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Racconti Erotici EteroTrio

Campione del mondo

By 6 Marzo 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

CAMPIONE DEL MONDO!
CAMPIONE DEL MONDO!
CAMPIONE DEL MONDO!
Già….campione del mondo de ché?
Un attimo, un attimo.
Se vi dico tutto adesso che gusto c’&egrave.
Vi lascio un attimino in waiting for…..in attesa…. per quelli che non masticano le lingue.
Comunque le lingue io le parlo, non le mastico. Brutto modo di dire, ma si usa molto.
Tralasciamo queste divagazioni pseudo-linguistiche e torniamo a noi.
&egrave cominciato tutto quando sono stato in un priv&egrave della nostra zona.
Beppe, il mio amico del cuore, mi disse di aver conosciuto una donna su internet che lo aveva invitato ad una serata.
Va beh, io a queste menate credo poco, ma lui ha insistito ed eccoci qua.
All’ingresso la cassiera ci chiede 150 euro…….”Cosa? Ma voi siete pazzi”, dico.
Il mio amico allora dice alla cassiera il nome di chi lo aveva invitato.
“Ahhhh ma potevate dirlo prima” sbotta “allora son 50”
Ma cazzo, neanche ci ha lasciato parlare come facevamo a dirglielo prima.
Già sarei andato via, ma il Beppe voleva entrare, piuttosto pagava lui.
Mi ruga tirare fuori un cinquantone, ma per lui faccio di tutto.
Beppe &egrave mio amico. Beppe per me &egrave un fratello. Anche più di un fratello.
Entriamo. Vado subito al bar. Ho bisogno di qualcosa di forte, molto forte.
Chiedo un Vodka-Lemon con tanta ma tanta Vodka. 10 euro….ladri!
Ma tu dimmi perché mi son lasciato attirare in questo tugurio.
Beppe non l’ho più visto e non so neanche dove possa essere.
Sarà andato a cercare l’amichetta e spero per lui ne valga la pena.
Se no, appena lo vedo, gli do una testata che lo tramortisco.

