magnifico sessantanove, Mauro e Matteo che dopo avere sborrato in bocca ad Elisa si pulivano il cazzo ingoiandosi a vicenda il pene ormai flaccido ma ancora generoso di sborra calda e densa. Lo zio Franco si mise in piedi sul tavolo e ubriaco fradicio, iniziò a pisciare benedicendo tutti con abbondanti getti di pioggia dorata. La più troia fu naturalmente Laura, riconosciuta da tutti come la mamma più porca al mondo, che si mise sotto e spostandosi a bocca spalancata, cercava di intercettare la maggior quantità di urina possibile.
La matassa aggrovigliata di corpi incestuosi, un po’ per volta si dipanò, e si udirono solo più gli ultimi ansimi, le ultime grida di piacere, gli ultimi gutturali rantoli maschili, che anticipavano e seguivano le sborrate conclusive. L’orgia incestuosa ebbe termine da lì a poco e chi nudo del tutto, chi invece solo parzialmente, cercava in giro i propri indumenti, la scena era esilarante, qualcuno teneva in mano uno slip chiedendo chi fosse il legittimo proprietario, fin che ogni capo trovò il proprio padrone e tutti esausti per la dura battaglia sostenuta si lasciarono cadere sulle sedie. Si guardarono tutti in faccia, quasi simultaneamente e dapprima, comparvero sui loro volti dei lievi e timidi sorrisi, poi a mano, a mano i sorrisi si tramutarono, in sorrisi più ampi e infine in risate più marcate e contagiose. Qualcuno alzò il calice per brindare”’.

‘Beviamo alla parentela più maiala del mondooooo!!!!!’

Tutti sollevarono i calici e bevvero felici e appagati. In fondo, in fondo la figa, la bocca, le tette o il culo, a chiunque appartengano sempre quelli sono, organi nati per farci godere! Se poi sono della figlia o della moglie o marito di un altro/a chi se ne frega, l’importante è sempre godere, godere e solo godere. Viva l’incestooooo!!!!

Ombrachecammina

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