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073 – Arianna, madre sottomessa al figlio bastardo

By 23 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Luca, era il più giovane della famiglia, viveva ed abitava nella casa dei genitori, con il padre, la madre, la sorella poco più grande di lui e il fratello più vecchio.
Fin dall’adolescenza non aveva mai capito, perché la mamma avesse sposato papà, sicuramente non per amore, il padre in effetti era un uomo del tutto insignificante, alto un metro e sessantacinque, magro, scheletrico, portava gli occhiali che gli stavano appoggiati sul naso monumentale. Il viso non era affatto bello e per di più, era pure poco simpatico, sia con tutta l’altra gente, sia con la sua famiglia e in particolar modo con la moglie. Sicuramente, moltissime persone, nel vederli assieme per la strada, si ponevano la stessa domanda. Lei, Arianna, la sua mamma, era una bellissima donna, un palmo più alta del marito, un bel viso di tipo mediterraneo, nel quale spiccavano gli occhi di un colore azzurro cielo, molto profondi e lascivi, la sua carnagione era lievemente ambrata, portava i capelli neri, lunghi oltre le spalle. La sua bocca sensuale, aveva le labbra spesse e desiderabili che invitavano i maschi a pensare subito ad un meraviglioso pompino. Apriamo una doverosa parentesi”Luca era profondamente innamorato di sua madre, lo era sempre stato, sin da bambino e poi aveva continuato a coltivare questo profondo sentimento anche da giovanissimo, le sue prime masturbazioni erano avvenute pensando a sua madre nuda. Lei in modo assolutamente naturale, si mostrava a lui, lo faceva da sempre, senza mai curarsi della sua presenza, si mostrava in bagno, mentre si muoveva eroticamente sotto la doccia, con le sue mani intente a lavarsi e ad accarezzarsi il corpo in modo ancorché osceno e provocante. Lui l’aveva vista cambiarsi in camera, mentre si provava un vestito o della lingerie sexy e seducente, il giovane amava le sue grosse tette, fantastiche, succulente, da leccare, sfiorare, stringere, spremere e poi, magari esausto, dopo aver fatto sesso con lei, abbandonare il capo fra di esse, e godersi l’abbraccio caldo e morbido di quelle magnifiche mammelle. Luca era stregato anche dalla pelle morbida che pareva eternamente abbronzata, dal suo ventre piatto e dal magico e conturbante monte di venere coperto da serici riccioli scuri. Il giovanotto apprezzava soprattutto il sedere di sua madre, quando lei, nelle mille occasioni che si palesano durante una vita assieme, gli aveva mostrato involontariamente il suo sedere, lui aveva sentito la tentazione impellente di sculacciare quelle chiappe rotonde e piene; in alcuni casi aveva potuto spiarla nuda e chinata in avanti a sfilarsi dai piedi le mutandine, in lui prontamente si era verificata una quasi dolorosa erezione. Viste da dietro quelle natiche sporgenti erano un invito a possederla analmente, erano quasi una inconscia richiesta da parte della donna di un grosso cazzo piantato in uno dei suoi buchi. Poi la figa, già, il centro nevralgico del sesso, lui, dal buco della serratura, l’aveva osservata un paio di volte, mentre sola in camera sdraiata sul basso letto matrimoniale stava a gambe aperte, con le ginocchia flesse a masturbarsi, separandosi le labbra della vagina, e usando l’altra mano, l’aveva vista infilarsi due dita dentro all’ingresso cavernoso e fradicio della sua figa. In quelle occasioni Luca si era trovato con il cazzo duro a masturbarsi e a sborrare in modo incontrollato lì sul posto, aveva poi dovuto pulire rapidamente per non lasciare traccia della sua attività onanistica . La mamma possedeva poi due gambe da miss, lunghe e ben fatte, polpacci non muscolosi e le cosce ben tornite senza ombra alcuna di adipe, nemmeno nella parte vicina ai glutei.
Per fortuna la figlia femmina assomigliava quasi totalmente, alla mamma, mentre i due maschi avevano preso le loro fattezze dal nonno paterno che inspiegabilmente era un bell’uomo.
Forse la nonna aveva fatto un peccatuccio con il classico postino, sicuramente, un bruttissimo postino, e da lì era nato il babbo’.
Di suo padre, Luca non conosceva le caratteristiche fisiche intime e quindi non poteva sapere se per caso la mamma dopo averlo visto nudo, avesse pensato di sposarlo solo per la sua dotazione sessuale!!
Era il mese di Luglio e Luca fu invitato al mare dal suo amico d’infanzia, i quali genitori erano proprietari di una casa in Riviera. La mamma, fu parecchio titubante prima di concedergli il permesso”’.

