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Coppia insoddisfatta

By 1 Novembre 2021No Comments

Sono marito e moglie e si sono sposati di 20 anni fa. Per rompere la monotonia della routine sessuale quotidiana sono diventati libertini così possono presentarsi su alcuni siti di appuntamenti erotici.
Lei, Alina, è una bella bionda, capelli taglio bob, 40 anni alta 1.64 e pesa 54 kg. Lavora nella stessa azienda da 10 anni e tutto va bene
Un venerdì come dovrebbe terminare il suo lavoro come ogni giorno ma deve rimanere un po’ di più causa finitura di alcuni pezzi urgenti per la settimana successiva. I reparti in azienda sono praticamente vuoti.
Lei è molto brava e coscienziosa e resta al lavoro volentieri. Alle 19 finisce il suo compito e va negli spogliatoi per cambiarsi gli abiti da lavoro nello spogliatoio che non è misto ed è separato da quello dei maschi.
Lei va davanti al suo armadietto, si siede su una panca ed inizia a spogliarsi; pur essendo sola si sente sicura di sé e di quel che sta facendo.
Mentre si cambia gli abiti sente la porta aprirsi e chiudersi. Non è preoccupata e pensa sia un’altra ragazza che utilizza quell’ambiente per cambiarsi così come fanno tutte.
Lei non è timida e non ha vergogna di mostrarsi nuda e continua a spogliarsi, abbassa i suoi pantaloni, gira la testa e ciò che vede è un suo collega: Marco.
Il suo riflesso istintivo è di nascondere le sue tette e dice Marco “Credo che tu abbia sbagliato. Questo è lo spogliatoio riservato alle donne”
Ma lui non sembra aver capito, o forse lo sa ma non dà importanza, a ciò che Alina dice e non demorde dal suo intento. Infatti lui è entrato volontariamente in quel locale e, nell’avvicinarsi a lei, le dice “Lo so che questo è lo spogliatoio per le ragazze, però volevo dirti che ti ho visto sui siti di incontri di adulti con ragazze. Ho visto le tue foto ed era una mia curiosità vedere se quelle foto corrispondono alla realtà del tuo corpo”
Sentendosi smascherata la donna si vergogna ed ha dei gesti di chiaro imbarazzo mentale e diventa rossa. Risponde a Marco asserendo di essersi confuso con qualche altra donna ed aggiunge in tono dimesso “Io sono sposata, deve essere un’altra donna sicuramente“
Marco insiste e controbatte dicendole che sa perfettamente che lei è sposata ma che ha riconosciuto il marito e la casa dove sono state fatte le foto pubblicate poiché lui ricorda bene la casa di Alina le cui foto della casa sono su Facebook e la avverte che sono quelle che l’hanno tradita.
Nel dialogare lui continua ad avvicinarsi a lei arrivando a prenderle il braccio e lei abbassa la sua guardia offrendo a Marco la visione del corpo mettendo in evidenza le tette.
Alina gli chiede di essere carino e di non far girare in azienda la voce che le sue foto compaiono su siti di incontri erotici o porno. Marco acconsente.
Ora la donna è più tranquilla anche se in quel momento, presa alla sprovvista, ha i pantaloni abbassati alle caviglie e si mostra praticamente totalmente nuda.
Marco la incoraggia usando un tono pacato “Rilassati e togli anche l’altra mano dalle tette. Fammele vedere così vedrò quella meraviglia che hai”
Lei ubbidisce senza dire una parola e libera le mammelle abbassando entrambe le braccia.
Marco si è portato vicinissimo a lei ed avvicina le mani al petto poggiandole delicatamente sulle tette. Lei osserva la manovra e teme che lui le faccia male. Marco subito lentamente impasta le mammelle i cui capezzoli iniziano ad indurirsi. Alina apprezza i massaggi e non dice nulla ma guarda le mani che le muovono le tette.
Lui nel massaggiare cerca di non lasciare fuori niente dalle sue mani, poi inclina la testa e va a succhiare i capezzoli.
Quel massaggio ha eccitato la donna perché lo adora e se lo fa fare da suo marito essendo un qualcosa che le dà delle splendide sensazioni. Il suo perizoma, unico indumento che era rimasto al suo posto, inizia ad essere bagnato. È un perizoma non molto erotico ma sicuramente comprato a basso costo in un super mercato ma comunque entrava bene tra i glutei e copriva bene la figa ed il monte di venere.
