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Sono sempre stato attrato dalle donne più grandi di me, e tra queste una che aveva goduto di molteplici mie attenzioni era mia mamma. Mi segavo con i suoi vestiti, leccavo le sue mutande usate e controllavo il suo pc. E fu proprio controllando il suo pc, che iniziò tutto. Trovai una lista di conversazioni un po hot che parlavano di incontri. Scoprii che alcuni di questi suoi contatti erano stai conosciuti in una chat, che iniziai a frequentare. La chat era parecchio spinta e vi la possibilità di scambiarsi i contatti rimanendo anonimi e sapendo i nick che usava puntai dritto a lei. Le prime sere non ebbi molta fortuna, ma poi riuscii a convincerla a lasciarmi il contatto. Iniziammo a parlare in privato del più è del meno, io mi diedi qualche anno in più, lei qualcuno in meno. Gli spiegai che mi piacciono le donne più grandi perchè capiscono meglio un ragazzo e lei mi spigò che i cazzi gli piacevano tutti, ma che i ragazzi giovani la coccolavano di più. Ci scambiammo in seguito qualche foto dove mostravamo la nostra mercanzia, lei mostrava orgogliosa la sua caverna pelosa e le sue tettone e io gli mostravo, di rimando, come menavo il mio bastone entusisiasto delle foto che mi mandava. Continuammo cosi finche non decidemmo di incontrarci.
Organizai tutto nei minimi dettagli. Dato che lei credeva che io abitassi lontano prenotai un’albergo a circa meta distanza, e la avvisai che probabilmente mi avrebbe preceduto, perchè avevo già alcuni impegni , e quindi di non farsi problemi e mettersi comoda e, se le fosse andato, di prepararsi per darmi una calorosa accoglienza. Ci sentimmo poi per telefono, per organizzare gli ultimi dettagli, e fu molto dificile cercare di cammuffare la mia voce. Arrivò finalmente il giorno dell’incontro e mi presentai con il consueto ritardo.
Tirai fuori il mio cazzo e aprii la porta della camera e la vidi li distesa sul letto. Era li che stava giocando con la sua figa, vestita con uno splendido beby doll nero e delle scarpe coi tacchi fatte di lacci, che si conoscevo ma mai gli avevo viste addosso. Ci mise un attimo a mettermi a fuoco, ma quando lo fece cercò di alzarsi. Ma io fui più veloce, reagii di istinto. Balzai sul letto e prendendola per i capelli si ributtò subito su di esso finendo avvinghiati in uno strano abbraccio uno all’altro. Calò un silenzio tombale dove nessuno dei due faceva niente. Poi lei iniziò a piangere e solo dopo mi accorsi che il mio cazzo le stava premendo sulla pancia. Mi divenne ancora più duro. Mi alzai e facendo finta di niente gli chiesi perchè fosse li e se fosse lei la donna che dovevo incontrare, lei di rimando mi pose le stesse domande alle quali demmo le stesse asettiche risposte. Eravamo seduti uno al fianco dell’altro. Cercava di evitare di guardarmi, e io, che invece di guardarla non riuscivo a farne a meno, avevo il cazzo sempre più duro e turgido. piano piano presi a toccarmelo e a scappellarlo segandomi dolcemente. Lei a quella vista si alzò decisa ad andarsene, ma prendendola per un braccio la buttai a culo all’aria sul letto. Si mise a chiedermi che cosa volevo farle, a dire no non puoi fare questo. In silenzio le abbassai il perizoma e dilatandole bene le chiappe glilo misi nel culo. Lei riiniziò a singhiozzare ma le intimai di stare zittae gli chiesi perchè fare la troia con un’altro andava bene e li con me no. Lei rimase muta, sapevo che le piacevano gli uomini forti capace di prenderla e sotttometterla, me ne aveva parlato più volte in chat. Gli chiesi se poteva tenere le chiappe aperte con le mani in modo che potessi scoparla anche in figa. Con mia sorpresa ubbidi, anche se stava ancora lacrimando. sempre tenendola giù sul letto mi misi prima a giocarci un po con le dita e dopo averle assaporate le infilai dentro la cappella. La scopai solo con la punta del pene, altrimenti sarei venuto troppo presto, ma sentii che mia mamma stava iniziando a gemere. Le stava piacendo. Purtroppo non riuscii a resistere tanto li dentro, ma quando uscii ne ero certo era molto più bagnata di quando ero entrato. La feci girare e mi sedetti sulla sua pancia in modo da riuscire a masturbarmi e a giocare col seno nello stesso momento. Non ci volle molto perchè sborrassi, e anche se tenne le labbra serrate quando cercai di metterglielo in bocca, si prese un bel carico di sperma sul viso. Poi, mentre accarezzavo il suo viso sborrato le dissi che da quel momento sarebbe stata mia, e anche se mi guardo con uno sguardo truce annui.

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