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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'IncestoTrio

020 – Sandra, la sua mamma e la famiglia incestuosa

By 17 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un pomeriggio d’estate, e la giovane ragazza di nome Sandra, uscita in anticipo dall’ufficio, fece il suo ingresso nella casa dove abitava assieme ai suoi genitori, ai fratelli e alla giovanissima sorella . Come al solito si infilò direttamente in camera sua e si spogliò per cercare ristoro con una doccia tiepida, che le rilassasse le membra e contemporaneamente gli restituisse un po’ di vigore che la calda giornata le aveva tolto. Si guardò allo specchio e vide un corpicino ben fatto con tutte le curve e le insenature al posto giusto. I folti e lisci capelli neri incorniciavano un viso dolce, nel quale spiccavano i magnifici occhi azzurro chiaro. Più sotto il seno bello sodo e prepotentemente puntato in avanti, come fossero le ogive di un proiettile da bazooka sormontate dai capezzoli molto sporgenti e perennemente eretti. Il ventre piatto lasciava indovinare il lavoro svolto in palestra per allenare gli addominali che davano alla pelle la giusta tensione evidenziando lievemente la muscolatura. Scendendo ancora verso il basso, lo sguardo scivolava sulla collinetta implume che precedeva l’inizio della morbida fessura. Le cosce non troppo muscolose, le ginocchia piccole e puntute, i polpacci assolutamente femminili e i piedini curati con le unghie smaltate di rosso, completavano la splendida visione. La parte forse migliore di Sandra comunque era il lato ‘B’ . Il culetto pareva scolpito, talmente era perfetto, le natiche tonde sporgenti ben fatte e il solco che si immetteva tra le cosce, lasciando intravedere la parte finale della vagina, il dolce pacchetto, la gnocca, la spaccatela, insomma il paradiso per i maschi.
Nell’infilarsi sotto la doccia pensò che stranamente, entrando lei aveva salutato, ma non aveva ricevuto nessuna risposta, da parte degli altri componenti della sua famiglia.
Uscì dal bagno e appena in corridoio udì dei gemiti provenire dalla camera dei genitori, soffocò una risata pensando di aver colto suo padre e sua madre durante un amplesso e facendo attenzione a non farsi sentire rientrò nella propria camera. Si vestì, indossando una camiciola di seta bianca corta, tralasciando di infilarsi la biancheria intima.
Uscì dalla sua cameretta e entrò in quella di fronte, dove dormivano i suoi fratelli maschi, e la trovò vuota, stranamente vuota. Di solito sia Francesco, sia Roberto a quest’ora erano presenti e pronti per avventarsi sulla cena che la mamma preparava per tutti. Come ultima chance girò la maniglia dell’uscio dove dormiva sua sorella Chiara e con sua grande sorpresa si accorse che nemmeno la sua sorellina era presente. Si avvicinò alla porta della camera dei suoi e udì ancora dei gemiti e dei sospiri e curiosa si chinò sbirciando dal buco della serratura. Ciò che vide la lasciò basita, letteralmente di stucco, sul lettone oltre a mamma e papà , vi erano, Chiara, Francesco e Roberto, tutti completamente nudi. Si vedeva il grosso cazzo di papà Paolo infilato nel culetto di Francesco e sua sorella Chiara che ‘lesbicava’ con mamma Carla, mentre Roberto lo succhiava a Francesco.
Era un grande incesto Gay e Lesbico in piena regola. Sbalordita Sandra si ritirò nella propria camera, si buttò sul letto non sapendo se ridere o piangere, era sconvolta, senza parole, i pensieri le passavano per la mente confusi, le scene viste dal buco della serratura le passavano davanti come un film dell’orrore. Si sentiva anche eccitata, non aveva mai visto i suoi fratelli con il cazzo duro e men che meno quello di suo padre, di solito, uomo molto serio e riservato. La cosa che più di altre la lasciava frastornata era il comportamento della mamma, l’angelo del focolare, che si faceva leccare la figa da sua figlia, quella che, in casa, tutti, nonostante i suoi diciotto anni, chiamavano ancora la bambina.
Distesa sul letto cercando di mettere ordine nella sua mente, si accorse che quasi involontariamente la sua manina si era intrufolata fra le cosce e le sue dita abili si erano introdotte nel mezzo delle labbra della sua figa bagnata fradicia, eccitata da quanto visto e dalle scene che ritornavano prepotenti nella sua mente. Si masturbò fino a raggiungere l’orgasmo, fin quando le sue cosce si contrassero e si richiusero, imprigionando la mano fra di esse. Per lunghi minuti la sua mente fu libera, si sentiva appagata, per il momento il trauma pareva superato. Fece per rialzarsi dal letto e contemporaneamente udì la dolce voce della mamma che la chiamava per la cena. Si rinfilò la camiciola e ravvivandosi i capelli di fronte allo specchio si accorse che il suo viso era visibilmente arrossato, forse per il caldo e molto probabilmente come conseguenza del ditalino e del relativo orgasmo appena provato.
A tavola, tutti la salutarono come se nulla fosse, sorridenti ed estremamente gentili. La mamma era di nuovo la cara dolce mammina, mentre i suoi fratelli e la sua sorellina, erano tranquilli allegri, scherzavano fra di loro con la massima naturalezza, papà era serio come al solito, nulla faceva trasparire l’orgia incestuosa e pure omosessuale, alla quale tutti avevano partecipato poco prima.
Il padre a un certo punto domandò’..