Nonostante l’eccitazione Alina non partecipa e subisce passivamente le azioni di Marco, le sue braccia pendono ancora lungo il suo corpo e restano lì aspettando qualcosa che le faccia scattare.
Marco la bacia insistentemente sulle tette e scende verso il basso, per poter agire meglio si mette in ginocchio e continua a baciare scendendo sempre più giù fino a levarle il perizoma. Lui annusa il tessuto di quel pezzo di stoffa e va a baciare la piccola figa abbastanza eccitata passando la lingua, leccando, sui sensibilissimi tessuti terminali che la coronano.
Alina non riesce più a nascondere la sua eccitazione e lui vede chiaramente che lei si comporta come una piccola cagna. Lo deduce dal fatto che il perizoma è molto bagnato e guardando meglio si accorge che sulle grandi labbra compare una goccia che cade sulle sue caviglie.
A quel punto lui inizia a leccarla, allo stesso tempo lei, non resistendo, si mette dentro un dito per masturbarsi, ma un dito solo non basta e ne aggiunge un secondo muovendoli sempre più velocemente.
La donna sa bene dove è il suo punto G ed andando a trovarlo lo sente gonfio di piacere quel piacere che la fa sbrodolare e che uscendo dalla figa scorre lungo le gambe. Non molto dopo sente dei rivoli sulle sue cosce che seguono a scendere ancora più giù; quello è un indice e capisce che in quel momento la figa è una fontana.
Allora lei prende le mani di Marco, le mette sui glutei e gli dice di non fermarsi mentre entrambe gemono di piacere, dopo qualche minuto lo fa sollevare e lei, accovacciata, gli sbottona i pantaloni, tira fuori il cazzo dai pantaloni e costretto negli slip; da buona femmina prontamente inghiottisce il cazzo dandogli delle sensazioni meravigliose, mandandolo in estasi.
Marco le prende la testa tra le mani, la fa sollevare, la bacia in bocca incrociando le lingue ed entrambe continuano a gemere di piacere.
Lei per un attimo si stacca da lui gli dice “Non hai un amico? Non sparerai di cavartela così! Hai acceso il fuoco ora e dovrai spegnerlo!”
Presa dalla voglia irrefrenabile lei si gira e si appoggia agli stipeti allargando il tanto necessario le gambe “Ora chiavami, dai!”
Marco ora ha quel che cercava e presenta il cazzo tra le natiche andando ad infilarlo con un colpo soltanto.
Da Alina si aspettava un urlo di dolore ed un sussulto ma poiché la figa è bagnatissima non c’è l’urlo ma solo un sussulto accompagnato da un gemito mentre quel sesso scivola facilmente fino in fondo poggiandosi sulla bocca dell’utero.
Lui la scopa oscenamente ed in quella posizione e con quella velocità non può resistere a lungo all’eccitazione. Il cazzo non tarda a far uscire la sborra che va a finire sul culo poiché Marco per tempo si è tirato fuori.
Lei si aspettava qualcosa di più duraturo e resta un po’delusa che lui sia venuto così in fretta però volta la testa verso di lui e gli dice “Se corre voce che sono libertina, dirò a tutti quanto rapidamente vieni. Ora vestiti ed esci di qui”
Lui prontamente si solleva i pantaloni e si allontana senza dire una parola
La donna si asciuga e continua a vestirsi per tornare a casa. Quando entra in casa il marito la saluta e chiede, come ogni giorno, come sia andata la giornata lavorativa e vede direttamente sul suo viso che alcune cose non devono essere andate bene come previsto. Pensando che fosse un po’ preoccupata per il lavoro nonché per i pezzi realizzati e finiti durante lo straordinario, ha iniziato a farle delle domande in proposito ed è così che lei gli ha raccontato la storia.
In principio la gelosia latente del marito è affiorata e stava trasformandosi in rabbia ma poi ha chiesto tutti i dettagli e la rabbia si è trasformata in eccitazione che lo ha portato a chiedere ulteriori dettagli per scoprire maggiori perversioni.
Durante il racconto la donna vede un grosso dosso disegnarsi sotto i pantaloni del marito e lo fa notare ma lui più va avanti il discorso, più sembra eccitarsi.
L’uomo le risponde e le confessa che lo eccita il fatto che lei sia stata scopata nello spogliatoio.
