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Fantasia No. 4

By 21 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono a casa e sto aspettando alcune amiche per una festicciola. Ci saranno Patrizia e Monica, due ex-colleghe che ho continuato a frequentare anche dopo aver cambiato lavoro. Ci saranno anche Giovanna e Laura, due care amiche che frequento da qualche anno. Dobbiamo festeggiare il compleanno di Laura ed io…sono nervosa. Ciò che mi rende nervosa e’ la presenza di Giovanna…Giovanna con cui ho fatto sesso a tre con il mio amante Marco un mese fa! Da allora non ci siamo viste: ci siamo messaggiate e ci siamo sentite e sembra che, come me, anche Giovanna voglia chiudere in un mondo a se’, separato dalla vita di tutti i giorni, questo episodio, questo incontro particolare…particolare ed estremamente piacevole…ma e’ una donna molto imprevedibile: e’ questo che mi spaventa!

Arrivano tutte insieme: si sono organizzate per venire con una sola macchina ed hanno fatto molto bene considerando le difficolta’ di parcheggio che ci sono nella mia zona. Ci accomodiamo in sala, con la ferma intenzione di farci una bella chiacchierata: e’ a questo che servono le festicciole, oltre ad avere la scusa per mangiarsi una bella torta! Non dovremmo farlo, visto che tutte abbiamo qualche problema di peso…nel mio caso i kili di troppo sono tanti, mentre per le altre si tratta solo di forme generose che confesso non mi dispiacciono, come ha avuto modo di verificare Giovanna il mese scorso.

Patrizia e Giovanna sono decisamente spigliate, specialmente Giovanna che non puo’ fare a meno di mettersi in mostra in maniera anche un po’ volgare. E’ una donna con delle belle gambe, che ama mostrare con minigonne vertiginose e valorizzare con tacchi alti, come ha fatto anche oggi. Anche Patrizia e’ vestita in maniera succinta, complice il gran caldo. Il suo vestito e’ molto scollato e lascia intravedere due seni rotondi e abbronzati. Mi accorgo che mi ci casca fin troppo spesso lo sguardo e non vorrei mai che Patrizia si accorgesse delle mie attenzioni. Non vorrei nemmeno le notasse Giovanna, che magari ne approfitta per fare qualche battuta fin troppo esplicita.

Monica e Laura sono piu’ riservate e taciturne, anche se oggi sono abbastanza vivaci, merito anche della bottiglia di Valdobbiadene che abbiamo aperto e che stiamo sorseggiando con piacere, cosi’ bello fresco in questa calda giornata di luglio. Le mie amiche non lo sanno, ma e’ un vino che Marco ama molto e io lo tengo in casa apposta per lui. In casa mia, stiamo comunque bene dal momento che ho acceso da tempo l’aria condizionata. Anche Monica e Laura indossano dei bei vestitini estivi, corti e senza maniche, che esaltano la loro abbronzatura. Mi accorgo di essere l’unica del gruppetto a non essere almeno un po’ colorita: con la mia carnagione cosi’ chiara, non riesco mai ad abbronzarmi, nemmeno d’estate.

I nostri discorsi partono proprio dalle vacanze, da quello che abbiamo gia’ fatto, a quello che progettiamo di fare, ma presto scivolano verso le rispettive situazioni sentimentali e, complice sempre il vino, si tramutano in veri e propri racconti di letto. Tutte siamo sposate o conviviamo, ma tutte da abbastanza anni da ritrovarci con partner quanto meno freddini, per non dire…reattivi come cadaveri. La piu’ amareggiata e’ proprio Laura, la festeggiata. E’ sposata solo da pochi anni e con il marito fa sesso solo una volta al mese, se va bene, e senza piu’ passione ne’ fantasia.

