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160 – Papà Paolo svergina figa e culo a sua figlia. Claretta.

By 5 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella seguente ai fatti raccontati in precedenza, fu per me una settimana di tormenti psicologici. Ero ormai costantemente combattuto tra la mia figliola e i miei convincimenti morali. Poi un giorno che mia moglie non c’era, lei mi affrontò e mi disse delle cose che sarebbero dovute servire da deterrente per qualsiasi padre con la mente non obnubilata dalla passione per la giovane figlia. In poche parole mi confessò di essersi consultata l’enciclopedia e di aver capito il significato di quanto avevamo messo in atto lei ed io.
Mi disse anche che tutto era illegale e che lei non se la sentiva più di continuare.
Devo dire che mi sentii sollevato ma al tempo stesso molto deluso. Nella mia mente bacata si erano fatti spazio un sacco di pensieri e soprattutto moltissime fantasie che avrei voluto realizzare con la mia giovanissima amante segreta. Più pensavo alle sue parole e più mi saliva la rabbia, avevamo fatto trenta, perché non fare trentuno??? Dentro di me mi sentivo tradito e cresceva nel mio cervello il desiderio di possederla comunque, di farla mia, che volesse o no!! No, non potevo fare una cosa del genere, non era giusto, sarebbe dovuta essere una cosa dolce, un qualcosa di romantico, di delicato, come delicata era lei, un vero fiore in boccio. Poi mi resi conto che non potevo arrendermi e pensai di provarci comunque, ormai la frittata era fatta tanto valeva che riuscissi anche a mangiarmela.
Era difficile trovare il momento in cui mia moglie fosse fuori per un tempo sufficientemente lungo e che la mia piccola Clara fosse in casa. Poi il caso volle che un sabato mattina, la mia mogliettina uscisse per andare a trovare sua madre che non stava tanto bene. La distanza era notevole e sicuramente si sarebbe fermata lì a pranzo e avrebbe fatto ritorno solo verso sera. Sentii per di più, che prima di andarsene lei aveva salutato Clara e che la ragazzina aveva detto a sua madre che non sarebbe andata a scuola perché non si era preparata per la verifica in classe.
Appena la mia signora chiuse la porta di casa, mi alzai andai in bagno e mi feci una bella doccia, quindi mi rasai e tornai bello fresco in camera mia, lasciai la porta della camera completamente spalancata, mi misi sul letto nudo toccandomi un po’ il cazzo per farmelo diventare duro, quindi rimasi in attesa continuando a scappellarmelo lentamente. Dopo circa una mezzora, udii la porta della cameretta di Clara aprirsi e allora finsi di dormire. Dalle palpebre lievemente dischiuse, la vidi passare in corridoio e notai anche il suo viso voltarsi nella mia direzione e i suoi passi fermarsi. Mi guardò per un minuto buono, poi sembrò far violenza a se stessa e si incamminò a sua volta in direzione del bagno. Al ritorno, si soffermò più a lungo a spiarmi, vidi la sua mano premere la sua camicia da notte infilandosela fra le gambe chiuse. Il mio cazzo ebbe una vibrazione e lo sentii gonfiarsi ancora di più. La mia bambolina, nonostante i suoi buoni propositi, si eccitava ancora a vedere suo padre nudo con il cazzone inalberato!! Tornò in camera sua ed udii la chiave girare nella toppa, si era chiusa dentro. L’aveva fatto perché io non entrassi oppure perché lei fosse libera di masturbarsi? Mi alzai e a piedi nudi, nel massimo silenzio mi appropinquai nei pressi della porta di camera sua, mi chinai e sbirciai dal buco della serratura. La mia porcellina era di profilo, distesa supina sul letto, la camiciola sollevata sopra i seni, le ginocchia piegate e un braccio appoggiato sul ventre. Non la vedevo, ma potevo immaginare la sua manina fra le gambe a titillarsi il clitoride o forse a infilarsi le dita nella tenera e vergine fighetta. Tornai in camera presi il mio cellulare e con il numero nascosto la chiamai, lei ansimante dopo un bel po’ rispose. Non dissi nulla, lei ripeté pronto diverse volte poi chiuse la chiamata. Tornai a sbirciare dal buco della serratura e vidi che era in piedi che si stava infilando le mutandine. Avevo ottenuto lo scopo, non volevo che si masturbasse, volevo anzi che rimanesse eccitata e vogliosa, per poterne approfittare. Rientrai in camera mi infilai il pigiama e uscii per andare in cucina, per poco non mi scontrai con lei che a sua volta stava uscendo dalla sua stanza.