Lui molto eccitato si è sollevato dalla sedia mettendosi in piedi, aprendo i pantaloni e offrendo il cazzo che lei, senza dire una parola, succhia ed ha il coraggio di chiedere di essere chiavata giustificandosi con il fatto che Marco non l’aveva soddisfatta abbastanza con quel cazzo.
Così l’arrapatissimo marito della donna l’ha condotta in soggiorno e l’ha scopata senza darle tempo neanche di riflettere.
Lui preso dalla libidine e dall’erotismo del racconto si è lasciato guidare dall’istinto femminile della moglie e dal bisogno di divertimento, voleva anche darle una lezione di sesso così come l’aveva sempre pensata.
In realtà al primo mattino di quel giorno lui, appena svegliato, l’aveva chiamata e l’aveva fatta venire vicino al letto ordinandole “Togliti i vestiti e vieni a segarmi!”
Lei lo aveva accontentato subito e l’uomo ha sentito la mano di sua moglie scivolare sul cazzo per afferrarlo dolcemente iniziando a masturbarlo.
In realtà prima che lei si avvicinasse al letto, lui si stava già segando ma a lui piace molto la mano di una donna sostituisca la sua per masturbare il cazzo nello stesso modo come fa lui.
Lei aveva imparato a farlo abbastanza velocemente anche se ancora lo scambio non era perfetto e pensava a qualcosa per renderlo più efficace.
Per la donna era una delizia lasciarsi andare e gustarsi quel piccolo piacere mattutino dicendogli “Sei davvero il mio schiavo, vero?”
“Sì, signore!” ha rispondeva lui.
“Bene. Quindi ho deciso di darti qualcosa di speciale. Ho un bruciore intenso nel culo che va eliminato e deciderò quando potrai goderlo. Devi sapere che così non sono affatto felice con te. Tu non perdi mai l’occasione di fare sesso come piace a te! Le seghe sono belle ma per me sono insoddisfacenti” e nel dire queste parole Alina si è fermata. Infatti in quel momento, tanta era la voglia, la sua mente è andata a pensare ad una squadra di giovani maschi che avrebbe voluto avere lì per farsi scopare e quel pensiero l’ha distratta ma anche eccitata.
I due coniugi per fare nuove esperienze sessuali avevano anche praticato il BDSM ed a lei, ma anche a lui, piaceva la frusta.
“Vedi? Non sono felice con te! Succhiami! Invece di frustarti perché ti piace, ti priverò di ciò che preferisci. Finirai per obbedirmi! Succhia Alina! ti piace, eh? La mia troia avrà tanto cazzo da succhiare!” ha esclamato e le ha anche ordinato “Tieni le tue labbra sopra il mio cazzo! Spingilo lentamente in bocca! Fammi una gola profonda!”
Una volta che il cazzo è arrivato nel fondo della gola le dice “inghiottiscilo bene e poi vai a prendere ciò che c’è per te nella credenza!”
Appena passati i principi di conati, incuriosita lei gli chiede il permesso di andare a prendere la sorpresa. Presa ed aperta la scotola, appare una cintura di castità che appena la donna la vede non ha fatto a meno di reagire dicendo “Per favore non farmi questo! Anch’io voglio venire!”
Ma lui prontamente ha ribattuto “Non sei tu a decidere!” e subito dopo con lei che restava ammutolita e docile le ha messo la cintura di castità e l’ha aggiustata in modo che non potesse stimolare il clitoride in nessuna posizione si mettesse.
Lui la guardava soddisfatto e sorrideva vedendo lo sguardo frustrato di lei, poi le ha detto “Vai a vestirti, usciamo! Farai come al solito. Sculetterai e se qualcuno vorrà potrai farti scopare perché come hai visto allo specchio, questa cintura ti lascia libero il culo. Forse a te non piacerà ma ti insegnerà a godere ogni volta senza il mio permesso!”
Lei non ha detto niente ma la sua figa stava già colando e non poteva fare niente.
Lui si è accorto della voglia della moglie “Voglio vederti entusiasta di toccarti e pregarmi di farti venire! Ora indossa un reggicalze, calze e tacchi a spillo, devi camminare oscillando il culo e saltellando per far vedere quanto sei arrapata”
Prima di uscire i due erano in piedi vicino ad uno specchio ed il marito le ha detto “Alina, sei esattamente il riflesso della troia come la immaginiamo quando guardiamo i film porno!”