Ma ecco che Giovanna lancia un’idea: “Laura, perche’ non fai come Lucrezia? Lei si che ha trovato una bella soluzione a questo problema! Perche’ non glielo racconti?”, aggiunge sorridendomi con quel fare da vera troia che le viene cosi’ bene. Mi sento sprofondare: Giovanna sa bene che da anni non ho piu’ rapporti con mio marito e che ho Marco come amante…un fantastico amante che e’ anche il mio padrone, che Giovanna ha avuto il piacere di sperimentare scoprendo quanto e’ bravo a far godere una donna, soprattutto se e’ un po’ puttana come me e Giovanna! Proprio Marco mi ripete sempre che la caratteristica piu’ importante per una donna e’ essere un po’ zoccola. E aggiunge sempre che e’ per questo che gli piaccio tanto!

Forse ho bevuto anch’io troppo, ma mi ritrovo a raccontare di come ho conosciuto Marco in chat, di come abbiamo scambiato fantasie e voglie e di come abbiamo deciso di incontrarci, diventando amanti. E’ successo oramai tre anni fa: i tre anni piu’ belli della mia vita.

Forse sono io che non voglio interpretare gli sguardi delle mie amiche, ma non ci leggo nessun tipo di rimprovero né le trovo particolarmente scandalizzate’anzi forse un po’ invidiose’e se conoscessero davvero Marco avrebbero altri validissimi motivi per essere invidiose sul serio. E’ un uomo interessante, intelligente, spigliato e simpatico, ma soprattutto e’ un uomo che conosce le donne e le apprezza a tutto tondo, e soprattutto sa come soddisfarle. E poi e’ cosi’ bello: dio come adoro il suo viso e il suo corpo, per non parlare del suo cazzo! Sono quasi tentata di confessare tutto apertamente a tutte quando Giovanna, palesemente ubriaca, lancia un’idea folle: ‘Perche’ non lo chiami, Lucrezia? Sono sicura che Marco sarebbe molto contento di unirsi a noi in questo caldo pomeriggio: a casa tua si sta cosi’ belli al fresco”

Vorrei strozzarla’come fanno a venirle in mente certe idee?? Non che mi dispiacerebbe vedere Marco, anzi, ma non credo proprio che sia il caso di fargli conoscere di colpo tutto il gruppo delle mie amiche piu’ intime. E poi, se continuassero a fare i discorsi che abbiamo fatto finora, chissa’ cosa penserebbe!!

Non ho il tempo di ribattere, che Giovanna si e’ gia’ impossessata del mio cellulare e sta mandando a Marco un messaggio, facendo finta di essere me. Non so perche’ ma non riesco ad essere efficace nel mio oppormi: il pensiero di vederlo contornato da tutte le mie amiche vogliose mi sta eccitando da pazzi. ‘Non fare la scema, Giovanna!’, le dico, ma senza troppa convinzione in fondo. Appena torno in possesso del mio cellulare, scopro che Giovanna ha scritto a Marco: ‘Ciao porcellino! Sono a casa con alcune amiche e siamo tutte calde, nonostante l’aria condizionata  Perche’ non ti unisci a noi?!’.

Marco capira’ che non l’ho scritto io: non mi sarei mai rivolta a lui senza chiamarlo ‘mio signore’, ma non me la sento di scoprirmi cosi’ tanto da parlare con le mie amiche anche del tipo di rapporto di sottomissione che abbiamo. In fondo meglio cosi’: Marco capira’ che non sono io ad avergli scritto e non si presentera’ a casa mia’tutto risolto.

Ma lo strano gruppetto di donne che affolla il mio salotto, dopo i discorsi, dopo il vino, dopo le provocazioni di Giovanna, e’ decisamente sovraeccitato. E’ ancora Giovanna che rincara la dose, mi attira a se’ e dice: ‘Sapete che Lucrezia e’ bravissima a baciare?’, e cosi’ dicendo mi affonda la lingua in fondo alla gola. Va bene, lo ammetto, non mi dispiace: non sono piu’ cosi’ consapevole della presenza delle altre mentre mi lascio andare in un bacio lento e profondo con Giovanna’scendo sul collo e le bacio anche l’incavo tra i seni, facendola sospirare piano.

Giovanna e’ decisamente fuori controllo, visto che subito aggiunge: ‘E non è brava solo con le labbra che abbiamo sulla faccia” e cosi’ dicendo mi prende la testa e me la porta sul suo ventre, sollevando una gamba a scoprire un tanga bianco di pizzo.

