Skip to main content
Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'IncestoTrio

041 – Debora e l’incestuosa apoteosi famigliare

By 5 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Vorrei tralasciare i particolari del cenone a casa nostra per passare ai lunghi momenti clou della serata a partire dalla mezzanotte. Premetto che, come in altre occasioni, il vino buono, lo spumante e i liquori, ebbero la loro influenza su quanto avvenne dopo la mezzanotte. Verso le ventitre, prima della nascita del nuovo anno, tirai fuori dal cassetto del mobile la scatola contenente la tombola e distribuii le relative cartelle; iniziammo così a giocare finché notammo che erano ormai le ventitre e cinquantacinque. Sospendemmo le giocate, lasciando tutte le cartelle sul tavolo e a mezzanotte precisa Luca e Nicola stapparono lo spumante e brindammo felici, per l’arrivo del nuovo anno; ci scambiammo gli auguri per un felice 2013, ci abbracciammo e baciammo con molto trasporto e ci tengo a sottolineare che le dimostrazioni di affetto, in quell’occasione furono davvero più che calorose, rasentando l’erotismo puro. Nicola ad esempio salutò me e le mie figlie infilando a tutte noi la mano sotto le gonne palpandoci tranquillamente il culo. Notai che baciò sua moglie e le sue figlie sfiorandole appena le guance. Per la verità Luca invece, mi toccò le tette e lui non fece distinzioni toccandole pure a Carla, a Marzia, a Loretta e alle nostre ‘bambine’ Monica e Melissa.
Carla, baciò in bocca Massimiliano e Manuele toccando da sopra i pantaloni il cazzo a entrambi. La vidi salutare suo figlio Fabio abbracciandolo stretto e poi venne da me e mi strinse a se e ‘penetrando’ le mie tettine con il suo enorme seno mi baciò profondamente con la lingua in bocca.
Poi mi sussurrò sottovoce”’..

‘Il mio regalo è sempre dentro il ripostiglio?’

‘Si dove lo abbiamo lasciato l’altro giorno.’

‘Mi aiuti a portarlo qui?’

‘Ok’

Così percorremmo il corridoio e aprimmo la porta in fondo, quella dello sgabuzzino. Tornammo e posammo la scatola in terra, e poi Carla iniziò il suo show.
La aprì e tirò fuori tutte le scatolette che vi erano, poi appoggiandosi al tavolo aprì la prima. Mi chiamò e si fece aiutare a indossare il tanga e il collare poi, inaspettatamente si mise a quattro zampe e iniziò a camminare come un cane tra di noi. Nicola, raccolse da terra il guinzaglio, impugnò il manico a forma di cazzo di colore nero, lungo una trentina di centimetri e largo circa sei o sette e la portò a passeggio per la sala, poi si fermò, con lei docile, docile, a quattro zampe, ferma ai suoi piedi e aprì la scatoletta delle manette e quella della paletta. Si mosse ancora con lei appresso, lui la tirava con il guinzaglio e di conseguenza, il collare con le punte pungeva il collo di Carla. Lui allora si sedette su di una poltrona e lei stette a carponi ai suoi piedi, la fece girare in modo di avere il culo a portata di mano e poi le colpì le bianche natiche con la paletta”.

‘Ahiiii, mi fai maleeee!!’

E lui”

‘Schiava di merda, taci se no ti punisco ancora!!!’

‘Ti prego fai piano ti prego!!’

E Nicola per tutta risposta la tira su con il guinzaglio e gli sputa in faccia poi”’.

‘Dai sedetevi tutti al tavolo e giocate a tombola, il primo ambo che esce ha un premio!!’

Incuriositi iniziammo tutti a giocare e il primo ambo fu realizzato da Fabio””.

‘Pà, ecco 5 e 21 ambo!!’

‘Vieni figliolo, vieni, la tua mamma esaudirà un tuo desiderio!!! Vero amore???”

Nicola così dicendo colpì le chiappe di Carla un paio di volte e lei si lamentò!!

‘Ahhhggggg, aahhhgggg”

‘Esprimi un desiderio che la schiava ti accontenta sai!!???’

‘Emmm, non so, ecco, vorrei incularla!!’

‘No figliolo, il culo è un premio più importante, scegline uno meno rilevante!’