‘Luca, non so se sia il caso che te ne vai anche tu, papà è via per lavoro all’estero e prima di una settimana non torna, i tuoi fratelli sono in vacanza pure loro ed io rimango qui da sola, ho un po’ paura, sai com’è, di questi tempi ad una donna da sola può succedere di tutto’.’

‘Dai mami, ti prego sto via solo quattro giorni, poi torno, cosa vuoi che ti succeda? ‘

‘Va beh, ma solo quattro giorni poi torni a casa che io mi sento più sicura se ci sei tu’

‘Ok grazie, stasera parto e domenica sera verso mezzanotte sono di nuovo qui’.’

Luca preparò le cose che gli servivano e mise tutto in uno zainetto comodo da portare, poi si fece la doccia, si rivestì, salutò sua madre e scese in strada, salì sulla sua utilitaria e partì tutto felice.
I genitori di Gianni lo accolsero calorosamente, come era dovuto al migliore amico del loro figlio.

‘Luca, guarda che non abbiamo una camera solo per te, dovrai adattarti a dormire nel letto da una piazza e mezza nella cameretta di Gianni”’

‘Si signora, nessun problema, così io e lui parliamo un po”..’

‘Si, di tutte le vostre conquiste immagino!!!’

‘Eemmmhhh, si, si”..’

Luca e Gianni passarono una notte insonne a parlare effettivamente di figa e della porcaggine di alcune ragazze che avevano conosciuto in un recente passato. Al mattino, tutti in spiaggia e subito in acqua per il sacrosanto bagno. Dopo un ora uscirono e si unirono ad un gruppo di ragazzi partecipando ad alcune interminabili partite di Volley.
I primi due giorni trascorsero veloci e Luca si divertì alquanto, poi la mattina del terzo giorno una telefonata piuttosto concitata, ricevuta dal padre di Gianni, fece terminare in anticipo le loro vacanze, la nonna di Gianni stava male e purtroppo si doveva rientrare in città.
Così anche Luca prese la strada del ritorno, dopo alcune ore di viaggio, giunse a casa, dopo aver parcheggiato la macchina in garage, aprì con la chiave la porta ed entrò. Non sentendo alcun rumore fece il giro della casa per vedere se c’era sua madre, quando arrivò in fondo al lungo corridoio, dove era ubicata la camera dei suoi genitori sentì una voce soffocata seguita da inconfondibili gemiti di piacere. Pensò che sua sorella fosse rientrata in anticipo e che per comodità stesse facendo sesso con il suo ragazzo nel grande letto di papà e mamma.
Provò a sbirciare dal buco della serratura e vide da dietro un uomo sopra ad una donna, nella intramontabile posizione del missionario, che stavano inequivocabilmente scopando a più non posso. Incuriosito e attratto da questa scena, si tolse le scarpe e poi aprì pian piano la porta, scivolò all’interno e si nascose dietro la poltrona rivestita in pelle scura posizionata nell’angolo della camera. Guardò meglio e rimase di stucco, l’uomo era lo zio Massimo, il fratello di suo padre e la donna altri non era che sua madre, la sua dolce e casta mammina!!. Luca accucciato dietro la poltrona sentì improvvisamente un forte calore arrivargli al cervello, le sue gote quasi bruciavano dal rossore che le aveva invase, le mani gli tremavano, si sentiva la gola secca, stentava a deglutire, il cuore gli batteva all’impazzata e di conseguenza anche il respiro si era fatto più affannoso del solito.
La mamma, si faceva sbattere da suo cognato mentre a casa non c’era nessuno!!! Aveva paura di rimanere sola a casa!!! Forse per questo che adesso stava lì nel giaciglio matrimoniale, a cosce spalancate mentre quel maiale dello zio Massimo se la fotteva a raffica!
Luca a questo punto, prese il suo cellulare dalla tasca dei jeans e lo inserì sulla funzione ‘videocamera’ poi premette il pulsante rosso sul pannello touchscreen e la registrazione si avviò immediatamente.
Sentì la mamma che sussurrava allo zio”’

‘Uuummmhhhh, sto per venire, siii, siii, continuaa, continuaaaa, dai che vengooo”’
‘Dai vieniii, vieniii, bella troiaaa miaaaaaa, mio fratello è un ricchione se non scopa una come te!!!’

