Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

208 . Il diario di Marzia – I suoi fratelli ed i loro amici

By 24 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Venerdì 25 Aprile 2014 ‘ Festa della Liberazione ‘ Niente scuola
Sono stufa di soffrire, di subire le volgarità, i soprusi e le prevaricazioni di mio fratello e dei suoi amici. Domani è sabato e so già che lui vorrà soddisfare i suoi più turpi desideri.
Spero che ci ripensi. Ho voglia di leggermi un libro romantico, voglio sognare un amore pulito, un uomo delicato, un giovane come me che non mi consideri solo un oggetto per soddisfare i suoi reconditi capricci.
A domani mio diario ‘

Domenica 27 Aprile

E’ domenica e piango. Ieri bruttissima giornata. La racconto a te mio diario per vedere se riesco a scaricare la tensione, se posso dimenticare la paura, se così facendo mi decido a denunciare tutti quanti.

Ieri pomeriggio mio fratello è uscito di casa e i miei genitori pure, loro faranno ritorno solo lunedì pomeriggio. Lui, mio fratello, si chiama Francesco e prima di uscire mi ha ordinato di prepararmi per una serata con i fuochi artificiali.
Ho trascorso la giornata a piangere, abulica e senza forze mi sono trascinata da un divano ad una poltrona con nella mente brutti pensieri e voglia di distruggere me stessa, di farla finita, per sempre; in fondo basta un cutter ed il coraggio di tagliarsi i polsi, poi tutto termina. Che figata, mio fratello senza la sorellina che lo fa godere!! Essendo che sono qua a scrivere il mio Diario, non ne ho avuto il coraggio di fare nulla e ancora una volta, per esorcizzare il male, scrivo su queste pagine ciò che mi è successo.

Era mezzanotte, io ero appena andata a letto dopo aver visto un programma in tv. Sento la porta di casa aprirsi ed un vociare incivile diffondersi nell’aria. La porta della mia camera che si spalanca sbattendo rumorosamente contro il muro e la luce accecante del lampadario che si accende ‘

‘Baldracchetta sei pronta ????’

‘Francesco, ti prego lasciami dormire !!!!’

‘Dai, dai, non fare la stronza!! I miei amici hanno un sacco voglia !!!’

‘Uscite dalla mia camera, che si facciano le seghe se hanno voglia!!!’

‘Vieni anche tu Enzo, vieni a vedere cosa fa la troia di nostra sorella ”

Sentendo pronunciare quel nome, di scatto mi sollevai a sedere sul letto. L’altro mio fratello era sulla porta della mia stanza che mi osservava. Dietro di lui intravedevo alcuni altri ragazzi. Mi sono coperta subito le tette con un braccio e l’ho guardato ‘

‘Come mai sei qui?? E Adriana dov’è?’

‘Mi ha telefonato Francesco per dirmi che sei diventata una ragazza poco seria ”

‘Non è vero, non è vero, io .. sono sempre la stessa ‘ è lui e i suoi amici e anche quei bastardi dei miei compagni di classe. Nostro fratello, invece di difendermi da chi mi vuole usare, mi ricatta dicendo che se non sto zitta e faccio quel che dice lui, racconta tutto a papà e mamma ”

‘Francesco è la verità? Cosa fai fare a Marzia???’

‘Quello che sa fare benissimo!!! L a baldracca!!!’

‘Cioè?’

‘Enzino, scommetto che vorresti vedere cosa è capace di fare !!!’

‘Ma sei porca? Fai la maiala con Francesco e tutti i suoi amici???’

‘Mi obbligano, mi obbligano a fare certe cose!!!’

‘Non la obblighiamo, è lei che lo fa volentieri. Poi il mese scorso, a scuola, se la sono sbattuta tutti quelli della quinta ‘E”

‘Marzia, è’ vera ‘sta cosa?’

‘Si è vera, cioè, non è vera, mi hanno costretta con la forza, sono state le mie compagne femmine,
ecco io ‘ ‘

‘Ti sei fatta scopare da tutti o no?’