Mi siedo su uno dei divani che si allineano lungo il perimetro della sala.
La musica non &egrave male. Anni 70-80.
Mi sembra sia una canzone di KC and the Sunshine Band, se non erro “I’m your boogie man”
Mi stravacco. Almeno i divani son comodi. Morbidi e vellutati.
Ci sono due coppie in mezzo alla pista, che ballano fra loro.
I maschi in giacca e cravatta, impettiti e goffi, e le donne vestite come zoccole.
Tacchi stratosferici e gonne inguinali.
Fossero belle fighe potrebbe anche andare, ma son dei cessi che camminano. E magari pensano pure di essere attraenti.
Forse sarebbe più attraente Beppe vestito come loro….ah, scusa Beppe, ahahaha!
Una coppia di donne, leggermente spostate rispetto alla pista, parlano e guardano.
Una di queste mi punta. Lo sta già facendo da un po’.
Ride e dice qualcosa all’orecchio dell’altra.
Anche l’altra ride.
Quella più alta, forse anche per via delle scarpe zeppate da un metro e mezzo di color rosso fuoco di vernice, si avvicina.
Non &egrave malaccio la manza.
Ha un top nero che fa intravedere il reggiseno con due belle poppe.
Gonna fasciante rossa come le scarpe e calze nere, sicuramente autoreggenti
Si siede accanto a me. Scosciandosi si intravedono le calze come le immaginavo.
“Solo?”
MI giro indietro, guardo un po’ di qua e di là, poi le dico.
“Dici a me?” “No, all’altro seduto accanto a te”
Ma non c’&egrave nessuno accanto a me…..ah…capito…battutona
” No, sono con un amico ma non lo vedo. Tu sola?”
“No, ma lascia perdere questo. Io e la mia amica ci chiedevamo se sei bravo di lingua”
” Ah, guardi bella signora…sono laureato alla Bocconi in lettere, e sono un logorroico. A volte anche di notte mi sveglio parlando Inglese o Tedesco. Non so in che senso ma penso di si”
” Ma dai scemotto, ….leccare la patata….dai non fare quello che non capisce mentre lo hai capito perfettamente. Sei un discolaccio. Un discolaccio carino, però” Ma come parla questa, &egrave fuori come un balcone.
A dirla tutta non &egrave che mi sentissi proprio in forma. Non volevo neanche venire qua a sentire una troietta che mi parla di leccate di figa come una ragazzina.
Ero giusto uscito da quella storia di sesso e svenimenti che mi aveva fatto perdere la fiducia nel mondo femminile.
E poi….se io lecco non ci guadagno di nuovo niente…. e stavo per dire di no, quando questa si gira, si mette su di un fianco appoggiandosi a me e tira fuori una tetta dal reggiseno e me la mette davanti alla bocca.
Ha un capezzolo lungo due centimetri. Alla vista del capezzolone, mi si scatenano gli ormoni, che prima dormivano tutti, e si mettono il casco. Adesso si parte. La lingua asciutta fino a quel momento in un attimo cola di saliva che le papille gustative si mettono il salvagente per non affogare.
Tetta e capezzolo…..capezzolo e tetta.
Come nei migliori fumetti pornosoft degli anni 70, saliva e lingua si muovevano con suoni onomatopeici…..slurp….slap…ciuc ciuc.
Chissà che era scattato in me per cambiare idea in modo così repentino.
Sarà perché le tette son sempre state apprezzate già da neonato? Mia madre diceva che volevo ciucciare anche quando il latte era finito.
O perché la baldracca appiccicata a me “tiene nu belle paio e tette”?
Vuoi per una cosa o per l’altra, ma in quelle poppe mi ci son buttato a pesce.
I capezzoli si sono ancora più inturgiditi. Alla signora sembra piacere la mia lingua.
Sbircio verso l’amica che era rimasta dove si erano lasciate. Guarda, e mi sembra interessata.
A guardarla bene non &egrave niente male. Un po’ zoccola anche lei, ma rispetto a quelle in pista….va beh non ci vuole molto, direte voi, dopo come ve le ho descritte.
Mi dico ” Questa occasione non me la devo lasciar perdere”. Due donne insieme son sempre state un mio pensiero erotico, neanche molto nascosto.
Ma mi sorge anche una domanda …..sarò in grado di soddisfarle entrambe?
Allora, partiamo dal presupposto che “nun me ne pò fregà de meno” se non ce la faccio, e quindi non ho niente da perdere.
Poi una mi si &egrave già buttata addosso e non si schioda, perché non provare anche l’altra?
Smetto un attimo di leccare, anche perché il capezzolo l’ho già martoriato parecchio e gli do un po’ di tregua. Le chiedo se l’amica voleva anche lei provare la mia lingua.
” La chiamiamo e vediamo” dice.
Tra l’altro qua si parla solo della mia lingua ma di scopare niente.
Mentre lei fa un cenno all’amica, che si avvicina, io chiedo che ci guadagno.
“Tu non ti preoccupare che per te c’&egrave sicuramente qualcosa……altrimenti se non ti va così…ciccia”
Ullallà, che peperino!! Ho solo chiesto.
Non voglio farle tutto lo spiegone della scopata precedente, ma stavo cercando di non uscire di qua con i coglioni pieni, commercialmente parlando ci sta no?
Buono…visto che anche l’amica sembra interessata all’articolo che presento, decidiamo di appartarci. “OOOHHHH, ragassi….mica siamo qua per lucidare le suppellettili del locale, vacca boia”
Mentre ci spostiamo le due baldracche sono davanti. La zoccola della leccata al “capessolone” ha i fianchi un po’ larghi ed il culo basso, benché i tacchi aiutano a tenere tutto in su.
L’amica &egrave meglio di quello che pensavo.
Ha un bel culo, fianchi stretti, cosce lunghe….mi son perso le tette, ma fra poco avrò modo di apprezzarle.
Mi portano in una stanzetta piuttosto buia, con una luce blu, tipo ultravioletti.
Tutte le cose bianche diventano viola. C’&egrave un letto rotondo nel mezzo.
Intorno tanti spioncini. I morti di figa si mettono lì e guardano cosa succede all’interno.
Taci tu, mi dico, che sei stato MDF per due anni…..già….però poi guarda cosa mi &egrave capitato.
Ah, cosa dite…non capite che vuol dire?…..MDF sta per morti di figa…l’ho detto parlando degli spioncini.
E quello che mi &egrave capitato lo sapete, non fate gli gnorri.