‘Ehi papi, per poco non mi uccidi!!!’

‘Scusa, sono ancora un po’ addormentato’..’

‘Già vedo. Papi mi prepari la colazione per favore??’

‘Si ok te la preparo, cinque minuti ed è pronta’..’

‘Vado a darmi una lavata”.’

‘Si, ok’..’

Arrivò in cucina con indosso la solita camicia da notte corta, si sedette sullo sgabello alto e le vidi le mutandine fra le gambe. Le servii la colazione, caffelatte e biscotti e poi mi sedetti vicino a lei sull’altro sgabello e iniziai a sorbire il mio caffè. Con calma lei si bevve fino all’ultima goccia di latte e poi si voltò verso di me appoggiando i piedi per terra con il sedere appoggiato allo sgabello””’.

‘Pà, ti volevo solo dire una cosa, ecco” forse è meglio che quando dormi tutto nudo sul letto, magari chiudi la porta’.’

‘Ma, mi hai visto nudo sul letto??’

‘E si, eri tutto nudo e anche’. insomma’. bello duro”. ‘

‘Beh, non ti è piaciuto??’

‘Che c’entra, è che non voglio cadere in tentazione”’

‘Sempre le suore vero???’

‘Ma no, solo che dopo quello che è successo non voglio più che succeda’.’

‘Però quando lo toccavi e lo prendevi in bocca non ti faceva tanto schifo!!!!!’

‘Va beh pà, non voglio più chiaro????!!!!!’

La presi per un braccio e la feci camminare di fianco a me”.

‘Pà, ma che cazzo fai????’

‘Vieni, vieni, ti insegno io a fare la schizzinosa!!! Muoviti che ti faccio vedere quello che succede alle stronzette come te!!!!!’

Oggi ripensandoci, ancora non riesco a capire cosa mi prese, ma fu più forte di me; credo che il fatto di aver gustato le sue grazie in precedenza, mi spinse ad essere brutale e ad imporre la mia volontà anche senza il suo consenso!!!
La trascinai e la buttai sul letto”’..

‘Nuda ti voglio, tutta nuda!!!!!!’

‘Pà ma sei impazzito, non mi spoglierò mai più per te!!!!!’

‘Lo farai, lo farai, se no vedi cosa ti succede!!!!’

Quella situazione mi eccitava ancora di più, mi tolsi il pigiama e le mostrai il cazzone durissimo”.

‘Guarda, guarda che effetto mi fai troietta!!!!!’

Non so se furono le parole precedenti o la vista del mio cazzo a convincerla, ma sollevò la camiciola e la buttò sulla sedia, quindi si abbassò le mutandine e rimase in piedi”

‘Pà, ti prego lasciami stare”’

‘Ti ho vista prima sai??? Eri nuda sul letto e ti stavi sditalinando e sai perché lo facevi????’

‘Beh ne avevo voglia!!!’

‘Non è stato quello il motivo principale!!! No, è stata la vista del mio cazzo duro!!!! Ti sei fermata mezzora in corridoio a guardarmi la mazza!!! Ti ho vista sai??? Andata e ritorno ti sei bloccata e poi sei andata in camera tua, ti sei chiusa dentro e ti sei fatta un ditalino!!!!!’

