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Diario di una schiava

By 19 Agosto 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Caro diario
anche oggi è stata una giornata dura, terrificante, ma a tratti bella.
Anche oggi il padrone e la padroncina ci hanno torturato, umiliato, costrette a sodomizzare la nuova arrivata, legandola, bendandola, violentandola con vibratori e bastoni, ascoltando i suoi lamenti senza dire una parola, mentre loro due ridevano e sogghignavano tra di loro.
Sai caro diario, se ripenso che sono stata io la prima ad arrivare nel palazzo della padroncina, che anche io ho subito ciò che la nuova arrivata ha ricevuto oggi, e come lei anche l’altra ragazza dopo di me, un pochino mi viene da piangere, piangere perché so cosa sta passando, so cosa ha provato e cosa deve ancora provare, so tutto perché quei due mi hanno fatto di tutto; dal frustarmi sul sedere e sulla schiena fino a cicatrizzare le ferite con il fuoco senza potermi dimenare, solamente urlare per il dolore insopportabile davanti al padrone che agiva e la padroncina che rideva e impartiva ordini su come maltrattarmi.
Sai caro diario, la ragazza arrivata qualche giorno fa era vergine, proprio come me e l’altra, e proprio come noi la sua verginità l’ha persa con il padrone, sia davanti che dietro, senza sentimenti, senza preliminari amorevoli, senza delicatezza, solamente una penetrata fino in fondo , senza lubrificante se non la saliva delle lingue mie e della nostra compagna di sventura. Pensa che più  gridava per il dolore dovuto al grande membro del padrone e più quella sadica della padroncina si eccitava, incitando il suo amato compagno a fotterla con più foga, con più veemenza, senza preoccuparsi di quanto potesse essere doloroso prenderlo nell’ano senza nulla per lubrificare. Insomma caro diario, oggi ho visto ciò che ho subito, l’ho visto per la seconda volta, però la giornata di oggi è stata più impressionante, forse perché la nuova arrivata ha un viso cosi angelico, un corpo cosi delicato, o forse perché ha dovuto subire cose ben peggiori delle nostre. Purtroppo noi tre non siamo più delle ragazze, delle donne, siamo solamente degli animaletti da compagnia di due maledetti sadici. Quando i genitori della padroncina non ci sono ci portano in giro per la villa legati al guinzaglio, nude e con un vibra per ogni buco legati da nastri adesivi che li tengono ben saldi a fondo e mentre loro mangiano, fanno colazione, noi dobbiamo anche occuparci dei loro apparati,ricevendo le loro venute, bevendole come se fosse la nostra di colazione.
Sai caro diario, ne abbiamo subite veramente tante di umiliazioni, perfino vendute per una sera ad altri snob, anzi ,. regalate in cambio di favori. Legate, frustate, torturate nelle maniere più impensabili, umiliate fino in fondo alla nostra dignità , senza poter ribattere, già, purtroppo dobbiamo solo eseguire gli ordini, capire cosa vogliono e accontentarli, anche nel caso dovessimo lottare tra di noi fino allo stremo delle forze. Puoi solamente immaginare ciò che accade alla perdente, meglio non raccontarlo, potrei vomitare solo al pensiero.
Sai caro diario, avere un maledetto collare elettrico non è il massimo, quindi dobbiamo stare attenti altrimenti ne paghiamo le conseguenze. Difficilmente ci scopano, preferiscono giocare con noi, sentirci gridare e farci fare cose impensabili mentre la padroncina viene fottuta in ogni buco fino allo sfinimento. Pensa che a volte sia io che la mia compagna che quella puttana sadica eravamo le troie del padrone ed il tutto diventava una cosa a quattro dove la padroncina veniva scopata di più mentre noi dovevamo leccare il culo e le palle del padroncino. Certo anche noi riceviamo belle scopate, specie quando non c’è la signorina, però quando è presente ho paura, così tanta che mi scappa da piangere ma non posso farlo, lei se sente piangere inizia a maltrattarci per sentirci rantolare nel dolore mentre ride e ci distrugge fisicamente.
Sai caro diario, quando lei non è presente e c’è solo il padrone non è poi così male, certo ci tortura, ci fa fare brutte cose ma sempre nei limiti e poi ci scopa o tutte insieme o una alla volta e devo dire che nonostante mi chiami cagna, troia, wc , mi piace tanto quando mi fotte senza esitazioni, provando tante belle posizioni, fino a farmi venire un orgasmo. Non glielo dirò mai ma adoro come mi fa sentire cagna il padroncino e in quelle poche volte capisco la goduria di quella maledetta sadica. Certo il padrone rimane comunque un essere spregevole, infimo, bastardo, ma a volte si dimostra gentile, o meglio gentile perché ci tortura in maniera normale, ci da da mangiare cose più o meno prelibate, però rimane comunque un maledetto sadico.