Le due si mettono sul letto e si tolgono le mutandine….le gonne no perché tanto sono inesistenti.
Si mettono a pecorina. Alla vista delle due fregne lì davanti, mi si rizza il fratellino, e mi tiro giù i pantaloni.
Sento la prima zoccola che dice” Ragazzo, tranquillo, niente penetrazione. Solo lingua. Te l’ho detto e poi ci sarà la nostra anche per te”
I pantaloni li tolgo lo stesso così come le mutande, tanto mi davano solo fastidio.
Mi butto sulla prima come facevo con il capezzolo mentre con l’altra uso le dita.
La mia lingua comincia a lavorare su quella “Ciornia” (si chiama così la figa a Torino) e le dita entrano in quella dell’amica. Sono un grande, ho una coordinazione invidiabile.
Muovo la lingua su e giù, la faccio entrare nella figa ormai madida e alterno questa tecnica.
La troia sembra apprezzare. Si muove, allarga bene le gambe, mugugna. L’amica apprezza le mie dita che le frugano la patata, anche questa bella umida.
Mi ricordo che tanti anni prima una mia ex mi disse che avevo una lingua strana, come se avessi tante puntine piantate sopra. Sì ..ho capito…mi spiego meglio.
Mentre si limonava sentiva che, in certi momenti, la lingua raspava come fosse carta vetro.
Sta di fatto che se muovo la lingua in un senso &egrave liscia, nel senso opposto &egrave un po rugosa.
E qui che viene fuori la tecnica….lingua piatta…prima in un senso poi nell’altro.
La figa della predestinata, la sente morbida inizialmente poi raspa un po’.
E ho capito che alle donne piace, urca se piace.
E anche la zoccola sottoposta a questa tecnica cede quasi subito…..orgasmo con gemiti come se la stessero pressurizzando.
Cosa &egrave la pressurizzazione di una donna? Quando hanno un cazzo in figa , uno in culo e l’altro in bocca….tutti i fori sono chiusi. Certo bisogna essere i tre maschi per riuscirci, ma si fa, si fa!
L’amica sembra allibita ma non le lascio neanche il tempo di pensare che l’aggredisco, togliendo le dita e cominciando con la lingua.
Cambio tecnica. La figa di quest’altra lo merita. Con le labbra prendo le carnose protuberanze della vulva e, come si fa quando si mette il rossetto ( si, ma non pensate male, sono uomo fino al midollo, etero e me ne vanto, chiuso l’argomento), le muovo una sopra l’altra.
Mentre con la mosca cerco di strusciare il resto della figa. Cosa avete capito….mica l’insetto, la mosca sotto il labbro inferiore, la barbetta da capretta.
La curo molto.
Serve sapete. Da un effetto leggermente pungente che stimola.
Poi io metto il balsamo così rende i peli morbidi, morbidi. Ridete, ridete pure, non capite niente. Andiamo oltre.
Le dita cercano la figa dell’altra, che nel mentre si era messa a gambe larghe, e le infilo……e frugo, cosa cerco non lo so, ma frugo.
Con la lingua continuo il lavoro cominciato con le labbra.
La ciornia (ahhhh, adesso non fate più la faccia strana, ehh?) pulsa, emana odore acre di libidine, &egrave pronta per godere anche quest’altra troietta.
Detto, fatto, due bei colpi di lingua, tecnica piatta, ed &egrave fatta.
La vogliosa di fianco si dimena con le mie dita dentro. Calma ragazza me le vuoi rompere!
Non si accorge neanche che le tolgo e le infilo la lingua. Affusolo la lingua come fosse un piccolo pene e penetro nella cavità vaginale. E poi muovo la testa avanti e indietro…un coitolinguo, ahahahaha!
Seconda manche….parto forte, ma colpo di scena, non faccio in tempo a cambiare tecnica, che la signora mi viene subito. L’amica, vista la situazione mi prende la testa e me la mette sulla sua fregna. Pulsa ancora da prima, non ha mica smesso di godere. E da buon samaritano, me la spupazzo ancora un po’.
Piatta, affusolata, labbra chiuse, aperte, mosca, lingua, uso tutte le tecniche e dopo un paio di minuti, mi schiaccia la faccia contro il suo monte di venere, tanto che faccio fatica a respirare. Fatta anche questa.
Sembrano sfatte, ma come sono bravo…… o come sono bravo!!
Finalmente si coalizzano e mi spompinano. “Brave ragasse, siete mica qua solo per fare lavori domestici, vacca boia”.
Ci metto poco a venire, non avevo mai provato due bocche all’unisono che si occupassero del fratellino.
Spossato anche io, mi corico in mezzo alle due.
Una di loro dice “Bravo, ci sai proprio fare. Ci ho preso, mi devi un euro”
Allora non ci siamo capiti!!! Son bravo e devo darti un euro.
Questo l’ho solo pensato, ma in effetti le ho chiesto “Perché?”
E lei ” Ma non tu…lei” ed indica l’amica.
Ste stronze, avevano scommesso su di me.
Anche l’altra dice” Bravo, bravo veramente….potresti farlo di professione. Un euro ben speso, ahahahah”
“Si, come sport” dico.
” Già perché no” dice la zoccola ” dammi il tuo numero di cellulare, ho un’idea”
Mah, chissà che ideona.
Se però “me gusta”, anche se non so cosa abbia in mente la porcellona, si può fare.
Raccatto Beppe, che si era addormentato su un divano. Fesso.
Mi chiede ” Ohhh, ma dove cazzo eri finito?”
“Un giorno ti racconterò”. Anche glielo avessi detto, tanto non capiva niente. Quando beve rincoglionisce. Chissà quanto si &egrave speso in beveraggi, e chissà se ha fatto qualcosa.
Passano i giorni, poi mi arriva una telefonata.
Una voce di donna mi dice “Ciao, ti ricordi di me…il priv&egrave…la scommessa?”
“Si ricordo” e penso fra me e me “La troia del culo basso”
” Ho organizzato un torneo”
” Di cosa….succhiacazzi?”
“No…l’opposto…leccafighe”
Mi ritrovo di nuovo al priv&egrave questa volta gratis,
C’&egrave caos stasera rispetto a qualche settimana fa.
Il primo torneo di leccafighe ha attirato un sacco di gente.
Io concorro. Ho tre sfidanti. Hanno fatto una selezione passando dalle due puttanelle.
Regolamento semplicissimo: vince chi fa venire più in fretta tre donne, una dietro l’altra.
In mezzo alla pista da ballo c’&egrave un tavolone e le tre fighe sono lì a disposizione.
Un quarto d’ora fra un concorrente e l’altro, per permettere alle fighe di riprendersi.
La selezione delle donne &egrave stata fatta in base a quanti orgasmi potevano reggere.
La gara &egrave dura ma non ho rivali. Sbaraglio il campo. Mi danno coppa e 1000 euro.
Mai fatto tanti soldi con così poco sforzo.
Visto il successo, se ne fa un secondo , poi un terzo, le selezioni regionali, poi i Campionati Italiani.
Si, sono il Campione Italiano.
Ma in giro per il mondo hanno fatto le selezioni. Ha preso piede la nuova disciplina.

