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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'IncestoTrio

179 – Orgia di famiglia, padre e fratello rompono il culo a Giada

By 4 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Fino all’ultimo istante, i quattro amanti, sdraiati sui lettini, in quella piccola e intima spiaggia, si godettero i raggi del sole. Con la pelle arrossata decisero poi, all’unanimità, di rientrare in casa. Insieme si accalcarono in bagno, a due a due si infilarono sotto la doccia per nettarsi il corpo dalle tracce saline e di sabbia. Fu particolare la scelta che fecero nel dividersi in coppie, prima entrarono nel box doccia Stefania e Tiziano, mentre papà Lino e la sua piccola Giada si carezzavano e si scambiavano baci appassionati. Sotto la doccia anche Stefania e il suo giovane e superdotato figlio si distribuivano intime effusioni.

Tutti i componenti della famigliola decisero di non vestirsi ed in completa tenuta adamitica, si avvicinarono e si sedettero attorno al tavolo della cucina. Rimase in piedi solo mamma Stefania, incaricata naturalmente di distribuire la cena. L’atmosfera di per se torbida e sensuale, era anche fatta di scoppi di risa improvvisi e di pause silenziose ed imbarazzate.
Mentre cenavano i loro occhi avidi si poggiavano continuamente a guardarsi a vicenda, ad osservarsi attentamente cercando con bramosia ed ingordigia i punti salienti dei corpi degli altri. Il pasto fu consumato rapidamente, smaniosi e vogliosi com’erano di approfondire l’esperienza vissuta un’ora prima dentro la tiepida acqua del mare. Si sedettero in poltrona tutti e quattro, ancora nudi e liberi, poi, dopo un attimo di silenzio fu papà Lino ad aprire le danze, lo fece rivolgendo a sua moglie una semplicissima domanda”.

‘Stefania, ti è piaciuto prenderti il missile di tuo figlio?’

‘Lino, non ti offendere, ma il pisellone di Tiziano è un’altra cosa”

‘Pà, la mamma ha ragione, quello di Tiziano sembra che ti arrivi in gola!!!’

‘Dai ragazze, anche papà ce l’ha abbastanza grosso”’

‘Beh, non facciamo tante parole, Giada, tu ed io glielo facciamo diventare bello duro e poi li misuriamo entrambi”

‘Woww mami!! Ottima idea!!!’

Stefania si inginocchiò lesta fra le gambe di suo figlio mentre Giada fece la stessa cosa con suo padre. In breve i due cazzi furono belli dritti e rigidi e Stefania si affrettò a prendere il metro da sarta…

‘Emmm, da dove si misura??’

‘Da qui, dal pube, si così fino in punta alla cappella”

‘Dunqueee’. Diciotto centimetri”’

‘Toh Giada, prendi il metro e misura quello di Tiziano”

‘Alloraaa’.. da qui vero?’

‘Si piccola da lì’.’

‘Ecco fatto’. Ventiquattro!!!’

‘Misura anche la circonferenza dai’.’

‘Si mami, ma dove la misuro?

‘Dove vuoi, tanto è perfettamente cilindrico”’

‘No mamma, eemmm.. laa’cappella è molto più larga’.’

‘Giada, se continui a pasticciarmelo così fra un po’ ti schizzo tutta’.’

‘No, aspetta che fai, aspetta’ Dunque di circonferenza è’. Diciassette’..’

‘Toh mami, prendi il metro e misura quello di papi’.’

‘Ecco fatto’ è dieci centimetri’.’

‘Va beh, lo sapevo già che mio figlio ce l’aveva più lungo e grosso del mio, si vede ad occhio’..’

‘Caro maritino mio, dicono che le dimensioni non contano, ma ti garantisco che sono tutte balle!!!’

‘Però forse ad averlo come il mio un vantaggio c’è’.. Insomma, per il secondo canale, forse fa meno male!!!’

‘Di che parli pà??? Secondo canale??? Spiegati meglio, la tua bambina vuol sapere’.’

‘Giada, sai che noi maschietti amiamo in modo particolare il culetto delle donne, insomma a noi piace infilarlo anche nel buchetto del sedere’.’

‘Nel buco del sedere??? Ma come fa ad entrare? Il buchino è strettissimo, io non me lo farò mai mettere li dietro!!!’

‘Papà me lo ha messo e magari, non la prima volta, ma dopo un po’ ti garantisco che è anche piacevole”

‘Cioè, vuoi dirmi che ti prendi il cazzo di pà nel culo???’