‘Siiii, è un finocchiooo, vengooooo, vengoooooo, uuummmmmmm, uuummmm, siiiii, ooodddddiiiioooo vengoooooo, aahhhhh, ahhhhhhhh, ahhhhhh, ahhhhhh, uuummmhhhhh””

Lei ora muoveva il suo corpo, accompagnando i forti colpi di cazzo dell’uomo, che la pompava profondamente. Lo zio, continuò a sbatterla forsennatamente per almeno altri cinque minuti poi………..”..

‘Sei una gran figaaaa, sto per sborrareeee, ti riempio la figaaaa, ti sborro dentroooo”’.’

‘Nooo, nooo, togliloooo, toglilioooo, sono fertileee, sborra fuoriiii”’

‘Sborrooooo, sborrrrrooo, ti schizzo addosssoooooo, schizzooooooo, ahhhhhgggghhhhh, uuummmhhhhhhhhhh”..’

Luca continuava a filmare e seguì con la video camera del telefonino anche la scena dello zio che estraeva il cazzo dalla figa di mamma e masturbandoselo velocemente le riempiva il seno e il ventre di larghe chiazze biancastre, poi lui si pulì sui peli della figa la cappella colante e appoggiò il suo corpo su quello della donna baciandola lungamente sulla bocca. A questo punto Luca, disinserì la funzione video dal suo cellulare e silenziosamente, quatto, quatto sgattaiolò fuori dalla camera, raccolse le scarpe che aveva abbandonato prima e si chiuse repentinamente in camera sua.

Sdraiato sul letto, teneva le orecchie ben aperte, a cercare di intercettare qualsiasi rumore che gli avrebbe confermato l’uscita di scena e anche di casa dello zio Massimo.
Dopo una buona mezzora i due amanti incestuosi uscirono dalla camera, parlando tranquillamente ad alta voce, sicuri di essere indubbiamente soli. Li sentì entrare in bagno e ridere allegramente, poi finalmente udì lo scatto della serratura della porta di casa e dopo qualche minuto di silenzio, l’uscio sbatté e si chiuse alle spalle dell’amante di sua madre.
Puttana, sei una puttana, pensò Luca, era deluso, amareggiato, va beh suo padre era brutto, ma perché se lo era sposato se adesso lo tradiva con quel bastardo di suo cognato?
Da oggi in poi sarebbero cambiate le cose, il bravo Luca, si ripromise di diventare un vero bastardo!! Se scopa con lo zio, allora è un grande troia e quindi devo divertirmi anche io d’ora in poi. Magari la faccio scopare dai miei amici, la tratto come una vera zoccola!!
Dopo pochi minuti la sentì armeggiare in cucina, allora ne approfittò e uscì dalla camera, poi aprì la porta di casa e la richiuse immediatamente”’.

‘Ciao mamma”..’

‘Ehi, Luca, come mai a casa? Non dovevi tornare domenica? Cosa è successo?’

‘I genitori di Gianni sono dovuti rientrare in città perché la anziana nonna ha telefonato che stava male e quindi’. Eccomi qua !’

‘Niente di grave spero?’

‘Non lo so mamma, non mi rompere le palle adesso!!’

‘Ma che modi sono di parlare con tua madre??!!! Non ti permettere mai più un simile linguaggio, chiaro??!!!’

‘Allora cambio linguaggio, mamma, non mi scassare i coglioni capito??? Adesso vedi di preparare sta cazzo di cena e fai un po’ veloce che ho fame!!!’

‘Ma sei impazzito???’

‘No, non sono impazzito, è che ho visto una puttana che si faceva sbattere come una vacca dal fratello di suo marito!!!!’

‘Ma, cosa dici, ma stai male? Hai la febbre?’

‘Sto benissimo e non ho la febbre, solo che quella puttana di cui sto parlando, sei proprio tu cara mamma maiala!!!!’

‘Ma, io, ma scusa tu sei rientrato solo adesso no?’

