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075 – Le sorelle e il papà perverso

By 27 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo da poco compiuto i vent’anni e in un pomeriggio assolato di Agosto, mio padre mi diede l’immagine esatta di chi fosse lui in realtà.
Erano le quindici e vidi, che quel giorno, lui non seguiva la consuetudine quotidiana del pisolino pomeridiano. Mi accorsi che, quatto, quatto, percorreva il corridoio che portava alla sua camera, ma poi, invece di entrarvi, proseguiva per qualche metro, e con la massima cautela abbassava lentamente la maniglia dell’uscio e lo socchiudeva poi scivolava silenziosamente in camera di mia sorella. Lei, Stefania era la più giovane, appena diciottenne, ma, possedeva, contrariamente al mio, un fisico molto più esuberante e sviluppato. Facendo scricchiolare il meno possibile il parquet del pavimento, incuriosita, decisi di spiare i movimenti di mio padre. Abbassai a mia volta la maniglia di ottone e aprii un piccolo spiraglio” Dalla mia prospettiva vidi lei che dormiva supina, nel suo letto, posto contro la parete opposta alla porta da dove io spiavo. Indossava una leggera vestaglietta corta, le gambe divaricate e ampiamente scoperte, la figa era protetta da mutandine di colore nero. Sopra era seminuda e indossava come unico indumento un reggiseno anch’esso nero, che a stento gli conteneva le pesanti tette di quarta misura. Vidi mio padre avvicinarsi a lei e toccarla su una spalla, lo vidi scuoterla come per svegliarla, ma lei, a parte un lieve lamento, non ebbe alcuna reazione. A questo punto compresi che lui si stava abbassando la zip della patta dei pantaloni. Lo vedevo da dietro ed io indovinavo dai suoi gesti quello che stava facendo, quando, sganciata la cintura, i pantaloni caddero ai suoi piedi, vidi il suo grosso e grasso culo in primo piano, poi lui si chinò per slegarsi le scarpe e sfilarle, quindi lasciò calzoni e scarpe sul pavimento e nudo dalla cintola in giù, si avvicinò ancora a Stefania e la toccò di nuovo, insistentemente, nessuna risposta o movimento, pareva che lei dormisse profondamente. Lui salì sul letto e di sfuggita intravidi il suo cazzo ancora molle penzolargli davanti e compresi che da duro le dimensioni dovevano essere sicuramente notevoli. Con entrambe le mani la fece girare sul fianco destro e lo vidi armeggiare con il gancio del reggiseno, una volta aperto glielo sfilò dalle braccia e la rimise nella posizione precedente. Le tettone di mia sorella svettavano come due cocuzzoli duri e sodi, erano veramente da ammirare, pensai alle mie acerbe collinette e un po’ mi vergognai. Lui le passò una mano delicatamente sui capezzoli, essi si indurirono e si eressero dimostrando la loro estrema sensibilità. La girò ancora sul fianco e abilmente le abbassò la cerniera della gonna, quindi si mise sul letto e con entrambe le mani la tirò verso il basso sfilandogliela. Le mutandine, seguirono lo stesso iter e così mia sorellina fu nuda e cruda. Era bruna di capelli e il monte di venere era coperto da una folta peluria scura che scendeva lussureggiante fra le gambe e gli celava la dolce fessura. Lui scese dal letto girandosi verso la mia direzione ed io mi nascosi velocemente dietro il battente socchiuso, dopo pochi secondi, mi affacciai e sbirciai ancora, vidi allora in modo chiaro, il suo armamento missilistico. Che cazzo!!! Non molto lungo, un po’ tozzo e grosso, veramente largo, spropositatamente largo, specie per quel che riguardava il grosso fungo della cappella. Per un attimo lo immaginai nella mia fighetta e sentii degli stimoli fra le cosce che iniziavano a inumidirmi la patata vogliosa.
Ora lui le allargava le gambe a mo’ di compasso e le passava le dita fra le labbra della vagina, vidi fra la abbondante peluria apparire la feritoia vermiglia, lui la aprì con due dita e poi salì sul letto, tuffò il viso fra le cosce di lei ed il mio unico panorama fu il suo monumentale culo e compresi allora che la stava leccando. Proseguì per alcuni minuti e poi soddisfatto si piazzò fra le gambe di lei e con la mano guidò all’interno della figa di Stefania il suo grosso batacchio. La scena ora era completa, vedevo tra le gambe aperte di papà, le sue grandi palle ballonzolare avanti e indietro, mentre la stantuffava lentamente nella figa. Lei era assolutamente passiva, non vi era alcuna reazione, nessun gemito, nulla di nulla, eppure pensai un cazzo così si deve sentire per forza di cose! Lui, invece grugniva ed emetteva suoni soffocati e gutturali, poi lo vidi affondare in lei e rimanere immobile, ficcato fino in fondo alla figa di mia sorella. Compresi che era arrivata l’eiaculazione e lo vidi abbandonarsi pesantemente su di lei, a corpo morto. Rimase così respirando affannosamente per alcuni minuti e poi si ritrasse, lo strofinò contro i peli di Stefania e scese a fatica dal letto. Si rivestì rapidamente e poi si dedicò alla vestizione di lei.
Lui aveva finito, il suo scopo era stato raggiunto, si era svuotato i coglioni nella figa di sua figlia!
Me ne andai, lo lasciai uscire dalla camera e poi mi fiondai dentro, ansiosa di controllare le condizioni di mia sorella. Lei dormiva, mi accertai che respirasse, e quindi mi sedetti sulla poltroncina vicino al comò ed attesi. Passò almeno un ora, ora in cui io molte volte rischiai di addormentarmi, ma finalmente Stefy ebbe un movimento e un lamento, mi avvicinai a lei e le accarezzai il viso, lei aprì gli occhi e vidi il suo sguardo spento, lontano, mi guardava ma sembrava non vedermi nitidamente. Dopo alcuni minuti, iniziò a biascicare qualche parola indefinita ed infine si stropicciò gli occhi e mise a fuoco la mia immagine””