‘Beh allora vorrei che mi leccasse il culo!!’

‘Ok figlio mio, la schiava adesso ti leccherà il culo vero??’

A queste parole, naturalmente Nicola fece seguire quattro belle sculacciate con la paletta e si iniziò a vedere la superficie delle natiche arrossata con dei punti dove uscivano delle piccolissime goccioline di sangue. Fabio si abbassò i pantaloni e le gli slip e piegò le gambe mettendo il culo in faccia a sua madre. Lei come un cane al guinzaglio diede due o tre leccate al culo di Fabio. Nicola a questo punto vedendo che Carla aveva smesso così rapidamente impugnò il lunghissimo manico fallico del guinzaglio e glielo spinse nella figa fino quando la sua mano chiusa non toccò contro le labbra della vagina””””’..

‘Troia!!! Lecca il culo di tuo figlio, leccalo ancora!!! Hai capito!!!’

‘Ahhhhhhgggggggg, aaaahhhhgggggg, ba’.staaaa ti pregoooo. Mi fai mali..ssimooo, mi sfondi la figata. Smettilaaaa!!!’

‘Ti ho detto di leccargli il culo! Voglio che gli metti la lingua dentro il buco che senti il gusto della merda!!!’

In quel momento fui felice di sapere che io avevo già dato a Natale e che ora toccava a mia cognata! Fabio si mise in piedi sollevandosi dalla scomoda posizione e Carla sputò alcuni peli che gli erano rimasti in bocca. Ma Nicola””

‘Ehi troia del cazzo, cosa fai sputi?? Lecca il pavimento e raccogli ciò che hai sputato!’

Alle parole fece seguire cinque o sei colpi di paletta”..

‘Ummmmmmmhhhhhh, maleeeeee, maleeeeee, fermatiiiiii, per favore bastaaaaa!!!’

E lui””’.

‘Troia, lecca il pavimento!!!’

Così lei si abbassò a leccare i peli appena sputati e li ingoiò”.

‘Ok, adesso, avanti con la tombola”.’

Girarono i dadi fin quando io feci terno”

‘Eeemmmm, ho fatto terno , 28 ‘ 38 ‘ 66”’.’

‘Bene, bene, la cognatina cosa desidera dalla nostra schiava maiala???’

‘Dai, io passo la mano, non voglio farla soffrire’.’

‘Ma scherzi???? Ti aspetta di diritto, se no ti metti tu al posto suo!!!’

‘No, no, ok scelgo’ Vediamo” Voglio scoparla con la mano!!’

‘Ummmm, siiii, ottimooo, bene, bene, ti lascio subito libera la figa!!!’

‘No Nicola, non la voglio scopare in figa, ma nel culo!!!’

‘Wowwwww, la mano tutta nel culo???’

‘Si, così vediamo se mia cognata e proprio una gran zoccola!!!’

‘Per favore Debby ti prego non lo fare!! Mi rovini, per favore faccio tutto quello che vuoi, ma la mano nel culo no!!!’

‘Il gioco è questo cara Carluccia quindi”. fai silenzio!!!’

Vidi Nicola tirare fuori il cazzo e io mi inginocchiai volgendogli il culo, mentre mi abbassavo per iniziare a infilare un dito in culo a Carla, lui mi penetrò con il grosso vibratore nella figa’.

‘Uuuummmhhhhh’

Prosegui, provando un sottile piacere nel sentire il grosso cazzo finto nella mia figa. E con un dito bagnandolo con la saliva lo infilai nel culo di Carla, poi ne misi dentro due e quindi tre che lei ricevette senza fare una piega. Quando provai a metterne quattro mi accorsi che non ce l’avrei fatta””

‘Aspettate un attimo, arrivo subito’..’

Così, Nic mi sfilò il membro di plastica dalla vagina e io mi alzai, feci pochi passi ed entrai in bagno, aprii l’armadietto e presi un tubetto di vaselina, quella che usavo io quando Luca mi inculava”’..

‘Ecco la soluzione del problema’.’

‘Brava cognatina, hai avuto una buona idea, vediamo se gli entra tutta la mano adesso!!!’