‘No mamma, sono rientrato prima e vi ho visti te e quel bastardo di zio Massimo, vi ho filmati mentre tu godevi come una porca, e lui ti sborrava sulla pancia!!!! Lui ti sbatte meglio di papà???’

Arianna, aveva il viso di colore rosso fuoco, le lacrime le riempirono gli occhi e in breve gli colarono a rivoli giù per le guance. Si lasciò cadere su una sedia, mise le mani con le dita incrociate in grembo, le spalle abbandonate e curve, il capo chino, iniziò a singhiozzare aspirando rumorosamente l’aria. Volle parlare ma dalla sua bocca non uscì alcun suono, pareva un pesce sott’acqua, poi si alzò e ciabattando si infilò in camera sua, la chiave girò nella toppa e poi solo il rumore interminabile del pianto a dirotto.
Luca era soddisfatto, era solo l’inizio, sarebbe stato un figlio crudele e bastardo, avrebbe sfruttato la situazione, se non accondiscendeva a soddisfare le sue voglie avrebbe detto tutto a papà.

‘Mamma, esci da quella cazzo di camera che ti devo parlare!’

Lei uscì mogia, mogia, gli occhi arrossati dal pianto, indossava una camicia da notte che la faceva sembrare veramente sciatta. Si infilò in cucina e accese i fornelli per scaldare il cibo.

‘Allora mami, ho pensato che potrei non dire niente al babbo se tu’. ‘

‘Se io cosa?’

‘Se tuuuu’ ad esempioooo” mi facessi un bel pompino!’

‘Digli quel che vuoi a tuo padre, io piuttosto mi separo, gli concedo il divorzio, ma queste cose non le farò mai!!! Sei proprio un gran bastardo!!!!’

‘Va bene, ok, adesso vado a telefonare al mio paparino’.’

Il giovane uscì dalla cucina e entrò in camera sua, prese il cellulare e poi facendo sentire bene la voce”’.

‘Ciao pà, come và? Tutto bene? Ah, ok bene, bene. Quando torni? Dopo domani? Senti ti dovevo parlare di una cosa”.’

A quel punto, Arianna si precipitò e fece cenno a Luca di lasciar stare’.

‘Eeemmm, ecco, ti dovevo chiedere se mi potresti prestare la tua macchina, tanto fin quando non torni non ti serve” Si, si, tranquillo, vado piano, è solo che volevo andare fuori città in una discoteca e siamo in cinque e nella mia non ci stiamo”.. Siii, tranquillo pà non te la scasso!!! Ok buon lavoro e grazie” Si la mamma è di là in cucina che fa da mangiare’. Si ok te la saluto. Ciao’.’

‘Brava la mia mammina, me lo fai subito o più tardi un bel pompinello???’

‘Subito, così poi la finiamo qui!!!’

Luca se la portò in bagno e la fece sedere sulla tazza, poi piazzò il telefonino appendendolo per la cinturina alla maniglia della porta, mise in moto la funzione video e ”..

‘Hai le mutande zoccoletta???’

‘Si le ho, perché? ‘

‘Toglitele, fammi eccitare, così brava, adesso apri bene le cosce, slargati al figa!!!! Ummm, che figona, ci sarà ancora dentro la sborra di zio vero??’

‘Dai tiralo fuori che faccio sta cosa!!’

Luca slacciò la cintura dei pantaloni e li lasciò cadere a terra, poi si abbassò gli slip e prepotentemente il cazzo uscì fuori come una molla. La prese per i capelli e la attrasse a se ficcandogli il cazzo fino in gola”..

‘Succhiamelo bene troia!!! Hai visto che bel cazzone che mi hai fatto???? Pompamelo, dai bocchinara maiala traditrice!!! Ciucciaaaa, fammi toccare le poppone daiiii!!!’

‘Ummmhhh’.’

‘La prossima volta ti voglio inculare!!! Spompinamelo beneeee, mettici un po’ di entusiasmo suuuu!!!!!’

‘Uummhhhh’.’

‘Brava cosììì, dai che ti sborro in golaaa, la vuoi la sborra di tuo figlio????? Sta arrivandoooo, arrivooooo, sborrooooo, sborrooooo, beviii, bevi maialaaaaa, ooohhhhhh, sbor’rooooooooo’..’

‘Uuummmhhhh”.’

