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Racconti Erotici Etero

Amando Eliana

By 24 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

-Mi dispiace ma non posso venire, purtroppo un impegno di lavoro all’ultimo momento.
-Ma non puoi rimandarlo, è estate?
-No, è il contratto più redditizio da quando è nata la nostra azienda, se lo mandiamo in porto potremmo diventare finalmente miliardari!!!
-Sì ma le vacanze? Abbiamo già prenotato tutto: casa, auto e viaggio? Come faremo?
-Uhm, questo non lo so
-Accidenti a te e ai tuoi soldi, io voglio andarci lo stesso alle Maldive!!!!!
-Beh potresti sempre andare. So quanto ci tenevi a vedere quelle isole e le loro spiagge
-E tu? Io volevo andarci con te!!!
-Su dai, ti prometto che per natale andremo tutti quanti insieme in montagna. E poi è solo una settimana, non succederà niente
-Ok va bene, so che non mi divertirò, ma meglio che stare a casa… lo dirò a Rita se vuole venire con me. Dovrò pagarle una parte del viaggio.
-va bene! Fai pure. Io non posso proprio venire con te. Il lavoro che ho in mano non mi permette di venire –  così chiuse la discussione il marito di Eliana
Ed in quel momento le diede un bacio veloce sulle labbra del suo uomo, che già con le valigie in mano si apprestava a partire per la Germania.
Ad Eliana non sembrava vero.

Rita era la sua migliore amica di sempre. Si avevano scambiato favori e bugie quando entrambe dovevano vedere i propri amanti. Una sapeva dell’altra.
-Ciao Rita. Mi dovresti fare il solito favore. Io vado in vacanza con Giorgio.
Non le dissi che andavo alle Maldive.

-Ciao Giorgio. Sei libero per una settimana? Ti vorrei con me alle Maldive. Che ne dici?
Non me lo feci dire due volte e partii con Eliana, la mia amante.
Come avrete capito ero stato invitato per rimpiazzare il posto di suo marito nel viaggio con soggiorno alle Maldive durante la settimana di ferragosto.
Io mi ero già fatto mille progetti per quella settimana tra cui il classico ma sempre bello fuoco in spiaggia di notte ed alle cosette che avrei fatto con la mia donna.
Per un attimo pensai che ci fosse anche il suo marito che era mio amico nonostante la differenza di età.
-Dai!, che palle, io non ci vengo con te
Furono le prime parole che mi uscirono dalla bocca quando mi fu chiesto di fare da accompagnatore. Ma poi cambiai idea su questa frase:
-Guarda che non sei mica obbligato a farmi da cagnolino vicino, ci saranno molte ragazze là, italiane e non. E’ un appartamento vicino ad un villaggio vacanze italiano, con la discoteca, il bar e la spiaggia vicinissima.
Ci pensai un poco sopra e poi decisi di accettare pensando ad una qualche danzatrice che mi avesse messo la corona di fiori in testa, avesse ballato per me e mi avesse detto -Aloha- prima di invitarmi a far sesso per tutta la notte con lei.
-Allora comincia a preparare la tua roba, domattina sulle 9 e 30 prenderemo l’aereo per la nostra gita romantica.- disse Eliana
-Oh che schifo! una gita romantica magari con lui vicino.
Ero sempre convinto che ci fosse anche il marito.
Mi dovetti ricredere. Il marito all’aeroporto non c’era.
Dopo molte ore di volo ci recammo al nostro appartamentino come lei lo aveva definito durante il viaggio. E qui devo dire che il panorama era veramente bellissimo, con la spiaggia che distava solo pochi centimetri dalla residenza e delle palme dappertutto che rendevano il cocente sole un po’ più dolce e accettabile.
Quando finimmo di mettere a posto il contenuto delle valigie, fatto i letti (c’erano 2 camere da letto una con un letto matrimoniale), preparato e finito di mangiare erano già le 23.00 e decidemmo di andare subito a riposare. Il viaggio ci aveva stremati infatti sia fisicamente che mentalmente.
