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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'IncestoTrio

031 – Eleonora prova l’incesto

By 5 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mario, cinquantacinquenne marito e padre, dopo un lungo ed estenuante anno di lavoro, si stava godendo finalmente il suo primo giorno di vacanza. Lui era un uomo virile, con i capelli grigi, sale e pepe, bel viso, alla ‘Richard Gere’ , occhi scuri, intensi, che evidenziavano le sue lontane origini siciliane. Alto un metro e novanta, fisico curato senza ombra di pancia, e con tutti i muscoli, allenati in palestra, al proprio posto. In quel primo pomeriggio d’agosto il caldo era soffocante, nella sua villa, che lui condivideva con sua moglie e i suoi numerosi figli, stava sdraiato, con i soli pantaloncini corti addosso, nel suo giardino sotto una grande palma. Mentre leggeva un libro vide che al cancelletto, era arrivata sua figlia Eleonora, la più giovane delle sorelle e dei fratelli. Appena diciottenne, aveva conosciuto un suo coetaneo ed era con lui, che in quel momento faceva il suo ingresso sul vialetto lastricato in pietra, che attraversava il giardino.

‘Ciao papi’

‘Buonasera signor Mario’

‘Ciao, ciao a tutti e due. Da dove arrivate?’

‘Siamo stati in piazza con degli amici’

‘Ah, ok.’

‘Andiamo dentro, Fabio mi aiuta a studiare per l’esame di settembre’

‘Va bene, credo che ci sia la mamma in cucina fatevi dare qualcosa da bere.’

‘Grazie papi a dopo’

‘Ciao’

Mario, vide sua figlia allontanarsi assieme a Fabio e li osservò mentre facevano il loro ingresso in casa. Si sentì un po’ in imbarazzo, nello scoprirsi a guardare con attenzione troppo marcata, il culetto di Eli, lui la chiamava così, esso era, appena, appena coperto dai pantaloncini che lasciavano vedere chiaramente la parte finale delle natiche. Possedeva lo stesso fantastico culetto tondo e sporgente di sua madre quando era giovane e l’abbigliamento provocante lo metteva meravigliosamente in risalto. Pensò che anche il suo ‘boyfriend’ con quei jeans attillati aveva un bel culo, forse se lo era scelto apposta. A dire il vero il ragazzino, appena maggiorenne, era veramente carino, alto, magro, atletico e sembrava possedere delle doti, non troppo nascoste sotto quei jeans fascianti.
Mario, riprese in mano il libro e si accorse che i suoi pantaloncini corti faticavano a contenere e a nascondere una potente e quasi dolorosa erezione. Si impose di pensare ad altro immergendosi completamente nella lettura del libro giallo che aveva in mano.
Ad un certo punto, la sua lettura fu disturbata da voci soffocate che si udivano nella pace del pomeriggio assolato. Dapprima pensò a qualcuno che passando per la strada parlava sottovoce, poi si rese conto che dei gemiti attenuati venivano dall’interno di casa sua.
Si alzò e seguendo le voci entrò dalla porta finestra che dava sul giardino, fin quando le voci lo guidarono fuori dall’uscio della cameretta di Eli. Si abbassò e la scena che vide lo fece rialzare subito, sorpreso e scioccato. Poi si abbassò ancora e stette a guardare, la sua bambina stava succhiando il cazzo a Fabio. Lui stava in piedi e lei inginocchiata davanti a lui glielo teneva in mano e lo segava mentre con la bocca ingoiava la cappella pompando e succhiando. I gemiti che si erano uditi prima erano quelli del giovane ragazzo, che non riusciva a controllare il godimento che provava””..

‘Siiii, brava, dai Eli prendilo tutto in bocca’.. Togli la mano dal cazzo, stringimi piano le palle’..’

Mario, aveva estratto il grosso e lungo cazzo duro dai pantaloni e se lo stava menando, egli era completamente preso da questa scena che non si accorse dell’arrivo di sua moglie Loredana”’..