‘Ciao Elena, che ci fai qui??’

‘Mi accertavo che stessi bene’.’

‘Si, si, sto bene, ho dormito pesantemente, deve essere stato il vino che mi ha fatto bere papà”’

‘Già, può essere, è un vino forte, magari è meglio che ne bevi meno’.’

‘Era fresco e papi continuava a riempirmi il bicchiere e così”’

‘Insomma, Stefy, non ti sei accorta di niente? Non ti senti strana? Nessuna parte del tuo corpo ha qualche anomalia?’

‘No, di cosa mi sarei dovuta accorgere? Il mio corpo, beh sta bene, stavo sognando, ma sto bene!!’

‘Cosa sognavi?’

‘Non te lo dico!!’

‘Un sogno erotico? Ehi sono tua sorella non ci sono segreti fra di noi!!’

‘Beh si, un sogno erotico’..’

‘Spiegati meglio santo cielo!!!’

‘Uno che mi ‘. Insomma che mi’..’

‘Uno che ti scopava???’

‘Ecco, l’hai detto, uno che mi scopava, si e allora???’

‘Sei bagnata sotto?’

‘Dai che domande fai!!’

‘Rispondimi, sei bagnata o no?’

Per tutta risposta si infilò una mano nelle mutandine e si toccò poi”’..

‘Si sono bagnata, si vede che nel sonno mi sono eccitata!! A te non succede mai??’

‘Si mi succede, ma non devo toccarmi per sapere che sono bagnata, me ne accorgo lo stesso!!!’

‘E’ vero, l’ho fatto così ecco, ma lo sapevo già da quando me lo hai chiesto’

‘Stefy, ascoltami bene, io ti devo dire una cosa che ti traumatizzerà, ma te la devo dire lo stesso!!’

‘Che è successo, è morto qualcuno??’

‘Non proprio, ma quello che ti devo dire è quasi peggio!!!’

‘Dai Elena, non tenermi sulle spine parla cavoli!!!’