‘Ma che diavolo..’, penso e mi tuffo sulla sua figa rosea e depilata, dimentica di tutto il resto. Mi sdraio sul divano, le altre che si sono alzate e sono ora tutte intorno a noi. Non lo pensavo, ma i loro sguardi mi stanno eccitando e non mi sento minimamente preoccupata del loro giudizio: sono decisamene fuori di me.

Giovanna e’ sdraiata sopra di me e mi sta baciando: le mie mani stringono i suoi capelli e passano vogliose sulla sua schiena, le sollevo il vestito e glielo sfilo dalla testa lasciandola solo con il completino intimo di pizzo bianco, che risalta sulla sua pelle abbronzata. Le accarezzo il collo con le unghie: Giovanna si lascia scappare in gemito.

Le tolgo il tanga e comincio ad insinuare la mia lingua in lei, entro e esco, poi con il naso e poi con le dita la penetro mentre la mia lingua continua ad accarezzarle il clitoride: si e’ messa in ginocchio su di me, il busto ora eretto, con le mani si scompiglia i capelli…il suo respiro accelera ed i suoi fianchi si muovono sempre più velocemente finche’ non e’ squassata da un bellissimo orgasmo.

Mi metto a sedere: sono stordita e non so esattamente cosa fare ora con il gruppo di amiche tutte intorno a me. Quando all’improvviso suonano alla porta. Mi alzo come un automa e vado ad aprire, senza nemmeno sincerarmi di chi sia: ed e’ Marco che mi sorride e mi bacia appena entrato.

‘Sai di troia, troia’, mi dice Marco ed io vorrei sprofondare dalla vergogna, finche’ non vedo il suo sorrido e capisco che sa tutto ed e’ ben contento di unirsi alla nostra festa. Entra in sala, per nulla imbarazzato dal trovare Giovanna che si sta rivestendo. Le sorride e le dice: ‘Mi sembrava di aver riconosciuto il tuo sapore”

Poi si rivolge a tutte le altre e dice semplicemente: ‘So che state festeggiando, signore, pensavo che vi potesse far comodo un premio: io sono Marco’, e cosi’ dicendo si accomoda a gambe larghe sul divano, mettendo in evidenza un cazzo già duro, a fatica trattenuto dai jeans. Io me ne accorgo subito e mi sento gia’ morire dalla voglia di prenderglielo in bocca. Marco lo sa bene come mi sento, sa il potere che ha istantaneamente su di me: basta la sua presenza per farmi perdere il lume della ragione. Mi guarda e mi sussurra: ‘Fai la brava, troietta”

Sempre rivolto a tutte aggiunge: ‘Ho pensato che potreste avere un indumento alla volta, se mi fate vedere come siete brave a baciare la mia troia Lucrezia: che ne pensate signore?!’ E poi, rivolto a me: ‘So che saprai farmi fare bella figura, troia’e mi raccomando le presentazioni. Prima però vai a metterti qualcosa di più consono e comodo.

Vado in camera a cambiarmi: sono indecisa, ci sono tutte le mie amiche, ma non posso sottrarmi ad un ordine di Marco e so bene cosa vuole. Mi tolgo tutto, indosso una bella camicia da notte nera, corta e scollata, autoreggenti e soprattutto collare e guinzaglio. Quando torno in sala trovo Giovanna seduta sul divano che bacia Marco. Lui sa che non sono gelosa: e’ per me solo un privilegio poter assistere e poterlo assistere mentre fa godere un’altra donna.

Marco dice: ‘So che Giovanna l’hai già baciata’intimamente e quindi mi sono già tolto le scarpe e le calze.’

Sorrido e mi avvicino a Patrizia, che sembra la più smaliziata, e probabilmente la più brilla. ‘Questa è Patrizia, mio signore’ dico a Marco e poi la bacio, le mie mani strette sui suoi seni sodi. La sento mugolare mentre la mia lingua le esplora la bocca. Continuo baciandole il mento, seguo i contorni della mascella, arrivo ai lobi e glieli mordo piano. Sento che anche Patrizia sta gustandosi i miei enormi seni con le mani. Non sono completamente in me e tutto quello a cui penso e’ che Marco sta vedendomi ubbidire prontamente ad un suo ordine’e questo mi basta.