‘Mario, ma che cazzo fai??? Spii tua figlia??? Ti stai pure segando!!!’

Lui si sollevò di scatto e poi””’

‘Guarda anche tu quello che sta succedendo!!!’

Lei si avvicinò al buco della serratura ed ebbe anche lei un moto di sorpresa, anzi rimase allibita più del marito”..

‘Ma, non capisco, io non me l’aspettavo, è ancora una ragazzina, io , ecco, o madre mia!!!’

‘Stai calma, è solo un pompino!! Non è che si sta drogando!!! E poi è maggiorenne!!!’

Loredana si abbassò ancora e rimase a guardare dal buco della serratura a lungo, fin quando percepì le mani di Mario che gli sollevavano la gonna e il cazzo duro del marito infilarsi tra le cosce, strusciando sulle mutandine che gli coprivano la figa pelosa. Lei, eccitata per quel che stava vedendo, aprì le cosce, facilitando il compito a suo marito. Lui infilò i pollici delle mani nell’elastico del sottile perizoma della moglie e glielo abbassò fino alle caviglie, sfilandoglielo poi del tutto. Strusciò il cazzo contro la figa di Loredana e lo guidò fra le labbra dischiuse e umide, fin quando la penetrò iniziando a muoversi. La donna cercava di tenere l’occhio attento al buco della serratura, ma i colpi di cazzo che riceveva la facevano sobbalzare e non riusciva a vedere bene i movimenti di Eli e del suo ragazzino”.

‘Mario, aspetta un attimo, apro pian piano la porta, così vediamo meglio’

‘Ok dai, apri ma fai piano, che se se ne accorgono ci facciamo una figura di merda!’

Lory abbassò lentamente la maniglia della porta e la dischiuse leggermente. Si aprì cosi uno spiraglio dove i due genitori, vedevano chiaramente la giovanissima coppia. Lui con i jeans alle caviglie, mostrava il culo muscoloso ma liscio e glabro. Nascosta parzialmente dalle gambe del maschio si intravedevano le cosce aperte di lei e la sua mano fra di esse mentre si masturbava, infilandosi le dita nella figa. Dal movimento del bacino del ragazzo si comprendeva che la stava scopando in bocca.

‘Mario, dai mettimelo dentro adesso, mi metto così a pecorina, scopami, fammi godere!!’

Mario la prese per i fianchi e infilò il cazzo eretto, con un sol colpo nella figa di lei. Iniziò a sbatterla muovendo il bacino avanti e indietro. Quando sprofondava in lei contemporaneamente la attirava a se attanagliandogli i fianchi con forza.
Dopo pochi minuti, di questo movimento lei mosse un piede in avanti e involontariamente colpì il battente della porta che si aprì sbattendo contro il muro, con un rumore che parve essere uno scoppio””..

‘Mamma, papà ma ci state spiando? ‘

‘Non credevamo possibile che la nostra bambina, fosse già così maiala!!!’

‘La mamma e io siamo stupefatti da questo tuo comportamento!!’

‘Ehi papà, ma tu hai il cazzo fuori dai pantaloni e dici a me che non mi comporto bene!!!’

‘Ehhmmm, si ecco è vero ci avete eccitati. E’ stata troppo una emozione forte!!!’

‘Ma anche tu mamma, stavi facendo sesso con papi mentre ci guardavate??’

‘E’ colpa di tuo padre mi ha coinvolta lui ecco!!’

‘Dai Lory smettila di dire cazzate, eri d’accordo pure tu, anzi sei stata tu a voler aprire la porta!!’

Mentre si svolgeva questa discussione, la coppia di genitori era entrata nella cameretta e si trovarono tutti e quattro vicini. La prima a cambiare discorso fu Eleonora, guardando il cazzo ormai moscio di suo padre e quello altrettanto moscio di Fabio””.

‘Ehi Fabio, hai visto che cos’è un vero cazzo!!! Guarda quello di mio padre, sembra un pitone, mentre il tuo sembra una povera biscia!!!’