Mentre Nicola mi ficcava di nuovo la mazza finta nella figa, feci uscire dal tubetto un bel po’ di crema e la misi sulle dita della mano destra, poi con la sinistra la spalmai distribuendola per bene fin oltre al polso. La ‘cagnolina’ intanto era ormai completamente sottomessa e disciplinata e Nicola, tanto per farglielo meglio capire, la colpì gratuitamente con una palettata sulle chiappe che ora avevano un bel colorito violetto.
Mi rimisi nella posizione precedente e mentre io lavoravo con il culo di Carla lui si era posizionato dietro di me e tolto quello finto mi aveva infilato il suo. Lo fermai, dicendogli di smettere, perché con i suoi potenti colpi di cazzo io non riuscivo a penetrare bene il culo di Carla. Questa volta fu lui ad essere obbediente ed estrasse l’obice dalla mia vagina, risedendosi sulla poltrona. Ripartii con tre dita e quando provai con quattro il buco del culo di Carla si allargò ed io riuscii a scoparla un po’, poi una volta che lo sfintere si fu adeguato unii le dita e spinsi dentro tutta la mano. Scivolò fin poco prima delle nocche, poi dovetti momentaneamente desistere, infine con tutta la forza che avevo spinsi la mano nell’ano di Carla, il buco si contrasse e finalmente infilai tutte e cinque le dita dentro. Spinsi ancora e credetti di averla spaccata irrimediabilmente, vidi un rivolo di sangue fuoriuscire dal buco del culo. Non so perché ma non ebbi pietà, la mia mano penetrò fino al polso, dentro alla rosetta sfondata e iniziai a scoparla dentro e fuori”’..

‘Bastardaaaaaa, mi hai rovinataaaaa, sei una troiaaaaaa, figlia di puttanaaaaa, maledettaaaa, ti odioooooo!!!’

Sentii, la mia voce uscire dalle mie labbra, mi pareva che fosse un’altra a parlare”.

‘Ti ho sfondato il culoooo, la mia mano è più grossa del cazzone di Nicola vero?????’

‘Porca, maialaaaaa, Nicccc, spaccagli il culo! Adesso prendilaaaa, fottilaaaa, sta bagascia di merda!!!’

Sentii Nicola parlare”’

‘Ok Debby, ci sei riuscita, gli hai spaccato per bene il culo! Adesso altri vincitori devono realizzare un loro desiderio. La schiava troia è qui a loro disposizione!!’

Era troppo bello quello che stavo facendo e chiesi a Nicola di aspettare un minuto, lo pregai di incularmi e lui non si fece pregare e me lo sbattè fortemente nel culo. Io andavo dentro e fuori dal culo dilatato di Carla e contemporaneamente lui mi ficcava lo spadone nel mio ex buchino del culo. Io venni nello stesso momento in cui anche mia cognata iniziò a muovere le chiappe a destra e a sinistra e dopo pochi istanti, anche per lei arrivò l’orgasmo. Fu una tempesta, si agitava come non l’avevo mai vista fare. Godeva e gridava fin quando, ansimante, si acquietò. Nicola a questo punto estrasse il cazzo dal mio culo e mi sborrò sulla schiena. Quando mi ripresi, mi alzai e svuotata delle forze, mi risedetti al tavolo. Dopo poche giocate fu la volta di Massimiliano a vincere e a realizzare la quaterna. Quando si alzò dal tavolo, vidi che aveva i calzoni slacciati e il cazzo duro gli usciva prepotentemente fuori dagli slip mezzi abbassati’……

‘Zietta, glielo hai detto a zio Nicola che un paio di giorni fa ti ho scopata e inculata alla grande??’

‘No, Massi, non gliel’ho detto!’

‘Bagascia, bastarda di una troia del cazzo!!! Non me lo hai detto!!!! Ti sei fatto scopare e inchiappettare da tuo nipote????’

‘Scusa, è stato un caso, io non volevo, ecco è colpa di Debby”.’

La paletta si alzò e si abbassò molte volte sulle natiche di Carla, fin quando la pelle divenne in alcuni punti viola intenso e le goccioline di sangue erano divenute dei piccoli rivoli che gli colavano sul pavimento.

‘Vai Massi, fai tutto quello che vuoi con sta zoccola, cagna, lurida e puttana!!’

‘Zio, potremo incularla in due contemporaneamente, si sdraia sopra di te e se lo infila in culo e poi io da dietro”’

‘Siii, buona idea, cosi glielo allarghiamo ancora di più!!!’