Rimase a bocca aperta, l’avevo colta in fallo, continuai allora a battere il ferro che ancora era caldo”..

‘Ti piace il mio cazzo vero???? Adesso te lo ficco dentro sai???’

‘No pà, ti prego no, sono vergine, non lo fare, non lo fare!!!!!’

‘Umm, sei vergine??? Lo so, ma adesso ti svergino io, così non lo sei più!!!!’

‘Papi ti prego sono la tua bambina!!! Voglio seguire la legge di Cristo, la voce delle suore”’

‘Le suore!!! Tutte puttane lesbiche e leccafighe!!!!’

‘Papi, io poi ti denuncio!!!’

La sollevai da sotto le ascelle e la feci sedere sul letto, ci salii sopra e tuffai il mio viso fra le sue cosce, lei tentava di serrarle per non farsela leccare, poi la mia lingua sul suo clitoride iniziò a procurare i suoi effetti. Sentii le gambe aprirsi di più e la fighetta aggiungere i suoi umori alla mia saliva, le misi un dito dentro delicatamente e la stantuffai un po’, le solleticai lo sfintere, girando il polpastrello attorno al suo anello anale. La porcellina si stava illanguidendo, sollevai lo sguardo e la vidi ad occhi chiusi con la boccuccia semiaperta, la scoprii passarsi ripetutamente la lingua fra le labbra e mordersi il labbro inferiore con i denti. La figa era bagnata e fu allora che mi piazzai con il membro contro il suo vermiglio orifizio. Glielo spinsi dentro, la cappella entrò tutta, ma subito dopo trovai un elastico ostacolo, il suo imene, come ultimo baluardo cercava di contrastare il mio ingresso dentro di lei”’..

‘Papàààà, mi fai maleeeee, mi fai malissimooooo”.’

‘Ti rompo la fighetta amore mio, te la devo deflorare, adesso te lo spingo tutto dentroooo”.’

‘Aaaaaggghhhhhhhh””’ aaaaaaaagggghhhhh””. Fermatiiii, fermatiiiiii””

Le ruppi la sottile membrana e glielo ficcai fino in fondo. La scopai a lungo e poi, senza curarmi del suo piacere, sfilai il cazzo da dentro e le sborrai sul ventre. Alla fine, lei frustrata dal piacere mancato, pianse e mi disse che ero un gran bastardo. La pregai di fidarsi di me e le dissi anche che non si sarebbe pentita”’

‘E’ tutto normale, tutte le ragazze quando vengono deflorate, sentono dolore, se fai la brava fra un oretta io ti farò godere come non hai mai goduto in vita tua.’

‘Pà, scusa io sono combattuta tu mi piaci ma io ho i miei principi””

‘Dai andiamo a lavarci, non ci pensare, dopo proviamo, se non ti piace me lo dici e io ti giuro che smetto”’

Ci andammo a lavare e poi integralmente nudi ci sedemmo sul divano, la coccolai carezzandole il viso e i capelli, le diedi un bacio sulla bocca e per un attimo lei tirò fuori la lingua che subito ritrasse. Ci guardammo negli occhi come due teneri amanti davanti ad un romantico tramonto, poi percepii la passione riprendere vita, appoggiai la mano destra sul suo ginocchio destro e lentamente risalii, sentivo la pelle morbidissima dell’interno coscia sotto i polpastrelli, lei rabbrividì e mi prese la mano con lo scopo di allontanarmela”..

‘No papi, è meglio di no’..’

‘Lasciami provare, poi se non ti piace”’

Abbandonò di colpo il capo all’indietro e mi lasciò fare, raggiunsi la sua figa e la trovai bagnatissima, ci infilai due dita, la sentii gemere e la vidi aprire ancor più le gambe.