Maggio….Primo Campionato del Mondo di leccafighe….dove?…nella mia Torino.
Gioco in casa.
Tutti gli amici sono qui per vedermi gareggiare.
Siamo 32. Scontri diretti ad eliminazione.
Passo tutti gli scontri. Non male come sempre.
Arrivo alla finale.
Ci sono. Siamo rimasti in due.
Facciamo due scontri con tre donne ma finiamo sempre in parità.
Però la finale non &egrave finita….c’&egrave da incontrare la Frigida.
Una donna che non ha mai avuto un orgasmo in trent’anni.
Estraggono a sorte per chi deve iniziare.
Inizia il mio contendente. Un Filippino con due labbra che sembrano un canotto.
Mezz’ora dopo getta la spugna. Rinuncia, la lingua gli fa male.
Parto io. Mi avvicino. Lei &egrave a gambe larghe.
Come nei migliori film di Rocky, muovo il collo a destra e sinistra.
Come nei migliori film di Bruce Lee, mi faccio scrocchiare le nocchie, che non mi servono, ma fa gran scena.
Come nei migliori duelli dei migliori film Western, mi metto davanti a lei e la guardo negli occhi.
Comincia la sfida.
&egrave un quarto d’ora che muovo la lingua in tutte le maniere, le mie maniere.
Non sembra provochi in lei nessuno stimolo.
Poi mi viene il colpo di genio.
Con la bocca arrivo al clitoride, con la lingua lo sollevo leggermente e con i denti superiori comincio a mordicchiarlo. &egrave difficile, devo sincronizzare lingua e denti, ma sembra faccia effetto.
Sento un piccolo mugugno.
Poi ansima, poi mugugna ed io continuo
E mugugna e ansima, allora accelero.
Continuo sempre più forte.
La bocca mi fa male, la lingua anche, ma ce la posso fare.
Dopo 25 minuti, sento un gran urlo e le cosce della Frigida che cominciano a sbattere sulle mie orecchie.
E sbattono sempre più violentemente. Adesso mi fanno male anche le orecchie.
Fischiano e sono calde come il fuoco.
E questa non smette di aprire e chiudere le cosce con in mezzo la mia testa.
Sono allo stremo, ed in quel momento, sento le cosce che si chiudono e non mi mollano più.
Sento a malapena l’urlo della folla….Campione del mondo, Campione del mondo….poi sento un’ambulanza.
Oddio sto male. Mi stanno trasportando all’ospedale. Morirò.
Niente di tutto questo.
L’ambulanza &egrave la fuori, io sono nel mio letto tutto sudato, il sole penetra fra le tende e tutto questo &egrave stato un sogno.
Solo un sogno. Ma la lingua mi fa male e sento odore di figa.
Certo che alcuni sogni sembrano proprio reali.
Ma la realtà &egrave una sveglia che suona poco dopo.
Campione del mondo.
Campione del mondo per una notte.

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