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Racconti Erotici Etero

8 – Forica: Bianca ne ha voglia

By 17 Novembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Bianca voleva farci vedere la sua pancia che cresceva ma non era ancora visibile al di sopra dei vestiti. Era bellissima e la gravidanza l’avrebbe resa ancora più bella. La sua pelle era normalmente luminosa ed ora lo sarebbe diventata maggiormente. Che bello!

Forica era già eccitata all’idea di vedere la pancia di Bianca.

Io non resistevo alla stessa voglia. L’avevo ingravidata e teneva dentro mio figlio.

Non so il perché, desideravo scoparla. Ne parlavo con Forica ed anche lei, dalla voce, capivo che era eccitata.

“Non mi è mai capitato di toccare con le mie mani la pancia di una donna incinta” mi diceva “Le altre amiche mi raccontano di esperienze varie ma tutte in modo pudico, come ci fosse qualcosa di misterioso e fanno fraintendere tante cose”

La mia mente era distratta dalle sensazioni che immaginavo già nell’entrare in una donna gravida. L’avevo fatto tante volte con Bianca ma questa volta era diverso. Il vederla gravida, sapere che la sua figa era pronta a ricevermi, che il suo seno era cresciuto, che la sua pelle aveva un odore diverso, che sarebbe stata più bella, che il figlio era mio e che Forica lo ignorasse. Tutto ciò mi aveva ingrossato il cazzo che già da prima di pranzo non stava più negli slip.

“Forica, tu come ti senti? Ti eccita il sapere che tra poco vedrai Bianca nuda tutta per noi? Sarà una meravigliosa donna di piacere!”

“Si, sto morendo lentamente dalla voglia di vederla, toccarla e leccarle tutto il corpo. Mi sto sciogliendo e il mio perizoma è già fradicio”

“Allora toglilo. Così riceverai Bianca con tutti gli onori” risposi

Si tolse immediatamente il perizoma. Durante questa operazione ho visto la sua figa lucida di umori. Le sue dita passavano e ripassavano sulle labbra esterne per constatare la quantità che ne fuoriusciva.

Gli occhi truccati con fondotinta scuro esaltavano il colore delle pupille.

“Se vado in facoltà così conciata mi violentano”

Arrivò verso le tre del pomeriggio.

Il suo cappotto chiuso era scuro e lasciava vedere le gambe inguainate da calze a rete ed un reggiseno rosa tenue bordato da un pizzo nero alto.

Si teneva il cappotto e come non mai lo teneva chiuso pur stando in una casa che lei ben conosceva dove si poteva sentir libera come lo è stata alte volte.

I capelli erano raccolti dietro la testa formando una sagoma di banana lasciando il collo nudo. Alle orecchie dei pendenti di cristalli che arrivavano quasi a toccare le spalle. Al collo un collare aderente di brillanti largo due dita e nello stesso tono un braccialetto a due giri al polso.

Le scarpe con il solito tacco da dieci.

Era un chiaro messaggio: “sono vostra schiava”

 

 

“Ciao. Come stai amore?” baciandomi profondamente con la lingua riversandomi un po’ della sua saliva sulla lingua.

Rivolgendosi a Forica

“Oh amore caro! Come stai? Ti vedo in gran forma! Ti sei preparata per me? Spero di si perché ho una gran voglia di tutti e due”.

Le sue mani scorrono sulla mia camicia e sul seno di Forica in modo da soppesarlo.

La sua bocca avvicinandosi alle nostre ci ha lasciato esterrefatti. Sembra che venga da un altro pianeta.

Ci bacia e ci tocca sulla schiena risalendo fino al collo.

“toccatemi la pancia!”

“Vi sento tanto. Ho voglia di voi. Fatemi godere al più presto”

Le sue mani ci guidano in camera da letto.

Si toglie il cappotto lasciandolo cadere su una sedia, la sua figura è da pornostar. Rimane li davanti allo specchio con le scarpe alte, le calze a rete tenute dal reggicalze di pizzo leggerissimo ed il reggiseno.