‘Beh io sono ancora giovane, mi crescerà ancora, magari mi diventa più grosso di quello di tuo padre!’

‘Si, ha ragione Fabio, io alla sua età ce l’avevo più piccolo del suo adesso’ Poi nel giro di due anni si è allungato e ingrossato ed è diventato come è ora. Quindi”’

Mario, con fare indifferente, avvicinandosi al ragazzo, glielo prese in mano, e lo soppesò poi disse”.

‘Non ti lamentare Eli, è un bel pisello, crescerà e quando lo prenderai nella figa vedrai che ti farà godere un sacco!!’

Al contatto della mano di Mario, il cazzo ebbe un sussulto e nel giro di pochissimi secondi divenne duro come il marmo. Anche quello di Mario diventò duro e i due maschi si trovarono uno di fronte all’altro con le cappelle che si toccavano. La mano del ragazzo impugnò a sua volta il pene dell’uomo e cominciò a sua volta a masturbarlo. Mentre avveniva ciò, madre e figlia, in piedi anch’esse, si masturbavano le figa con le mani che scomparivano fra le loro cosce aperte.
Fabio strinse il cazzone duro del futuro suocero, e guardando l’uomo negli occhi, avvicinò la sua bocca a quella di Mario e lo baciò, dapprima appoggiando le labbra sulle sue e poi i due maschi, dischiusero le loro bocche e le lingue si intrecciarono, esplorando a fondo le cavità orali. Essi si masturbavano il cazzo a vicenda, fin quando, Mario si staccò dalla bocca del giovane ragazzo e si accucciò lentamente di fronte a lui, infilandogli una mano a coppa sotto ai coglioni, glieli soppesò e li strinse lievemente per valutarne la pienezza e la consistenza. Le mani di Fabio si appoggiarono sulla nuca di Mario e lo attrassero verso il suo pene inalberato. L’uomo sollevò lo sguardo e incontrò quello del giovane, poi si introdusse la dura cappella fra le labbra, mosse la lingua e mentre lo pompava iniziò sapientemente a leccargli il filetto teso. Loredana ed Eleonora incuriosite dalla scena che stavano vedendo, si avvicinarono ai due maschi e la mamma, accarezzò il capo di suo marito, lui smise di succhiare il cazzo al fidanzato della figlia e si sollevò in piedi, a questo punto davanti a lui si inginocchiò Eli che circondò con la mano il pene del padre, lo impugnò bene, lo masturbò per alcuni secondi e poi se lo portò alla bocca e tendendo le labbra riuscì ad avvolgere la cappella violacea e lucida di lui. Mamma Loredana, si disinteressò di loro e si avvicinò a Fabio, lo strinse a se e lo baciò in bocca con passione, poi prendendolo per mano lo guidò verso il letto, ci salì sopra e si mise a pecorina, invitò poi con un gesto inequivocabile, il ragazzo a possederla.
Lui si posizionò dietro di lei e le appoggiò il cazzo alla figa, penetrandola senza incontrare alcuna resistenza. Il membro di Fabio scivolò in lei fino in fondo, la figa della donna era fradicia di umori, e lui la possedeva con colpi violenti affondandogli fino ai coglioni”’

‘Siiiii, scopamiii, siiiiii, bravoooo, come scopi beneeee, si daiiii tuttooooo, siiiiii, fottimiii’..’

‘Hai la faccia da troia, lo immaginavo che morivi per il cazzoooo”..’

‘Siiiii, sono una troiaaaaa, sbattimi forteee, siiiiiiiiiii, ahh, ahhh, ahhhh””’

‘Sei più troia di tua figlia, guarda come spompina tuo maritooo!!!!’

La coppia padre e figlia, ora si avvicinò a loro ed Eleonora appoggiò il busto sul lato del letto libero, in modo da porgere le natiche al padre, lui si avvicinò a lei e si accucciò dietro di lei iniziando a leccargli la figa e il buco del culo. Dopo averla ben lubrificata, si alzò e in piedi dietro a sua figlia puntò dritto il grosso cazzo sul buchetto del culo e spinse con estrema decisione”..

