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045 – Diana e lo stupro di gruppo 2

By 16 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Il capo slegò mio padre e minacciandolo con il coltello, lo spinse fin davanti all’uscio, poi, sotto la minaccia dell’arma, gli fece cenno di aprire, lui obbedì e aprì la porta, sulla soglia comparve Giorgia, la mia sorellina che faceva rientro a casa. Lei, biondina, molto carina e dolce, alta un metro e sessanta, occhi verde chiaro, snella e come me, indossava una terza misura di reggiseno. Bel sederino, portava i capelli lunghi oltre le spalle, lisci e lucenti”’..

‘Ciao pà, come và?’

‘Eeemmm, bene, bene, entra’..’

Appena varcò la soglia dell’uscio, fu subito agguantata e buttata sul divano, mio padre, fu fatto sedere ancora sulla sedia. Non lo legarono, ma lo minacciarono, facendogli balenare il coltello vicino al viso”””..

‘Se ti muovi di lì sei morto! Hai capito stronzo??’

‘Si, si ho capito, stai calmo, ho capito!’

Giorgia, sbalordita e impaurita, piangeva singhiozzando e raggomitolata sul divano, si teneva le gambe flesse contro il petto ed il viso appoggiato sulle ginocchia. Dalla mia posizione notai che con quell’atteggiamento e la gonna cortissima, lei mostrava il sottile perizoma bianco, che a stento gli copriva la fighetta pelosa. Contrariamente a me lei non si depilava e il pelo, ancorché biondo, fuoriusciva lateralmente dalle mutandine, rendendo lo spettacolo ancora più eccitante.

Fui fatta sedere su una sedia e il mio buchetto posteriore, iniziò a trasmettermi delle violente fitte.
Chiesi se potevo andare in bagno a rinfrescarmi e il capo, incaricò uno dei due, che mi avevano appena inculato, ad accompagnarmi. Entrai e lui volle entrare con me, io mi spogliai e mi infilai sotto la doccia e lui, mentre mi lavavo, estrasse ancora il cazzo dai jeans e iniziò a masturbarsi lentamente. Avevo il culo e la figa dolenti, eppure nel vedere quel bel cazzo duro, mi sentivo eccitata e morivo dal desiderio di succhiarglielo fino a ingoiare il suo sperma caldo. Cercai di distrarmi e spostai il variatore di calore del rubinetto, totalmente verso l’acqua fredda poi, ci rimasi fin quando riuscii a resistere, infine, percorsa dai brividi, chiusi l’acqua ed uscii. Lui mi guardava muto e intanto accelerava la sega, compresi che stava per sborrare, quando fece un paio di passi verso di me e mi appoggiò il cazzo sul ventre, in quel preciso momento, vidi gli zampilli iniziare ad uscire dal meato dilatato del suo glande paonazzo e lucido, poi li percepii depositarsi, colanti sulla mia pancia. Lui mi pulì con le dita scrollandole poi per far cadere lo sperma, denso e appiccicoso, dentro il candido lavabo, io eliminai ciò che restava asciugandomi il ventre con l’asciugamani di spugna e gli sorrisi con malizia in modo complice e partecipe; lui in risposta mi accarezzò dolcemente il viso. Mi infilai la maglietta e la gonna e uscii, invece di andare verso la sala, mi infilai in camera mia, sempre seguita dal mio amante/segugio, aprii un cassetto e mi infilai un paio di mutandine pulite e un salva slip. Quindi uscimmo e ci riunimmo al gruppo di famiglia e non.
I cinque energumeni, avevano intanto, slegato mia madre e si erano fatti preparare il caffè, quindi, seduti a tavola, proprio come se fossero stati a casa loro, se lo stavano sorseggiando e assaporando con estrema calma e tranquillità. Il capo si informò””

‘Aspettate altre visite???’

Fu mia madre, con voce tremula, a rispondere””

‘No, non aspettiamo nessuno!’

‘Bene, bene, allora adesso ci riposiamo un po’ poi ricominciamo a ‘giocare’ !!!!!’

Il più arzillo del gruppo era il giovanissimo ‘LITTLE BIG’ che, senza timori reverenziali nei confronti del capo, rivolgendosi a Giorgia, disse”””’

‘Tu, puttanella con le mutande bianche vieni qui che ti voglio visitare!!’

‘Ehi Little sei diventato medico??!! Eh, Eh, Eh”””

E lui, prendendosi il pacco in mano””’

‘Si, sono un ginecologo, solo che io le visito con questo!!!’

