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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

Amore fraterno

By 10 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Santo cielo, l’orgasmo che ho avuto leggendo quel racconto mi ha davvero lasciata scossa e senza fiato, sono crollata e neanche me ne sno accorta, non ho fatto in tempo ne a rimettermi i pantaloni ne a spegnere il tablet che &egrave ancora sulla pagina del racconto di incesto e dominazione che stavo leggendo mentre la mia mano lavorava sulla mia vagina sotto le mutante.

Mi sveglio di colpo per via di un brutto sogno, sono ancora coperta fino alla vita, ma il tablet? Non c’&egrave più.
Mio fratello in compenso &egrave seduto alla sedia della mia scrivania, alterna lo sguardo tra me ed il tablet che ha in mano.
“Cazzo, lo ha preso lui. Cazzo, lo ha letto, sa cosa leggevo.” pensavo mentre il mio sguardo non poteva che fissarsi su di lui che mi osservava con un sorriso strano, diverso dal solito.
-Chi avrebbe mai pensato che la mia sorellina leggesse certe cose.- disse lui con uno di quei sorrisi che ti lasciano senza fiato.

Ho sempre avuto un debole per mio fratello, di tre anni più grade di me, alto con i capelli corti mori ed un paio di occhi verdi che trovo la fne del mondo.
Il suo fisico &egrave ben tenuto, lui va a correre tutte le settimane e sono certa che in camera sua facciaanche gli addominali e le flessioni, ma sono completamente sucura che i muscoli delle braccia se li sa fatti in altro modo.

Sentivo in quel momento di essere avvampata di rosso in volto, ma cercai di trattenermi, mi alzai rivelando il mio look del tutto casalingo, infatti ero in mutande e canotta del pigiama, ma quello era il minimo, lui mi ha sempre vista cosi, mi avvicino a lui e gli strappo il tablet dalle mani, -Disse quello che non guarda porno tutti i giorni, vero?- cerco di fare la dura, ma dopo che ho spento e riposto il tablet sulla scrivania gli giro le spalle per tornarmene a letto e tutto accade in un secondo. Sento una mao sul mio sedere e mi blocco.
Mi sta toccando in un modo che non ha mai fatto e la cosa non mi dispiace affatto.
Resto bloccata, immobile, non so che fare, divento rossain faccia ma non mi sposto mentre lui passa da una natica all’altra con una mano.
Lo sento alzarsi in piedi.
E’ più alto di me, questo mi &egrave sempre piaciuto, mi ha sempre dato un senso di sicurezza, ma sapendo che era anche più forte, in quel momento di sicurezza ne avevo poca. La sua mano viene raggiunta dall’altra mentre dal sedere passava ai fianchi ed al bacino arrivando davanti sulla pancia. Mi prende per i fianchi e mi spinge indietro cosi dafarmi finire con il sedere sulla sua erezione, sentendolo sfregarmi contro il sedere. Lui continua a far scivolare le mani sulla mia pancia salendo fin sotto il seno coperto solo dalla canotta e senza reggiseno, sfiorandolo da sotto e tornando giù fino al bordo degli slip, non mi tiene più contro di se ma io rimango li, a schiacciarmi contro di lui.
E”sempre stata una mia fantasia ma non avevo mai creduto potesse diventare realtà.
Tutto sta succedendo molto lentamente, lui mi sfiora con le mani e io resto immobile a lasciarlo fare, fino a che d’istinto dischiud le labbra e mi lascio sfuggire un gemito di piacere mentre la sua erezione mi premeva ancora sul sedere.
Il mio gemito gli faperdere la testa, tutto diventa veloce, eccitante e sempre più vero. La sua mano destra sale al mio seno sinistro, stringendolo in una morsa mentre la sinistra scende sotto i miei slip ed inizia a muoversi fin dove arrivava abbassandomi gli slip che cadono a terra, io con il capo riverso all’indietro che mi lascio mordere il collo e mi lascio toccare ovunque dalle sue mani esperte mentre la sua mano sinistra esplora la parte più esterna della mia vagina, stuzzicando il clitoride e muovendo un paio di dita lungo le grandi labbra, porto le braccia indietro cercando di abbassargli i pantaloni, cosa che riiesco anche a fare senza problemi, sentendomi cosi il suo enorme membro dritto puntarmi addosso, duro e caldo.
Lui con la bocca impegnata sul mio collo si ferma un momento, sento il so sorriso dolce e poi sento il so sussurro, le sue parole mi si piantano in testa, dolci, gentili ed eccitanti al tempo stesso. “Sono da biasimare se mi piaci cosi tanto? Se non eri mia sorella ci avrei provato spudoratamente, ma fino ad ora mi sono sempre trattenuto. Se vuoi che mi fermo dillo e tutto tornerà come prima, sennò diventa mia.”
Non mi faccio scrupoli a dirgli che sno sua, lui in un impeto di desiderio e passione mi spinge verso il comò della camera che mi arrivava giusto alla vita, cosi sono chinata in avanti, lui spinge e spinge fino a penetrarmi la vagina in modo deciso, profondo ed eccitante. Siamo entrambi troppo eccitati e vogliosi per fare le cose con dolcezza e calma, ho i seni schiacciati contro il pianale del comò, le mani ferme sul bordo e mio fratello che mi impala la vagina con quell’asta di carne che madre natura gli ha donato, lungo e grosso che eretto &egrave uno spettacolo, mi sento piena come non mai e lui che non la smette di ansimare e di dirmi quanto mi avesse sognato.
La casa &egrave vuota, quindi possiamo lasciarci andare’ed ansimare quanto vogliamo, lui continua a spingermi in giù con una mano sulla schiena e mi tiene il fianco con l’altra mentre lo sento quasi del tutto uscire da me e rientrare sempre con più voglia e con più forza, prepotente quando mi riempie con la sua asta dura e forte. Non avevo una scopata cosi daanni, e questa sua violenza, questa sua voglia mi eccita a tal punto da farmi avere un orgasmo fort e violento che mi mozza il fiato e che mi fa cedere le gambe.
Lui ancora mi monta, ancora non &egrave venuto, ma ci manca poco e quando le mie pareti vaginali si stringono attorno alla sua asta, stringendolo ed avvolgendolo prepotenti lui aumenta la velocità e l’intensità fin che non sento una sensazione di dlce calore invadermi. E’ venuto dentro di me, continua con qualche altra spinta mentre sento il suo sperma raggiungere posti che non ho mai raggiunto con le dita e poi lo sento accasciarsi in avanti con il petto contro la mia schiena, le spinte sono lente e delicate, quasi mi stesse cullando, piano piano esce e mi abrbaccia da dietro.
-Vado a farmi una doccia prim ache torni mamma.- mi dice con tono dolce mentre mi bacia sul capo, -se ti va vieni con me.- il tono &egrave sempre dolce.
Lui esce dalla stanza e io rimango un momento perplessa da ciò che &egrave successo, mi mordo il labbro inferiore e sorrido.
Lo voglio ancora. voglio ancora essere sua.

Continua…

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