‘Andiamo a letto amore mio, si sta più comodi”’

Mi seguì senza fiatare e si distese sul letto nella stessa identica posizione precedente.
Il mio cazzo intanto si era ripreso ed era pronto ad affrontare un’altra battaglia.
La leccai ancora, ma questa volta compresi che non era necessario, lei era pronta a farsi scopare. Glielo infilai dentro con estrema cautela, compresi dal suo abbraccio che non sentiva più dolore”.

‘Pàààà’.. pààààà’.. ooohhhhh”. Piano paparinooo”. Pianoooooo”.. Ohhhhh, siiiiii, siiiii, siiiiiii, è belloooo papiiii, bellooooooo”.. ‘

‘Troietta miaa.. te l’avevo detto che avresti goduto come una matta!!!! Ti piace il cazzo dentro veroo????’

‘Si papiii, siiiiiii, continuaaa, continuaaaaa”’.’

Presi la sua mano e me la portai sulle chiappe poi”’.

‘Amore miooo, metti un ditino nel culo di papiiii”’..’

Lo fece in modo un po’ maldestro, mi provocò una fitta all’interno, forse erano le sue unghie, ma resistetti fin quando lei iniziò a incularmi bene. La sbattei con più foga fin quando mi disse che stava per godere, glielo sprofondai dentro fino alla radice e le assestai diversi colpi ripetuti e profondi, le sue tettina vibravano sotto i miei affondi e la sua bocca spalancata mi faceva fremere dal piacere. Lei venne con gridolini brevi e acuti, quindi si acquietò con il solo respiro che le faceva sollevare ed abbassare il petto. Glielo tolsi dalla figa e mi misi a cavallo del suo addome, quindi lo ficcai nella sua bocca e le sborrai dentro tutto il mio seme caldo e denso.
Riacquistammo la necessaria normalità respiratoria, poi ci ricomponemmo e ci rivestimmo.
Lei mi disse solo’.

‘Grazie papi, sei sempre un grande’..’

‘Non ti dispiace che non sei più vergine? ‘

‘No tanto prima o poi doveva succedere, meglio con te che con uno ‘zarro’ che se ne sarebbe fregato del mio piacere e avrebbe pensato solo al suo’.’

‘In effetti” forse’ un po’ di ragione ce l’hai!!’

‘Beh adesso bocca e figa non sono più vergini, ho fatto l’en-plein”’.’

‘Mah, proprio l’en-plein non direi” ‘

‘Come, cosa vuoi dire pà”.’

‘Le femmine hanno tre buchi disponibili, l’altro è ancora vergine”..’

‘Fammi capire papi!!!!’

‘Il culo, amore, il culetto, quello è ancora illibato e quindi bisognerà provvedere ”..’

‘No eh!!!! Lì non me lo metti nemmeno se mi dai centomila euro!!!’

‘Calma, calma, chi vivrà vedrà. Nel culo è ancora più bello che nella figa!!!!’

‘No, papi, mi dispiace ma non mi convinci, non lo voglio fare e non lo farò mai!!!!’

‘Ok, ok tranquilla, non ci pensare più”’

Lei uscì e quella sera rientrò molto tardi, io ormai ero a letto con mia moglie che era tornata con una grande voglia di scopare e così mi feci la terza e la quarta sborrata quotidiana!!

Per circa un mese tra me e Claretta non successe più niente, poi finalmente mia moglie, uscì una sera per andare a festeggiare un compleanno di una collega di lavoro, assieme a tutti gli altri dipendenti dell’azienda per la quale lavorava. Mia figlia era in camera sua assorta sui libri di scuola. Mi feci la doccia e poi senza asciugarmi indossai l’accappatoio ed entrai in camera sua.

‘Ciao Claretta, siamo soli sai???’

Mi volgeva le spalle e per rispondermi nemmeno si voltò. Le arrivai alle spalle, e appoggiai il mio membro sulla sua spalla destra. Si girò proprio da quella parte e vide l’occhio verticale del mio cazzo che la osservava da vicino”’

‘Pà che fai” hai voglia di nuovo di scoparmi????’