Risero tutti sguaiatamente, ma Giorgia non si alzò dal divano, attaccata come una cozza allo scoglio, alle sue ginocchia. A questo punto il più alto del gruppo””’.

‘Di, troietta del cazzo, ti vuoi muovere???? Il mio amico ti ha chiamata, muoviti capito???’

Giorgia non si mosse e a questo punto il giovane ‘LITTLE BIG’ raccolse il coltello che il capo teneva davanti a se appoggiato sul tavolo e si avvicinò a mia sorella””.

‘Tu non hai ancora capito con chi hai a che fare zoccola di merda!!!!’

Nel dire ciò gli infilò la mano armata sotto la gonna e infilando il coltello nell’elastico gliele tagliò e poi con le dita le artigliò strappandogliele con forza di dosso. Giorgia ricominciò a piangere e singhiozzare””’

‘Che pena!! La creatura piange!!!! Non ti preoccupare, bella bambina, adesso ti diamo il ‘bombo’

Risero ancora una volta sguaiatamente e il capo si alzò e”””’..

‘Vieni qui Diana, spogliati e spoglia tua sorella, ora noi maschietti ci godiamo lo spettacolo vero paparino?’

Mio padre stoicamente volle immolarsi ancora una volta in nome della famiglia ””’

‘Non siete ancora stanchi di queste vessazioni!!! Andatevene fuori di qua!!!!’

Uno schiaffo potente fu la prima risposta del capo che poi lo redarguì anche verbalmente, insultandolo con impeto e violenza inaudita””””..

‘La prossima volta che apri bocca senza autorizzazione ti ammazzo capito?? Succhiacazzi, ricchione e impotente di merda!!! Devi fare silenzio coglione, segaiolo e bucorotto del cazzo!!!!’

Mio padre rimase in silenzio, mentre del sangue, gli colava dall’angolo della bocca, a causa della ferita, provocatagli dal potente schiaffo, appena ricevuto.
Intanto Giorgia ed io terrorizzate dal loro comportamento, mansuete come pecorelle, ci spogliammo completamente nude e il comandante, nonché organizzatore di eventi, ci guardò e ammirò a lungo. Notai che i suoi occhi accarezzavano virtualmente con estrema intensità e lascivia, il corpo acerbo e la pelle chiara e morbida di mia sorella, lei poco più che ragazzina, stava con una mano sul pube e un braccio a coprire il seno voluminoso e sodo.
Lui spostò lo sguardo su di me e ””””..

‘Tu, baldracca! Sposta quel cazzo di tavolino poi sdraiati a pancia in su sul tappeto e apri le cosce puttanella!!!’

Poi i suoi occhi fissarono quelli di mia sorella e”””..

‘Troietta sei vergine??’

Timidamente, con il viso in fiamme, lei rispose semplicemente’

‘Si’

‘Non lo hai mai preso neppure in bocca???’

‘No’

Nemmeno nel culo?

Lei non rispose, girò il volto in un’altra direzione e mosse il capo in segno di diniego

‘Inginocchiati fra le cosce di quella troia di tua sorella e leccagli la figa!!!!’

Giorgia rimase in piedi atterrita e immobile, con le mani sempre protese a coprire le sue intimità. Io vidi che il grande capo stava per perdere la pazienza e sollevandomi in piedi mi avvicinai a mia sorella e la abbracciai poi gli sussurrai all’orecchio”””.

‘Giorgia se non facciamo quello che ci ordinano ci ammazzano capito?’

Lei discostò il suo viso dal mio, vidi i suoi occhi pieni di lacrime fissarsi dentro ai miei, poi abbassò lo sguardo e mi fece un cenno di assenso. Mi sedetti sul tappeto e la tenni fortemente per mano, poi la tirai delicatamente verso il basso fin quando lei si trovò inginocchiata fra le mie cosce spalancate. Il boss a questo punto ordinò”””.

‘Zoccoletta, tieni in aria sto culo mentre la lecchi capito?’

Il magnifico culetto di Giorgia si sollevò in alto mostrando, il pertugio del culo rosa, chiuso e vergine e il velato taglio della figa appena nascosta dal folto boschetto biondo.

‘Lecca la figa a tua sorella Diana!!! La sfondata!!!!’

‘Sai quanti bei cazzi ha preso prima la tua sorellina????’

Lei intanto aveva iniziato a leccarmi la figa, era inesperta lo capivo da come muoveva la lingua e in special modo dove la muoveva. Intanto uno di loro””.

