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08 – Come diventare una Star del cinema (Parte II)

By 12 Novembre 2022No Comments

Seguito del racconto: 07 – Come diventare una Star del cinema (Parte I)

Stando dietro di lei il mandrillo del mio amico le accarezzava il seno con la mano sinistra mentre con la destra scivolava verso il basso ventre. Arrivato allo slip insinuò le dita sotto la mutandina fino ad arrivare alla sua morbida fica.
– Mmmmmhhh – fece Alessandra – preside cosa mi sta facendooo…
– Sto verificando se è vero quello che mi ha detto il bidello,…
– Che le ha detto il bidello,… mmmhhh?
– Che sei una troietta,… e che ti ha visto nello sgabuzzino delle scope intenta a spompinare il professore di matematica!
– Perché è proibito stare nel magazzino delle scope?
– No, è proibito prendere in bocca il cazzo del professore di matematica,… adesso fammi vedere se il professore ha fatto bene a rischiare il licenziamento per un pompino!
Paolo si mise seduto sul lettino e Alessandra, con tutta calma, prese il cazzo in mano tirandolo fuori dal costume ammirandolo in tutto il suo splendore!
– E’ enorme preside,… non so se riuscirò a prenderlo tutto in bocca!
– Tu provaci altrimenti ti prendi quindici giorni di sospensione!
Alessandra incominciò a deliziare con la sua lingua il cazzo di Paolo che, sdraiatosi sul lettino si gustava quel pompino. Come aveva fatto in precedenza con me gli massaggiava le palle e lo segava mentre con la lingua gli mulinava l’enorme cappella!
– E brava questa studentessa porcellina,… non so come vai nelle altre materie, ma meriti dieci per come fai i pompini,… ora mettiti sdraiata sul lettino che voglio interrogarti anche in tecnica della scopata.
Fece distendere Alessandra, le sfilò il costume e alzandole le gambe incominciò a leccarle la passera.
– Che bel fichino che hai, non è che hai ancora il velo intatto?
– Preside la mia verginità è volata via già da un bel po’!
– Bene, ti hanno già stappata – disse infilandole un dito dentro la fica.
Poi divaricandole le gambe la infilzò con la sua proboscide decisamente fuori dal normale!
– Ahhh,… piano preside la micetta è delicata e non abituata a questi calibri, entri dolcemente!
– Alessandra, la tua topina è veramente stretta – disse il commendatore finendo di recitare – si vede che il tuo ragazzo ha un cazzo decisamente più piccolo.
– Si era più piccolo, in più sono sei mesi che ci siamo lasciati e il mio nido è restato vuoto.
– Non ti preoccupare che il nido lo riempiamo subito.
Paolo con un colpo lo spinse tutto dentro andando a urtare con la cappella la cervice dell’utero.
– Mmmmmhhhh, che meraviglia! Mi sento riempita! Mi sta stirando le pareti della fica,… faccia piano però perché il suo è una clava non un cazzo!
– Visto che hai la passera fuori allenamento penso sia doveroso farle riprovare l’ebbrezza di una bella scopata.
– Si commendatore, ha proprio ragione!
Paolo, con foga, cominciò a scoparla in un andirivieni forsennato.
– Au!… Au!… Au!… mmmmhhhhhh,…ssiiiiiiii! – godeva Alessandra!
– Hai proprio una bella fichetta, stretta, morbida e umida,… mi sa che ti conviene farla provare anche al regista se vuoi la parte!
– Va bene commendatore, se è necessario…
Dopo aver scopato a lungo alla missionaria la mise a pecorina per poter ammirare il suo meraviglioso fondoschiena. In questa posizione le spingeva il cazzo ancora più a fondo.
– Ahia! Commendatore ma lei ha un ariete non un cazzo! Faccia piano che la micetta è carne tenera.
– Voglio proprio frollarla questa carne, così la rendo ancora più tenera!
– Si ma faccia pianoooo,… mmmmhhhhhhh!
Mentre la scopava con il dito iniziò a saggiare la resistenza del buchetto posteriore,…
– Che fa commendatore,… scopi per bene e non si faccia venire strane idee!
– Perché non ti sto forse scopando per bene?
– Si ma lasci in pace il mio sedere!
– Che fai, ti metti a fare la schizzinosa?
– Non faccio la schizzinosa, proprio non voglio.