Mi eccito. Forica si spoglia. Le mammelle escono prepotentemente dalla camicia ed i capezzoli sono duri e dritti, sono un vero capolavoro della natura. Si cala la gonna, si passa le dita sulla figa per raccogliere il profumo. Non ha calze. È già pronta.

Le dita salgono alla bocca di Bianca che aprendo la bocca lentamente succhia le dita dell’amica piene dei suoi umori sessuali.

Ho il cazzo dritto e duro. Forica me lo tocca, lo avvolge con la sua mano mentre bacia profondamente ed esplora la bocca dell’amica.

La bacio sulle spalle e lei va ad appoggiarsi sulle mammelle di Bianca.

Il nostro specchio riflette l’immagine delle due donne che in piedi si tengono per una mano, una mano di Forica tiene il mio sesso; l’altra mano di Bianca inizia ad esplorare il bagnatissimo sesso di Forica, mentre sono allacciate con la lingua.

Il movimento è lento ed anche l’ondeggiare del bacino di Forica che respira più affannosamente.

In camera non si sente altro che il respiro dolce delle due donne che si amano.

Io mi tocco il sesso andando molto lentamente avanti ed indietro. E’ grosso, lungo e duro.

Sgancio il reggiseno di Bianca e Forica si avvicina per leccare i capezzoli, li succhia, li mordicchia. Bianca ansima e continua ad accarezzare l’amica. Stende un braccio verso di me, mi vuole vicino.

Forica si toglie le scarpe con lentezza e scende verso il basso carezzando le gambe per togliere quelle di Bianca. Le carezza i piedi. Bianca li offre alle carezze sollevando gentilmente una gamba, poggiando il piede nudo sul letto e divaricando le gambe. Con una mano le sfioro la figa, ansima, mugola ed ondeggia. Dalla figa escono liquidi in gran quantità. E’ molto eccitata. Non aspetta altro che essere goduta. Porto la mia mano alla sua bocca, mi succhia le dita gradendo la sua sbroda profumata di sesso ed erotismo.

Bianca mi guida la mano sulla sua pancia e la accompagna in un movimento rotatorio in tutta la sua tonda superficie. Mi fa proseguire verso il clito, mi lascia mentre muovo il dito medio lentamente, va ad accarezzare il mio sesso, lo massaggia delicatamente, gode delle sue dimensioni e del turgore raggiunto.

Forica da dietro le accarezza il ventre e spinge il suo bacino ritmicamente verso i glutei di Bianca.

Le mani si posano sui suoi capezzoli che si irrigidiscono. Le donne ansimano, io con loro.

Forica divarica le mammelle e stimola con le unghie i capezzoli di Bianca.

Io mi chino e lecco entrambe le fighe. Mi godo i loro sapori. Il mio sesso è diventato rigido come un bastone.

Lo specchio riflette la scena offrendola a tutti noi. Siamo presi dalla libidine, siamo drogati di sesso.

Bianca si toglie le scarpe e si inchina sul letto tenendo le gambe larghe ed offrendo i suoi glutei.

Forica le carezza i buchetti. Il clito è fuori ed aspetta d’essere ancora toccato, carezzato, succhiato, leccato.

La mia donna inserisce un dito nel buchetto posteriore. Bianca si irrigidisce, allarga lo sfintere e solleva il busto pur restando inginocchiata sul letto.

“Prendetemi. Sto soffrendo, ho voglia di sesso. Fatemi vostra”

Non teniamo conto dell’implorazione e proseguiamo a toccarla lentamente, delicatamente.

Forica mi bacia oscenamente. La lingua vola nella mia bocca mentre tocca il sesso dell’amica.

Io tengo Bianca per i fianchi e le carezzo il sesso con un dito partendo dall’unione dei glutei scendendo fino al clito. E’ una carezza vellutata. La figa emette i liquidi profumati e dolcissimi.