‘Ecco, insomma, papà ti ha in qualche modo drogata! Ti ha messo qualcosa nel vino credo!!’

‘Ma sei scema? Che cazzo stai dicendo???’

‘Aspetta Stefy, aspetta un attimo, fammi parlare fino in fondo, fammi finire il discorso ok???’

‘Ok sentiamo quali cazzate mi devi dire!!’

‘Ti stavo dicendo che papà ti mette qualche sonnifero nel vino ed io, l’ho visto con i miei occhi, entrare qui, in questa camera, mentre tu dormivi profondamente, ti ha spogliata nuda e poi ti ha leccato la figa e ti ha scopata!!!! Ecco, ho finito, ufffff”

‘Hai preso un colpo di sole? Dai smettila di sparare cazzate!!! Non voglio più starti a sentire!!!’

‘Porca puttana Stefy!!! Ma per chi cazzo mi hai presa??? Se ti dico ste cose, vuol dire che sono la pura e sacrosanta verità!!! Non me le invento, non sono diventata pazza!!! Stefy per amor del cielo, l’ho visto io, è successo non più di un ora fa!!! E poi mi è venuto il dubbio che l’abbia fatto anche con me e che io non me ne sia mai accorta!’

Lei abbassò lo sguardo e poi come in un sussulto improvviso, si sfilò le mutandine e vide la prova di quanto gli avevo detto, sul pizzo nero vi erano delle macchie biancastre ed erano chiaramente macchie di sperma.

Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e si sgonfiò come un palloncino, lentamente si afflosciò incredula. La accarezzai e poi””..

‘Stefy, tranquilla adesso sappiamo e prendiamo provvedimenti”..’

‘Cosa vuoi fare Elena?’

‘Non credo che sia una buona soluzione dirlo alla mamma, quindi possiamo andare alla polizia!!’

‘Alla polizia? No dai è sempre nostro padre, e se ne parlassimo con lui?’

‘Quello ci prende a sberle tutte e due!!’

‘Senti, ma se noi d’ora in poi lo controlliamo da vicino magari lo becchiamo!!’

‘E cos’è, facciamo da esca??’

‘Si però quando sta per farlo, l’altra interviene e lo becchiamo in flagrante!!!’

‘Ok Stefy, mi sembra una buona idea, domani mi metto io seduta vicino a papà, cerchiamo di vedere cosa fa, come riesce a mettere il sonnifero dentro il vino!!’

Così, la sera, lo controllammo ma non successe niente, poi a mezzogiorno del giorno dopo, a tavola, mi sedetti al posto di Stefania, vicino a mio padre. Lo vidi parecchie volte versarmi il vino e non mi parve che ci mettesse qualcosa dentro. Il vino era buono, fresco e frizzante come piaceva a me ed io lo bevetti senza alcun problema. Mi accorsi che mi prendeva la sonnolenza quando entrai in camera mia, faceva molto caldo ed io mi spogliai nuda coprendomi con il solo lenzuolo e poi””.. Udii mia sorella””’

‘Elenaaaaaa!!!! Elenaaaaa!!!!! Svegliatiiiiii!!!! ‘

‘Aspetta Stefy, che sonno che ho, mi sento la testa intontita, aspetta un attimo, un attimino solo’.’

Quando mi ripresi, guardai Stefania e gli chiesi”

‘E allora? Che è successo??? L’hai beccato???’

‘Cavoli Elena, è entrato qui, ma ha chiuso la porta a chiave e ha anche coperto il buco della serratura con qualcosa appeso alla maniglia!!’

Mi sentivo la figa bagnata e mi accorsi che sul lenzuolo di sotto, in corrispondenza della mia vagina, si era formata una larga macchia umida e appiccicosa. Si trattava di sperma misto alle mie secrezioni”’..

‘Cazzooo!! Stefy, porca vacca, ci ha fregate!!’

‘Ma quando ci scopa, vuol dire che qualcosa sentiamo, perché tutte e due ci siamo svegliate bagnate, lui ci fa godere comunque. E’ un gran porco ma ci fa venire o comunque ci eccita parecchio!!’