La mattina ci svegliammo alle 10.00 e subito ci recammo alla vicina spiaggia. Fu a questo punto che inizia ad apprezzare nella totalità il fisico di Eliana che dopo 36 anni di vita (e un figlio a soli 17) aveva ancora splendente.
La conoscevo ma l’avevo vista sempre in una casa oppure in una camera di hotel. Ora la vedevo alla luce del sole liberamente come mai prima.
La guardai bene mentre con bikini succinto stava distesa a prendere il sole; aveva un gran bel seno) che su dei fianchi molto sottili risaltava ancora di più.
Mi ero sempre accorto che era una bella donna, ancora giovane quando la scopavo, ma mai l’avevo vista sotto l’occhio di maschio abbastanza affamato come ero.
Notai poi che c’erano altre ragazze di circa 21 anni come me nei paraggi e sentendole parlare erano tutte italiane.
-Va beh, niente aloha, niente corone di fiori – fu il mio pensiero.
Erano abbastanza carine; in particolare una che aveva i capelli rosso prugna, due occhi marroni fantastici e un fisico che mi piaceva molto ed in particolare dei fianchi ed una vita molto stretti che finivano in un posteriore un po’ più pronunciato e curvilineo. Insomma era dannatamente carina e mi ricordava molto l’unica donna che avevo amato da morire nella mia vita: una mia ex compagna di classe.
Arrivò la sera ed Eliana mi chiese di andare in discoteca.
-In discoteca con te? Ok, ma se ti chiedono chi sono devi dire che non mi conosci eh!!!!
-Va bene dirò che sei il ragazzo di mia figlia- rispose lei.
E verso l’una mi ritrovavo a ballare una canzone lenta abbracciato a lei. Era incredibile quanto quella notte era così diversa dalla Eliana che conoscevo in città, sembrava una ragazzina di 17 anni alle sue prime uscite in discoteca; era così carina con il suo vestito lungo che luccicava e un bello spacco dietro sulla schiena che mostrava una parte della sua pelle ed anche che quella sera non aveva indosso il reggiseno ma era completamente libera.
Le diedi un bacio sul collo dicendo:
-E’ bellissimo stare qui con te stasera, sei molto carina.
-Ehi ma se continui così lo prenderò sul serio come se tu ci stessi provando con me- continuò sarcastica.
-Comunque è vero anche a me piace molto stare qui abbracciata a te, sei molto dolce.
Dopo un quarto d’ora abbracciati decidemmo di sederci al tavolo dove intanto era arrivata la bottiglia di rum che veniva distribuita agli ospiti. Iniziammo a bere senza pensare molto agli effetti secondari.
Ebbene dopo circa 2 o 3 bicchieri di rum, Eliana era molto più che allegra.
Fu proprio in quel momento che arrivò un uomo sui 35 anni abbastanza alto, molto abbronzato che avevo già visto fare l’animatore nel villaggio italiano e rivolgendosi a lei disse:
-Salve signora, sono Carlo, sono rimasto colpito dalla sua bellezza, mi concederebbe un ballo su questa canzone?
-Mio Dio quanto sei scarso- furono le parole che mi vennero in testa, ma al contrario lei rispose:
-Beh non ci vedo nulla di male in un ballo, ok!!
Lei si alzò barcollante dalla sedia e presa sotto braccio dall’uomo si allontanò per stringersi a lui in un ballo.

Passò circa mezz’ora ed ancora i due ballavano e chiacchieravano
Vedevo Eliana ridere ogni tanto mentre l’altro era intento a spogliarla con gli occhi.
Ad un certo punto arrivarono al mio tavolo due delle ragazze che erano in spiaggia la mattina, una era proprio quella che mi piaceva. Si sedettero vicino a me chiedendomi da dove venivo e cosa ci facevo alle Maldive.