‘Brave! Sembrate proprio due cagnette in calore’, dice. ‘Vi meritate la maglietta’, aggiunge togliendosela e restando a petto nudo. Il mio cuore perde un battito: sa bene che effetto mi fa sempre vedere il suo corpo. Sorride e dice a Patrizia: ‘Vieni qui anche tu vicino a me, che Lucrezia ha ancora da fare.’ Non hai ancora finito la frase che sento afferrarmi da dietro: e’ Laura, la festeggiata, come la presento a Marco, che comincia a baciarmi il collo. Sono proprio di fronte al divano e cosi’ vedo Marco che si sta gustando la scena con un sorriso compiaciuto mentre con uno schiaffo allontana una mano di Giovanna dalla zip dei suoi calzoni e poi le strizza un capezzolo con forza, facendola urlare. ‘Giovanna e’ sempre la piu’ troia’ penso, mentre non posso che mugolare sentendo le mani di Laura sui seni e la sua bocca calda sul collo.

‘Bravissima la festeggiata – dice Marco – decisamente ti sei meritata i calzoni! Vieni qui con noi: credo che ti piacerà anche come bacia Giovanna’ aggiunge, mentre continua il auo spogliarello e poi comincia a baciare i seni di Patrizia che si e’ nel frattempo tolta il vestito restando con una bella guepiere nera. Anche Laura si spoglia e raggiunge Patrizia, ma anziche’ baciarla sulla bocca la fa sdraiare e si dedica alla sua figa, che vedo luccicare per i suoi umori

Io mi avvicino a Monica, presentandola a Marco. E’ la più giovane e la piu’ timida del gruppo e io non so bene cosa pensi di tutta la situazione. Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro: ‘Va tutto bene piccola? Non c’è nessun obbligo: ognuno fa quello che vuole’ Ma lei sorride e mi bacia e poi mi dice: ‘Spogliami’ e io lo faccio, continuando ad accarezzarla e baciarla. Ha un bel corpo e una bellissima pelle abbronzata, con il segno lieve del costume. Si muove assecondando i miei tocchi e in breve la lascio completamente nuda. ‘Appoggiati al tavolo e allarga le gambe’, le chiedo e lei ubbidisce.

Vado in camera e torno con il vibratore. Chiedo a Patrizia di lubrificarlo succhiandolo per bene e lei certo non se lo fa ripetere. Io intanto accarezzo e lecco la figa rosa e paffuta di Monica, tirandole dolcemente i pochi peli biondi. Il movimento dei suoi fianchi mi fa capire che le mie carezze stanno avendo un bell’effetto sulla sua fighetta, che trovo bagnata quando ci infilo due dita strappandole un gemito. Tolgo le dita e infilo il vibratore, in un solo colpo, tutto in fondo: il suo gemito basso e roco mi fa capire che non aspettava altro. Muovo il vibratore mentre lei muove i fianchi: mi viene incontro, lo vuole tutto fino in fondo.

Non ci sono altri suoni nella stanza se non i sospiri di Monica ed il ronzio del vibratore che ho messo al massimo: so che ora tutti gli occhi sono puntati sul nostro spettacolino. Monica inarca la schiena ed io le penetro il buchino con il pollice proprio mentre viene strappandole un vero e proprio urlo liberatorio.

Come se ci fossimo messe d’accordo, noi tutte, a parte Monica, accasciata sul divano, ci voltiamo verso Marco in attesa del suo verdetto. Sorride, mi guarda, guarda tutte le altre e si toglie anche gli slip, restando completamente nudo, il cazzo svettante che e’ un invito al piacere piu’ puro. Poi dice compiaciuto: ‘Siete davvero tutte delle grandissime troie, ma la vincitrice non può essere che Lucrezia: vieni e succhiami il cazzo, mia adorata troia’ma non temete: ce ne sara’ per tutte.’