‘Ma scusa Sandra, sei rientrata prima del solito dall’ufficio?’

‘Si, in effetti sono uscita prima, anche se sarebbe stato meglio che fossi tornata più tardi!’

‘Perché dici sta cosa, non capisco!’

‘Ragazzi, non prendetemi per il culo! Cazzo!!! Vi ho visti e sentiti prima, sono sconvolta!!! Porca puttana!!!! Avete le facce come il culo!!!’

La dolce mammina intervenne”.

‘Sandra, calmati, anche noi le prime volte eravamo straniti, specie dopo che giocavamo tutti assieme, ci siamo trovati quasi per caso, una parola tira l’altra, un gesto segue un altro e così ora facciamo sesso tutti assieme.’

Con le lacrime agli occhi Sandra”’.

‘Mamma, cavoli, ti ho sempre vista come un angelo, pura e casta e ora ti vedo che fai la lesbica con Chiaretta, e poi i miei fratelli, uno che da il culo a mio padre e l’altro che succhia il cazzo al primo come se niente fosse!!! Ma in che cazzo di famiglia sono capitata!!!’

Francesco disse la sua”’.

‘Ehi sorellina, ascolta bene, tu ti fai sbattere dal tuo uomo e vi ho anche visti che tu lo pigli in culo come se niente fosse. Si vi ho visti la sera di Natale, in camera tua, lo scorso anno, tu e lui e c’era pure il suo amico Mattia, scopavate in tre e tu facevi la maiala puttana che succhiava il cazzo a uno e si faceva inculare dall’altro. Quindi non fare la santarellina scandalizzata!!!! Tu ti diverti in un modo e noi in un altro ok????’

‘Beh cosa c’entra è sicuramente più normale la mia situazione che la vostra!!!’

Chiara con la sua vocina da bambina””

‘Io ho solo diciotto anni, ma cosa credi che non ho la figa dove ce l’hai tu? La mamma, anche lei, se non ti dispiace, è una donna, normale, che gli piace farsi scopare da papà o da qualche cazzo che gli piace e ha pure qualche inclinazione lesbica. Lei e io siamo bisessuali come lo sono Papà, Francesco e Roberto, ti è tutto chiaro?’

‘Si mi è chiarissimo, ma tutti voi potete farvi i cazzi vostri al di fuori della famiglia invece di scopazzarvi tra di voi!!!’

‘Figlia mia, ascoltami un attimo, io sono tuo padre, e ti ho sempre voluto bene come ti vogliono bene tutti gli altri, ma noi questa situazione non l’abbiamo voluta intenzionalmente, è stata una conseguenza di discorsi fatti la sera qui in casa, di qualche video visto tutti assieme, di presa coscienza degli effetti collateralidi queste nostre conversazioni, tipo le erezioni mie e dei tuoi fratelli, delle fighe di tua sorella e di tua madre, che dopo certi discorsi e certe scene erano bagnate fradice!!!’