‘Già è vero, padre o non padre, il suo cazzone ci fa godere!’

‘Ma perché dici ‘cazzone’? ‘

‘Papà ha un cazzo enorme specie in larghezza, ha una cappella gigante, forse è per questo che ci eccita così tanto!!’

‘Chissà se anche nostro fratello Michele ce l’ha come lui??’

‘Boh, non lo so come ce l’ha Miky”

‘Si nemmeno io l’ho mai visto”

‘Cambiando discorso, Stefy, tu non ti depili vero? Ho visto il bosco che hai fra le cosce è impressionante quanto è folto!!’

‘Non mi sono mai depilata è vero, mi piace vedere la macchia nera dei miei peli quando mi guardo allo specchio”

‘Guarda la mia invece”..’

Così dicendo aprii le cosce e gli feci vedere la mia patatina completamente liscia e depilata, avevo lasciato un filo di pelo centrale al pube che formava una strisciolina larga non più di un centimetro.

‘Devo dire che è bella anche così, si vede bene che sei eccitata, hai le labbra bagnate, sei così anche dentro?’

Gliela aprii e”

‘Come ti sembra? Puoi toccarla se non ti fa schifo”

A lei non faceva affatto schifo e me la toccò ed io in qualche modo la incoraggiai”.

‘Che dita delicate che hai, uummmm, meglio di Sandro il mio ragazzo”’

‘I maschi sono sempre un po’ grossolani e indelicati, anche Lorenzo sembra sempre che stia rovistando qualcosa quando me la tocca!!’

‘Si Stefy è meglio che smetti se no qui”.’

‘Se vuoi posso fare meglio”.’

‘UUmmmhhhh, dai smettila, ti pregoo, siamo sorelleee”.’

Stefy si inginocchiò fra le mie cosce e me la aprì delicatamente con due dita, poi si abbassò ed io sentii la sua lingua accarezzarmi il clitoride, le labbra della sua bocca strinsero fra di loro il piccolo prepuzio e lo aspirarono, credetti di impazzire, compresi che lei, la mia dolce e tenera sorellina, non era alla sua prima esperienza lesbica. Me lo succhiava e contemporaneamente lo leccava in punta””’.

‘Oooohhhhh, Stefyyyyy, ooodddiiiiooooo, amoreeee, amoreeee, sei grandeeeee, ooohhhh siiiiiii, bellooooo, bellooooo, come sei delicataaaaaaa, mi fai morireeeee, siiii Stefyyyyy, morireeeee, wwoooooooaaaaaauuuuu, continuaaaaa, continuaaaaaa, siiiii, vengooooo, amoreeeee, vengoooooo, siiiiiiiii, ahhhh, ahhhhhh, ahhhhh, ahhhhh, uuummmhhhhhhh””

‘Sorellina mia, ti è piaciuto vero????’

Io recuperando il fiato e con un sospiro profondo”.

‘Ummmhhhh, siii, fantastica, sei stata fantasticaa”.’

‘Te la senti di ricambiare???’

Colta di sorpresa, articolai un discorso che nulla aveva di articolato”

‘Ah, ecco, io, veramente, non l’ho mai fatto, non so, credo che mi farebbe schifo, non so, cioè, io non sono lesbica, non saprei, ecco, se vuoi provo’.’

‘Ok, allora spostati di li che mi metto io e tu ti metti al posto mio”

‘Ok, ok’.’

Una volta invertite le posizioni lei mi presentò la sua figa strapelosa ed io la toccai con le dita altrettanto delicatamente, poi mi dedicai alle sue tettone, con la bocca suggei prima un capezzolo poi l’altro, fin quando constatai la loro durezza ed apprezzai il loro volume. Non avevo mai visto nessun altra donna con dei capezzoli così lunghi, erano un paio di centimetri scarsi e larghi circa uno, io li succhiavo e lei godeva””..

‘Elenaaaa, bravaaa, sono molto sensibile sui capezzoliiiii, uuummmhhhhh, siiiiiiiiiiii””’

La mia mano destra intanto infilata fra le sue cosce stava districando il suo bosco per arrivare alla figa’..