‘No, cioè si, ma non volevo, io non so, non sono stata io ”

‘Marzia, si o no???’

‘Beh, si, si , si è successo, ma non capisci??’

‘Capisco che ha ragione Francesco, sei diventata una puttana, una ninfomane che la da a tutti!!!’

‘Finalmente hai capito caro fratello, nostra sorella è una maiala porca è una baldracca, le piace il cazzo, più ne prende e meglio è !!!’

‘Già, non ci volevo credere ”

Mi misi a piangere supplicando Enzo che mi aiutasse, lui per tutta risposta si avvicinò al letto e mi diede due ceffoni in faccia, poi mi tolse il braccio da sopra le tette e me le osservò per bene ‘

‘Uuuummhhh, belle tette la nostra sorellina, che capezzoloni !!! Si vede che se li è fatti succhiare da tanti !!!’

Vidi entrare in quel momento sei amici di Francesco, li avevo tutti attorno al letto, uno di loro era Mattia, colui che con il suo cazzone gigante, mi aveva lacerato l’ano.
Mi abbassarono il lenzuolo buttandolo ai miei piedi, ero nuda e la cosa che più mi infastidiva era che anche Enzo mi vedesse in costume adamitico.

‘Marzia, oggi abbiamo una novità per te, abbiamo deciso di farti godere, di non pensare solo a noi, vogliamo farti godere tantissimo, vedrai ”

Non risposi nulla, ormai ero abituata ad essere in balia di questi ragazzacci tra i quali c’era pure mio fratello.
Per la prima volta, un ragazzo, anche carino, mi si mise fra le cosce e cominciò a leccarmi la figa. Ci sapeva fare, ma io non volevo arrendermi, non volevo mostrare a loro che mi la loro violenza mi piaceva.
Però lui leccava benissimo, poi anche altri si dedicarono a me carezzandomi e titillandomi i capezzoli.
Sentivo il mio corpo caldissimo, la mia feritoia, anche se io tentavo di resistere, mi tradiva allagandosi di abbondanti umori. Sospirai, un breve sospiro. Bastò questo per far dire a Francesco ‘

‘Si illanguidisce la troia, bravo Massimo, sei capace a leccare tu!!!’

Cavoli, era veramente capace, leccava il clitoride, lo lappava con la sua lingua larga e nel mentre mi aveva introdotto un dito nel culo. Attorno a me, solo ragazzi nudi, la totalità con il pene rigido ed eretto. Spiccava naturalmente fra tutti quello enorme di Mattia. Era un vero paracarro, la cappella larghissima, gonfia e violacea, usciva bel oltre il fusto del cazzo e come un fungo si allargava attorno. Compresi in quel momento qual’era stato il motivo per cui avevo sentito un così forte dolore nel momento che mi aveva rotto definitivamente il culo.
Una mano si posò sul mio viso mi accarezzò una guancia e poi mi fece voltare. Il cazzo di Aldo mi guardava con quel suo occhio semiaperto dal quale usciva una goccia di stilla trasparente. Me lo porse ed io lo presi in bocca. Un altro, dalla parte opposta, si inginocchiò sul letto e appoggiò il membro contro la guancia, lo presi in mano e iniziai a segarlo. Massimo intanto continuava a leccarmela. Con la bocca piena cominciai a mugolare e dopo poco sollevai diverse volte il ventre e venni. Gli venni in bocca, mentre lui iniziava a lappare l’ingresso della mia figa.
Poi, il ragazzo, raggiunto lo scopo si piazzò fra le mie cosce e me lo ficcò dentro. Pochi colpi profondi e poi lo tolse e mi sborrò sulla pancia. Pochi secondi ancora e dal cazzo che mi si strusciava sul viso fuoriuscirono alcuni lenti getti cremosi e subito appresso anche Aldo arrivò all’eiaculazione. In bocca naturalmente, quasi soffocandomi, molti getti potenti mi colmarono la gola scendendo come un balsamo bollente fin dentro lo stomaco. ‘

‘Bevi troia, riempitela di sborra è una baldracca che si concede a tutti, approfittatene !!!’