Ancora Chiara”’..

‘Scusa ma tu ci hai spiati stasera vero? Non ti sei eccitata?? Dicci la verità, la vera verità, eri eccitata o no?’

‘Per la verità si, devo ammettere che mi sono eccitata, si è vero, verissimo, ma questo non giustifica le vostre abominevoli azioni!’

Roberto che non aveva mai parlato fino a quel momento””

‘Ehi sorellina, ti sei fatta un bel ditalino vero?

‘No non me lo sono fatta!’

La mamma guardandola negli occhi””

‘Sandra, Sandra! Quando dici le bugie te lo si legge negli occhi, ti sei masturbata vero????’

‘Ebbene si mi sono sditalinata, si è vero e allora????’

‘Beh niente di particolare, ma mentre guardavi me e Chiara che ci leccavamo la figa e i maschietti che si scambiavano piacere, ti sei bagnata, eri eccitata e nonostante gli interpreti delle scene fossero i tuoi parenti più stretti ti sei masturbata godendo, rivedendoci nudi a fare sesso!!!’

Il babbo”

‘Sandruccia, guarda che non sei esclusa, se vuoi puoi partecipare anche tu, pensaci, domani è domenica, se nel pomeriggio vuoi divertirti con noi”..’

Roberto, che gli era seduto vicino, mentre papà parlava, allungò una mano sulla coscia scoperta della sorella e risalì lentamente verso l’inguine. Sandra lo fermò artigliandogli la mano e respingendolo. Dal lato opposto Francesco insinuò una mano dentro l’ampia scollatura e le palpò una mammella, lei cercò di respingerlo ma ora le mani erano quattro che si infilavano sotto la corta tunica sollevandola oltre le natiche fin su, lasciandogli scoperte le tette sode, bianche come il latte.
La camiciola di lino fu gettata sulla vicina poltrona e lei nuda come sua madre l’aveva creata si trovò ad essere in balia dei suoi fratelli e anche da suo padre che in piedi dietro di lei gli appoggiava il cazzo sulla spalla nuda. Sandra era senza difese, con tante mani che si impossessavano del suo corpo, dei suoi organi, che le aprivano le labbra della figa, la titillavano sul clitoride, le stringevano fra i polpastrelli i capezzoli ormai eretti, duri, estremamente sporgenti. Si abbandonò esausta, stanca di lottare, e finalmente abbandonata, si lasciò cogliere dal piacere che la sua famiglia le offriva, non metaforicamente ma realmente a piene mani.
In pochi attimi si sentì sollevata di peso, era suo padre che la teneva in braccio e la portava verso la camera da letto. Lui la lasciò cadere sul grande letto, teatro delle precedenti rappresentazioni, ancora disfatto, immediatamente gli fu sopra e con decisione la voltò con il culo in aria, poi gli sputo a più riprese la sua saliva nel solco delle chiappe e con le dita gliela spalmò fuori e dentro l’orifizio raggrinzito. Lei sentì la durezza della grossa cappella spingere contro la sua verginità anale e farsi strada all’interno, dentro il suo intestino caldo.

‘Pà, cazzoooo, mi fai maleeee, ma sei pazzooo, smettilaaaa, mi stai spaccando il culooo!!!’

‘Siii, verginella, sei troia come tutte le altre, ti rompo il culo, così ti riempio di sborra, zoccoletta che non sei altro!!!!’

‘Dai marito mio, sfondagli il culo, a quella che se la tira tanto!!!’

‘Siiii, guarda come ti scivola bene nel culo figlia mia zoccoletta!!! Scommetto che comincia a piacerti!!! Non strilli più eh?? Godi vero, dimmi che godi con il culo porcellina!!’

‘Sei un padre bastardo, mi fai godere, si mi fai godere, sei un porco maiale! Datemi un cazzo in bocca, su fratellini, fatemelo succhiare, luridi fratelli!!!!’