‘Si, in parole povere si, me lo prendo anche nel culo!!!’

‘Giada, guarda che è bello anche per voi donne, te lo garantisce il tuo babbo!!’

‘Pà, tu stai scherzando, io penso al cazzone di Tiziano che mi entra nel sederino e già sento dolore!!!’

‘Sorellina mia se vuoi proviamo se ti fa male lo tolgo subito”

‘No, no non voglio, non mi va proprio”’

‘Bambino mio, vieni qui, dallo alla tua mamma’..’

‘Che maiala che sei moglie mia!!!’

‘Lo voglio nel culo, voglio quello di Tiziano, dai mettimi un po’ di saliva e poi ficcamelo dentro!!’

‘Mami, papi ha ragione sei proprio una bella maialina!!’

‘Si, Tiziano, si mi piace il tuo cazzone e lo voglio nel culo!!!’

‘Mamma. Ma come fai a prendere quel cosone lì nel sedere??? Io ho un buchino picciolissimo, a volte mi fa male quando faccio la cacca!!!!’

‘Basta che provi piccina, te l’ho detto poco fa, magari non è bello subito, ma poco alla volta poi ti piacerà’.’

‘No, io non voglio proprio provare, a me piace davanti e di sicuro non di dietro’..’

Tiziano si abbracciò la mamma e la baciò a lungo, lei poi lo prese per mano e lo condusse in camera sua. Babbo e figlia li seguirono a ruota e rimasero in piedi a guardare Stefania e Tiziano che si adagiavano sul letto. La madre sdraiata supina, sollevò le gambe, le abbracciò e se le tirò contro il petto. Tiziano le fu sopra, in quella posizione il buco del culo era in bella mostra. Lui le leccò la figa fradicia e anche il buco del culo. Poi si piazzò bene fra le gambe di Stefania e le puntò il cazzo contro lo sfintere. Spinse una prima volta, ma il pene scivolò di lato e non entrò, poi una seconda ed infine una terza. Questa volta la cappella trovò la giusta via ed entrò nel culo rotto della donna”..

‘Wuuaaaahhhhh, Ummmmhhh’. Ti’..ziaa..nooooo ”..Wuuuaaahhhhhh”. siiiiiiiiiiiiiii”.tuttoooooo’.tut’.tooooooooo!!!!!’

Lino nel vedere sua moglie assorbire nel culo tutta quella roba, si eccitò ancora di più e prese ad accarezzare le chiappe di Giada.

‘Papi, guarda che lì non voglio assolutamente”’

‘Guarda la mamma come gode!!’

‘Lei è lei ed io sono io, quindi non lo voglio prendere né ora né mai!!!!’

‘Succhiamelo dai’.’

‘Ummhh, si, si, succhiartelo mi piace un casino ”..’

‘Brava, ciucciamelo per bene, succhiaaa’.succhiaaaaa”’

Giada spompinava suo padre mentre la mammina sul letto con le cosce aperte e le gambe oscenamente sollevate se lo prendeva in culo da suo figlio. Tiziano le sprofondava dentro il suo grosso cazzo e lei godeva come una vera puttana maiala.

‘Inculamiiiiiii, inculamiiiii, cuore mioooo, in fondooo, in fondooo, tuttoooo, tuttooo dammelo tuttoooooo”’

‘Ciucciami il cazzooo, brava la mia piccola pompinara!!!! Succhiamelo bene siiii, palpami i coglioniiii, uuummmmmmhhhhh, siiiiiii, siiiii, leccami la cappellaaaaa, siiii lì, lì sul filettoooooo, siiiiiii, siiiiiii”’

‘Mammaaa, ti sborrro in culooo, ti sborro in culooooo’

‘Aspetta, fottimi, fottimi ancora, voglio venireeee, voglio venireeee”’

‘Toh, toh. Prenditelo tuttooo, che madre porca che ho!!!. Por’.caaaaa”ti ficco dentro anche le palleeeeee”. Tohhh,toohhh”. Godiiii, godiiiii,godiiiiii,”’.’

‘Dai, che ven’goooooo, daiiiii, daiiiii, vengoooooooo, venn’gooooooooo”.. ‘

‘Sborroooo, sborroooo, ti riempio il culo di sborraaaaaa, ooohhhhh, ahhhhhhhhh, ahhhhhh, ahhhhhhhh, ahhhhhhhh”..’