‘Leccalo bene, puliscimeloo, lecca sporcacciona”..’

‘Questa è la prima e l’ultima volta che faccio ste cose con te, sappilo, finisce tutto qui chiaro????’

‘Posso sempre telefonare ancora a papi, ma questa volta non mi fermo sai”.’

‘Sei un bastardo figlio di puttanaaa!!!’

‘Brava, hai detto bene, sono figlio di puttana!!!’

‘Dai, Luchino, su basta ti prego’..’

‘Luchino un cazzo!! Se non fai quello che ti dico io, perderai tutta la famiglia”. Fammi toccare la figa, fammi sentire com’è dopo che me lo hai succhiato”’

‘No dai, lascia stare, basta, per favore’.’

‘Apri le cosce e fammela toccare, cazzo!!!!’

Lei suo malgrado dovette aprire le gambe e lui la tastò con le dita, la trovò naturalmente bagnata fradicia e allora”

‘Dici che non sei troia, hai la figa inondata, ti piace il cazzone del tuo Luchino vero???’

‘Hai un bel pisello, è vero, ma sei pure mio figlio e ste cose non vanno bene!!!’

‘Già queste non vanno bene, ma farti sbattere da tuo cognato, il fratello di tuo marito, invece va bene vero????’

‘Senti Luca, papà è due anni che non mi scopa, hai capito adesso???’

‘Ma quando vi siete sposati non hai promesso davanti a Dio che gli saresti stata fedele e che lo avresti rispettato e onorato sempre in salute e in malattia fin che la morte non vi avrebbe separati?

‘Ma che c’entra, il sesso è importante in una coppia, e lui non lo fa più da troppo tempo!!’

‘Ma tu sai bene che se lui viene a sapere che lo hai tradito, chiede la separazione e il divorzio e siccome la colpa è tua, tu ci perdi tutti, marito e pure i tuoi adorati figli, quindi”’

‘Quindi cosaaa??????’

‘Beh, quando mi viene voglia, tuuuu’.. ti dai da fare per accontentarmi. Io te lo confesso, sono innamorato di te da sempre e ti ho desiderato tutta la vita, sei una figa pazzesca, hai tutto, culo, tette, figa, cosce viso, occhi, insomma tutto, tutto, tutto”.’

‘Tu sei innamorato di me? Ma io sono tua madre e poi ho quarantadue anni, non riesci a trovarti una ragazza che sia adatta a te? ‘

‘Le ragazze non sono come te, tu sei una donna con la D maiuscola, loro sono delle puttanelle senza grinta, le scopi ed è come bere un bicchiere d’acqua!! Guarda che io ti ho spiata sempre, anche quando ti facevi i ditalini sul letto!!! ‘

‘Mi hai spiata mentre io”’.’

‘Si mami, sai quante seghe mi sono fatto per te, quanta buona sborra ho schizzato sul pavimento del bagno????’

‘Va beh lasciamo perdere, adesso basta, io non mangio nemmeno e vado a letto, se vuoi il cibo è caldo serviti e poi vai anche tu a dormire che è meglio’ La notte porta consiglio”’

Arianna, andò prima in bagno e dopo poco uscì e entrò in camera sua, era abbacchiata, moralmente distrutta, aveva scoperto di avere un figlio bastardo e che aveva tutte le intenzioni di sfruttare la situazione, la ricattava senza vergogna e gli chiedeva prestazioni sessuali in cambio del suo silenzio.
Cosa doveva fare? Accondiscendere alle voglie insane del figlio? Oppure poteva affrontare il problema alla radice e fronteggiarlo, lasciandolo libero di scegliere se comportarsi da verme vigliacco e riferire tutto a suo padre. Aveva pure filmato tutto il figlio degenere, poteva documentare l’adulterio di sua madre con la massima precisione!!!
Aveva ragione lui, con la sua testimonianza e il filmato, in fase di divorzio, il giudice l’avrebbe giudicata colpevole di adulterio e quindi avrebbe dovuto lasciare la casa, i figli e per di più non avrebbe ottenuto nemmeno un soldo bucato!! Lei, cercava di ragionare razionalmente, ma non trovava soluzioni alternative, avrebbe dovuto sottostare alle voglie di quella mente malata di Luca. Pensando a tutto ciò, fece scivolare la mano fra le cosce e trovò la figa fradicia, suo figlio aveva ragione anche in questo, era una vera troia, si era eccitata come una ninfomane a spompinargli il cazzo. Le sue dita si posarono sul clitoride e iniziarono a sfarfallarvi sopra, sperò che suo figlio non stesse guardandola dal buco della serratura, ma a pensarci lei si eccitava ancora di più. Si infilò due dita dentro e si scopò a lungo, fin quando non sentì arrivare l’orgasmo, poi, come faceva da sempre, spostò le dita ancora sul clitoride e la sua più sensibile zona erogena gli restituì sensazioni intense e venne, venne quasi tremando, percorsa da brividi di piacere intenso, la mente fissa sul grosso cazzo di suo figlio nella sua bocca, la sborra che l’aveva riempita e che lei diligentemente aveva ingoiato.