Alina, nel guardarsi meglio allo specchio, ha dovuto ammettere intimamente a sé stessa che le piaceva la sua immagine riflessa. Il marito la stava trasformando in una femmina senza alcuna decenza per i capricci di entrambe e la stava sottomettendo come una schiava.
Il giorno seguente era domenica e per fare nuove esperienze erotiche ed eccitanti decidono di andare allo stadio. La cintura di castità ad Alina ha reso il viaggio scomodo. Durante il percorso i pensieri della donna l’hanno messa in uno stato di estrema eccitazione. Si è anche chiesta come la avrebbero usata, quante volte la sua bocca e il suo culo sarebbero penetrati ed anche quanta sborra avrebbe preso.
Arrivati allo stadio lei ha notato le tette gonfie, lo erano per effetto del push up ma anche per il desiderio.
Più che le tette, il ventre voleva qualcosa dentro e lo sentiva in fiamme, i suoi occhi luccicanti e le guance arrossate mostravano la sua eccitazione.
Il marito, non si sa come, era riuscito ad avere un pass per gli spogliatoi e un’intera squadra di calcio li stava aspettando. Lui ha spinto la sua donna dove c’erano i ragazzi che alla vista di quella donna così provocante hanno cominciato a toccarla con le loro mani mettendole anche sotto gli indumenti.
Alina non pensava di finire in quello spogliatoio e ne è rimasta sorpresa pur rendendosi conto consapevolmente che stava per trascorrere un momento di inferno con questi maschi sportivi.
Nel momento in cui è si è sentita spingere dentro quell’ambiente si è se sentita dire “Dai, vai a succhiarli! Ti diranno loro che cosa dovrai fare e come ti useranno”
Nello spogliatoio si è messa in ginocchio e subito si sono presentati due cazzi da segare. Uno dei calciatori le ha messo la sua asta depilata e rigida in bocca, lei ha iniziato a lavorare e succhiare subito quel grosso cazzo.
Il marito era sicuro che la sua Alina non aveva mai sognato una cosa del genere anche nei suoi sogni più audaci.
Durante la visita agli spogliatoi nella bocca di Alina si sono alternati grandi calibri.
Mentre lei masturbava o succhiava i giovani ragazzi, le piaceva parecchio e la sua pancia era in fiamme.
La sua figa era diventata una vera fontana e la sua parte bagnata era bloccata dalla cintura che le scorreva tra le cosce. La paura che lei aveva era un’altra: temeva nel vedere l’enormità di queste appendici maschili quando sarebbe arrivato il momento in cui avrebbero voluto sodomizzarla.
Nell’ambiente lei ha sentito dire da uno dei ragazzi “Che vi ho detto, signori!? Culo e sottomissione è la sua specialità. Inoltre, suo marito la mette a nostra disposizione. Quindi fate in modo di potervela godere”
Il marito era rimasto sulla porta e guardava. A lui piaceva che sua moglie venisse trattata come una troia. In fondo ai suoi desideri c’era il vederla inculata e chiavata; lui adora vederla sottomessa e prendere tanti cazzi e non esitare a scopare anche se a lei il maschio di turno non piacerà e non la farà venire.
Lui avrebbe voluto dire a quei ragazzi “Dì loro che sei la mia cosa e che possono scoparti”
Alina come se sapesse il desiderio del marito, mentre era presa tra due cazzi, riuscì a dire “Sì, sono la cosa di mio marito e solo lui può ordinarmi di godere. Sì scopatemi come volete”
Un ragazzo della squadra allora esclama “E così sia!”
All’uomo che l’aveva portata lì, lei ha detto balbettante “Sì, sì, sì, sì, sono la tua cosa. Tu sei il mio padrone” consapevole di fare un passo verso il suo decadimento.
“Sì! Non esitate a scoparla! A questa cagna non gli piace scopare e se non lo ordino io non verrà!”
Avvicinandosi alla moglie lui le ha detto in un orecchio “Ammetto che stamattina sono stato duro con te, ma la vita di una troia del sesso non è sempre rosea!”
Qualcuno ha sentito quelle parole ed ha proseguito “Quindi visto che è la tua cosa, non ci risparmieremo, credimi! Prenderà chilometri di cazzi da tutte le parti!”