‘Ciuccia, dai, che ti vengo in boccaaa, puttanellaaa, oohhh beviiii, beviiii bevi la sborra di tuo padre””’

Ingoiò tutto la dolce Giada e con la bocca e il mento cosparsi di sperma si sollevò in piedi pulendosi con il dorso della mano.

‘Brava la mia bambina, sei proprio brava, ti ha insegnato bene il tuo fratellino!!!’

‘E’ solo la seconda volta che lo prendo in bocca ma Tiziano non mi ha mai’. eemmmhhh’ sborrato in bocca”’

‘Ah che bello, la prima volta che ingoi???’

‘Si, la prima papi’..’

‘Anche per me è stata la mia prima inculata, l’avevo solo messo nella figa di Giada e basta’.’

‘Sei stato bravo e poi sei facilitato da quel cazzone che hai. Mi hai allargato un po’ di più il culo ma è stato bello’..’

‘Certo mami che il tuo buco del sedere è bello largo, mi piacerebbe rompere quello di Giada’..’

‘No! Nel mio culo con ci entra proprio nessuno chiaro????’

‘Dai Giada, dai, non farti violentare!!! Dammi il culo, su, deciditi, tanto prima o poi qualcuno te lo spacca quel bel culo che hai!!!’

Giada vide avvicinarsi Tiziano e si precipitò verso la porta della stanza. Lino le si parò davanti e lei si trovò in trappola.

‘Dai pà, lasciami uscire, dai, non voglio, nel buchino non voglio cavoli!!!!’

‘Vieni qui dal tuo fratellino, guarda mi stai facendo diventare di nuovo duro il cazzo, mi ecciti quando scappi, fatti spaccare per bene il culo!!!!’

La ragazzina si mise a piangere, era disperata, sua madre, seduta sul letto, la guardava divertita e suo padre la teneva per un braccio. Tiziano si avvicinò ulteriormente, le prese per l’altro braccio e tentò di trascinarla sul letto. Lei si divincolò e lo colpì con il dorso della mano sul viso. Lui si massaggiò la guancia e incazzatissimo la riafferrò stringendole fortemente il polso, la tirò di brutto e la buttò sul letto. Le fu sopra, il cazzo duro e pronto, la cappella gonfia e minacciosa puntata fra le chiappe di Giada. Lei tentò di voltarsi e lui la bloccò sedendosi sulle sue natiche, con entrambe le mani premette sulla schiena tenendola schiacciata contro il materasso. Lei piegò le gambe scalciandogli la schiena, era una furia scatenata. Lino, accorse in aiuto di suo figlio e bloccò per le caviglie sua figlia”

‘Bastardo!!! Sei un padre bastardo e figlio di puttana!!!!! Lasciatemiii, lasciatemiiii, non vogliooo, non voglioooo’..!

La villa era, per sfortuna della ragazzina, molto isolata e nessun avrebbe potuto sentire le sue urla disperate.

A dar man forte al figlio ed al marito, arrivò anche la cara e dolce mammina. Lei prese i quattro cuscini e ad uno ad uno li infilò sotto il ventre della figlia.

‘Brava mami, che bella posizione questa!!!!’

Lino, sollecitò Tiziano”..

‘Dai prendile il culo, voglio vedere come fa ad entrare quel salame duro che hai fra le gambe, dentro al buchetto stretto di tua sorella”’

‘Dai Giada, non piangere, fai come ti dico io, fattelo ficcare dentro, vedrai che ti piacerà. A me è piaciuto e ancora piace tanto!!!’

‘Sei una porca!!! Siete tutti maledetti bastardi!!! Ve la farò pagare!!!!!’

‘Dai sorellina, non fare la schizzinosa, ti piaceva prendertelo in figa a pecorina nel bagno vero???? Vedrai che te lo gusterai anche nel culo!!!!’

‘Vi prego, vi prego lasciatemi stare, vi prego!!!!’

‘Dopo, dopo, adesso una bella inculata te la meriti vero papi???’

‘Dai basta parlare, sbattiglielo dentro alla troietta!!!!’

Tiziano, sputò abbondante saliva sul cazzo e anche nel solco delle chiappe di sua sorella, quindi se lo prese con entrambe le mani, la grossa cappella si ergeva completamente oltre la presa, lui la indirizzò contro lo strettissimo buchetto e spinse deciso”..