Luca, intanto si era sdraiato sul divano e si guardava la tv, era nudo, guardava un vecchio film, trasmesso su una emittente regionale, dove la Edwige Fenech si faceva la doccia e mostrava le sue sinuose curve, le fantastiche tette e un boschetto di peli scuri e riccioli super eccitanti e provocanti.
La sua mano destra impugnava il cazzo ormai duro e se lo scappellava lentamente, scoprendo e ricoprendo il grosso glande violaceo, si sputò sulla mano un po’ di saliva che spalmò sulla cappella e lungo il fusto del membro eretto. Ripeté questa operazione alcune volte fino a rendere il pene lucido e sdrucciolevole, si segò pianissimo, ora la mano scivolava sulla pelle del membro e lo accarezzava delicatamente. Intanto la Fenech era uscita dalla doccia e si stava asciugando, lui sentì le pulsioni dello sperma in arrivo, lasciò libero il pene che si contrasse autonomamente alcune volte, poi numerosi zampilli fuoriuscirono dalla piccola feritoia e si innalzarono per poi ricadere un po’ dappertutto, qualcuno si spiaccicò sul corpo del giovane mentre altri, invece, caddero sul rivestimento in pelle nera del divano. Fu sorprendente la modalità di quella masturbazione e fu altresì ancora più singolare il modo che adottò per ripulirsi. Lo sperma gli colava dalle dita della mano e lui se la portò alla bocca leccandola per bene fin quando non ne rimase nemmeno una goccia. Sempre con la stessa mano raccolse gli spruzzi gelatinosi che si erano posati sul corpo e sul divano ingurgitando il tutto con golosità e bramosia.
Finalmente il ragazzo si rilassò, spense la tv e si recò in cucina a bere un bicchiere d’acqua fresca, poi in camera sua, si butto sul letto e rimase a lungo a pensare. Aveva quella troia di sua madre in pugno, lei non avrebbe rischiato di mandare all’aria tutta la famiglia, quasi certamente l’avrebbe accontentato, sarebbe stata accondiscendente con lui come non lo era mai stata.
Wowww, pensava, quanti pompini, quante belle seghe, glielo avrebbe ficcato nel culo, quel fantastico e magnifico culo, l’avrebbe fottuta in figa, sarebbe stato padrone di fargli scorrere il suo cazzo imprigionandoglielo fra le tette, l’avrebbe leccata, di sicuro la vacca avrebbe goduto sotto di lui, sarebbe stato poi bello sculacciarla e chissà quante altre belle fantasie””
Si addormentò pesantemente, quando si risvegliò gli venne in mente che tutto quel che era successo il giorno prima in realtà fosse solo un meraviglioso sogno. Prese in mano il telefonino e febbrilmente consultò l’archivio dei video e lo trovò, c’era anche l’audio”’.

‘Siiii, è un finocchiooo, vengooooo, vengoooooo, uuummmmmmm””.’

Non era stato un sogno, quindi andò in bagno, si lavò ed espletò le sue funzioni fisiologiche, poi nudo come un verme uscì ed entrò in cucina. Sua madre era intenta a preparare la colazione e gli dava le spalle, lui si sedette e Arianna lo salutò”

‘Ciao Luca, come và? Dormito bene???’

‘Si, dormito bene, solo che mi sono svegliato con il cazzo duro e le palle piene di sborra, dovresti darmi una mano a svuotarmele”’

‘Dai Luca, finiamola con ste cose, su, ho deciso che non me ne frega niente di quello che potrebbe succedere, fai quello che ti pare, ma io non faccio più niente’

‘Sai che ieri ho filmato anche il pompino con l’ingoio che mi hai fatto???’