‘Ne ha presi sei diversi e due li ha presi contemporaneamente nel buco del culo la troia!!!!’

Questa sua inesperienza, il fatto che lei mi stesse leccando la figa, la situazione paradossale in cui eravamo, i maschi assatanati di sesso che ci stavano guardando, gli incitamenti volgari e continui, i loro cazzi tutti fuori, tutti duri e pronti; tutte queste cose messe insieme mi davano una eccitazione incredibile e normalmente inarrivabile”.

‘Cambiate posizione, quella sotto sopra e viceversa!!!’

Giorgia smise immediatamente di leccarmi e si alzò in piedi seguita a ruota da me. Approfittai di quell’istante per darmi un occhiata attorno e notai che mio padre seduto con il sangue ormai raggrumato sull’angolo della bocca, aveva un grosso bozzo che gli puntava da sotto la patta dei pantaloni. Il bastardo del mio papà aveva il cazzo duro a vedere le sue bambine che lesbicavano!!!! Volli infierire su mio padre e feci mettere Giorgia in modo che il mio culo in aria fosse rivolto verso di lui e poi, tenendo le ginocchia divaricate, mi chinai fra le cosce di mia sorella e dopo aver esplorato con le dita, la sua folta peluria, gli aprii le labbra della vagina e iniziai sapientemente a leccarla. Dico sapientemente, perché, per un certo periodo della mia pur giovane vita, avevo avuto rapporti particolari, con una mia compagna di classe e avevo imparato diverse cosucce, che ora mi tornavano utili. Mentre la leccavo distesi di mia iniziativa le braccia verso le tette di Giorgia e iniziai a ‘torturargli’ i capezzoli, dapprima in modo delicato poi stringendoli fra le dita e tirandoli. Intorno a noi il delirio, molti insultavano pesantemente altri fischiavano e altri ancora ci incitavano con frasi sconce delle peggio conosciute. Una cosa sola era comune al pubblico maschile, avevano tutti il cazzo duro !!!
Ad un certo punto, forse resuscitata dal torpore iniziale, mia sorella emise un lieve gemito, lei stava iniziando a godere””.

‘Mmmmmmmmmmmm’

Mi concentrai sulla sua figa e poi spostai la mia bocca decisamente sul clitoride, lo leccai e lo suggei a lungo fin quando il suo bacino iniziò ritmicamente a sollevarsi e le sue mani si aprirono sulla mia nuca quasi a volermi far penetrare con la lingua dentro la sua fighetta; ora gli leccavo il buco bagnato e avevo il naso piantato fra le sue labbra fradice. Sobbalzò alcune volte poi le sue gambe si sollevarono e sentii i suoi talloni premere contro la mia schiena e poi”””’

‘Dianaaa, oohhhh, Dianaaaa, oddiooo, vengooooo, vengooooo, o madonnina miaaaaaa, oooohhhhh, siiiiiiiiiiiiiiiiiii’

‘Ehi la verginella ha godutoo!!!!!!

‘Che maiala!!!! Te l’ha leccata bene la tua sorellina???? Due sorelle, due troie!!!!!!’

Il grande Boss rivolgendosi a me”””

‘Tu puttanona del cazzo, hai visto che bel bozzo che ha quell’impotente di tuo padre???

Lo guardai senza rispondere e lui insistette”..

‘Parlo con te stronza!! Lo hai visto o no???’

‘Si, si l’ho visto, l’ho visto!’

‘Aprigli i pantaloni tiraglielo fuori e succhialo!!!!

Desideravo segretamente quel momento da quando ero adolescente e non mi feci pregare ulteriormente”””

‘Ok, ok, lo faccio, lo faccio!!’

Mia sorella, intanto si era tirata su ed ora stava seduta sul divano e si copriva l’inguine con la sua gonna posata tra il pube e le cosce, io, ormai veramente troia, mi avvicinai a mio padre che volle allontanarmi con le mani, ma il grande capo fece un cenno a uno dei suoi scagnozzi che provvide a prendergli le braccia e a torcergliele dietro la schiena bloccandole di nuovo con la corda.
Quest’ultimo passandomi vicino””’..