‘Ahhhhiiaaaaaaa”..ahiaaaaaaaa”nooooooo,nooooooo, maleeeeeee, maleeeee, vi pregooooo, maleeeee”mi fa troppo maleeeeeee””

‘Ti rompo il culo!!! Te lo spaccooo!!!!’

Nonostante lo sforzo e le spinte, il buco contratto di Giada non si voleva aprire, Lino incitò Tiziano a insitere’..

‘Dai Tizi, daiiii, devi spingere decisoooo, allargale il buco, prima del cazzo ficcaci un dito poi due, dai provaaaa”

‘Metticele tu pà, dai, tu sei più esperto!!’

Lino liberò le gambe di Giada e lei subito cercò di divincolarsi scalciando ancora. Stefania accorse in aiuto e le afferrò per bene le caviglie e la tenne ferma. Lino si ficcò due dita in bocca poi scivolò fra le natiche di Giada, trovò lo sfintere anale e ci infilò il dito medio. Tiziano vide scorrere lentamente il dito dentro mentre con una smorfia di dolore la piccola fanciulla”

‘Papi, mi fa male anche il ditooo, ti prego smettilaaaa!!!!’

Lui incurante delle lamentele di sua figlia tolse il dito, se lo mise nuovamente in bocca, lo bagnò ancora con la saliva, apprezzandone il gusto amarognolo, poi lo infilò ancora nel culo di Giada e lo fece scorrere dentro fino all’ultima falange. Andò su e giù alcune volte e poi lo ritrasse di nuovo. Ancora le due dita in bocca e poi grondanti di saliva le infilò piano piano dentro.

‘Bastaaaa, papà, bastaaaa”..’

Lui, senza curarsene disse a suo figlio”

‘Dai sbattiglielo dentro tutto a sta troietta ciucciacazzi!!!!’

Il palo durissimo di Tiziano si appoggiò all’anello bagnato di Giada, il ragazzo spinse deciso e la cappella si fece strada dentro a quello stretto orifizio.

Un urlo bestiale fece comprendere il forte dolore dovuto al tentativo di penetrazione.
Lui, non ebbe più il coraggio di continuare e si tirò indietro. Lino senza scomporsi disse a Tiziano’.

‘Ti sei rammollito?? Se fai così non ti inculerai mai nessuna donna!!!’

Giada, dolorante si rivolse a suo padre’..

‘Sei un bastardo!!! Perché non te lo prendi tu nel culo????’

‘Ma che c’entra io sono un maschio e non sono nemmeno gay, quindi”’

‘Pà, se te lo prendi tu allora lo prendo anch’io’.’

‘Dai Lino, fagli vedere, dimostra il tuo coraggio’..’

‘Ma, no, io se fossi gay lo farei senz’altro ma non lo sono e non vedo perché dovrei’..’

‘Anche a me non è piaciuto per niente, sento un dolore fortissimo ancora adesso ed ho il buco che mi si stringe dalla paura…’

‘Pà, se vuoi, io te lo ficco dentro’..’

‘Tu, Tiziano, lo prenderesti da me?’

‘Se tu lo prendi da me io lo prendo da te’..’

‘Comincio prima io, che ce l’ho più piccolo”’

‘Però bagnami bene con la saliva’.’

‘Fatti leccare il culo da Giada’..’

‘Dai vieni qui troietta mia, leccami il culo per bene e insalivamelo”.’

Giada si avvicinò a suo fratello che intanto s’era appoggiato con le braccia al bordo del letto, era un bello spettacolo, così a pecorina, il bel culetto di Tiziano era invitante assai.
Lei gli allargò le chiappe con le mani e ci infilò il viso in mezzo, leccò per bene il culo del fratello, lasciando colare nel canale parecchia saliva. Con un ditino la fece penetrare all’interno e gliene spalmò anche fuori. Poi’..

‘E’ pronto ben lubrificato, sono proprio curiosa di vedere adesso cosa succede”’

‘Ummhhh, figlio mio, io non sono gay, ma hai un culo da femmina, me l’hai fatto diventare di nuovo duro come il marmo”

Lo prese per i fianchi e appoggiò all’ano la cappella. Spinse e lui si lamentò in sordina, Lino spinse ancora e il cazzo scivolò dentro a fatica’.

‘Aaahhhh, fai piano pà, fai piano”..’