La situazione era molto eccitante, si vedeva Paolo che si inculava a pecorina Sandra, che a sua volta succhiava il cazzo di Francesco posizionato in piedi sul letto. Chiara si era intanto infilata tra le gambe divaricate di suo padre e raggiunta la figa della sorella la stava leccando, dando un colpo di lingua anche ai coglioni di suo padre Paolo. A fianco sull’altro lato del letto, Carla sdraiata supina con le cosce spalancate si faceva scopare da suo figlio Roberto. Ormai le voci erano confuse, tutti parlavano gridavano godevano, la scena era una vera babilonia””

‘Siii fottimi, figlio miooo!!’

‘Leccami la figa, bambina, leccala che mi fai godere, continua papi sbattimelo in culo a fondoooo!!’

‘Fai silenzio e succhiamelooooo, dai che ti sborro in bocca, sorellina daiiiiii!!!’

‘Siii te lo ficco fino in fondo, senti i coglioni come ti sbattono sulla figa???!!!’

‘UUUmmmhhhhhhhhhh!!!!’

L’orgia incestuosa, era al culmine e dopo pochi minuti, Paolo eiaculò nell’intestino della figlia accompagnando la sborrata con grida roche, mentre Francesco liberò i getti di sperma svuotandosi i coglioni dalla crema densa, nella bocca di Sandra che ingoiò il delizioso e caldo nettare. Roberto, intanto, aveva sfilato il cazzo dalla figa della madre e mettendosi a cavalcioni glielo aveva infilato fra le grosse tette, lei tenendosi le pesanti mammelle glielo aveva imprigionato, si vedeva la cappella violacea fuoriuscire da quel morbido e burroso tunnel, proseguire fino a raggiungere la bocca spalancata di Carla che con la lingua protesa attendeva avidamente che il figlio le sborrasse in bocca. Gli schizzi arrivarono densi e copiosi inondandogli la bocca e raggiungendola sugli occhi e sui capelli, lei lo munse fino a risucchiargli tutta lo sperma che aveva nelle palle. Chiara infine, con estrema rapidità prese il posto di Roberto, fra le cosce spalancate della madre, iniziando a leccargliela, poi dopo averla portata ai margini dell’orgasmo smise e agilmente si mise sopra di lei in posizione di ’69’ . Le due donne si leccavano il clitoride e con le dita si penetravano alternativamente la figa e il culo, scopandosi a fondo con ritmo rapido e veloce. Madre e figlia vennero contemporaneamente con urletti e gemiti che si propagarono nell’intero alloggio. Per fortuna che la loro casa era indipendente e lontana dalle orecchie degli estranei. I corpi dei cinque componenti della famiglia erano abbandonati e anche sovrapposti nel grande letto, Sandra, la nuova arrivata del gruppo sorrideva felice e appagata.
Poi uno per uno si alzarono stancamente e si avviarono nei bagni per darsi una ripulita, era iniziata una nuova fase, dove l’intero gruppo di famiglia era coinvolto dal sesso, senza alcuna distinzione ne di età ne di grado di parentela, erano come i quattro moschettieri, anzi i cinque moschettieri, ovvero tutti per uno e uno per tutti. Forse sarebbe meglio dire tutti dentro uno e uno dentro tutti’

La allegra famigliola si ritrovò, mezzora più tardi, un po’ alla spicciolata, nell’ampio salone, per alcuni minuti regnò l’imbarazzo e nessuno voleva parlare per primo, così il capo famiglia ruppe il ghiaccio””.

‘Sandra, vedo nel tuo sguardo un ché di malizioso , sicuramente ti senti imbarazzata, mi sembra che alla fine l’esperienza ti sia piaciuta e forse ora vedi le cose da un punto di vista diverso, o sbaglio?’