‘Sei un figlio lurido e schifoso!!!’

‘Vieni qui troietta, apriti sta camicia da notte e tira fuori le poppe, dai muoviti, guarda che se non lo fai, perdi tutto, pensa al benessere che ti da papà!!! Macchina di lusso, gioielli quando vuoi, casa al mare, palestra, centri di bellezza’. Tutto a tua disposizione, con il portafogli di paparino!!!!
Vuoi rinunciare a tutto questo????’

‘Senti Luca, io ti prometto che ti faccio avere cinquecento euro al mese per le tue spesucce, ti puoi comprare quello che vuoi, ok????’

‘Si va bene, ma non in cambio delle tue prestazioni eh, eh” Un miglioramento alla mia vita, si va bene, ma adesso vieni qui e inginocchiati davanti a me, togliti sta cazzo di camicia da notte, scommetto che da brava troia sei nuda sotto vero???’

Arianna, rassegnata si slacciò la cintura della camicia, la aprì e la lasciò cadere a terra, sotto era nuda. Lui si mise seduto sul bordo della sedia con le palle che gli pendevano giù, poi”.

‘Lo immaginavo che eri nuda sotto, sei proprio una bella puttana sai???!!! Inginocchiati davanti a me, al tuo padrone schiava!!!! Così, brava, adesso leccami i coglioni, leccali bene, muoviti troiaaa!!!!’

Lei sempre più sottomessa, iniziò a passargli la lingua sulle palle”’..

‘Lecca bene, sotto i coglioni!!! Sotto, capitoooo!!!’

Contorcendosi lei passò la punta della lingua sotto i testicoli di suo figlio, lo leccava a piccoli colpetti, quel tanto che la scomoda posizione le consentiva. Lui si alzò in piedi e andò in salotto, si sedette sulla poltrona e fece scivolare il sedere sul bordo, quindi alzò le gambe in alto tenendosele con le braccia””

‘Vieni qui, sottomessa!!! Adesso mi lecchi il culo, il buco del culo voglio che mi lecchi!!!!’

‘No, ti prego Luca, il culo non mi va mi fa schifo!!!’

‘Se non mi lecchi il culo ti prendo a sberle capito!!!!!’

Arianna, ancora una volta per forza di cose lo dovette accontentare ed iniziò a lambirgli il culo”..

‘Meglioo, leccalo bene, voglio sentire la tua lingua rasposa sul mio buco del culo, capito!!!’

Lei gli leccava il forellino posteriore e lui si segava, poi lui sollevò ancora di più le gambe in alto in modo che il cazzo duro gli puntasse la cappella contro il viso”’..

‘Alzati in piedi leccami le palle e il culooo, dai che ti faccio vedere come mi sborro in bocca da solooo!!!!’

Luca si segava e lei lo leccava con bravura”’

‘Leccaaaa, leccaaaa, sborroooo, mi sborro in boccaaaaa”..’

Luca si masturbò furiosamente fin quando dei pesanti zampilli schizzarono fuori dal meato e caddero dentro la sua bocca spalancata, lo munse fin quando non ne uscì più nemmeno una goccia. Si rimise sdraiato sulla poltrona mentre lei si lasciava cadere a gambe divaricate su quella di fronte.

‘Non l’avevi mai vista una cosa come questa vero???’

‘No, non l’avevo mai vista”

‘Ti sei eccitata, troietta mia????’

‘Dai lascia stare, vado a lavarmi ed esco”’.’

‘Dove devi andare?’

‘Al Centro Commerciale qui vicino, devo comprarmi degli accessori e un abito”’

‘Vengo con te, così vedo come ti sta la roba che ti vuoi comprare’..’

Prima di uscire Luca si avvicinò a sua madre e”’

‘Ti sei messa le mutande???’

‘Si perché, credi che vado in giro senza???’

‘Toglitele!!!!’

‘Ma sei matto, ho la gonna corta, se mi si alza mi vedono tutto!!!!’

‘Ti ho detto di togliertele!!!!’

‘Non si può farne a meno di sta cazzata!!!’

‘Cara mammina, lascia decidere a me se è una cazzata o no!!!! Adesso toglile!!!!’