‘Ohhh , che culetto liscio e morbidooo, ti sta scivolando dentrooo”.’

‘Mi fai male pà, toglilo è megliooo””

‘No, troietta mia, il tuo culo vuole il mio cazzo””.’

‘Mi stai rompendo toglilo, toglilo!!!!’

‘Aspetta Lino, aspetta, vado in camera nostra a prendere la vasellina”.’

Stefania tornò da lì a poco con un tubetto di crema”

‘Mettici questa e vedrai come entra!!’

Lino prelevò dal tubetto una buona quantità di crema e la spalmò per bene, unse con quella pasta l’anello esterno e ne fece penetrare, usando il dito medio, anche all’interno.

‘Adesso sei pronto’. Ummmhhh mi sembra la prima volta che ho inculato tua madre’.’

Giada e mamma Stefania sedute una vicina all’altra sul tappeto osservavano curiose ed eccitate la scena.

‘Te lo ficco dentro, adesso te lo sbatto dentro!!!’

‘Mmmmhhhhh, pà, va un po’ me’gliooo”..’

‘Hai dentro tutta la cappella”..’

‘Spingi ancora un pochino, fai piano però”.’

‘Piano, piano, adesso te lo ficco tutto dentro. Toh, toh, prendiloooo, che culo da zoccola che hai!!!!!!’

Spinse deciso il babbo e glielo sprofondò completamente nelle viscere. Ora il cazzo scivolava dentro e fuori più rapidamente e Tiziano”’..

‘Non così forte pà, più lento, più lento”..’

‘Che troietta che sei, che culooo, che culo il mio bel maschiettooo!!!!’

‘Segami il cazzo pà, prendimelo in mano mentre mi inculi!!!!’

Giada a quel punto si alzò dalla poltroncina e si accucciò infilandosi tra suo fratello e la sponda del letto”

‘Te lo succhio io il tuo cazzo amore mio!!!!’

‘Ummmhhhh’ siiiii’. Siiii. tu me lo ciucci e papi mi inculaaaaa. Sono una troiaaaaa”’

‘Ci stai provando gusto a fartelo sbattere in culo eh???? Dimmelo, dimmelo che ti piace come ti scopoooo!!!!’

‘Siiii, po’, siii, è bellissimo, bellissimoooo, mi piace il tuo cazzo nel culoooo’ ti sborro in bocca Gaida, ti sborro in bocca”’

‘No , non sborrare Tizi, aspetta che vengo io e poi me lo ficchi in culo, voglio provare anch’io a prendermelo!!!! Ahhhh’.ahhhhhh’aaaahhhhh’.aaaahhhhhh’.. sborrooooo, sborrooooo, sborrooooo” troiaaaa, che troiaaaaa che culoooooo’ che culoooo’.. sbo’.rrooooooo”sbooo’.rrooooooo”.’

Tiziano sentì gli schizzi bollenti di suo padre allagargli le viscere e la bocca di Giada smettere di pomparglielo. Poi suo padre estrasse il pene dal suo sfintere e’.

‘Dai Tiziano, prendi la vasellina e spalmami dentro e fuori il buco del culo. Poi ficcamelo dentro’.’

Il giovane prese il tubetto di crema e ne distribuì per bene sul buco del sedere peloso del padre, poi gli si avvicinò con il missile puntato sull’obbiettivo. Lino si inginocchiò in terra, si piegò in avanti appoggiando i gomiti sul pavimento, Tiziano gli fu dietro, egli appoggiò una mano sulla schiena del padre facendolo abbassare il più possibile, poi si prese il cazzo con l’altra mano e lo guidò contro lo scuro buco di Lino.
L’esuberante giovanotto spinse deciso ma il cazzo si insinuò lentamente dilatando lo stretto anello anale. ‘

‘Aaaaggghhhhh’.. mmmmm’.. pianooo, pianooo”..’

‘Vuoi che lo tolgo?’

‘No, no, non lo togliere voglio provare il gusto di farmi inculare”. Spingilo dentro ancora un po’, poco per volta, poco per volta”.’

‘Te lo sbatto dentro come hai fatto tu!!! Senza pietà!!!!’

‘Aaaaggghhhhh, bastardoooo, figlio bastardooooo, mi sfondi con sta nerchia !!!!

‘Siiii, tu l’hai spaccato a me ed io ora lo sfondo a te!!!! Toh, toh, toh, prenditelo tuttooooooo!!!’