Prendo dei cuscini dal divano e mi accomodo tra le gambe di Marco. Mi gratifica con un sospiro ed un ‘Brava troia’ sibilato tra i denti, mentre comincio a lavorarmi il suo bel cazzo. Patrizia e Laura si stanno dedicando ad un bellissimo 69 proprio di fianco, aiutate da Giovanna che si è impadronita del vibratore ed ora sta inculando Patrizia con forza e con evidente piacere di entrambe. Monica guarda. Io mi godo questi momenti sola con Marco, il suo cazzo che mi scivola fino in fondo alla gola, la mia lingua che non smette di percorrere la cappella, le mie mani che accarezzano l’asta e le palle.

Marco mi fa sentire il suo potere tirando il guinzaglio. Mi allontana il viso dal suo cazzo e mi schiaffeggia. Lampi di puro piacere attraversano i miei occhi e so che sono una gradita vista per il mio signore, che infatti mi sorride e poi mi dice: ‘Mettimi un profilattico e succhia ancora’, e così faccio.

Marco guarda il groviglio di corpi che ha accanto e dice: ‘Magari Patrizia ora gradisce qualcosa di caldo nel culetto.’ Giovanna si interrompe e sfila il vibratore, mentre Patrizia di avvicina, sale sul divano e si impala sul cazzo di Marco, direttamente nel culo, con un gemito di piacere. Vado in bagno a ripulire il vibratore e quando torno trovo Laura che sta leccando la figa di Patrizia ancora impalata sul cazzo di Marco, mentre Monica si sta dedicando al culetto di Giovanna che si e’ in ginocchio sul divano, appoggiata allo schienale.

Mi avvicino e bacio Marco, che ricambia con la solita foga senza smettere di trapanare il culo di Patrizia, Poi infilo il vibratore nella figa di Patrizia, che lo accoglie con un sospiro di soddisfazione da vera troia. Bacio Laura, che ha la bocca che sa di Patrizia, le sorrido e le dico: ‘Siamo proprio troie eh?!’ e proprio in quel momento sentiamo Patrizia venire con un urlo, seguita da Giovanna che viene nella bocca di Monica.

Dico a Laura di appoggiarsi anche lei al tavolo e Monica viene a darmi il cambio, leccandole figa e culo, mentre io mi avvicino a Marco e gli cambio il profilattico, approfittando per succhiarlo ancora un po’. Marco si alza e si avvicina al tavolo e si mette a scopare Laura con foga, mentre io volto Monica nella stessa posizione di Laura e ricomincio a leccarla. Marco se ne accorge ed esce da Laura per scopare anche Monica.

Mi metto proprio nel mezzo con la bocca aperta e Marco mi lascia ripulire il suo cazzo quando da Monica torna a Laura e viceversa. Patrizia mi passa il vibratore ed io comincio a lavorarmi la figa di Laura mentre Marco cavalca Monica in maniera selvaggia fino a farla godere. E’ ora il turno di Patrizia di ripulire il cazzo di Marco mentre Giovanna raccoglie tutto l’orgasmo di Monica con la bocca, facendola inaspettatamente venire di nuovo quando le succhia il clitoride.

Tolgo il vibratore e lascio che Marco si goda anche la figa di Laura, finche’ anche lei non urla il suo orgasmo unendosi a quello di tutte le altre amiche che hanno goduto questo pomeriggio nel mio salotto. Sono tutte scompostamente sdraiate sul divano quando Marco mi prende e mi porta in camera.

Si sdraia sul letto e mi dice: ‘Ed ora fammi godere con quella tua fantastica bocca da troia e ingoia ogni goccia della mia sborra che ti piace tanto’. Lecco, succhio, bacio e accarezzo il cazzo di Marco. Sento la sua mano sulla mia testa: la tiene ben premuta sul suo cazzo e io cerco di ingoiarlo tutto. Quando mi lascia, lo faccio scivolare fuori e comincio un va e vieni nella mia bocca come so che gli piace. Continuo con movimenti lenti e tranquilli ma frementi di tutta la mia voglia fino a farlo esplodere nella mia bocca, ingoiando ogni goccia del suo dolcissimo sperma’ed è così che godo anch’io.

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