– Ma smettila, sei una puttanella e ti metti a fare la santarellina? Devi fare meglio delle tue colleghe se vuoi che ti assegni una parte nel mio prossimo film.
– Commendatore lei vuole mettermelo nel culo!
– Embè che c’è di strano non mi dire che non ti piace usare l’entrata posteriore?
– No, non mi piace, di solito faccio entrare solo dall’entrata prinipale!
– Peccato perchè io adoro entrare dalla porta di servizio! Mia cara per fare l’attrice bisogna essere disposte anche a fare qualche piccolo sacrificio.
– Commendatore lei vuole incularmi e, con quel cazzo asinino,… mi ucciderà,… altro che piccolo sacrificio!
– Ragazza mia se si morisse per un inculata la popolazione femminile sarebbe già estinta da un pezzo! Non mi dire che sei ancora vergine.
– No, non sono vergine! Il culo me lo ha già fatto chi mi ha sverginato la fica. Disse che mi avrebbe fatto il servizio completo e mi ha fatto un male boia. Non volevo ma mi ha preso con la forza facendomi urlare. Poi me lo ha fatto anche il mio ex fidanzato e, nonostante avesse un pisello decisamente più piccolo del suo, mi ha fatto piangere dal dolore.
– Peccato perché io adoro sodomizzare le giovani fanciulle, specialmente quelle come te, che, oltre ad avere un culetto delizioso, ce l’hanno anche poco usato; sono proprio impaziente di farmelo stringere dal tuo sfintere semivergine! Di solito le attrici che frequento hanno tutte l’occhiello sfasciato. Vedi, sei pure fortunata, questo burro di arachidi sembra messo qui apposta per te!
Aveva intinto un dito nel vasetto del burro e glielo stava spalmando sull’ano.
– Che sta facendo commendatore, ho detto che non voglio – disse Alessandra rimanendo immobile.
– Stai buona, vedrai che con il burro ti entrerà dentro senza sforzo: fai finta di essere sul set dell’ultimo tango a Parigi!
– Noooo,… non voglio,…è troppo grosso mi farà malissimo!
Intanto dopo averle imburrato l’ano, il dito di Paolo stava cercando di forzare il buchino per entrare.
– Auuu!…Auuu!
– Buona, lasciamelo ungere anche all’interno così scivolerà senza attrito.
– Ma è proprio necessario sodomizzarmi? Se lo lascia in pace giuro che le faccio un pompino con l’ingoio, non le piace?
– Certo che mi piace, e visto che sei così disponibile me lo farai dopo.
– Commendatore faccia il bravo, si dimentichi del mio sedere e torni a scoparmi la fica.
Il commendatore inserì il cazzo nella fica ma solo per lubrificarlo ulteriormente e farlo tornare bello rigido.
Non appena l’ebbe duro da culo decise che era ora di sodomizzarla.
– No! Non voglio,… non ho nessuna intenzione di farmi fare il culo! Mi farà un male boia, il suo cazzo è enorme!
– Va bene alzati pure è vattene via, non voglio fare niente contro la tua volontà!
La ragazza cominciò a piangere ma non si mosse. Rimase a pancia in giù a singhiozzare sul lettino. Dopo un minuto di silenzio Paolo disse:
– A quanto pare hai scelto di restare, la carriera dell’attrice richiede obbedienza e scacrificio e tu hai scelto di affrontarli.
Forse non lo sapevi ma per prendere parte ai miei film tutte le attrici devono prima prendere il mio cazzo nel sedere: le star ormai sono abituate, invece le debuttanti come te devono abituarsi alla procedura.
-Ma non è giusto, questo è un ricatto!
-Chiamalo come vuoi ma stai ferma e apri le chiappe.
Iniziò a spingere la cappella sull’ano facendolo introflettere; Alessandra inizio a lamentarsi.
– Au!…Au!…Au!… Piano per favore, ahi…ahiiiii,… non spinga!
Paolo le bloccò le cosce contro il lettino per evitare che scivolasse in avanti.
– Su coraggio, fai la brava, non stringere altrimenti peggiori la situazione! Cerca di rilassarti!
– E’ una parola fa un male cane!
– Più stringi e più sentirai dolore!
– Forza fai un bel respiro -disse- mentre con le mani le afferrava le spalle per evitare che si sottraesse all’intrusione.