‘Giaduccia bella vieni a succhiare il cazzo a papi”.’

‘Si papi, alzati in piedi e appoggiati al letto come ha fatto prima Tiziano”’

Lino si mise a novanta gradi e Tiziano gli ficcò nuovamente dentro il cazzo. La gigantesca cappella sforzava ad entrare ma poi poco alla volta il cazzo cominciava a scorrere fino alla radice”..

‘Ciucciaaaa troiettaaaa, ciucciami il cazzooooo””

‘Mami, non stare lì, vieni qui dal tuo principino e leccami il culoooooo’

‘Stefania si sollevò a sua volta dalla poltrona e si inginocchiò dietro al culo di suo figlio, gli separò le dure chiappe e ci ficco in mezzo la lingua”.’

‘Ummmmhhhh’. Tizia’.noo che cu” mmmmhhhhh’ letto slabbrato che ti ha fatto papi!!!’

‘Lecca, mami lecca e tu troietta succhia il cazzo a papiiii ”’., daiii papi, dai muovi bene sto culooooo!!!!’

‘Siiiiii, sfondameloooo , mi sento una troia checca di merda!!!!!’

‘Ummmhhh checca, papi checcaaaa, ti sborro in pancia paparino bellooo!!!!!’

‘Succhia la cappella Giada, che io ti sborro in boccaaaa’..’

‘Lecca, lecca, mami, che porci che siamo!!!! Che famiglia di maialiiiiii!!!!!’

‘Uuuummmhhh, uuummmhhhh”.’

‘Sborroooo, papi sto per sborrarti in culooooooo!!!!!

‘Si, si , si, anch’io sto per godere, dai che sborriamo assieme, dai fottimi fottimiiiiii.’

‘Toh papi, toh, ti allago il culo, ooohhh’ooohhh’ooohhhhhh”’. ‘

‘Bevi troietta, beviiii la sborra di tuo padreeee, beviiiiii’ beviiiiiiiiiii”..’

Il quartetto, si afflosciò da li a pochi secondi, tutti sudati ed esausti. Risero tutti guardandosi in faccia. Dal culo di Lino fuoriusciva abbondante sperma e la bocca di Giada era tutta impiastricciata di colature biancastre. Lei si pulì con le dita e per nulla perdere se le lecco con la lingua ingoiando anche quelle ultime gocce di nettare vitale.

L’unico culetto rimasto ancora illibato era quello della giovanissima Giada, ma le vacanze ancora non erano finite e”.

Per un paio di giorni ci furono solo piccole scaramucce amorose tra i quattro amanti, senza però che succedesse nulla di particolare.

Quel giorno era trascorso tra i bagni in mare e le brevi soste in spiaggia. Faceva molto caldo ed i raggi del sole parevano essere più infuocati del solito.
La sera, dopo cena, in casa, nonostante le finestre aperte si soffocava. Verso mezzanotte Giada chiese a Tiziano di scendere nella spiaggetta privata per farsi un bel bagno in mare”

‘Dai Giada, non ho voglia di rimettermi il costume e cambiarmi poi un’altra volta”’

‘Costumeee?????’ Io mi metto solo l’accappatoio addosso e una volta in spiaggia me lo tolgo ed entro in acqua’.’

‘Ah! Capito, beh, in effetti.. anch’io potrei fare uguale’..’

‘Dai muoviti lumacone!!!!’

Dopo massimo un minuto i due scesero e nudi e crudi abbandonarono gli accappatoi sulla sabbia e camminarono immergendosi gradatamente dentro l’acqua tiepida.
Soli, al buio, cullati dalle leggerissime onde, si abbracciarono, i sensi immediatamente risposero e la passione li travolse. Tornarono quindi sulla spiaggia, disposero per bene gli accappatoi sulla sabbia e vi si coricarono sopra. Giada lo accolse fra le sue gambe aperte e lui con destrezza la penetrò’

Lino e Stefania, terminarono di guardare un programma in televisione e poi si guardarono in faccia”

‘Ste, andiamo giù anche noi?’

‘Mah, quasi, quasi. Ci mettiamo il costume?’

‘Perché mai, non c’è nessuno e a quanto pare noi quattro ci conosciamo ormai perfettamente’..’

‘Ok, allora’ accappatoio pure per noi’..’

‘No, niente accappatoi, noi scenderemo nudi!!!’

‘Nudi???’