‘Si in effetti, non hai sbagliato una virgola, mi è piaciuto, forse mi sono liberata di qualche tabù, certamente sono ancora dell’idea che tutto questo non sia da considerarsi del tutto normale. Ma ormai ho scelto la mia strada, accondiscendendo al vostro volere, ai vostri gesti, e a tutto quello che ho vissuto prima con voi. Quindi eccomi qua, rilassata, soddisfatta e perché no anche felice, di aver scoperto la mia famiglia in tutto e per tutto.’

‘E poi ascolta me che sono tua madre, un cazzo come quello del babbo, se lo sognano in molte e noi della famiglia abbiamo il piacere e l’onore di gustarcelo ogni qual volta ne abbiamo voglia. Senza contare che Roberto e Francesco sono molto bene attrezzati pure loro, aggiungi che siamo tutti bisessuali e quindi il nostro piacere, sessualmente parlando, vale doppio rispetto a chi è solo eterosessuale oppure solo omosessuale!!’

‘Io non so se lo sono, non ho mai provato ad andare a letto con un’altra femmina potrebbe piacermi ma pure farmi schifo.’

‘Tranquilla sorellina, io anche avevo solo provato maschietti, poi è successo una volta con la mamma ed eccomi qui ad amare il cazzo e la figa allo stesso modo.’

Sorrisero tutti, e il babbo servì un liquorino, poi si avvicinò a Sandra e le sfiorò dolcemente il viso con una carezza””.

‘Benvenuta fra noi!!’

‘Grazie di avermi accolta, cercherò di essere all’altezza della situazione’

La serata proseguì stancamente fin quando, papà e mamma salutarono gli altri e si avviarono a letto per andarsi a riposare e recuperare così le energie spese nel pomeriggio. Anche Sandra e gli altri, dopo qualche minuto si scambiarono il bacetto della buonanotte e si avviarono ciascuno nelle proprie camere.
La notte trascorse tranquilla, nessun incubo tormentò il sonno di Sandra che si svegliò al mattino piena di energie e molto rilassata, se non fosse stato per la pipì che gli scappava, non si sarebbe voluta alzare. Si udiva solo il leggero ronzio del condizionatore, che provvedeva a mantenere la temperatura della camera veramente piacevole, per il resto solo silenzio. Gli altri componenti della famiglia dormivano ancora tutti e lei, piano, piano, per non disturbare, aprì la porta della sua camera e si avviò nel corridoio, raggiunse il bagno e finalmente seduta sul water si liberò della pipì.
Come il solito si sedette sul bidet e provvide a lavarsi le parti intime. Passando l amano sul buchetto del culo si accorse che la Rosellina anale, di solito, stretta e chiusa, accettava l’ingresso del suo ditino senza problemi. Era in effetti un po’ indolenzita in quella parte e chiaramente il cazzone di papà aveva aperto la strada per le prossime penetrazioni. Si certo, era stata la prima volta, ma certamente non sarebbe stata l’ultima! La fighetta era asciuttina e lei se la deterse bene, molto bene, dedicandoci più tempo del solito, fin quando si accorse che il lavaggio si stava trasformando in ditalino. Si impose di smettere e nonostante l’umidità avesse ormai invaso l’interno della sua vagina, si sollevò e fece scivolare ai piedi la leggera vestaglietta. Aprì il rubinetto, regolò l’acqua, ottenendo un getto tiepido, e si infilò sotto, chiuse i vetri smerigliati della cabina doccia e rimase ferma, con le braccia abbandonate sui fianchi, mentre l’acqua le accarezzava il corpo scivolando in tutti i suoi anfratti. Si ridestò dal lieve torpore e con la spugna naturale iniziò a massaggiare il suo corpo dalla testa ai piedi. Non si accorse che nella stanza da bagno era entrato qualcuno che spiava le sue mosse, era Francesco, suo fratello, che mentre la osservava in trasparenza si masturbava il cazzo duro, poi lui decise di aprire la porta scorrevole e i loro sguardi si incrociarono contemporaneamente. Lei di istinto mise le mani a coprire il seno e la striscia di peli che le adornava l’inguine, mentre lui teneva il suo grosso pene con l amano destra e se lo scappellava piano. Sandra a questo punto prese il fratello per il cazzo e se lo tirò all’interno della doccia, poi si accucciò davanti a lui e gli ingoiò il membro duro, dalla quale cappella fuoriusciva una goccia di liquido trasparente che lei provvide a leccare ingoiandola.

