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Finalmente ancora sotto ai tuoi piedi

By 14 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono passate settimane dall’ultima volta che ci siamo visti seriamente. &egrave stato un periodo un po’ travagliato in effetti, tra impegni e discussioni, ma finalmente ora le cose vanno bene. Appena possibile decidiamo quindi di vederci per dare sfogo ad un po’ di passione repressa per via dell’astinenza. “Amore so che morirai dalla voglia di avere i miei piedini dopo tutto questo tempo, quindi, per evitare che tu ci pensa tutto il tempo mentre lo facciamo, domani inizierò a darti piacere con questi, modo tale che poi tu possa pensare bene anche a me” mi avevi detto il giorno prima di venire da me. Inizialmente le mie intenzioni erano altre visto che appunto non ci vedevamo da un po’ di tempo, ma la tua proposta mi attira troppo per rimandarla e decido di rinviare il resto a dopo. Siamo verso la fine dell’estate ormai, ma ancora fa molto caldo, e per fare le cose fatte bene decidi di venire da me a piedi, per scaldarti come si deve. Non vedevo l’ora di vederti e finalmente ne ho l’occasione. Ti presenti da me di primo pomeriggio con un vestitino estivo grazioso ed ai piedi le Vans azzurre che metti spesso in queste calde giornate. Vedendoti entrare in casa sento subito la voglia salire e ti vengo incontro abbracciandoti con foga e baciandoti con tanta passione. “Amore se vuoi giocare a questo gioco giochiamo bene. Da adesso fai esattamente ciò che ti dico di fare io, intesi? Non prenderti più la libertà di baciarmi o fare altro se non te lo dico io. Ora inginocchiati davanti a me” mi dici afferrandomi per un orecchio e tirandomi verso il basso. “Sto morendo dal caldo sai? Sento i miei bei piedini in fiamme dentro a queste scarpette; fortunatamente tra poco te ne prenderai cura tu, venerandomeli prima col naso, per poi rinfrescarmeli e pulirmeli con la lingua” continui, portando un piede in avanti ordinandomi di baciartelo. Con devozione e molta eccitazione abbasso la testa fino alla tua scarpa e la bacio quindi più volte finché non tiri indietro il piede porgendomi l’altro, al quale riservo il medesimo trattamento. Ritrai anche il secondo piede, ed afferrandomi per i capelli mi porti a gattoni in salotto, dove mi fai sdraiare con la pancia verso l’alto in mezzo alla stanza. Vai a prendere una sedia e la metti sopra il mio busto, facendomi stare disteso tra le sue gambe; lo schienale &egrave rivolto verso i miei piedi e la seduta verso la mia faccia. Scompari ancora un attimo per andare a prendere lo scotch, poi lo utilizzi per legarmi i polsi alle due gambe anteriori della sedia e le caviglie tra di loro, immobilizzandomi quasi completamente. Ti siedi quindi sul trono che ti sei appena creata sopra di me, mi fissi un poco e sorridendomi mi posi una scarpa sulla faccia, ordinandomi di baciartela. La cosa non mi fa impazzire, poiché la suola non &egrave propriamente la parte più pulita di una calzatura essendo sempre a contatto col terreno, ma eccitato dalla sottomissione e speranzoso che tu non mi chieda anche di tirare fuori la lingua, appoggio le labbra sulla gomma della tua calzatura socchiudendole appena in segno di devozione. Fortunatamente questo ti basta e mi levi il piede dal viso facendomi però baciare allo stesso modo anche l’altro. Per concludere la preparazione, strappi poi un ultimo pezzo di scotch che usi per tapparmi la bocca, dicendomi “Ecco, ora sei pronto; così sono certa che puoi usare solo il naso per respirare e che sentirai bene tutto l’odore dei miei piedini affaticati”. Non hai minimamente pensato a svestirmi, ma tanto avendo le mani legate non potrei comunque usarle per masturbarmi; resto quindi in balia delle tue azioni, pensando solamente a godermi il tuo regalo. “Bravo amore, oggi sei proprio un bravo schiavetto” mi