Alessandra fece un profondo respiro al termine del quale con una violenta spinta,…ZACC! Introdusse la cappella nel retto superando lo sfintere.
– AHIAA!… Porca troia che dolore allucinante! Fermo!
– Dai che il più è fatto! La parte più grossa è entrata, adesso ci penserà il burro d’arachidi a farlo entrare tutto.
– Mamma che dolore! E’più forte di quando me l’hanno sverginato, ti prego fermati non lo mettere tutto dentro, mi distruggerai!
-Smettila di lamentarti e… TUMP… prendilo tutto!
-AHIOOOO…AUGHH!
I coglioni erano andati a sbattere sulla fica e la poveretta era stata completamente infilzata!
-Che meraviglia! Mi ero quasi dimenticato il piacere che si prova a penetrate un buchetto verginello. Adesso mi fermo un po’ a godermi la stretta del tuo bocciolo, tu nel frattempo rilassati e cerca di abituarti al nuovo intruso. Hai un buchetto veramente stretto sentissi come stringe…
-Ahiaaaa, cazzo se lo sento!
-Adesso vediamo un po’ di dilatarlo perché mi sa tanto che chi te lo ha sverginato non ha certo fatto un bel lavoro!
– Non so che lavoro avrebbe dovuto fare, ahi…ahi… so soltanto che come è entrato ha dato due botte tremende ed è venuto subito.
– Adesso ci penso io a allargartelo – disse iniziando a muoverlo.
– Ahia!…Ahia! Piano mi fa male!
– Su, sopporta che il dolore tra un po’ passa! D’altronde per iniziarti alla sodomia devo aprirtelo per bene! Prenditela con quel coglione del tuo fidanzato che non ci ha pensato prima!
Non ti agitare, rimani tranquilla e prova a rilassati!
Paolo la stava inculando facendola strillare e piangere.
– Ahi!… Ahiaaaa!…Aauuuu!… Arghhh!…
– Hai proprio l’anello chiuso, ci credo che ti fa male! Stringi i denti e prova a masturbati che appena avrò finito di rompertelo, il dolore dimunuisce e dovrebbe iniziare il piacere!
Usci fuori completamente e unse di burro sia l’interno dello sfintere che il cazzo, poi con una botta secca, lo rinfilò di nuovo nel buchino,…
– AHIAAA!… Stronzo che non sei altro, mi hai fatto malissimo!
– Dai che te l’ho pure lubrificato; adesso scivolerà meglio!
– Tump!… Tump!… Tump!… Tump! …
– È incredibile,… un’aspirante attrice che non è nemmeno capace di prenderlo in culo; se lo racconto non ci crede nessuno!
Paolo continuava a incularla senza sosta!
Alessandra piangeva sperando in cuor suo che la sodomizzazione finisse al più presto.
Con la mano iniziò a sgrillettarla e lei finalmente si rilassò. Non che prenderlo nel culo le piacesse però Paolo si accorse che incominciavano a uscire umori dalla fica che gli bagnavano la mano.
– Hai visto zoccoletta che ti sta incominciando a piacere?
– No! Fa un male bestia e mi sento strappare l’intestino: si sbrighi a venire che ho il culo che mi brucia!
– Ringraziami che ti sto inculando per primo! Devi sapere che se vuoi la parte, dovrai darlo anche al regista e lui hai il cazzo ancora più grosso del mio.
– Così dovrei pure ringraziarla per avermi rotto il culo?
– Fai tu! Adesso però stai zitta, testa in giù e culo in su che voglio continuarti a farti il culo e riempirtelo come un cannolo!
Incominciò a darle colpi sempre più forti che la rifecero urlare!
– Tump!… Tump!… Tump!… Tump!
– Ahi!… Ahiaaaa!…Aauuuu!… Arghhh!
Poi con un affondo micidiale le si piantò dentro riempiendole l’intestino.
– Sssiiiiii,… vengooooo!
Uscì dal culo sdraiandosi sfinito sul lettino mentre la poveretta corse in bagno tenendosi una mano fra le chiappe per evitare di far colare lo sperma.
Quando tornò lo trovò che stava massaggiandosi il pisello e, con aria sorniona, le disse:
– Bene se vuoi puoi leccarmi l’uccello! Eri tanto desiderosa di farlo prima!
– Si ma era solo per evitare di prenderlo nel culo – rispose.