‘Papiiii, bastardoooo, mi spacchi il culoooo, noooo, sono vergineeee, nooooo, mi fai maleeee’.’

‘Zitta troia, ti rompo per bene il culo, come l’ho rotto a suo tempo a quella zoccola di tua madre”

‘Ahiaaaa, pianoooo, bastardoooo, pianoooo, mi spacchiiii”.’

Sul letto Fabio scopava con colpi sempre più veloci scopava mamma Loredana, che godeva e incitava il giovane amante’..

‘Ficcamelo anche tu nel culoooooo, voglio godere con il culoooo, sbattimelo dentroooo, lo voglio dietroooooo”.’

‘Che vacca che sei”.. adesso te lo ficco in culooo!!!!! Toh prendiloooo, uuummmhhhhh che buco del culo largo che hai!!! Te lo ha allargato per bene tuo marito eh???………..’

‘Bravo Fabio, inculala, che io ti apro per bene il buco di Eli’….’

‘Siiii, allargali bene il buchetto che poi la fotto io nel culo, la mia troietta”’

‘Papiiii, fai pianooo, spingilo piano dentro, ma continuaaaa’..’

‘Siiii troietta mia, ti piace adesso vero???……’

‘Siiii, papiiii, siiiii, continuaaaaa, daiiii che mi fai godereee, daiiii spingilo tutto dentroooo”.’

‘Anche io godoooo, dai Fabioooo, mettimelo tutto dentroooo, dai che io mi sditalino mentre tu mi inculiiiii, siiiiii, daiiiiii, daiiiiii, oddiooooo, godooooo, godooooo, vengooooo, siiiiiii, ahhh, ahhh, ahhhh. Uuummmhhhhhh, siiiiiiiiiiiii”’..’

‘Bambina mia ti sborro in culooooooo”.’

‘Siiii, papiiiii, siiiii, godo anch’iooooo, dai veniamo assiemeeeee, oooo godoooooo, siiiiii, dai sborraaaaa, daiiiii, vengooooo, oh siiiii, io vengoooooo, ahhhhhh, ahhhhhh, siiiiiiiiii”..’

‘Ti riempi il culo di sborra Loredanaaaaaa, siiiiiii, tohh, prendilaaaaa, sborrooooo, sborrroooo, ahhhhh, uuummmmmm, uummmmmmm””.

Mario si accasciò sul corpo di sua figlia e rimase cosi per alcuni minuti muovendo ancora il bacino con colpi inconsulti, e Fabio abbracciò da dietro Loredana stringendogli forte le tette. Poi il quartetto si sciolse dagli abbracci e si misero tutti e quattro in piedi, si guardarono sorridendo e si abbracciarono tutti e quattro scambiandosi carezze e baci.

Mario fu il primo a parlare”’

‘Non so se per voi è la stessa cosa, ma per me è stato bellissimo ed estremamente eccitante’

‘Papi, si anche per me è stato bellissimo, a parte il culo che adesso mi fa male!!!’

‘Ti passerà, non ti preoccupare, il cazzo di papà è un po’ grosso e la prima volta fa male, ma vedrai che quando Fabio ti inculerà la prossima volta, sarà solo puro godimento!!’

‘Grazie signora, mi scusi se ho detto delle parolacce, ma lei mi ha eccitato in modo pazzesco!’

‘Ehi, ma quale signora! Prima mi inculi e poi mi chiami signora? Io sono Lory per tutti e anche per te e poi le parolacce mentre si scopa ci vanno, a me piace che mi chiamino troia quando mi scopano!!’

‘Ok signo’, ah scusa ok Lory, mi hai fatto godere come una vera troia!

‘Ecco, così devi parlare, bene, bene, insultami pure che mi fai bagnare la figa di nuovo sai??’

‘Dai Fabio amore mio, andiamo a farci la doccia, papi e mami ci venite anche voi?’