Risposi scherzando e loro si misero a ridere.
Era incredibile quanto anche con il sorriso quella ragazza assomigliasse ad un mio precedente amore), poi la ragazza bionda  di nome Francesca mi chiese se ero impegnato:
-No, non lo sono, diciamo che le ragazze non le capirò mai, tutte quante prima o poi finiscono con un ragazzo dai capelli neri dritti a spazzola rigidi e laccati si veste fighetto e ha i risvolti nei pantaloni.
Si guardarono tutte e due negli occhi e scoppiarono a ridere. Domandai allora spiegazioni e Francesca mi rispose:
-Ridiamo perché hai esattamente fatto l’identikit del ragazzo di Simona!- così si chiamava la ragazza carina.
Voltai lo sguardo e vidi che il Carlo aveva portato le sue mani nei glutei di Eliana e li stava  palpando mentre con la bocca baciava il collo.
Stavo per esplodere. Dovevo andarmene da lì oppure avrei ucciso tutti. La gelosia mi prese nel vedere carlo con le mani esplorare Eliana.
Salutai le ragazze che non vi dico come ci rimasero e mi allontanai.
Vedendo le stelle e la luna decisi di fare due passi magari verso la vicinissima spiaggia. Dopo un centinaio di metri ero già quasi sulla riva; decisi all’ora di stendermi su un lettino e dopo essermi acceso una sigaretta riflettei.
Finita la prima sigaretta passarono 5 minuti ed ero già con l’accendino in mano ad accendermene un’altra, quando si sentì delle voci provenire dalla passerella sulla mia sinistra.
Era Eliana con Carlo che la sorreggeva.
Il vento veniva verso di me e si sentivano le loro voci.
Mi avvicinai e sentii Carlo che parlava.
-Ti piace questo posto, non è bellissimo? Su dai abbracciami e lo sarà ancora di più
Si abbracciarono e poiché Eliana era veramente mente ubriaca Carlo ne approfittò infilandole la lingua in bocca, mentre con le mani le toccava in modo avvolgente tutto il suo corpo.
Lei non reagì e continuò a baciarlo mentre lui prese la sua mano e se la portò sull’uccello, iniziando a farsi fare una sega da sopra i pantaloni.
Ero in una posizione in cui i fari della città dietro mi facevano vedere praticamente tutta la scena senza essere visto nell’oscurità della notte.
Continuai a guardarli a bocca aperta, meravigliato, si sederono in un lettino e poi lui disse:
-Voglio farti un grande regalo stasera, sei fortunata!
Eliana, che non stava quasi più in piedi, non rispose solo sorrise un po’ mentre lui si abbassò i pantaloni e poi i boxer . Spogliò lei togliendole il top, la gonna e gli slip.
Poi iniziò a succhiare e a scuotere con forza il seno di Eliana e fu in quel momento che vidi quale era il grande regalo.
Era un cazzo enorme e non sembrava neanche al massimo.
Guardai come agì la mia donna ubriaca.
Lo prese tra le mani lo segò mentre lui, con forza, le aveva inserito due dita nella figa eccitandola molto, mentre con l’altra continuava a schiacciare ed a stringere una mammella.
Dopo poco lei abbassò la testa e prese il cazzo in bocca ma era così grande che a fatica il glande entrò tutto, poi vidi che con la testa iniziò un movimento lento su e giù lui urlò:
-Sei una troia, su fammi godere, devi farmi godere hai capito?!?!
Al che lei spostò una mano sulle palle e cominciò ad accarezzarle gentilmente.
Fu proprio allora che iniziai anch’io a masturbarmi guardando quella eccitante scena. Avrei tanto voluto che quelle mani e quella bocca fossero sul mio corpo e mi rimpiangevo di non averci neanche provato oppure di averla fermata prima .