Al sentire quelle parole Alina quasi è svenuta; era proprio quello che temeva. Infatti sapeva cosa le sarebbe costato, pensava alla sua figa chiusa dalla cintura, pensava a Marco che l’aveva scopata in azienda ed al desiderio di fare sesso sfrenato come specificato nei siti di annunci per incontri a fini sessuali in cui era iscritta.
Come a realizzare il suo pensiero, il capitano della squadra si è messo alle sue spalle, ha aperto le natiche e finalmente è entrato in lei con una spinta.
Il dolore è stato grande. Le persone con cui aveva scopato fino a quel momento non avevano dimensioni del cazzo come quello che era entrato ora in lei. Il dolore è stato acuto ed il conseguente pianto è stato soffocato dai cazzi che occupavano la sua bocca.
“Bene, Alina! Stai diventando una vera troia obbediente! Guardami! Ti sto accarezzando tranquillamente perché è così che ti voglio. Vuoi toccarti anche tu, vero? Vuoi venire? Ma non devi decidere tu quando! Il tuo piacere lo decido io, è mio! Solo per me!” ha detto il suo uomo tenendole il viso tra le mani.
Intanto i ragazzi si alternavano tra la bocca ed il culo.
Le sue tette erano usate come palloni, le ondate di piacere la percorrevano il corpo nonostante lei stessa non potesse godere e le brutali inculate le impedivano di mettersi in piedi. Il divertimento sessuale di quel gruppo la stava sommergendo.
Nonostante l’impedimento Alina ha avuto un orgasmo senza il permesso di suo marito.
I ragazzi hanno proseguito a scoparla fino a quando tutti si sono sentiti soddisfatti sborrando soprattutto nella sua bocca, nel suo culo e su di lei.
Anche il marito ha approfittato della situazione e della sua bocca, svuotandosi dentro di lei ed ordinandole di pulire il cazzo bagnato dai suoi umori.
Alina ha gradito i trattamenti ricevuti introducendo le sue dita nel culo leccando poi le varie secrezioni in modo da non perdere nessuna goccia di sperma.
Alla fine lei ha detto qual era il suo preferito e gli ha proposto di dormire a casa ma era troppo stanco. Alina sapeva che suo marito, impaziente come al solito, voleva verificare quali prove avesse sofferto e in quali di suo gradimento.
Nel tragitto per rientrare a casa il marito ha detto ad Alina che avrebbe voluto provare a chiavarla e che lo spettacolo offerto era stato decisamente eccitante.
Lei non si è rifiutata ed appena entrati nella loro camera da letto matrimoniale ha appoggiato le mani ad una parete e si è chinata. Lui l’ha liberata da ciò che le impediva di fare sesso nella figa ed il cazzo è scivolato nella vagina pulsante mentre lei ha cercato di stare ferma. Lui le stringeva le tette più belle che mai, sode e toniche, poi è iniziata una lenta danza nel sul corpo prendendo un ritmo perfetto dentro-e fuori donandosi il piacere assoluto.
Quando lui ha sfilato il cazzo, Alina è rimasta appoggiata alla parete con il corpo fremente “Stai bene amore?“
Lei si volta e gli occhi sono due tizzoni “Pier Gianni, amore mio, che bello!“ e si adagia su di lui e piange a dirotto.
Al marito viene spontaneo dire “Ti ho fatto male, ti ho offeso?“
Lei scuote la testa “Si può piangere anche per troppa gioia o per aver goduto troppo“
Il letto li accoglie nudi.
“Ho freddo tienimi stretta e scaldami, amore. Sai ti devo confessare che se non avessimo messo quegli annunci non mi sarei fatta scopare da nessuno ed ora sarei qui a sgrillettarmi davanti a te“
Il chiarore del mattino ed un bisogno fisiologico svegliano lui che si leva dal letto senza disturbarla. Al ritorno dal bagno lei lo accoglie con “Mi volevi abbandonare?”
“Dove trovo un’altra amante così perfetta! “ ma ormai sono svegli e parlano, si baciano, gustando ancora i loro corpi.
È lunedì e Marco scopa Alina tutti i venerdì prima di tornare a casa dove racconta a Pier Gianni come lui la scopa.
Da allora il loro rapporto matrimoniale è cambiato e Pier Gianni pensa che Alina sia una buona scopatrice. Infatti Alina gli ha dato tanto piacere e lui ha deciso di tenerla al suo servizio sessuale. Lei ora è pronta per incontrare altri maschi e avere appuntamenti ‘al buio’.

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