Forica mi prende il sesso in bocca. Me lo bacia, lo solletica lievemente, ne assapora le dimensioni e lo guida verso la figa di Bianca passandolo per farle sentire la sensazione di essere penetrata tra poco ma lasciandola nell’incertezza di dove entrerà.

Lo fa scivolare nella figa.

Bianca sembra una bestia penetrata da un dardo. Solleva la schiena, emette un grugnito, un lamento di piacere. Spinge il bacino all’indietro ed inizia una danza ritmica lenta per far si che io possa entrare e lei accomodarsi sul mio organo per raggiungere il desiderato piacere, avere la scarica di adrenalina che la farà godere. La crescita della pancia è evidente.

Forica segue attentamente la danza che lentamente aumenta il ritmo. Più la musica del sesso aumenta il suo volume più aumenta il tono.

Forica stimola il clito di Bianca con crescente ritmo, io mi chino sulle spalle e formo due coppe con le mie mantenendo le mammelle e le carezzo la pancia che sento più sviluppata del solito.

“È bello chiavarti, amore, sento la tua pancia tonda e calda, mi piace scopare una donna gravida”.

Bianca solleva la testa, si volta, la bacio, lancia un grido profondo con un grande scuotimento della schiena. Sembra un animale morente. E’ venuta ed io le scarico nel profondo dell’intimità il mio sperma.

Forica si masturba toccandoci e guardando avidamente la scena. Ha lo sguardo incollato a noi e non perde un istante dell’accoppiamento. Con una delle mani vado a sentire il suo stato sessuale. E’ calda, guaisce quando le tocco il clito, le inserisco due dita nella figa, si agita, oscilla con il bacino perché le mie dita entrino più in fondo possibile. La sento calda, bagnata, profumata. Mi sussurra il suo amore. Mi giura d’amarmi per l’eternità. Mi vuole tutto suo.

Le mie parole sussurrate si aggiungono alle sue e descrivo ciò che provo, il grande piacere, la goduria che mi ha invaso.

Irrigidisce il suo corpo e le sue gambe tremano. Il dito aumenta allo spasimo la frequenza di sollecitazione del clito e con una serie di sospiri, agitazioni, scuotimenti, sollevando la testa verso l’alto viene e continua a venire per molti secondi.

“Vi amo tutti, vi voglio qui dentro di me per farvi conoscere il mio piacere, per ringraziarvi di quel che avete fatto per me, per farvi conoscere quanto mi piace fare sesso con voi”

Si lascia cadere sulle lenzuola, bacia Bianca, mi tira su di sé e mi bacia all’infinito.

Carezza la pancia di Bianca con le dita bagnate dei suoi sapori.

Allunga le sue dita per raccogliere ciò che la figa di Bianca le può offrire, me le fa assaggiare e continua a massaggiare la pancia ed il seno dell’amica continuando ad attingere dalla fontana dove il mio sperma è unito ai liquidi di Bianca. Li unisce a quelli che escono dalla sua figa  e li presenta alla bocca di tutti e due.

La sua bocca raccoglie le ultime gocce che escono dal mio sesso finché non rimpicciolisce.

Ci abbracciamo ed in silenzio e ci godiamo gli attimi successivi all’orgasmo più potente che ci siamo procurati negli ultimi tempi.

Era già sera inoltrata.

Uno squillo al telefono.

“E’ per te; è tuo marito”

Parla con lui e le dice che passa tra pochi minuti a prenderla per andare a casa.

B – “stanotte mi tocca farlo anche con lui”

F – “perché?”

B – “ne ha voglia ed a me non è passata totalmente “

La vedo rimettersi le calze con una grazia infinità.

La aiuto a rimettersi il reggicalze, le accarezzo la pancia, mi bacia “grazie, amore. Non posso fare ameno di te”.

Forica le sistema il reggiseno accarezzandola “è meraviglioso così come lo sei tu”, la bacia sulla bocca.

“Ciao ragazzi a presto” ed entra nell’auto del marito.

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