-Voglio avere quella bella figa, ma mi devi fare godere eh!!- continuava a urlare lui.
Eliana allontanò la bocca dal membro gigante e si mise a cavallo di lui mentre lui iniziò a bagnare con la saliva il glande.
Lo avvicinò alla vulva ed a guidarlo dentro ma a metà le urla di Eliana erano troppo forti.
-Ti prego basta, non ce la faccio più, sto male! Mi duole troppo!
-No!!! Tu devi farmi godere capito troia!!! E se non mi fai entrare tutto non riesco a godere!!!!
-Ah ah basta, è troppo, basta, è troppo!!!
-Zitta puttana, godi e zitta!!!!
-Ahhhhhhh!!
Fu in quel momento che con un colpo ben assestato riuscì ad inserirlo tutto dentro e  credo sia stato proprio in quel momento che Eliana sia venuta completamente.
Sembrava quasi svenuta e lui continuava questa volta su e giù con il cazzo dentro di lei, mentre si vedeva che lei era ancora viva perché sembrava rispondere.
Carlo prese con una mano il suo culo e con l’altra stringeva il seno fortissimo ma Eliana non rispondeva: era ferma.
Poi voltò la testa guardandolo fino a quando lui non allentò la presa e lei cadde a terra seminuda nella sabbia.
-Ti avevo detto di farmi godere…. Allora???
Lei era ancora in preda all’orgasmo e lui, che non aveva goduto, preso dai nervi si spostò a terra dietro di lei e alzatole il culo, lo inserì di nuovo dentro e continuò a muoversi.
-Ah sì, sto per venire, sìì troia, puttana, sìììhhhhh!!!
E venne.
-Maledetta ti avevo detto di farmi godere e invece ho fatto tutto io, che donna del cazzo che sei-  e proseguì – ehi! ehi ma guarda che culetto, sembra ancora vergine, sì, sì credo proprio che te lo sverginerò per rifarmi del torto, capito troietta?!!?
-No, no ti prego ti prego, no, no!!!- rispose Eliana ancora con le ultime forze.
Le cose stavano prendendo una brutta piega: era uno stupro in piena regola e poi con quel cazzo enorme l’avrebbe sicuramente ferita in modo permanente dato che lui non aveva preservativo e ne lubrificanti e per di più lei vergine.
Dovevo fare qualcosa.
Lanciai un sasso in direzione opposta alla mia. Al rumore della caduta Carlo si girò per osservare cosa fosse stato ed io con un gran corsa arrivai su di lui e gli stampai un bel calcio sulle zone che considerava migliori, poi subito un altro al petto e una ginocchiata in faccia. Urlai:
-Vattene figlio di puttana.
Avreste dovuto vedere come correva.
Aiutai Eliana, le sistemai i vestiti senza neanche toccarla e la portai verso a casa.
Lì la sistemai a letto.
Dormii fino alle 3.00 di pomeriggio e fui svegliato dal rumore della doccia che stava andando.
Rimasi un poco nel letto a pensare a tutto ciò che era successo la notte prima, avevo visto Eliana fare l’amore con un altro uomo e ciò non mi dava pace, quando bussò alla porta Eliana chiedendo di entrare indossava un accappatoio:
-Scusa vorrei chiarimenti a proposito di questa notte, che cosa mi è successo?
-Tu che cosa ti ricordi?- risposi.
-Mi ricordo fino a quando stavo facendo l’amore con con?.. ma come diavolo si chiamava?
-Carlo
-Sì proprio lui, quel maledetto e poi qualcuno mi ha salvata mentre lui mi voleva seviziare. Tu ne sai niente?
-Eliana ti rendi conto? Parli di amore!? Che stavi facendo l’amore?!! Mi hai tradito!! Come puoi parlare così?
-Lo so, ci sto male da morire, mi vergogno da quando sono sveglia, ma ora vorrei che tu mi rispondessi alla domanda. Lo sai che ti amo tanto e non ti voglio perdere. Mi rincresce e non so darmi pace.