Era mio fratello Francesco che parlava ed incitava i suoi amici ad usarmi senza ritegno.
Altri due che non avevo mai visto mi si avvicinarono, uno me lo ficcò di brutto in bocca ed un altro ancora nella figa. Forse ha ragione mio fratello a dire che sono una troia, nonostante fossi contrariata di quanto stava succedendo, il desiderio e la voglia di godere aveva sempre il sopravvento. Venni nuovamente, con la bocca piena, mugolando a lungo mentre entrambi mi riempivano la figa e la gola di sperma caldo.

‘Tocca a me adesso, porcellina sai cosa mi piace vero?’

‘Non voglio che me lo metti nel culo, non voglio, ti prego, piuttosto scopami nella figa !!!’

‘Girati zoccoletta, mettiti a pecorina che te lo sbatto nel culo !!!’

‘Obbedisci sorella baldracca, fai come ti dice Mattia, muoviti !!!’

Mi voltai e sentii il mostruoso batacchio scivolare fra le mie natiche, mi sputò sul buco del sedere e mi spalmò la sua saliva fuori e dentro poi percepii chiaramente la sua cappella contro lo sfintere e ancora una volta un forte dolore e la sua scimitarra che si faceva largo nel mio intestino.

‘Che culooo ” che vacca maiala che sei !!! Uuuummm ‘. uuuummmmm ‘ figaaaa ‘. figaaa ‘.. te lo spaccoooo ‘.. te lo distruggo ‘sto buco del culooo ” ‘

Mi penetrava affondando in me senza pietà, incurante dei miei lamenti e delle mie vibranti proteste.
Poi prese a sculacciarmi, forte, mi dava sberle sulle chiappe con la mano aperta ‘.

‘Ragazzi, è una cavalla da monta e io sono lo stallone !!!!’

Mentre soffrivo con una guancia appoggiata al cuscino e gli occhi chiusi, serrati per il forte dolore, un qualcosa mi colpì sull’altra guancia, aprii gli occhi e vidi un mastodontica cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca, era il pene di mio fratello Enzo. Che nerchia, il doppio di quella del gemello Francesco ‘.

‘Francesco ha ragione, sei una vacca, succhiami il cazzo, ciuccialo anche a me!!!’

Me lo ritrovai in bocca, duro come il cemento, la sua cappellona scivolò fino in gola e lui cominciò a scoparmi. ‘.

‘Ti sborro nel culooo ‘.. ti sborro in culooooo ‘..’

Mattia affondò fino all’elsa dentro al mio sfintere e poi lì rimase piantato. Sentii calore intenso nella pancia e lui che grugniva e sembrava voler farci entrare anche le palle.

‘Succhia, succhia puttana, succhiaaaa ”’

Enzo mi venne in bocca e poi tenendoselo in mano me lo sbatté sul viso e se lo munse per bene fino a depositare sui miei occhi chiusi anche l’ultima stilla di sperma che contenevano i suoi coglioni.

Mi lasciarono lì con tutti i miei buchi ed il viso colmi di sborra, con il culo e le chiappe doloranti, con nella mente un dubbio atroce: Infine era vero che ero una troia baldracca che volevo solo il cazzo da tutti?

Lunedì 28 Aprile

Mi hanno lasciata tranquilla, il sederino fa un po’ meno male, però ho dentro di me una voglia d’essere presa e usata che mi fa star male. Non capisco, non mi capisco più ‘

Martedì 29 Aprile

Mi ha telefonato Enzo chiedendomi scusa per il suo comportamento. Gli ho spiegato le mie incertezze e gli ho chiesto se sapeva darmi delle spiegazioni. Mi ha dato delle risposte che non mi hanno convinta.

Mercoledì 30 Aprile

Oggi è stata una giornata particolare, i miei fratelli e mio padre ‘.

By Ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@libero.it

Leave a Reply