– Non vorrai certo privarmi della tua bocca…
– Alessandra capì l’antifona e, inginocchiatasi, prese in bocca l’uccello e cominciò a spompinarlo. In pochi minuti il cazzo era tornato in forma, dritto come un palo della luce!
Alessandra con la bocca sporca dei suoi umori si prodigò in un sensualissimo bacio e poi con la voce tremula disse.
– Ma tutte le attrici se vogliono lavorare devono sopportare questo? Sei stato uno stronzo e un violento, mi hai distrutto il sedere! Ho ancora la sensazione di avercelo dentro e l’ano mi brucia da morire; mi sa tanto che non potrò sedermi per una settimana.
– È normale, sei tu che hai ancora poca dimestichezza con questa pratica! Vedrai che con il tempo ti ci abituerai e, come tutte le tue colleghe, sarà prassi normale prenderlo nel culo.
Sdraiati a pancia sotto che voglio vedere come te l’ho conciato!
Alessandra si sdraiò prona su lettino. Era talmente netto il segno del costume che sembrava indossasse una mutandina bianca. Paolo divaricandole le chiappe mise in evidenza l’occhiello che era rimasto aperto e rosso come un peperone.
– Splendido! Sembra proprio che te lo aperto per bene! E’ un po’ arrossato, adesso ti ci metto l’olio solare così ti darà refrigerio.
Si mise a cavalcioni sulle sue gambe avendo il culo in bella mostra, le versò un po’ di olio solare che in parte le entrò nel retto della ragazza e con le dita massaggiò lentamente l’ano e il perineo. Il suo cazzo stava scoppiando. Si pulì le mani unte di olio sul cazzo e riprese a scoparla.
– Mmmmhhhhh, …. sssiiii, … ma non ti stanchi mai? Con tutte le attrici che ti scopi ancora non sei sazio?
– La poveretta non sapeva che non era il produttore e che era da tempo che non scopava una ragazzina come lei.
Quel bastardo la scopava di santa ragione facendola finalmente godere! La sua fica era piena di umori e la troietta rispondeva colpo su colpo ai suoi affondi. Fu proprio durante questa violenta cavalcata che il cazzo uscendo completamente fuori, nel rientrare, prese la via sbagliata affondando fino all’elsa nel buchetto martoriato.
– Ahiaaass!… Aaauuuu!… Che cazzo fai!
– Scusa ho sbagliato,… a volte può succedere!
Alessandra scalpitava per cercare di sfilarsi quella mazza dal sedere.
– Sei uno stronzo,… l’hai fatto apposta!… AHIA!
– Visto che non credi alla mia buona fede non lo toglierò, anzi, visto che ormai è dentro, mi sembra doveroso incularti un altra volta!
Quando avrò finito te lo avrò talmente spanato che potrai farti sodomizzare dal regista senza soffrire.
Paolo riprese a stantuffare quel povero culetto appena martoriato. Alessandra stesa a pancia sotto, non potendo assolutamente muoversi, non poteva far altro che piangere e strillare.
– Arghhh!…Ahi!… Ahiaaaa!…Aauuuu!… Maledetto violentatore!
– Su stai buona! Ti giuro che non volevo incularti ma si vede che era destino che oggi andasse così. Purtroppo la seconda volta duro di più e mi dispiace per il tuo culo che dovrà farne le spese: cerca di rilassarti…,
– Che cazzo mi rilasso,… mi stai massacrando con questa trave!
– Ahi!… Ahiaaaa!
Alessandra strillava come un aquila. Dal punto in cui mi trovavo vedendo la scena non potei fare a meno di masturbarmi! Lei distesa sul lettino che urlava e si agitava come un ossessa, Paolo che cercava di tenerla ferma mentre continuava imperterrito a inchiappettarla e il lettino sul quale erano sdraiati che si spostava sul pavimento bagnato della piscina al ritmo dell’inculata.
La poveretta aveva perso la voce a forza di strillare ma Paolo non sentiva ragioni continuando imperterrito a infilzarla con la sua spada. A dire il vero sembrava godere della sua sofferenza perché più lei gridava più lui aumentava il ritmo dei colpi.
– AHI,…AUUU,…BASTA! TOGLILO!
Avrebbe voluto incularla ancora più a lungo ma l’eccitazione ebbe il sopravvento e con uno sprint finale venne nuovamente crollando esauso su di lei.