Piangeva mentre diceva così decisi di raccontarle ciò che vidi:
-Vedi, ehm, io, ehm, ho visto, ehm, tutto quello che, è successo e ho, ehm, deciso di darti una, ehm, mano
Subito lei salì sul mio letto e mi abbraccio fortissimo.
-Grazie, grazie, grazie!! –  era commossa
-Ti prometto che starò sempre con te per tutto il resto della vacanza e rimarremo sempre e solo io te!!-
-Eliana mentre fai l’amore sei bellissima – furono le parole che mi vennero in mente
-Oh mio Dio, il mio amore sta avendo una erezione mentre la sua donna lo abbraccia nel suo letto, mio Dio.
Infatti avevo un erezione molto forte e nei miei boxer ci stava molto stretta ma era coperta dal lenzuolo eppure lei lo aveva vista, inoltre io dopo la notte precedente ero terribilmente invogliato. Così l’abbracciai molto forte.
-Dimmi che è stato un brutto episodio e che sarà sempre un nostro segreto questa notte
-Sì te lo giuro
Mi bacio velocemente sulle labbra e mi strinse forte.
-Eliana! puoi venire un attimo sotto le lenzuola vorrei parlarti per chiederti una cosa e con te sopra non credo di farcela
Si tolse l’accappatoio e venne sotto le lenzuola.
-Cosa c’è? Cosa ti è successo?
-Ehm volevo chiederti ehm, dato che ieri Carlo ehm aveva un ehm coso ehm tu hai avuto ehm piacere
-Non capisco cosa vuoi dirmi?
-Ehm era molto ehm grande!
Si mise a sorridere. Poi mi accarezzò il viso con una mano e mi diede un altro bacio sulle labbra.
-Beh mi è piaciuto, sì, però ricordati che dà sempre più soddisfazione quando è fatto con sentimento
-Sì, ma uno così può andar bene lo stesso??
Presi la sua mano e la portai dentro i miei boxer, lei lo prese in mano ed iniziò a farmi una sega dolcissima.
-Sei ancora giovane, lo si sente. Il tuo cazzo è fine, molto fine, giovane ma anche grosso
Mi baciò di nuovo sulle labbra, ma questa volta non la lasciai scappare.
Risposi con la lingua dentro di lei mentre lei mi abbassava i boxer.
Ci ritrovammo nudi: io a baciare il suo seno e lei a massaggiarmi le palle dolcemente.
Poi ci producemmo in un 69 che gli amanti dovrebbero sempre provare.
Era bellissimo, lei era fantastica, mi sentivo la lingua dappertutto; poi inserii anche un dito nel mio culetto e allora mi si drizzò come non mai.
Così lei si spostò in avanti e mentre io inserivo due dita nella sua fica, lei mi aveva preso il cazzo tra le mammelle dicendo:
-E’ la prima volta che faccio una cosa così, spero che ti piaccia
-Lo amo, lo amo…- risposi io arrapato come ero.
Poi finalmente lei mi montò ed io potei sentire finalmente il caldo della sua figa così come ogni volta che ci vedevamo di nascosto in città.
I suoi liquidi erano profumati ed eccitantissimi.
Io sentivo che mi preparavo a sborrare da un momento all’altro e sentii lei dire:
-Ti prego non ti fermare, sto per venire, oh Dio, sto per venire…- ed ancora
-Ti amo, sìììhhh, ti amo, fino a quando posso, ti desidero, sìììììììhhhhhhhhììììì!!!!!!!!
Venimmo quasi insieme; prima lei e subito dopo io.
Alla fine di tutto dopo aver passato una settimana in casa alle Maldive a fare sempre l’amore con Eliana in centinaia di posizioni e buchi diversi, vorrei solo dirle una cosa:
-Non ti lascerò mai!! Sei la mia donna

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