Vidi Carla per un attimo in piedi poi Nicola brutalmente la fece scendere sul suo cazzo e la impalò ficcandoglielo tutto dentro, la prese per le tette e gli artigliò i grossi capezzoli tirandoli verso di se; lei, così piegata in avanti, ebbe modo di sentire il cazzo di mio figlio appoggiarsi al suo culo già pieno del randello di Nicola, e lo sentì farsi strada dolorosamente nell’ano già squarciato in precedenza. Si vedevano i due cazzi scivolare uno contro l’altro penetrandola e la pelle del buco del culo di Carla tesa, allungata, praticamente sfibrata che li avvolgeva. Vidi il mio ‘bambino’ spingere il cazzo a fondo e compresi che gli stava arrivando la sborrata liberatoria. Il viso di mia cognata era abbattuto, sofferente, gli occhi erano chiusi e la bocca spalancata a inspirare affannosamente aria. Tutti udimmo il ‘plop’ del cazzo di Massi, quando fuoriuscì gocciolante di sborra dalla caverna della zia, poi vidi Nicola prendere per i fianchi sua moglie e guidarla sollevandola e facendola abbassare violentemente fino a sprofondargli nel culo il suo grosso e lungo membro. Le sborrò nel culo e alla fine la prese come se fosse un oggetto e la ribaltò di fianco. Senza nemmeno guardarla si sedette ancora sulla poltrona e riprese il guinzaglio tirandola a se””

‘Cagna, rimettiti in posizione adesso!!! Forza con la cinquina!!!’

Giocammo per qualche minuto e questa volta la sorte scelse Marzia””

‘Cinquinaaa!!!!’

‘Vieni qui figliola, esprimi il tuo desiderio!’

‘Io veramente, non vorrei giocare con la mamma, il mio desiderio sarebbe quello di succhiare il cazzo a te!!’

‘Woowww, troia la madre e troia pure la figlia!!!’

‘Dai vieni qui dolce bambolina, te lo faccio succhiare, anzi me lo succhiate in due, ti va??’

‘Assieme Alla mamma??’

‘Si, così, lei che è una vera troia ti insegna la tecnica per farmi sborrare!!’

‘Si, ok va bene papi!’

Marzia, si inginocchio in terra a fianco di Nicola, e dalla parte opposta si sistemò Carla, la giovane figlia prese per la prima volta in mano il cazzone gigantesco di suo padre e sembrò volerselo gustare lentamente. Lo palpava e gli faceva scorrere la mano sopra scappellandolo e incappucciandolo piano, piano; se lo ammirava sorridente e soddisfatta, poi lo impugnò al centro e avvicinò la bocca alla grossa propaggine della cappella e la ingoiò completamente. Carla, aveva afferrato il pene di suo marito alla base e con la lingua gli leccava i pesanti coglioni.

‘Brave, le mie zoccole! Tu Marzia, prendilo fino in gola!!! Cazzoo, Carla, porca troia, insegnagli, fagli vedere come si fa un pompino!!!’

‘Si Nicola, tu sei il nostro Re, hai lo scettro più bello del mondo!!’

‘Non fare tante parole!!! Istruisci tua figlia all’arte del pompino!!’

Carla, tirò verso di se il cazzo di Nicola e se ne appropriò ingoiando la cappella, poi si fermò un attimo e spinse la bocca verso il basso. Pareva impossibile, ma centimetro dopo centimetro, il grosso cilindro di carne scompariva nel cavo orale di Carla. Le labbra della sua bocca erano a stretto contatto con i peli pubici di suo marito. Poi assistemmo all’azione contraria come se fosse alla moviola. Quando il lungo membro fu interamente fuori dalla bocca, lo vidi lucido e bagnato di saliva, a questo punto Carla lo porse a Marzia che provò a emulare le gesta eroiche della madre.
A metà strada, soffocò visibilmente un conato di vomito, e si fermò poi riprese il duro cammino verso il basso, ma a due terzi circa del percorso, dovette arrendersi e rapidamente risalì, prendendo rumorosamente fiato. Carla, allora”’

‘Bambina mia, devi respirare con il naso e lo devi spingere dentro la gola, vedrai che se ti abitui sarà fantastico per te e per lui!!’