Fu così che Arianna si dovette sfilare le mutande rimanendo nuda e indifesa sotto il vestito.
Dopo pochi minuti d’auto, giunsero al Centro Commerciale e si recarono presso un negozio che commercializzava alcuni marchi importanti di abbigliamento. In fondo c’erano i camerini, molto spaziosi e chiusi con delle spesse tende scorrevoli di colore rosso granata. Arianna scelse alcuni vestitini estivi e poi entrò nel camerino libero. Luca la lasciò entrare poi dopo qualche secondo, aprì di brutto la tenda e lei si trovò nuda alla vista di tutti”’..

‘Oh, mi scusi signora, non volevo, davvero, mi perdoni”’

Richiuse la tenda, e dentro si sentì molto divertito e soddisfatto dalla situazione in cui aveva coinvolto sua madre. L’aveva vista arrossire dalla vergogna, le mani tenevano il vestitino che doveva provare e non riuscivano a coprire contemporaneamente il seno e la figa, si era girata e così aveva ottenuto il risultato di mostrare anche il culo.
Quando uscì dal camerino per guardarsi allo specchio aveva il viso paonazzo e incenerì suo figlio con uno sguardo di severo rimprovero.!!

‘Che bel vestito signora, le sta proprio bene!!!!’

Lui si era seduto su una poltroncina nel salottino e la guardava con occhio da intenditore. Lei, invece gli sussurrò”’

‘Sei proprio un deficiente, bravo!! Sei fiero di te vero???’

‘E non finisce qui, troietta mia!!!’

Lei gli voltò le spalle e si infilò ancora nel camerino, dopo pochi secondi lui scostò la tenda e si infilò dentro”’..

‘Girati a pecorina, appoggiati allo sgabello””

‘Sei scemo? No basta non lo faccio e adesso esci di qui!!!’

‘Puttanella!!! Girati ti ho detto, vuoi che alzo la voce così mi sentono tutti? Girati a pecorina!!!!’

Lui estrasse il cazzo dai pantaloni e le frugò sgarbatamente la figa, quindi appoggiò la cappella e glielo infilò dentro”..

‘Fai veloce, se viene qualcuno che figura facciamo????’

‘Calmati, non viene nessuno e poi sei troia no??? Che te ne frega se ti vedono mentre ti fai fottere da tua figlio?????’

‘Smettila di insultarmi, smettila!!!’

‘Muovi il culo troia che mi fai sborrare prima!!!!!’

Lei per velocizzare le cose iniziò a muovere il culo e lui glielo spinse più a fondo possibile”..

‘Ti piace così in fondo maialona!!!????’

‘Smettilaaa, ti pregoooo”’

‘Hai la patata fradicia, ti piace il cazzo eh?????’

‘Smet’ tilaaa, siii, mi piaceee, ma smet’.tilaaa”.’

‘Vuoi che ti sborro dentro puttanella???’

‘As’peee’ttaaaa, non sborrareee, as..pet’taaaa”.’

‘Vuoi godere quiii, in camerino troiaaa????’

‘Sii, bastardooo, bastardooo, maledetto tu e il tuo cazzoneeee!!!!’

‘Godi porcaaaa, godiiiii”’

‘Figlio di puttanaaaa, continuaaaaa, continuaaaaaa”..’

‘Toh, toh, toh, toh, toh, prenditelo tuttooooo!!!’

‘Veee’ngooooo.., vengooooooo, siiiiiiii, bastar’..dooooooo, godoooo, uuummhhhh, sborra, amore mio, sborraaaaami dentroooooo’

‘Sborroooo, sborrroooo, ti schizzo dentro troiaaaaaaa””’

Estrasse il cazzo e prese uno dei vestitini appesi e se lo pulì per bene lasciandone un grosso lembo inzuppato di sperma, usò poi un’altra parte per pulire la figa colante di lei, poi lo riappese per bene alla gruccia e pensò alla prossima cliente che lo avrebbe trovato intriso di sborra’ Dopo essersi riassettati si recarono alle casse e pagarono. Fecero ritorno a casa e”’..

Buon sesso a tutti
Ombrachecammina

Scrivetemi se vi è piaciuto questo nuovo racconto, del quale ci sarà una seconda parte prossimamente.

La mia e-mail è: alexlaura2620@libero.it

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