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Racconti Erotici Etero

Appena arrivata in vacanza

By 17 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono al mare da sola senza le amiche, senza un uomo, senza nessuno che mi dica quel che devo fare, come comportarmi, ecc.
Insomma sono libera e sola.
Era ciò che volevo ed è anche ciò che voglio anche se ho avuto dei rimorsi nei confronti di chi mi sta vicino.
Sono arrivata in questa località marina di mattina presto quando l’aria è più fresca. Sì lo so che è stata un’alzataccia ma ne valeva la pena.
Qui deve essere piovuto stanotte; lo deduco dalla limpidezza dell’aria. il sole è caldo e non vedo l’ora di stendermi con indosso il mio bel costume da bagno e dopo essermi crogiolata, tuffarmi in acqua per godermi la libertà che mi sono presa.
All’arrivo in hotel mi viene incontro un ragazzo che si presenta come il nipote del proprietario gestore dell’hotel. Mi dice che aiuta lo zio nella conduzione. Ha un’aria fresca e gentile, mi sembra sincero.
Mi aiuta a portare le valige e mentre la ragazza alla reception mi registra, lui mi offre un caffè.
L’hotel è piccolo così come lo sono quelli a conduzione familiare. Ciò non mi disturba, anzi, meglio così, perché voglio stare sola a riposarmi a fare quel che cavolo mi pare leggendo anche i libri che in un anno non sono riuscita a finire e che hanno fatto bella mostra nella casa di città.
Il ragazzo mi accompagna alla mia stanza, mi apre la porta e mi invita a chiamarlo per ogni necessità che avessi.
In quel momento mi accorgo di qualcosa di speciale in lui: vedo una luce passargli negli occhi. Mi sembra un pensiero ed  una impressione balzana e mi dico che sicuramente mi sono sbagliata, chissà cosa ho visto. Mi pongo a fare un paragone: che se fa di una donna matura un ragazzo bello e giovane? Non ha senso. Se lo facessi mi prenderebbe per una troia ed una assatanata di sesso e poi chissà come lui si comporterebbe. Potrebbe rifiutare e fare anche uno scandalo.
Però qualcosa di quell’idea rimane in me.
Chiusa la porta, vado in bagno a rinfrescarmi, mi guardo allo specchio e mi vedo non poi così male, mi sorrido e mi spoglio lentamente, senza fretta, tanto ho tutto il tempo per me stessa.
Esco dal bagno e mi stendo nuda sul letto. Le lenzuola sono profumate e candide.
La mia pelle al contatto con le lenzuola ha un brivido e mi viene voglia di prendermi cura del mio corpo. Mi accorgo che ero tesa e decido che devo rilassarmi. Sono qui per questo.
Ci penso un attimo e decido che è da tempo che non lo faccio.
Quindi mi accarezzo piano le mammelle che non sono certo quelle di una ragazzina, sfioro i capezzoli che subito si induriscono, scendo sulla pancia, mi tocco piano sfiorando i fianchi con le mani aperte e scopro che mi piacciono quelle sensazioni che sto provando.
Scendo anche più giù sapendo che la mia eccitazione sessuale è già in atto.
Le mani le muovo per cercare le piccole labbra e muovo le dita che sanno ciò che desidero e sanno come ottenerlo.
Sto cercando l’orgasmo. In questo momento è ciò che conta.
Appena le dita trovano le piccole labbra, d’incanto si aprono e sento la figa bagnata di umori di cui ne conosco bene il sapore.
La voglia mi prende mi prende, entro piano dentro di me con un dito che si bagna, poi ne metto un altro ed ora sono due dita dentro. Con le altre ho imparato a titillarmi il clitoride.
Sto godendo molto e temo di bagnare e macchiare le lenzuola.
L’altra mano stringe i capezzoli.
A quel punto solitamente ero presa dal mio piacere, ora compare nel mio sogno lui, il ragazzo che mi ha accolto.
Lo vorrei sotto di me in modo che possa dare scivolando il suo cazzo nella mia figona.
Ebbene sì. Devo ammettere a me stessa che ho voglia di cazzo, ora. Ho voglia di quel cazzo giovane che può farmi sentire femmina da monta.
Muovo le dita velocemente e mi lascio andare al mio sogno erotico.
Due colpi improvvisi alla porta interrompono il momento magico e maledico chi mi ha disturbato. Sono nuda e mi nascondo in bagno saltando come una cavalletta per non farmi sorprendere. Ne esco coperta da un telo da bagno e vado ad aprire: è il ragazzo che avevo in mente nel sogno.
Il mio sguardo è particolare e lui si accorge di qualcosa dicendomi di aver lasciato la chiave passe-partout sul tavolino. Nell’entrare lui chiude la porta ed io sono presa dalla voglia di saltargli addosso e farmelo; la mia figa lo stava reclamando. Provo a comportarmi in modo adeguato e mi avvicino al letto con il suo sguardo incollato al mio corpo. Io sto facendo altrettanto; me lo sto mangiando con gli occhi.
Lui mi sorride felice e rivedo quella luce strana nei suoi occhi. E’ il segnale che gli piaccio e che vorrebbe scoparmi.
Lui non indietreggia e si avvicina ame che invece vado all’indietro sino a toccare il sommier del letto e mi siedo. Lui si inginocchia davanti a me e senza violenza mi toglie il telo.