‘Mamma, ieri ho provato con il cazzo di Fabio e ci sono riuscita ma quello di papi è un palo della luce!!’

‘Troia di una figlia zoccola!!! Hai succhiato il cazzo di tuo fratello??? Il mio è troppo grosso per te eh?? Visto che sei cosi porca adesso me lo prendi tutto in bocca fino in fondo!!’

Mentre, in piedi vicina al tavolo, assistevo a questa scenetta famigliare, sentii una mano che da sotto la gonna mi si era infilata fra le cosce e mi toccava la figa fradicia. Mi voltai e dietro di me, mio nipote Fabio, completamente nudo mi stava palpando il culo e la figa. Mi girai e mi sedetti sul bordo del tavolo, spalancai le cosce e lui vi si infilò in mezzo. Con due dita piegò in avanti il suo cazzo impennato e lo mise in contatto con il mio orifizio vaginale. Mi scivolò dentro come se niente fosse e le sue mani ora erano sotto la mia maglia, mi pastrugnavano maldestramente le tettine, ma questa sua imperizia mi eccitò ancora di più. Il ragazzino mi scopava e con la poca esperienza che possedeva cercava di darmi piacere. Il tavolo ondeggiava sotto i suoi forti colpi di cazzo ed io cercavo di ammortizzare le sue spinte muovendo ad ogni movimento il bacino all’indietro. Mi sollevò la maglia e mi prese fra le dita i capezzoli eretti; era inesperto il giovane e mi faceva male, ma al tempo stesso mi provocava un piacere intenso e acuto.
Ad un certo punto alzai lo sguardo verso Nicola e company e vidi che la situazione si era evoluta, ora le due femmine in calore, stavano a pecorina sul pavimento, una a fianco dell’altra e Nicola le scopava a turno in figa. Due colpi a una e due colpi all’altra””

‘Siii, pà, continuaaa, fammi venire, fai venire la tua bambina!!!’

‘Sei un porco maiale, scopi me e tua figlia, lurido bastardo!!!’

‘Zitta troia, se no ti lascio senza cazzo!!!’

‘Nooo, Nic, dammi il cazzoooo, dammelooooo, ti amoooo, scopami, fottimi , sbattimi forte sono la tua puttana!!!’

‘Papi, ci sono anch’io!!!’

‘Si te lo do maialina!! Tranquilla ce n’è per tutte e due!!!’

‘Incula la bambina! Dai rompigli il culo alla troietta!!!’

‘Nooo, papiiii, nooo, nel culo nooooo!!!’

‘Giratevi troie, giratevi che vi sborro in faccia!!!’

In quel momento Fabio estrasse il cazzo dalla mia figa e mi schizzò sul ventre, sporcandomi la gonna di sborra. Lui si chinò a leccare il suo stesso seme e me la ripulì alla bene meglio, poi si chinò fra le mie cosce e iniziò a leccarmi il grilletto. Mi lasciai andare all’indietro appoggiandomi al tavolo con le braccia tese e lui leccò fin quando io sussultai sollevando il bacino e muovendo su e giù la figa sulla sua bocca coperta dai miei umori filanti. Intanto”

‘Aprite la bocca zoccole, che vi riempio di sborra!!!’

‘Dai papi, schizzami in boccaaa!!!’

‘Baciami Marzia, bacia la tua mammina, non così, con le lingue, giochiamo con le lingue e papi ci schizza tutte!!’

Ora Carla e sua figlia Marzia si leccavano vicendevolmente la lingua, e il cazzone di Nic era a pochi centimetri da loro. E poi”’

‘Eccolaaaa, arrivaaaa, sborrooooooo, sborrrooo, bevete troieeeeeeee, siiiiiiiiii, wowwwww, uuummmhhhhh, che sborrataaaaaa, siiiiiiiiiiiii”’..’