‘Mmmmmmmhhhh, come succhi bene sorellina mia, sei meglio della mamma, te ne intendi di cazzi vero?’

‘Uuummmmmmm’

Mentre i due ‘giocavano’ nella grande stanza da bagno entrò anche Roberto, immediatamente vide la scena e si avvicinò alla coppia accarezzando il culetto di Francesco. Lui si voltò verso il fratello e poi con la mano protesa dietro gli impugnò il cazzo duro e si mise a segarlo piano piano.

Sandra se ne accorse e sollevandosi chiuse il rubinetto della doccia e fece cenno a Francesco di uscire, poi fece avvicinare i due fratelli e si inginocchiò sul morbido tappetino di spugna azzurro, prese un cazzo in bocca e uno in mano e iniziò a lavorarseli con calma. Notò che Francesco aveva il fusto del membro dritto, parallelo al pavimento con la cappella larga e le palle molto grandi, mentre Roberto, in erezione lo aveva parallelo al ventre, era più lungo ma anche più sottile di quello del fratello, non era dritto ma curvo, lievemente arcuato verso l’alto. Dopo pochi secondi di questa alternanza tra il pompino e la sega, i due maschi la fecero sollevare e Francesco sdraiandosi sul tappeto la fece sedere sopra di lui e la impalò nel culo. La grossa cappella entrò senza problemi nel culetto ormai non più vergine e lui la spinse, tenendola pe ri fianchi, verso il basso prepotentemente. Poi portò le mani alle tette e se l’attirò contro il torace esponendola così a Roberto che si inginocchiò fra le cosce di entrambi e aprendole la figa con le dita guidò il cazzo all’interno, penetrandola con decisione. Due cazzi assieme lei non li aveva mai presi, e le sensazioni che ne derivavano erano meravigliosamente al di sopra di ogni possibile aspettativa. Sandra poteva sentire che i due cazzi si toccavano fra di loro attraverso la sottile membrana che divideva l’apertura anale da quella vaginale””.

‘Wooowwww, che goduriaaaa, due cazzi dentro assieme, uuummmm, sfottetemi, fratellini miei, dai scopatemi voglio che mi sborriate in bocca, fatemi godere, siiiiiiiii’

‘Toh, toh! Prendilo nel culo troietta!! ‘

‘UUmmmmm che fighetta deliziosa sei fradicia come una puttana!!!’

Attirato dalle esclamazioni del terzetto, papà Paolo entrò in bagno e vedendo la scena si tolse la vestaglia e prendendosi in mano il grosso cilindro di carne che gli pendeva fin altre metà coscia, iniziò a scappellarselo e ad agitarlo fin quando l’erezione fu completa. Il grosso cazzo ora svettava maestoso e lo si poteva misurare ad occhio sui venticinque centimetri. Il buon Paolo individuò il primo buco disponibile che gli si prospettava davanti, era il buco del culo di Roberto, il padre lo tenne fermo per i fianchi e poi posizionandosi dietro al ragazzo gli appoggiò la dura cappella e spinse con estrema decisione, il glande violaceo sprofondò nelle viscere di Roberto che”’

‘Papi mi fai male cosi a secco!!! Hai un cazzone mostruoso!! Porca puttana, mi spacchi il culooo!!!’

‘Dai troietta, non è la prima volta che te lo sbatto nel culo a secco!!! Fra un po vedi che godi come sempre, intanto fottiti la troietta di tua sorella!!!’

‘Mi fate godere bastardi!! Due cazzi dentro di me, è fantastico, papi mi sembra di sentire anche il tuo che mi sfonda, sento i tuoi colpi nel culo di Roby!!!!’

‘Eh si sono io che do il ritmo adesso, senti questo colpo , senti quest’altro!!! Ti apriamo la figa cosi poi te ne mettiamo due dentro assieme lo vuoi puttanella ???”’