‘Hai paura di trovare qualche fantasma per le scale???’

‘No, dai, ma mi sembra strano uscire di casa nuda!!!’

‘Dai, togliti sta roba di dosso, guarda io sono già pronto!!!’

‘Già, vedo, quasi pronto del tutto eh???’

‘No, è solo mezzo duro’..’

‘Porcello, anzi, siamo proprio dei porcelli’..’

Scesero le scale e si affacciarono in spiaggia. Videro i due gemelli che si stavano dando da fare. Giada stava sopra a Tiziano e lo cavalcava alla grande. I due si accorsero del padre e della madre ma quasi non ci fecero caso e assolutamente non si scomposero. Lino accarezzò la schiena e le natiche di sua figlia. Erano dure e sode come il marmo, tonde e perfettamente levigate come le pietre accarezzate da secoli dalle acque correnti.
Tiziano abbracciò sua sorella e la strinse a se, Lino vide il culo esposto e quasi offerto al suo pene ormai duro e turgido.
Lui desiderava prendere quel culo da parecchio tempo, prima con una enorme e segreta sofferenza interiore e poi, dopo essersi affrancato da quelle vecchie remore, lo desiderava ormai apertamente. Con il dito medio le sfiorò lo strettissimo anello anale. La ragazzina, al tocco intimo di suo padre si lamentò appena. Lui si sentì incoraggiato e dopo essersi insalivato per bene il dito tentò di infilarglielo nel culo. La mano destra di Giada si portò indietro e pur continuando ad agitarsi sopra al cazzo del fratello gli allontanò il dito impertinente.
Lino guardò sua moglie e poi si piazzò con il cazzo rigido dietro a quella ottava meraviglia del mondo. Stefania gli sorrise quasi ad incoraggiarlo nell’impresa. Si sputò alcune volte sulla cappella e con le dita distribuì per bene la saliva tutt’attorno, quindi appoggiò il suo torace sulla schiena della ragazza e con una mano guidò il suo pene contro il buchetto posteriore di lei. ”

‘Che fai papiii????’

‘Te lo fico nel culo bella bimba mia!!!!’

‘Cazzoooo, non vogliiooo, non voglioooo!!!!!!’

‘Vedrai è bellissimo due cazzi contemporaneamente dentro di te!!!!’

‘Lasciami, lasciami, lasciatemi tutti e due!!!!’

‘Dai Giada, stai qui, papi ce l’ha piccolo, vedrai che non ti farà poi così male!!!’

‘Si Giada, ha ragione Tiziano, io quello di papà lo prendo da sempre ma non mi fa male, lui ce l’ha piccolino dai’..!!!’

‘Nn te ne pentirai, ascolta il tuo papi, te lo stai prendendo in figa e godi come una troia e adesso sei diventata schizzinosa per un po’ di dolore al culo??’

Lino la prese e la posizionò per bene, poi con forza la tenne immobilizzata e le sputò della saliva per lubrificarle l’ano.

‘Toh, prenditelo nel culo troietta!!!!’

‘Ahiaaaaa, ahiaaaaa, mi fai maleeeeee…..!!!!’

‘Mi ecciti di più se ti lamenti sai???’

Più lei si lamentava e più Lino si eccitava e gli diventava più duro il cazzo dilatandole ulteriormente lo sfintere.

‘Perché fai questo alla tua bambina???’

‘Perché mi piaci, perché sei una gran troia e perché mi fai godere come un matto!!!

‘Fai piano papà fai piano, bastardo!!!!………….’

‘Dimmi che ti piace puttanella!!!!’

‘Mi fa maleeee..’

‘Vedrai quando ti pigli quello di Tiziano!!!!!’

“Non voglio, ahiaaaaaaa, ahhiaaaaaa’ ne il tuo ne’.aaaaaaggghhhhhh’ quello di Tizianoooo”.’

‘Te lo sbatto tutto dentro adessooooo, anche le palle ti metto maiala puttanellaaaa!!!!’

‘Mi viene da piangere, nooo, ti prego nooooo”..’

Lino glielo ficcò dentro tutto fino ai coglioni e la sodomizzò per bene, poi senza curarsi dei suoi continui lamenti le sborrò dentro svuotandosi completamente le palle. Il cazzo uscì con un sonoro ‘plop’ e la arrossata rosetta anale, che sembrava palpitare e contrarsi contemporaneamente le rimase aperta, invitante quasi a chiedere che un nuovo cazzo sostituisse quello precedente. Lino la tirò verso di se e la strinse fra le braccia”

‘Grazie Giada, grazie”.’