‘Le riempì di lava bollente, i visi di entrambe erano totalmente impiastricciati di sperma colante e densa. Le due donne iniziarono a leccarsi il viso reciprocamente e ingoiando il nettare della vita, fino a sembrare completamente pulite. Si buttarono poi su Nicola abbracciandolo e lui ricambiò avvinghiandosi a loro. Quando mi ripresi da tutto ciò che mi aveva coinvolta, mi guardai in giro e a parte Nicola, Carla, Marzia, io e Fabio, di tutti gli altri nessuna traccia.
Fu Nicola che con il cazzo gocciolante e ancora mezzo duro, si avviò verso le camere da letto. In effetti nella camera grande vi era il resto della compagnia; essi stavano svolgendo, attività ricreative, nel senso che in pratica stavano scopando tutti. I miei gemelli e il loro padre, erano intenti a farselo succhiare dalle loro sorelle e figlie Monica e Melissa e dalla cugina, nipote Loretta.. Belli loro, in piedi tutti e tre e le tre ragazzine accucciate davanti a loro intente a succhiarli e masturbarli con estrema semplicità e complicità reciproca. Mi avvicinai anche io e accarezzai Loretta sul capo, poi con la mano dietro la nuca le diedi il giusto ritmo e regolai la perfetta profondità. Lei succhiava suo zio e io conoscevo bene il metodo per farlo godere di più.
Vidi Nicola, piazzarsi in piedi dietro a Monica e pregai che non volesse sfondargli il culo.
La prese per i fianchi e le sollevò le chiappe facendola rimanere a gambe tese piegata in avanti a novanta gradi. Il pennone era di nuovo in tiro e lui le passò una mano fra le cosce sulla figa e poi direzionò il pene contro il tenero buchetto della mia bambina. Si lamentò Lele, forse lei nel farsi penetrare dallo zio aveva stretto i denti per lo sforzo e per il dolore e gli aveva stretto il cazzo con i denti. Ora lo zio possedeva, la nipotina, in figa, sbattendola con dei colpi violenti, che caratterizzavano il suo modo brutale e prepotente di scopare. Massimiliano intanto si era spostato e assieme a suo padre, avevano lasciato Melissa da sola e stavano letteralmente usando a turno Loretta prendendola da dietro. Mi avvicinai per capire e vidi che l’ingresso usato era quello posteriore e che lei non faceva una piega. Prendeva a turno i due cazzi e se li stava godendo alla grande la piccola troia!!’
Meli era sdraiata su un divanetto e se ne stava sconsolata, con le cosce spalancate in attesa degli eventi. Il più lesto fu Fabio che pensò di occuparsi di lei. Inginocchiandosi a terra immerse fra le cosce della cugina il suo viso e iniziò a leccarle la figa, lei mugolava e le premeva la mano sul capo spingendo la bocca del ragazzo contro la sua fradicia intimità. Mi guardai intorno e vidi che dietro di me c’era la schiava Carla e mia nipote Marzia. Gli sguardi a volte valgono di più di mille parole e così abbandonammo la camera troppo affollata e ci dirigemmo in salotto. Il grande tappeto fu la nostra alcova e noi tre troiette e troiane iniziammo a lesbicare alla grande, scambiandoci baci, carezze e leccate dappertutto. Erano le quattro del mattino quando tutti esausti, dopo molteplici orgasmi e abbondanti sborrate, decidemmo di prenderci il meritato riposo. Ci rivestimmo e anche a Carla fu concesso di svestire l’abito da schiava e di rivestirsi come una normale donna la notte di capodanno. Quando ci sedemmo a tavola, fummo tutti d’accordo che la cosa migliore da fare, nonostante l’ora tarda, era quella di mangiare qualcosa e così preparammo della pasta aglio e olio e terminammo affettando un bel panettone con il cioccolato. D’altronde dovevamo recuperare energie!!
Questo fu l’epilogo dell’avventura iniziata ad Agosto e terminata la notte di capodanno.
Due famiglie, composte da vere troie e da maschi senza scrupoli. Parlammo a lungo quella notte, tutti assieme per capire il motivo che in certi momenti sembravamo genitori e figli assolutamente irreprensibili e poi’ quando uno qualsiasi di noi, dava inizio alle danze, gli altri perdevano gli scrupoli e le inibizioni sparivano come neve al sole”.. Le nostre famiglie erano composte, da persone giovani e meno giovani che venivano spesso comandate dai loro organi sessuali. Ci adeguammo alla cruda realtà e da allora”””””

Buon sesso a tutti Ombrachecammina

Gradirei commenti e critiche sulla mia e-mail: alexlaura2620@live.it

Leave a Reply