‘Siiii, papi, siiiiii datemi piu cazzo che potete, godooo, sto per venire, continauteee, siiiiii, godooooo, vengooooo, wwoooooaaaooo, siiiiiiiiii, godooooooo, ahhhhhh, aahhhhh, uummmmmmm”’..’

‘Come gode la troiaaaaa, inculami papi, continuaaaa!!!’

Sandra esausta e goduta si sfilò dal cazzo nel culo e da quello in figa, mentre Paolo senza toglierlo continuava a incularsi Roberto. Francesco si mise a pecorina davanti al cazzo duro di Roberto e lui lo penetrò. Si era formato un bel trenino e Sandra per non perdersi niente si sdraiò prona raggiungendo con la bocca il cazzo di Francesco che per i colpi che ricevveva da dietro, si sfotteva sua sorella scopandosela in bocca.

‘Che maiala, vuole la sborra, sei troia Sandruccia!!! Dai sorellina, dai continua che ti do da bere!!!’

‘Godooo, ti sborro in culo, figliolo mio, ti allago l’intestino, sei anche tu una grande troia. To h prendila ti riempioooo, sborrroooo, sborroooo, uuuaagghhhh, uuummmmhhh, ahhhhhhhhhh’.’

‘Eccola ti sborro in bocca, puttanella succhiacazzi!!! Sborrooooooo, siiiiiiii, uuummmhhhh, ahhhhhhhhh, ahhhhh, siiiiiiiiiiiii”..’

‘Eccomi fratello mio ti sborro in culoooooo, siiii muovi il culo porco sei un maiale, come te lo godi il cazzo in culoooooo, sborroooooo, sborrroooo, uuummmm hhhh, ahhhhhhhhh prendilaaaaaa”’

I quattro si sollevarono in piedi e Paolo bacio in bocca Sandra ripulendola della sborra che ancora lei custodiva gelosamente e golosamente dentro il cavo orale. Anche i due fratelli si baciavano con la lingua in bocca accarezzandosi e stringendosi con amore e tenerezza.
Si rimisero a turno sotto la doccia e ripuliti allegri e sorridenti si avviarono per vestirsi ognuno nella propria camera.
Sandra fece capolino per vedere se Chiara dormiva ancora e con enorme sorpresa la colse a leccare la figa di sua madre. Le raggiunse sul letto e superata la sorpresa, le due lesbiche la accolsero assieme a loro baciandola in bocca, succhiandogli i capezzoli, leccandogli la figa ancora fradicia, penetrandola con le dita nei suoi buchi più nascosti, fin quando Chiaretta iniziò a godere. Sandra si fermò un attimo a osservarla con attenzione. Era uno spettacolo nello spettacolo, si muoveva con mosse inarticolate, abbassava il bacino ritmicamente e poi lo lasciava cadere giù sul letto, sollevava in alto le gambe, le spalancava e le richiudeva fin quando l’orgasmo la prese e la sua voce si sentì acuta ””’

‘Ahhhhhhhhhh, vengoooooooo, siiiiiiiiiiii, oddiiioooooo, vengoooooo, vengoooooo, godooooo, sono troiaaaaaa, siiiiiiiiii, ooooooooo, uuummmmmmm”.’

Carla venne anche lei mentre Sandra le succhiava e leccava il clitoride con molta discrezione, contrariamente a sua figlia Chiara, venne con mugolii soffocati ”’.

‘Aaaahhhhhhhh, uuummmmmm, mmmmmmm, mmmmmmm, ahhhhhhh, uuuuuuhhhhhh’..’

Sandra, ancora eccitata con la mano fra le cosce venne di seguito a sua madre””

‘Siiiiii, troieeeee, siamo troieeeeeeeee, lesbiche e troieeeee, godoooooo, uuummmmhhhh, woaaaawwwhhhh, siiiiiiiiiiiii””

La domenica volse al termine e la bella famiglia la utilizzò per rilassarsi e confessarsi, esponendo agli altri le proprie sensazioni e i propri desideri. Da domani nuova vita e quindi”’.

NUOVI CAPITOLI ‘ Buon sesso a tutti Ombrachecammina

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