Quando sfilò il pene dall’ano si accorse di come le aveva ridotto il culo, L’occhiello era rimasto aperto come se il cazzo non fosse mai uscito. Alessandra immobile si lamentava del bruciore che sentiva.
– AHI CHE DOLORE,…,BRUTTO BASTARDO MI HAI DISTRUTTO,…AHIAAAA!
A questo punto Paolo fece una bastardata che mi fece sborrare. Svitò una bottiglietta di Coca Cola e, approfittando che la puttanella non era in condizione di reagire, gliela infilò nel culo riversando all’interno la bevanda gassata.
– AHIAAAA!… Che cazzo sta facendo?
– Buona che adesso ti spengo l’incendio e ti pulisco gli intestini. Alessandra fece per alzarsi, ma paolo l’immobilizzò aspettando che tutto il contenuto della bottiglietta si riversasse nel suo retto spremendo snche la bottiglietta con le mani. .
– Porco maiale, che bestialità mi stai facendo?
– Zitta e non rompere i coglioni – disse – vedi di alzare il culo altrimenti non riesce a scendere!
Controvoglia abbassò il busto continuando a lamentarsi sia per il contenuto gassoso che le distendeva l’intestino, sia per la dilatazione provocata dalla bottiglietta. Appena l’ultima goccia di coca scomparve nel suo culo Paolo, da vero figlio di mignotta, tolse la bottiglia e le infilo nel sedere gli slip del costume impedendo al liquido di uscire.
– Guai a te se fai uscire anche una sola goccia. Mettiti pure comoda a pancia sopra e tieniti dentro questo clisterino rinfrescante.
Alessandra contorcendosi dai dolori si posizionò a pancia sopra lamentandosi e supplicando fra le lacrime:
– Mi faccia andare al bagno, non resisto, sto per esplodere.
– Guai a te se non trattieni, non lavorerai mai più ne in Italia ne all’estero.
Ora prendi in bocca il cazzo e puliscilo. Alessandra con la pancia che le scoppiava, cominciò a leccare controvoglia, ogni tanto doveva fermarsi dai crampi provocati dagli spasmi intestinali. Quando si accorse che proprio era arrivata al limite della sopportazione le sfilò il cazzo dalla bocca dicendole.
– Brava ragazza! Si vede che hai carattere e sei decisa. Sono sicuro che prima o poi riuscirai a realizzare i tuoi sogni. Vedo che non ti sei tirata indietro. Mi hai convinto vedrò cosa posso fare per te ma adesso corri a liberarti e pulisciti. Cambiati il costume e lascia quello sporco in bagno. Rimani pure in piscina ad aspettare tuo cugino. Io devo andare via, chiamami pure quando vuoi. Stai attenta a non sporcare quando entri in casa. Alessandra premendo il costume con la mano cercava di non far uscire il liquido gassato che le gonfiava la pancia e, camminando lentamente a gambe larghe per si recò in bagno. Io e Paolo approfittammo della situazione per abbandonare la casa.
– Sei proprio un bastardo – dissi – le hai massacrato il culo!
– Duccio – disse – ha un culetto che sembra fatto apposta per prendere cazzi! Stringe che è un amore! La troietta era una demivierge, l’avevano già inculata ma senza troppa convinzione, due botte e via. A dire la verità la seconda volta non volevo sodomizzarla ma nella foga mi sono ritrovato con il cazzo piantato nel suo culo! Che dovevo fare?
– Inculartela di brutto come hai fatto! – Risposi – Comunque la prossima volta il produttore lo faccio io! Devo confessarti che mentre la scopavi mi stavo masturbando e quando le hai ficcato nel sedere la bottiglietta di Coca Cola sono pure venuto! Adesso però usciamo in silenzio che fra mezz’ora torno a prenderla e ti faccio sapere quello che mi dirà.
Usciti dalla villa, aspettai le sette di sera per tornare a prenderla. La trovai in cucina appoggiata al muro che guardava fuori dalla finestra. Stava fumando una sigaretta, guardandola le chiesi:
-Allora com’è andata?
– Ce l’hai una domanda di riserva – rispose -.
– Dov’è il commendatore – chiesi – in piscina non l’ho visto.
– Se ne è andato, aveva delle cose da fare e mi ha lasciato qui ad aspettarti.
– Ti vedo strana, è successo qualcosa?