Sai caro diario, so che non ci crederai mai, ma il padrone e la padrona in realtà son due ragazzi con meno di 30 anni, una maledetta snob e un giovane da grande charm, intelligenza e un fascino misterioso. La padroncina invece be, ha dei capelli neri favolosi, un corpo molto bello, magari non è abbondante di tette, ne ho di più io, però è stupenda, sembra una vera principessa, una ragazza dolce, delicata, invece è l’essere più crudele che abbia mai conosciuto.
Sai caro diario, i giorni peggiori sono quando c’è lei e non lui. Sono agghiaccianti, terrificanti, un vero e proprio incubo. Quando c’è lei non posso sedermi o inginocchiarmi per il dolore, eppure lei con una cattiveria abissale mi fa poggiare il culo su roba ghiacciata o infuocata, mi usa come bagno umano, mi fotte come una maledetta troia , divertendosi a mettermi nel culo vibratori, dildi e anche pezzi di ghiaccio. Penso che ce l’abbia con me, d’altronde sono sempre io la sua vittima preferita, infatti ogni volta ordina alla mia, e ora mie , compagne di menarmi, picchiarmi e di rompermi un dito per ogni volta che mi viene un orgasmo, dopo di che mi porta in giro per la villa costringendomi a trasportarla come se fossi una maledetta cavalla mentre lei mi frusta per farmi andare più veloce. Mi fa spompinare ogni volta tutti i suoi servienti maschi , dopo di che devo soddisfarli facendoli venire dentro di me. Finito con loro devo subirmi le venute delle cameriere e le loro assurde perversioni. Per esempio c’è una cameriera che adora pisciarmi nella bocca mentre gliela sto leccando e adora mettermi un pugno nella figa fino a farmi schizzare, facendomi vedere come godo allo specchio, quel dannato specchio. Dopo di che a pranzo , mentre ho due bei vibra che smuovono i miei buchi, devo anche fare una sega al cuoco che viene sul mio cibo  devo mangiare tutto, pulire il piatto altrimenti quel dannato collare mi farà venire uno shock. Tornata nella cantina poi devo occuparmi della mia compagna e in questi giorni anche della nuova arrivata, curando le loro ferite e facendomi usare come una sgualdrina, perché la signorina adora vedere queste cose. Finita la giornata devo prendere dei maledetti estrogeni e curare le mie ferite.
Sai caro diario, questa vita è veramente un inferno, iniziato da me, proseguito con la mia compagna fino alla nuova arrivata. Ma non è tutto.
Sai caro diario, c’è anche un ragazzo gay insieme a noi, un ragazzo normale che però funge da nostra bambola di sfogo, ovviamente quando quei due esseri lo lasciano in pace. Effettivamente non mi dispiace giocare con il suo cazzo, anche se non è come quello del padroncino, mi piace vedere le sue smorfie mentre gli sparo una sega finché non viene forzatamente, ovviamente dopo essere venuto con me prosegue la mia compagna a segarlo, facendolo dimenare come un animale intrappolato, ma non può, può solamente godere mentre me lo bacio o gli offro la mai figa da leccare . Sai caro diario, vorrei che almeno una volta il padroncino me la leccasse fino a che non vengo, adoro troppo la lingua battere sul mio clitoride e sentirla dentro il buco, però anche se non si potrà mai avverare, spero che almeno lui continui a scoparmi come desidero. Tornando a noi caro diario, tutti e quattro abbiamo partecipato ad orge private  dove noi eravamo le malcapitate, dove la serata non finiva mai, dove non eravamo persone ma animali, dove gli ordini andavano rispettati altrimenti erano liberi di castigarci. Le mie compagne e quel ragazzo mi fanno veramente pena perché so cosa provano e desidero che lascino questo posto prima di me, però è anche questa una speranza vana.
Sai caro diario, ormai sono così aperta che potrei prenderne facilmente 2 in ogni buco, però nonostante questo ogni volta provo piacere e dolore, goduria e desolazione, vorrei veramente disperarmi, piangere, ma non mi è concesso, non quando c’è la padroncina. La notte dormiamo nude, abbracciate , ci accarezziamo e molte volte giochiamo tra di noi, ma questo è solamente un pretesto per rilassarci, per non pensare a cosa succederà la mattina quando arriveranno quei due esseri.
Sai caro diario, questo è un segreto ancor più segreto di ciò che ti ho scritto fino adesso : io amo il padroncino, vorrei essere qualcosa di più per lui, però forse, devo limitarmi semplicemente ad essere il suo animaletto, infondo però spero di rimanere spesso sola con il padroncino perché amo quando mi tratta come desidero, quando mi chiama cagna e mi viene nella bocca, purtroppo mi sto innamorando di un sadico e spregevole essere , ma purtroppo va così, per quel che mi riguarda sarò per sempre la sua cagna.

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