‘Si, ok andiamo a darci una lavata che siamo tutti sudati’

Si fecero una lunga doccia rilassante e poi uscirono tutti e quattro sul terrazzo gustando una bibita fresca ristoratrice.
Verso le diciannove, Loredana, si avviò in cucina per provvedere alla preparazione della cena, prima che facessero rientro a casa le sue tre figlie e i tre maschi. Due delle tre femmine lavorava presso lo studio di un commercialista, mentre l’altra frequentava ancora le scuole superiori. Marta, Elena e Giulia, questi erano i loro nomi. La prima aveva ventiquattro anni mentre, le due gemelle Elena e Giulia ne avevano venti. Carine tutte e tre, somigliavano caratterialmente al padre ma fisicamente erano la esatta fotocopia della mamma. Marta era bruna di capelli, occhi azzurro intenso, la pelle chiarissima e il visetto da bambina con le efelidi sul naso che rendevano il suo aspetto dolcemente birichino. Portava una terza misura di seno, ma il reggiseno per lei era solo un ‘optional’ in quanto non faceva mai parte del suo abbigliamento usuale. Alta circa un metro e sessantacinque i fianchi ben pronunciati e il culetto che avrebbe ispirato qualsiasi scultore di nudi femminili. Il tutto era sostenuto da belle gambe lievemente muscolose per via della intensa attività fisica che condivideva con le gemelle in una palestra del centro. Elena e Giulia avevano lo stesso corpo della sorella ma il loro viso era differente. Esse mostravano i caratteri mediterranei della mamma, con capelli scuri e occhi neri, il nasino all’insù alla francese con la carnagione scura, che sicuramente avevano ereditato dal padre. Di Eleonora, la più piccola, si poteva dire che avesse ereditato alcune caratteristiche fisiche delle altre sorelle, a parte il seno che era appena un bocciolo, forse ancora in fase di sviluppo, ma comunque molto carino e invitante. Il culetto sodo e sporgente con delle bellissime gambe da star. Il viso era minuto e delicato, dava l’impressione di essere una santarellina, ma’ come ben sapete, non lo era affatto. Gli altri componenti della famiglia numerosa erano i tre figli maschi, due dei quali, anch’essi gemelli, erano il frutto di una precedente relazione di Loredana, con un altro uomo. Separatasi da lui aveva poi incontrato Mario, il grande amore della sua vita, che aveva accolto i due gemelli, Sandro e Marco, aiutandola a crescerli ed a educarli come se fossero figli suoi. La coppia aveva poi procreato ancora e ai due, aveva aggiunto le tre femmine e l’altro maschio di nome Claudio. I gemelli, avevano trentatre anni, biondi, e fisicamente minuti, occhi chiari, portavano i capelli pettinati allo stesso modo ed erano difficilmente riconoscibili fra di loro. Alti un metro e ottanta con un viso simpatico ed un sorriso aperto, essi possedevano un negozio di componenti elettrici per auto, nel quale lavoravano entrambi ormai da qualche tempo.
Claudio, ventenne da pochi giorni, era l’immagine stampata e sputata di papà Mario, in tutto e per tutto, stessa statura sul metro e novanta stesso fisico, praticamente identico, solo che molto più giovane del padre.