‘Grazie un cazzo!!!! Mi hai spaccato il culo!!! Mi fa malissimo adesso, malissimoooo!!!!’

‘Figliuola vedrai fra un po’ vedrai’..’

Le mani di Tiziano la afferrarono per i fianchi e la spinsero sulla sabbia, la bocca di Giada si riempi di granelli che sputò incazzatissima. Poi le gambe le si aprirono divaricate da suo fratello. Lei sentì solo un oggetto durissimo farsi strada allargandole ancor di più il povero buco già allargato in precedenza. Le diverse e più abbondanti misure di Tiziano fecero si che la giovane fanciulla provasse ancora forte dolore. La differenza era come quella tra un grissino ed un salame crudo. Il passaggio precedente del pene di Lino era però servito a far si che l’ingresso per il giovane fratello fosse più agevole. Lo spinse dentro e lei urlò fortissimamente. Forse si svegliarono persino gli squali che stavano a migliaia di chilometri da lì.

‘Non urlare sorellina, non urlare, tanto te lo ficco tutto nel culo!!!!’

‘Figlio di puttanaaaa!!!! Siete tutti figli di puttanaaaaa!!!!!’

‘Dai spingiglielo tutto dentro, il cazzo o si prende dappertutto o non lo si prende. Poi anch’io mi sono fatto deflorare dal cazzone di Tiziano e non ho fatto tutto sto casino!!!!!’

‘Anche io ho preso il tuo e pure la mamma, quindi perché la piccolina no???’

‘Toglilo ti prego togliloooo!!!!’

‘Te lo ficco tutto dentro, tuttooo capitooooooo?????’

La mazza entrò ancora, poi ancora, poi ancora, poi ancora’. A Giada pareva che quella stanga non finisse mai di entrarle in culo. Le pareva di sentirsela dentro lo stomaco, si sentiva impalata, lacerata e violentemente posseduta. Era alla mercé di quell’incredibile cazzo e di quel bastardo e figlio di troia di suo fratello. Lui, eccitato la inculava ormai a fondo, lo estraeva quasi del tutto e poi glielo affondava fino alla radice. La mamma ad un certo punto disse’..

‘Tiziano, sollevale il culo così mentre la inculi le tocchi la figa”..’

‘Sei una grande mamiii!!!’

Dopo averla sollevata e messa a pecorina le passò una mano davanti e cominciò a titillarle il clitoride. Nonostante tutto la sentì bagnata, segno che comunque era pure un po’ eccitata. Con colpi di bacino glielo affondava in culo mentre con la mano la sditalinava. Un lieve e flebile lamento segnalò al giovane che Giada iniziava a gradire.

‘Conti’nuaaaa’.. fai pianooooo”’

‘Ti piace eh??? Che troia che sei!!!! Vuoi ancora che te lo tolga????’

‘Nooo’. Noooo. Continuaaaa, continuaaaa”.’

‘Sei fradicia sorellinaaa’..’

‘Fammi venire, fammi venire”’

Mentre succedeva questo anche i due ‘vecchi’ si organizzavano. Stefania sdraiata supina con le gambe in alto appoggiate alle spalle di Lino e lui che, glielo stava ficcando nel culo.

Giada cominciò a godere, fu una escalation di piacere, dapprima lieve, con gemiti appena accennati, poi sempre più rapidi, ravvicinati e acuti. Poi esplose urlando al mondo il suo orgasmo stellare. Lui le sborrò nel culo e subito appresso anche Stefania e Lino raggiunsero l’acme della goduria.

Esausti abbandonati sulla sabbia, praticamente impanati, si guardarono sorridenti e felici.
Lino chiese a sua figlia’.

‘Giada, come va???’

‘Pà, mi fa un male cane il culo, ma ormai è aperto e poi, in fondo, mi è piaciuto assai, quindi da domani’ sono certa che mi piacerà sicuramente ancora di più’.’

‘Andiamo a farci un bel bagno così ci togliamo la sabbia di dosso???’

Si immersero in mare correndo e dentro a quelle tiepide acque la loro storia prese ancora vita, con abbracci e baci. Verso le tre di notte risalirono le scale e si buttarono sui letti addormentandosi immediatamente.

Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
E-mail: alexlaura2620@libero.it

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