‘Spoglialo tutto dai’

Obbedii con piacere e gli slacciai la cinta dei pantaloni poi abbassai la zip e dopo avergli tolto le scarpe gli sfilai i pantaloni da sotto il culo e glieli levai completamente tirandoli dal fondo. Anche gli slip neri fecero la stessa fine. Mi dedicai alla cravatta e poi gli aprii la camicia lasciandogli scoperto il torace villoso. Gli guardai il cazzo da vicino, beh, era proprio un bel cazzo, la mamma si divertiva con tanta bella roba a disposizione. Di forma cilindrica quasi perfetta, sormontata da un cappellone tondeggiante di color vinaccia scuro. Un grosso fungo porcino sulla quale punta la feritoia del meato era leggermente aperta e occhieggiante. Da quella fessurina una goccia di liquido perlato e trasparente gli colava giù lungo il filetto teso del frenulo. Era eccitato pure lui ed io per farlo impazzire del tutto invece di imboccargli il pene mi alzai in piedi e mi sedetti sul suo cazzo duro e senza infilarmelo dentro lo feci scorrere fra le labbra fradice, della mia neo aperta vagina. Contemporaneamente gli strusciavo le tette sul torace e lui””..

‘Ti prego Diana smettila, uummmhhhh, per favore bastaaa, non voglio, non oohhhhh’ voglioooo’

‘Papi, ti piace la figa della tua bambina?? Anche quella di Giorgia non è male vero?? Anche i nostri culetti non sono per niente brutti o sbaglio paparino???’

‘Ohhhh, ti ..uummm pregoo, non oohhh possooo oh siiii, nooo daiiii ohhh siiiiii, siiiii, no dai, vengo se fai cosi ti prego, io oddioooo, godo se vai avantiii’

Mi tolsi e vidi lui guardarmi con occhiate di rimprovero, avevo smesso poco prima del momento in cui un maschio non può più fermare l’eiaculazione. Ora il suo cazzo colante liquido trasparente, vibrava, si contraeva, si muoveva con oscillazioni verso il bacino e ritornava in avanti con un movimento proprio.
Mi alzai e andai a raccattare mia sorella e gli sussurrai all’orecchio””’.

‘Succhialo tu adesso dai, una volta mi hai confessato che lo avresti succhiato volentieri il cazzo di papi, dai vieni fallo sborrare!!’

Giorgia si convinse e si inginocchiò rinfrancata dalla sua recente ‘goduta’ davanti a nostro padre, gli prese dapprima il cazzo con due sole dita, timidamente, poi lo impugnò meglio e gli leccò via le colature filanti ingoiandole, quindi con la bocca semichiusa cercò di ingoiarlo ma papi””.

‘Giorgia, cavoli, così mi fai maleee!!’

Io mi inginocchiai dalla parte opposta e mi impossessai del cazzo afferrandolo alla base poi con la bocca ben spalancata mostrai a mia sorella come si doveva fare. Lo ingoiai e me lo feci penetrare fino in gola e anche un po’ oltre, poi risalii lentamente lungo l’asta rigida fino a far fuoriuscire la grossa cappella. Glielo porsi a Giorgia e lei ci provò ancora e questa volta papi ebbe una reazione nettamente diversa”””..

‘Ummmmm Giòoooo, siiiiiiiiiii, brava amore mioooo, siiiiiiiii, vi amoooo tutte e dueeee siiiiiiiii,’

Mia sorella ed io ci scambiammo il cazzo diverse volte fin quando, nella mia bocca, lo sentii contrarsi e il suo bacino sollevarsi dalla sedia spingendo il cazzo verso l’alto. Lo feci fuoriuscire e insegnai a Giorgia, usando la sua manina a segarlo a dovere. Le nostre mani sovrapposte si mossero all’unisono e i bollenti e densi zampilli bianchi fuoriuscirono dal meato raggiungendo i nostri visi e le nostre bocche. Lo ripulimmo insieme incrociando le nostre lingue in una danza lesbica, poi dopo esserci ripulite con la lingua stessa il viso reciprocamente,, la passione ci travolse, unendoci in un bacio intimamente caloroso e tenero; ci scambiammo lo sperma fin quando decidemmo, da buone sorelle, di ingoiarne una parte ciascuna.

Quando ci sciogliemmo da quell’abbraccio omosessuale ci alzammo stravolte in piedi e vedemmo mostra madre che”””””””

Il prossimo conclusivo capitolo cosa ci riserverà??
In attesa di chiarimenti da parte di Diana vi auguro come sempre:

Buon sesso a tutti, Ombrachecammina

Ringrazio i molti lettori che mi seguono con affetto e che leggono assiduamente le mie piccole opere. Voglio ringraziare altresì i tanti amici che mi scrivono le loro e-mail, alle quali io rispondo sempre con molto piacere.

e-mail: alexlaura2620@live.it

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