In effetti quando erano tutti a casa e in special modo, quanto erano tutti seduti attorno al tavolo, si potevano contare nove persone. Per fortuna che il lavoro di Mario era un impiego molto ben retribuito e quindi lui aveva potuto mantenere la numerosa famiglia nell’agiatezza, aspettando che i figli crescessero e si rendessero a loro volta economicamente indipendenti. Quella sera, fu aggiunto un posto a tavola per Fabio, che per la prima volta entrava a far parte della numerosa comitiva. Durante la cena, molte volte, gli sguardi dei quattro partecipanti alla piccola orgia pomeridiana, si incrociarono complici. Essi, seduti uno di fianco all’altro, si scambiarono diverse volte, carezze proibite e strusciamenti volutamente lascivi. Mario, approfittò per palpare da sopra i jeans il cazzo di Fabio, che stava alla sua destra. In effetti il giovanissimo ragazzo passò l’intero tempo della cena con il pene rigido e teso. Fabio, comunque, non stette con le mani in mano e a sua volta ricambiò il piacere ‘pastrugnando’, sempre da sopra i pantaloncini dell’uomo, la dura e grossa colonna di carne. Mario aveva alla sua sinistra sua figlia Eleonora e naturalmente, mentre parlava e rideva con il resto della compagnia, insinuava spesso la mano fra le cosce aperte di lei, che prevedendo questa cosa aveva trascurato volontariamente di indossare le mutandine sotto l’ampia gonna. Eleonora, a sua volta non rimase inattiva e accarezzava le cosce della madre, arrivando fino a incontrare con il dorso della mano le mutande purtroppo difficilmente superabili.
Ma il caso volle che Claudio, si accorgesse degli strani movimenti di suo padre e gettò il tovagliolo per terra chinandosi all’improvviso per raccoglierlo. Quello che vide, lo lasciò sconvolto, si raddrizzò seduto e si accorse che il suo viso era stato colto da rossore e da una vampata di calore.
Allibito, volle accertarsi di non avere avuto una visione e ancora si abbassò sotto il tavolo. Ebbe, naturalmente la conferma di quanto visto in precedenza e guardò in faccia il gruppetto composto da, suo padre, sua madre, sua sorella e il giovanissimo fidanzato di lei. A vederli, da sopra il tavolo, parevano seguire i vari discorsi con estrema attenzione, mentre le loro mani, sotto il tavolo si toccavano lascivamente e incestuosamente. Vedere poi suo padre toccare il cazzo di un uomo, le era sembrato impossibile e invece”
Non sapeva cosa fare, poteva dirlo a tutti quello che aveva visto? Gli avrebbero creduto? Forse era meglio prenderli da parte e dir loro che lui era al corrente di tutto? Incerto, non sapeva se avrebbe provocato un vespaio, se lo avrebbero preso per pazzo..
Alla fine propense per parlare con loro in privato e a fine cena, egli si avvicinò a suo padre e gli disse che gli voleva parlare in privato, così fece con la mamma e anche con Eleonora e Fabio.
Mentre gli altri, inconsapevoli, prendevano il fresco, sull’ampio terrazzo, loro si trovarono tutti e cinque nella camera di Claudio. Lui spiegò loro cosa aveva visto e si irritò parecchio, dopo le loro prime negazioni scandalizzate. Poi Fabio cedette e ammise confessando la verità. Di li a poco anche gli altri ammisero di essersi lasciati andare durante la cena, ma che sarebbe tutto finito lì. Purtroppo il diavolo fa sempre le pentole ma non fa mai i coperchi e al ragazzino, sfuggì una parola che Claudio accalappiò velocemente’.