– Non mi va di parlarne andiamo via.
Mentre tornavamo alla macchina vedevo che camminava lentamente e a gambe larghe, non volevo infierire aspettando che fosse lei a raccontarmi l’accaduto. Poi non resistendo dissi sorridendo:
– Mi sa tanto che il Commendatore ha consumato un po’ della tua “fortuna”, cammini tutta sbilenca!
– E’ un maiale,… un vero porco schifoso!
– Prometti di non arrabbiarti se ti dico una cosa?
– Dimmi pure, tanto qualsiasi cosa non potrebbe farmi incazzare più di quanto lo sia già!
– Te l’avevo detto che finiva in questo modo…
– Guarda che non sono nata ieri, sapevo benissimo che il commendatore avrebbe voluto qualcosa in cambio, avevo già preventivato di dover utilizzare un po’ della mia “fortuna”, ma quel porco,…
Non riuscì a terminare la frase perché la rabbia l’aveva sopraffatta bloccandole le parole. Giunti alla macchina, con galanteria le aprii la portiera invitandola a salire. Appena si mise a sedere un lamento le uscì dalla bocca,…
– Ahiii!… Porca troia! – disse.
Sedendomi accanto a lei, con un sorriso, cercando di sdrammatizzare la situazione, le dissi:
– Mi sa tanto che il commendatore ha fatto girare la “fortuna” e ha utilizzato anche l’entrata di servizio! Per questo camminavi a gambe larghe! Non mi dire che avevi l’entrata di servizio chiusa perché non ci credo! Con un culo come il tuo chissà in quanti te l’avranno fatto!
Incazzata come una furia mi aggredì mettendo nelle sue parole tutto l’odio che non aveva manifestato contro il commendatore.
– Che cazzo di gusto ci trovate a sentire le nostre urla mentre, nonostante i nostri no, ci cacciate con forza il vostro cazzo nel sedere! Perché non scopate normalmente utilizzando la fica che è fatta apposta per quello.
Qualcuna ci proverà anche gusto a farsi inculare, ma se ti dico che non voglio non insistere! Quel bastardo mi ha ricattato! Se non mi fossi lasciata inculare non mi avrebbe fatto lavorare! Con quel cazzo che si ritrova mi ha spaccato il sedere aprendolo in due come una mela! Dopo avermi fatto il servizio, con la scusa di alleviarmi il dolore massaggiandomi l’ano con dell’olio, me lo ha rificcato di colpo nel culo sodomizzandomi per altri trenta minuti! Non ti dico il dolore che ho provato, era già infiammato, quando ha finito andava a fuoco. Il bastardo ha avuto anche il coraggio di spegnere l’incendio!
– Che ha fatto? – dissi io fingendo di non sapere del clistere di Coca Cola.
– Niente,… lascia perdere che è meglio! Mi vergogno solo a pensarci!
– Speriamo che aver sacrificato il tuo culo serva almeno a procurati una particina nel prossimo film, altrimenti sarebbe proprio una bella inculata, perdonami il giro di parole!
– Culo,… culo,… culo! Cosa mai ci troverete nel sodomizzarci!
– Potere mia cara,… potere!
– Che cazzo vuoi dire con il potere?
– Voglio dire il potere di dominarti, di averti sottomessa ai suoi voleri. Quando il tuo ragazzo ti chiede il buchino posteriore tu che dici?
– Lo mando a cacare e gli dico che non voglio.
– Vedi, in questo caso, sei tu che hai la il potere di scegliere di darglielo o no. Lo concederai se e quando vorrai tu. Il commendatore, invece, ha imposto la sua volontà. Ha esercitato il suo potere obbligandoti a sottometterti e a prenderlo nel culo anche se non volevi! Eri padronissima di alzarti e mandarlo a cacare ma sei rimasta perché ti faceva comodo. Quando hai sentito l’ariete che si approntava a sfondarti, hai fatto una scelta! Se il suo cazzo non fosse entrato nel tuo culo, tu non saresti entrata nel mondo del cinema!
Tu non sei che una fra le tante aspiranti attrici che si offrono al produttore con la speranza che le inserisca nel cast del prossimo film! Oggi è stato il tuo primo provino e posso assicurarti che ce ne saranno molti altri ancora! Quindi mettiti pure il culo in pace e,… benvenuta nel meraviglioso mondo di Hoollywood!

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