dici sorridendo mentre ti chini per slacciarti la scarpa destra. Quando la levi resto sorpreso nel vedersi levare in alto il tuo piede nudo, non velato da alcuna calza. “Ho preferito evitare di mettere i calzini oggi amore, così il mio piedino sarà sicuramente più sudato ed odoroso. Però prima di averlo… ” lasci in sospeso la frase per un attimo ed afferrandomi la nuca da dietro, “… Devi annusare bene questa!” concludi premendomi sul naso la scarpa che ti eri appena tolta, tirandomi per i capelli con l’altra mano verso di questa. Inspiro affannosamente tutto il tuo divino aroma, mentre ti diverti a premermi con sempre più forza la calzatura sul naso. Già dopo soli due minuti la testa mi gira ed il membro nei pantaloni inizia a gonfiarsi notevolmente. Mi levi poi la prima scarpa dal viso, ormai quasi priva di odore, e senza mollarmi i capelli un attimo, ti levi anche l’altra riservandomi lo stesso trattamento di poco prima. Questa tua aggressività di oggi mi fa impazzire e mi invoglia a non fermarmi e ad assecondare ogni tuo desiderio; continuo quindi ad annusare l’interno della tua Vans consumata con foga, aspettando con ansia di ricevere il meglio. Finalmente, dopo avermi fatto eccitare a sufficienza, ne hai abbastanza di questi preliminari: appoggi a terra la scarpa e lasci anche andare la mia testa, pronta a continuare. Faccio appena in tempo a fare tre respiri profondi che tu decidi che la mia tregua &egrave finita: sollevi il piede destro facendomelo ammirare in tutto il suo splendore un attimo, e subito dopo, dicendo solamente “Annusa”, me lo piazzi sopra il naso, afferrandomelo tra le dita per farmi odorare meglio il punto dove l’aroma si concentra maggiormente. Un odore davvero forte, caldo ed acre mi invade le narici inebriandomi i sensi ed obbligandomi come un automa ad annusare forte quella tua estremità, per me oggetto di tanta devozione. Il membro spinge sotto ai pantaloni ed agli slip; inizia a farmi male. La testa invece mi gira come se fossi sotto l’effetto di ecstasy. Poco dopo al primo piede aggiungi anche il secondo, me li strofini sul viso lasciandomi il loro sudore addosso, e me li fai continuare ad adorare senza un attimo di tregua. Non hai pietà oggi, e questo mi fa solamente un enorme piacere. Dopo mezzora passata a farmi usare solamente il naso nelle tue scarpe e sui tuoi piedi, reputi che sia sufficiente e poggiando le tue estremità di lato al mio viso, mi levi lo scotch dalla bocca. “Non credere che sia finita tesoro, ho ancora qualche sorpresina per te oggi” mi dici con un sorriso malizioso, dopodiché ti chini sopra di me avvicinandoti alle mie labbra e premendomi sulle guance mi fai aprire la bocca, sputandoci poi dentro con decisione della saliva che tenevi già da un po’. Ti alzi in piedi e “Torno subito” mi dici sorridendo, allontanandoti dal salotto per un po’; torni poco dopo con due asciugamani, ed anche se momentaneamente non ne capisco il motivo la cosa mi incuriosisce. “Oggi mi sento proprio trasgressiva amore, ho voglia di dominarti completamente quindi preparati” mi dici mettendomi sotto la testa uno dei due asciugamani in modo da ricoprire in parte anche il pavimento circostante. “So che ora vorresti leccarmi i piedi, dopo esserti consumato così tanto il naso su di loro, ma per questo devi aspettare ancora un po’; ora mi scappa la pipì ed ho deciso di accontentare nuovamente le tue perversioni facendotela sul viso. Probabilmente si bagnerà anche la maglietta, ma spero non sia un problema per te. Comunque, anche se lo fosse, non starei di sicuro a slegarti per levartela, quindi fatti andare bene la cosa” mi dici maliziosa mentre fai scivolare in terra il vestito. Togli quindi le mutandine inumidite dai tuoi umori, e prima di lasciarle giù le passi sul mio viso bagnandomelo, eccitandomi ancora di più. Finalmente ti accovacci sulla mia faccia, e fissandomi