Quella luce nei suoi occhi mi sta ammaliando; sono incantata e non so reagire
Mi apre lentamente le gambe afferrandomi i piedi guardandomi negli occhi per vedere la mia reazione. Stando in quella posizione mi lecca la figa che è a sua disposizione e sento che me la sta aprendo colpo su colpo. Poi si solleva e viene a baciarmi.
Il mio sapore sulle sue labbra mi fa eccitare. Mi sento porca e piena di libidine. Voglio scopare con lui, voglio quel suo cazzo, grande o piccolo che sia, non mi interessa, mi piace e basta! Lo voglio cavalcare e voglio lui dentro di me.
Lui ritorna giù fra le gambe e sento che ritorna a succhiarmi. La sua lingua è dura e morbida allo stesso tempo e vorrei venirgli in bocca nel momento in cui mi sento tremare.
Aiutandomi con i gomiti mi sistemo meglio sul letto, lui si toglie i bermuda, mi aiuta a mettermi le gambe sulle spalle e mi entra dentro in un solo colo colpo.
Ha un cazzo durissimo.
Non mi ha doto tempo di vederlo essendo lui molto arrapato e voglioso.
La mia figa fatica a prenderlo tutto dentro. Lo sento aprirmi tutta.
La sua lingua cerca la mia d il mio sapore e profumo di intimo torna ad eccitarmi.
Volevo scoparlo ed ora lo sta facendo. Sono in estasi.
Gli chiedo di stendersi sul letto e lui ubbidisce un po’ sorpreso.
Il suo cazzo esce da me e lo vedo. E’ splendido e lucido dei miei umori. Lo voglio dentro ancora.
Mi metto su di lui, lo guardo dritto attentamente negli occhi e mi infilo il suo cazzo nella figa. E’ in quel momento che lo sento ancora di più. E’ caldo, duro, liscio e me lo faccio entrare piano, centimetro per centimetro. E’ una goduria sentirmi riempire da quel sesso giovane e già immagino quando verrà; sarà una delizia. Ora è una felicità e piacere immenso averlo sedotto ed essermi impalata la quel cazzo straordinario.
La mia figa lo sta accogliendo tutto.
Mi muovo su e giù facendolo entrare ed uscire. Mi guardo tra le gambe e mi piaccio nel vedermi penetrata.
La mia figa lo sta stringendo come a mungerlo e sento che lo sto risucchiando in me.
Lui mi sta guardando ed osserva sia le mie mammelle he oscillano sia la figa che lo accoglie.
Se io sto godendo di lui, lui non è meno di me: lo sento gemere e rantolare.
E’ fantastico!
Pur essendo giovane sa scopare in maniera egregia.
Gli sto facendo una sega con la figa che si apre e chiude quando entra ed esce..
L’amplesso dura anche quando lui trema, trattiene il respiro, apre la bocca senza che esca parola e emette un rantolo: sta uscendo il primo fiotto di sborra calda che mi riempie.
Quello è il segnale che posso venire anche io con lui.
Le sue mani sono sulle mie mammelle che stringe; in altre circostanze mi sarebbero dolute ma ora non sento dolore, sento soltanto un orgasmo potente, folle, incredibile.
Il suo cazzo nonostante la sborrata è ancora duro ed è dentro di me. Se lo può permettere dato che è molto giovane.
Lo cavalco ancora e non mi sembra vero.
Mi dice che vuole venire ancora e per confermare la mia insaziabile voglia, lo prendo in bocca. Lo trovo caldo, liscio, saporito, meraviglioso. Gli do dei colpetti con la lingua sul glande e mi godo i residui del suo sperma.
La mia azione lo fa irrigidire nuovamente. Il glande diventa paonazzo   lui si muove nella mia bocca come se volesse scoparmi.
Voglio essere la sua troia.
Lo lascio libero di muoversi senza che io smetta di succhiarlo.
Seguo il suo ritmo e lo sento ancora una volta irrigidirsi e tremare accompagnando la sborrata con un urlo soffocato.
E’ venuto nella mia bocca e ne sono felicissima; era ciò che volevo. Ingoio parte dello sperma. I fiotti sono abbondanti e mi riempie la bocca che non riesce a contenere tutto ciò che lui mi dà; qualcosa esce di lato dalle labbra.
Lui inaspettatamente si solleva e mi bacia raccogliendo il suo sperma per ingoiarlo.
Non mi dà tregua, in un attimo mi fa stendere e vuole ricambiare il piacere che gli ho donato.
Riprende a leccarmi la figa che è fradicia di me e del suo seme.
Io non resisto e mi lascio andare aggrappandomi alle sue braccia, alla sua testa mentre agito le gambe per aria.
Pensavo ad un’altra leccata invece mi scopa con la lingua e vengo ancora una volta questa volta nella sua bocca aperta.
Sono sfinta.
Restiamo ansimanti e tremanti uno sull’altro.
Mi lecca le labbra ed io lecco le sue.
Si alza, si riveste, mi dà un bacio, mi sussurra delle parole che non capisco bene ad un orecchio ed esce silenziosamente dalla stanza.
Io resto un po’ stordita stesa sul letto tutto disfatto e macchiato dei nostri umori ma sono appagata.
Guardo il soffitto e do un giudizio.
“se il buongiorno si vede dal mattino allora questo è un piccolo e delizioso hotel con un ottimo servizio”
Più tardi l’ho visto in giro nelle sale al piano terra “buongiorno signora! Si trova bene? Ha bisogno di qualcosa? Mi dica pure domani sarà soddisfatta!”

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