‘Elena, ficcami le dita dentroo”’

Smisi a malincuore di succhiargli i capezzoli ed ammirai per un breve istante il risultato ottenuto, erano due piccole torri cilindriche che svettavano dalle sue tettone”’.

‘Stefyyy, madonna, ma che capezzolini hai?????’

Lei per tutta risposta, usando entrambe le mani, se li pizzicò fortemente fra l’indice e il pollice e li fece ruotare lentamente”’.

‘Uuuummmhhhh. Elenaaaa, uuummmhhhhhh, leccamelaaaaaa’..’

Ero riuscita intanto a penetrare nella foresta pelosa e ad introdurre nell’orifizio della sua vagina il dito medio e l’anulare contemporaneamente. La scopavo con le dita e lei””.

‘Siiiii, fottimi con le ditaaaa, siiiiiii, adesso leccamela e mettimi le dita nel culooooo””

Rimasi allibita dalla porcaggine di mia sorella””

‘Ma quanto sei zoccola Stefyyy!!’

‘Siiii, sono troiaaaaa, siiiiii, è veroooooo, mi piace anche il cazzo di papààààà!!!!! Leccamelaaaaaaaa’

Gliela leccai facendomi strada fra la peluria e sputando ogni tanto qualche pelo che mi si incastrava fra i denti, le mie dita bagnate abbondantemente dalle secrezioni della sua figa, si infilarono nel suo culo senza fatica, il buco era infatti bello largo, segno che lo aveva già usato e anche parecchio, poi lei””’

‘Dai continuaaaa, continuaaaaa, leccami e inculamiiii, siiiiiiii, siiiiiiiiiii, dai Elenaaaa, daiiiii, siiiiiii, ancoraaaaaa, siiiiiii, dai che sto per venireee, siiiiiiii, oooddddiiioooo vengoooooo, godooooooo, siiiiiiii, godooooooo, uuummhhhhh, ahhhhhhhhh, ahhhhhhhh, ahhhhhhhh, siiiiiiiii, uuummhhhhhhhhhh””’

Sollevai il viso da in mezzo alle sue cosce, mi asciugai con il dorso di una mano il naso e la bocca bagnate e la vidi abbandonare solo in quel momento i capezzoli ancora turgidi ed eretti. Abbandonò anche le braccia, distendendole lungo i fianchi e poi le gambe, che prima erano piegate, si abbandonarono a peso morto sul letto, il volto reclinato da una parte, gli occhi chiusi, la bocca spalancata e la respirazione affannosa. Compresi che lei si stava ancora godendo le ultime piacevolissime sensazioni, conseguenti all’orgasmo intenso e appagante che aveva appena vissuto. Un po’ per volta si acquietò, riaprì gli occhi e mi guardò sorridendo””..

‘Oggi hai capito, quanto è troia, la tua sorellina che invece credevi fosse una pura e casta verginella!!!’

‘Già, sei troietta di sicuro e pure un po’ lesbica””

‘No, dai Elena, non sono lesbica, caso mai sono bisessuale, a me il cazzo piace pure, quindi’.’

‘Devo dire che la cosa non è dispiaciuta neanche a me, mi sa che tu e io siamo uguali. Solo il culo, io non l’ho mai dato, invece tu mi sa di si vero?’

‘Si, l’ho dato al mio fidanzato, mi ha fatto una testa così e allora ho ceduto. Devo dire che a parte le prime volte poi l’ho trovato molto piacevole, quindi sono contenta di essermi sottomessa all’inculata!!!’

‘Ecco appunto, sei proprio una gran maialina!!!!’