‘Non succederà più quel che è successo oggi pomeriggio’..’

E Claudio”.

‘Oggi pomeriggio????’

‘Ah no scusa, volevo dire stasera’.’

‘Adesso mi dite cosa cazzo è successo oggi pomeriggio!!!’

‘Senti figlio mio, io sono tuo padre e mi devi ascoltare”

‘Si bel padre che ho, tocca il cazzo al fidanzato di mia sorella”

‘Insomma, noi quattro, oggi abbiamo fatto sesso. Si tutti e quattro!!! E se vuoi la verità ci siamo divertiti un mondo!!!’

Claudio, era circondato dai quattro orgisti e fece per uscire dalla camera, ma le mani degli altri, iniziarono ad accarezzarlo, la mamma gli toccava il pene da sopra i pantaloni, Fabio gli sfiorava le natiche, lui non sapeva cosa fare, poi, quando vide la sua sorellina tirare fuori il cazzo di suo padre e iniziare a succhiarlo, si lasciò andare, le mani di tutti lo accarezzavano e lo ridussero a poco a poco alla resa senza condizioni.
Lo spogliarono e Eleonora ebbe modo di vedere che Claudio era effettivamente identico a papà. Il cazzo del fratello era del tutto simile se non praticamente uguale come forma e dimensioni a quello di papà. Mamma Loredana fu la prima ad impossessarsi del pene di suo figlio e inginocchiatasi davanti a lui, dapprima lo leccò a lungo sfiorandogli con la punta della lingua il taglietto aperto della cappella, fin quando dal meato, iniziò ad emergere delle gocce di liquido trasparente e colloso. La lingua della mamma si appoggiava alle stille che uscivano e le tirava verso l’alto formando cosi dei lacci di liquido tremuli che poi lei risucchiava dentro la bocca ingoiandoli. Dietro al ragazzo, Fabio aveva separato con entrambe le mani le natiche muscolose e lisce di Claudio e gli leccava con passione il buco del culo, che gli restituiva un intenso sapore amarognolo. Mentre mamma lo succhiava un dito lo penetrò nell’ano e lui cerco di allontanare con la mano l’intruso, ma poi preso dal piacere intenso che provava per il sapiente pompino della madre, lasciò fare e Fabio lubrificando con la saliva il buco del culo ne approfittò per infilarci due dita dentro. Il passo seguente fu un passo doloroso per Claudio, in quanto alle due dita si sostituì il cazzo di Fabio che lo penetrò senza per altro trovare molta resistenza. In effetti il pene del giovane non era molto largo e quindi l’ingresso fu molto agevole e il piacere che ne scaturì per entrambi fu molto intenso e soprattutto pienamente appagante. Mario a questo punto prese sua figlia Eleonora e la buttò letteralmente sul letto, le sollevò la gonna e trovandola senza mutandine la penetrò nella figa, iniziando a scoparla con vigore.

‘Scopami papi, hai un cazzo meraviglioso’..’

‘Ti piace il mio cazzone eh??’

‘Uhhhh siiiii, mi piace, mi piace, ooohhhh, siiiiii, tuttooo, tuttooooo, siiiiiii’

A pochi metri””.

‘Succhia il cazzo mamma, brava succhiamelooooo’

‘Ummmhhhhhhh’

‘Piegati un po’ in avanti che te lo ficco tutto in culo!!!’

‘Quando mi sego mi ficco sempre un dito in culo, ma il cazzo è megliooo, non lo avevo mai provatoooo’..’

‘Dicevi che eravamo ricchioni e adesso ti piace farti inculare eh??’

‘Sono ricchione e finocchio, siiiiiii, inculamiiii, e tu succhia il cazzo troiaaaa!!!’

Gli altri due intanto”

‘Dai papi, toglilo dalla figa e inculami di nuovo, daiiii, inchiappettami!!!’

‘Mettiti a pecora troia, che te lo apro ancora il tuo bel culettooo!!’

‘Siiii sfondami il culo, sei un porco papiiii, siiiiii, dentrooooo, siiii nel culoooooo, siiiiii, continuaaaaa”..’

‘Dai godi con il culo, dai maialina, dai voglio sentirti venire!!!’

Ad un certo punto, le loro parole e i loro gemiti si confusero e si mescolarono, non si capiva più chi dava e chi prendeva”..

‘Siiii, Fabiooo, inculamiiiii, dai che sborro in bocca alla mammana. Siiii, sbattimi, dai che sborrooooo’

‘Io ti riempio il culo e tu dai da bere a tua madre, finocchio di merda!!!’

‘UUmmmhhhh’

‘Dai papiiii, godoooooo, vengoooo, oh siiiiiii, siiiii, continuaaaa. Siiiii, vengo, si vengo vengo, oddioooooo miooooo, godoooooooo, ahhhh ahhhh, ahhhhhh, uuummhhhhh”

Il quintetto arrivò all’estasi praticamente tutti assieme, le donne vennero e i maschi sborrarono riempiendo i buchi che stavano occupando”..

E il resto della famiglia””

Lo leggerete al prossimo racconto.

Buon sesso a tutti Ombrachecammina

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