‘Già bambolina, come ti dicevo siamo soli soletti, quindi perché non approfittarne????’

Chiuse il libro e si alzò in piedi, fece due passi e si appropinquò al letto, in un amen si sfilò i jeans e la maglietta, quindi si tolse le mutandine e fu nuda. Si mise ancora una volta supina a gambe aperte e attese che mi predisponessi alla penetrazione”..

‘Amore, girati, ti voglio scopare a pecorina”..’

‘Facciamo come sempre pà, mi piace tanto in quel modo”’

‘Fai come ti dico io, ti va dentro più profondo e vedrai che godi di più’..’

Quasi controvoglia si mise a quattro zampe, la guidai in modo che stesse con il capo appoggiato al lenzuolo e il culetto bello in aria. Gliela leccai a lungo poi appoggiai la cappella all’apertura vaginale e glielo spinsi tutto dentro”
La scopai per una decina di minuti alternando affondi veloci ad altri più profondi e lenti, compresi dai suoi movimenti e dai gemiti che era quasi pronta a venire. Fu allora che glielo sfilai dalla figa e glielo appoggiai al culo.

‘Nooooo, nel culo noooo’

‘Dai bella bambina, smettila, stavolta te lo rompo per bene!!’

‘Dai smettila, pà, rimettilo davantiiii!!’

‘No cara, stavolta ho deciso che ti rompo il culo”

Vidi il bel viso di Clara, appoggiato sulla superficie del letto, sfigurarsi e contrarsi per il forte dolore, la sentii gemere e gridare nomi irripetibili, ma io proseguii senza recedere dal mio lurido intento. Credo che trascorsero al meno dieci minuti di vera e intensa sofferenza. A mano a mano che la inculavo, vedevo i tratti del viso di mia figlia rilassarsi, poi il piacere prese il sopravvento, allungai le mani a titillarle i capezzoli e poi mi arcuai per raggiungere e sfregare il suo clitoride.
‘Bastardo pà, sei un bastardo! Mi stai facendo godereeee!!!!

‘Ti piace il cazzo in culo eh!!!!??? Sei una troietta come tutte le altre!!!!!’

‘Siiiii, fammi godere, siiiiiii, continuaaaaa, siiiiiii’

‘Ti piace nel culo adesso vero???’

‘Siiiii, spaccami il culoooo’.’

‘Ce l’hai bello largo adessoooo, la prossima volta ci ficco la mano fino al polso in questa caverna!!’

‘Dai pààà, daiiii, continua a sditalinarmiiii, siiiiii’.’

‘Ti sborro in culoooo”’

‘Aspetta papi, fammi godere primaaaa!!!!!!

‘Godi troiaaa, daiii allora godiiii, vieni col culoooo, maiala’..’

‘Siiiiiii, continuaaaa, godoooooo, siiiiiiiii, godoooooo, oddioooo, vengoooooooo, vengooooo, siiiiii, ahhhhhhhh, ahhhh, ahhhhh, uummmhhhhhh”’

Le riempii il culetto di sborra e poi le liberai le viscere dalla mia ingombrante presenza.

Durò alcuni anni questo nostro rapporto, con lei ormai pienamente convinta che era meglio pensare a godere che pensare a tutte le stronzate che le avevano insegnato le suore!!!!

Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@libero.it

Molti lettori mi scrivono inviandomi proposte di racconti e ognuno manifesta naturalmente i propri desideri e le proprie tendenze. Io posso scrivere su soggetti a loro graditi ma non voglio essere legato da personaggi prestabiliti, con caratteri già definiti dal lettore, con posti e location che non possono essere variate o sostituite. Non mi va che chi mi legge mi scriva poi che la donna deve avere il seno che sia almeno una sesta, che sia una imbranata che il figlio o il marito siano pentiti o meno!!! Voglio essere l’autore dei miei racconti senza paletti ed obblighi vari. Grazie comunque a tutti per la loro collaborazione. Ombrachecammina

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