negli occhi mi posizioni l’ano sopra la bocca dicendomi “Sai che faccio sempre fatica a lasciare andare lo sfintere quando devo urinarti sul viso; prova ad infilarmi la lingua nel sedere che magari mi rilasso più facilmente. Lecca con decisione fino a quando non ti fermo io, mi raccomando”. Come da te ordinato tiro fuori la lingua ed inizio a passartela prima all’esterno del tuo sedere, lubrificando bene la tua stretta rosellina, poi comincio a spingere dentro fino a dove la mia lingua arriva, facendotela roteare nell’ultimo tratto del tuo canale anale. Il vedermi sotto di te impegnato in una cosa tanto intima, felice di essere lì a farlo, ti fa prendere la sicurezza per rilassare lo sfintere uretrale ed farmi pipì sulla faccia. Ti alzi leggermente restandomi accovacciata sopra il viso, mi afferri la testa per i capelli con entrambe le mani per non sbilanciarti, e prendendo bene la mira mi dici “Sei pronto? Spalanca per bene la bocca amore. Non mi interessa se la ingoi o no, ma voglio vedere entrare la mia urina anche tra le tue labbra. Decidi tu cosa farne del nettare che ti sto donando”. Finalmente, dopo cinque minuti buoni di preparazione, ti lasci andare facendo scrosciare il tuo succo sul mio viso. La mia bocca spalancata sotto di te accoglie eccitata il liquido giallastro che mi stai donando, ma non essendo il sapore dei migliori l’idea di berla non mi entusiasma troppo, tanto vero che ne lascio uscire la maggior parte limitandomi ad ingoiare un paio di piccoli sorsi. Credo che se adesso fossi riuscito anche solo a sfiorarmi il membro, sarei potuto venire all’istante per via dell’eccitazione accumulata, ma questo non mi &egrave possibile avendo ancora le mani legate alla sedia. Finito di liberarti, con il secondo asciugamano che avevi preso ti pulisci la vagina prima di tornare a sedere sulla sedia. Mi osservi un attimo soddisfatta, e per finire l’opera di oggi mi passi quindi i piedi bagnati di pipì e sudore sul viso, ordinandomi di leccarteli. Non aspettavo altro da un po’, ed senza fare complimenti inizio a succhiarti con perizia le dita, una ad una, pulendo poi anche gli spazi tra queste, le piante ed i talloni. Come me, anche tu sei eccitatissima ora, e senza dar tregua al mio viso inizi a masturbarti con decisione, infilandoti dentro e fuori due dita nella vagina. In pochi minuti arrivi al limite ma prima di venire ti siedi letteralmente sulla mia faccia, strofinandoti su di essa ed ordinandomi di leccarti il sesso umido. Dopo pochissimo tempo, con un forte gemito liberatorio, mi vieni sul viso bagnandomelo ulteriormente con i tuoi umori. Sei finalmente soddisfatta, ma sai che io ancora devo venire per essere completamente felice; ti alzi quindi dalla mia faccia e con l’asciugamano che avevi già usato prima, ti ripulisci i piedi e la vagina. Sei un po’ stanca ora, anche se decisamente appagata, e pensi sia il momento di terminare questo gioco: mi liberi le mani, slegandomele dalla sedia, e mi cali poi i pantaloni e le mutande fino alle caviglie, permettendomi finalmente di masturbarmi. Tornata a sedere sul tuo trono con un piede mi pinzi il naso, facendomi annusare l’odore misto di sudore ed urina, e con decisione mi infili l’altro in bocca, facendomelo succhiare e leccare. Non passano due minuti dal momento in cui mi hai slegato le mani che già mi sto liberando, riversando il mio seme dove mi &egrave possibile, senza smettere fino alla fine di godermi i tuoi piedi.
Esausti ed appagati rimaniamo in questa situazione per un po’ di tempo, prima di darci una ripulita e di dare una sistemata alla zona circostante, felici di ciò che abbiamo appena passato assieme. Mi hai fatto davvero contento stavolta, e sicuramente alla prossima occasione, saprò utilizzare al meglio le circostanze per soddisfare completamente i tuoi desideri.

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