Ci alzammo dal letto e uscimmo in corridoio, entrammo in bagno e ci infilammo entrambe sotto la doccia, la aiutai a lavarsi e lei aiutò me, verso la fine, le sue mani e le mie perlustrarono parti del nostro corpo che di solito ci si lava da sole ed io percepii ancora il piacere salire, vidi che anche le mie dita fra le sue cosce stavano dando i frutti desiderati. Entrambe ad occhi chiusi sotto il getto fresco della doccia ci masturbammo a vicenda fino ad arrivare quasi contemporaneamente all’orgasmo. Ci sottraemmo poi dal getto rigenerante e ci asciugammo, quindi ci rivestimmo e dopo esserci pettinate e sistemate decidemmo di uscire di casa e andare a fare due passi all’aria aperta.
Ci tenevamo per mano, come due lesbiche che si rispettano e quando entrammo in un vicolo dove non c’era anima viva, ci nascondemmo dentro ad un portone e ci baciammo a lungo appassionatamente. Rientrammo la sera e quando verso mezzanotte io decisi di andare a dormire, Stefania ”’..

‘Si Elena, hai ragione sono stanca anche io’..’

Salutammo babbo, mamma e nostro fratello e ci avviammo nel corridoio per raggiungere ognuna la propria camera’..”.

‘ ‘Notte Elena’.’

‘ ‘Notte Stefy’.’

Ci dividemmo ed io appena entrata, mi spogliai e mi sedetti davanti alla specchiera del comò, mi pettinai a lungo e quindi mi infilai nuda sotto il candido lenzuolo. Gli avvenimenti sconvolgenti del pomeriggio, mi avevano lasciato addosso, una sorta di strana e inusuale agitazione e non riuscivo a prendere sonno, con gli occhi chiusi rivivevo i momenti belli con Stefania e mentre il ‘film’ si proiettava nella mia mente, la mia mano, quasi inconsapevolmente, si stava occupando dei miei anfratti segreti e le mie dita accarezzarono a lungo, pigramente, il mio bottoncino eretto. Fu un orgasmo diverso da quelli vissuti con mia sorella, quello non fu un tornado e nemmeno una tempesta, ma fu più dolce, ugualmente appagante, sottile, non squassante, ma tenero e avvolgente. Distrutta, chiusi gli occhi e approfittando del silenzio profondo che regnava in casa mi addormentai”
Furono pochi minuti di sonno, poi vidi un fascio di luce affacciarsi alla porta e propagarsi all’interno della mia camera. Un ombra, pareva un fantasma, entrò e il fascio di luce subito si ridusse fino a scomparire. Al buio sentivo dei passi e mi parve di intravedere il candido lenzuolo del fantasma, volare in alto e cadere sul pavimento, poi una manina delicata e leggera si posò sul mio viso, il lenzuolo fu scostato e un corpo nudo, morbido e flessuoso, si adagiò al mio fianco.
Il viso del fantasma vicinissimo al mio e un bisbiglio””’

‘Ciao sorellina, mi vuoi a dormire con te?’

‘Dormire in che senso Stefy?’

Non ci fu risposta, ma le sue dita birichine, mi accarezzarono e strinsero le mie piccole tette, la sua bocca sulla mia, le nostre labbra incollate in un bacio interminabile, la nostre abili lingue che si incrociavano, scambiandosi saliva e perlustrando millimetro per millimetro tutta la nostra cavità orale, fin quando la passione ci travolse ancora”

‘Aspetta Stefy, accendi l’abat-jour”..’

Lei tastò nel buio fin quando trovò la peretta della lampada e fu luce”.

‘Ste, apri il cassetto del comodino e guarda dentro cosa c’è”’

Lei lo aprì e ci trovò quello che io sapevo, si trattava di un bel vibratore di colore nero con due cazzi, uno per la figa, molto grosso e lungo e uno per il culo che sembrava nascere come un ramo da una pianta, un po’ curvo e molto più piccolo del primo. Da sola lo avevo usato solo per la figa, ma quella notte forse’ Quando lo prese in mano Stefy lo ammirò e””

‘Uuuaaauuuuuu, che sorella porca che ho!!! Che bell’oggettinooo!!!’

Il seguito al prossimo capitolo, dove loro giocheranno anche con ””’..

Come sempre buon sesso a tutti
Ombrachecammina

E-mail: alexlaura2620@libero.it
Scrivetemi che come sempre vi risponderò.

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