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Forica 1 – 4 La notte con Bianca

By 3 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ci trasferimmo in camera da letto e ci denudammo facendoci complimenti per il fisico e per le rotondità che ci appartenevano.

Le donne mi toccavano e carezzavano le parti del corpo dandomi dei baci leggeri e passando le dita che mi facevano venire i brividi. Altrettanto facevano vicendevolmente con i loro corpi.

La luce era accesa e loro non avevano remore di sorta a farsi vedere e toccare anche da me.

Bianca in particolare sfiorava i capezzoli di Forica per farli diventare turgidi. Forica preferiva baciarmi e Bianca, posta alle sue spalle, le massaggiava il seno allungando i capezzoli e titillandoli con le unghie. Forica non poteva ,a questo punto, non ansimare ed allungare la lingua nella mia bocca. Poi si voltò ed iniziò a baciare Bianca profondamente in bocca.

Il rumore delle loro lingue mi eccitava molto ed il cazzo era già da tempo svettante e duro.

Le donne lo ignoravano con gli occhi ma lo cercavano con le mani come a dire ‘per te c’è un trattamento speciale’.

Forica propose di lavarci e profumarci.

In bagno la doccia ci ospitò tutti e tre a turno ed io fui il primo.

Nel frattempo le donne discutevano sulle loro cosce e sulle loro fighe parlando di cellulite, peli, depilazioni, grandezza del clitoride, seno e capezzoli, bocca e labbra scambiandosi pareri sulla grandezza il gonfiore e sulla sensibilità durante l’atto sessuale. Poi, da sotto l’acqua, vidi Forica sollevarsi dallo sgabello dov’era seduta e mostrare a Bianca il culo aprendo le natiche con le proprie mani.

Voleva far vedere a Bianca delle parti intorno al buchetto intimo che rimanevano sporgenti. Bianca le guardò, le carezzò e si avvicinò per baciarle. Forica sorrise, voltandosi all’indietro, e sospirando in segno di ringraziamento verso l’amica.

Io uscii dalla doccia bagnato e mentre Forica andava sotto l’acqua, Bianca mi asciugò delicatamente soffermandosi sul pene.

– E’ bellissimo. Vederlo depilato mi piace molto di più. Sa di misterioso, di profondo. Mi eccita. Mi sembra di non averne mai visto. Mi sembra di essere tornata ragazzina alla prima scoperta del sesso. Dicendo questo con estrema lentezza denudò il glande e lo accarezzo con dolcezza e lentezza infinità con i polpastrelli.

– Non mi ero mai soffermata a guardare un pene e pensare che con mio marito scopo regolarmente. – Lui non ha un pene come il tuo. Il suo è diverso.

– Vedi, lui non mi sembra che abbia le vene come le hai tu, però è vero che è ricoperto di peli. Forse non lo l’ho mai conosciuto, mi sono sempre fatta scopare, l’ho sempre preso senza badare a che cosa mi penetrava.

La sua mano sinistra mi accarezzava la gamba destra con la stessa delicatezza.

Dalla doccia Forica osservava la scena.

– ehi! Non vorrai fartelo prima di andare sul letto?

-… e se fosse? Hai qualcosa in contrario? Tanto ormai è di tutte e due!. Rispose Bianca.

– Pensavo che Angelo fosse il mio maschio e non il tuo. Rispose Forica

– Te lo lascio! Non te lo consumo. Preferisco consumare te!

Nel frattempo il profumo di sesso saliva dalla figa di Bianca e mi faceva stare bene, mi drogava.

Fu il turno di Bianca sotto la doccia.

Accolsi Forica porgendole l’accappatoio ed asciugandola. Ci baciammo nel contempo.

Bianca fu rapidissima e finì la doccia dopo pochi minuti.

La accogliemmo con un altro accappatoio e la avvolgemmo fra noi baciandola e carezzandola.

 

Mi chiesi da dove veniva la fortuna di avere una donna come Forica ed in questo momento anche un’altra come Bianca. Non trovai una risposta.

 

Ci profumammo a vicenda scegliendo il profumo uno per l’altri. Quanto ne consumammo non so. La casa era invasa da profumi molto belli e gradevoli che invitavano a fare l’amore ed all’accoppiamento.

Ritornammo tutti e tre in camera da letto. Bianca sollevò le braccia per raccogliere i capelli con un bracciale di stoffa. Le tette si spinsero in fuori ed erano uno spettacolo grandioso. Il sedere era messo ben in evidenza perché lei era inarcata. Allora chiesi a Bianca di inchinarsi per farmi vedere il suo buchetto posteriore.

– oh si! Volentieri. Qui lo posso vedere anche io. Sai che non l’ho mai visto bene?

Si inchino ed allargò le gambe. Il suo buchino del culo apparve. Era roseo, regolare e data la posizione si vedeva molto bene la figa. Le grandi labbra erano ben gonfie.

Lei si ammirava allo specchio e si passò un dito come ad indicarmelo.

Io passai l’indice sulla pelle un po’ aggrinzita del buco e poi sulle grandi labbra.

– Ehi tu! Non le dai tempo? Ti piace più lei o me? Disse Forica in un gesto di finta gelosia.

Lasciai Bianca e mi gettai con un salto su Forica distesa sul letto.

Mi misi sopra di lei poggiandole il cazzo sulle tette. Allungò il collo per baciarlo e poi le sue mani mi costrinsero ad avvicinarmi alla sua bocca.

Bianca si mise dietro di me e diede inizio a delle carezze molto sensuali passando rapidamente dai glutei alla spalle e poi nuovamente giù fino ai piedi passando per le gambe, risalendo sulle gambe di Forica e carezzando la sua figa ed anche le mie natiche.

Man mano che le carezze aumentavano faceva si che le unghie affondassero sempre più nella pelle. Io e Forica godevamo moltissimo.

Strizzavo le tette e mi soffermavo sui capezzoli di Forica. Bianca solleticava i miei capezzoli che diventavano sempre più duri. Presi i capezzoli di Forica tra le labbra e li succhiai titillandoli dentro la bocca con la lingua.

Lei ormai mugolava, si agitava, ansimava.

Bianca le sfiorava la figa eccitandola sempre di più e le massaggiava il clito.

Avvicinandosi all’orecchio di Forica le disse “ vuoi essere chiavata?”

Forica aprì gli occhi in gesto acconsenziente.

La sua figa era aperta ed il clito ben duro. Ormai era in di nuovo in calore.

Io mi misi sopra di lei che aprì le gambe e Bianca guidò lentamente il mio cazzo nella figa dell’amica dopo averle baciato il clitoride.

Bianca si sollevò per baciarmi infilandomi la lingua in bocca assaporando la mia saliva poi rapidamente si pose dietro Forica facendole da spalliera.

Da quella posizione osservava me che stantuffavo dentro Forica, toccava e le carezzava il seno e contemporaneamente si baciavano.

La luce accesa non nascondeva niente dei nostri movimenti e lo specchio sulla parete mostrava anche i lati che non potevamo vedere direttamente.

L’accoppiamento era fantastico. I liquidi che uscivano avevano un profumo unico che si miscelava con quelli che ci eravamo messi sulla pelle.

Le due donne si tenevano per mano quasi a trasmettersi le sensazioni che provavano. Ogni tanto Forica allungava la mano destra sul clito per toccarselo e sentire il suo stato di eccitazione. Allungava le dita anche intorno al mio cazzo per prendere dei liquidi che portava alla bocca dell’amica che succhiava avidamente.

Forica si agitava, ansimava, mugolava, mi incitava che entrassi più in fondo.

– Bianca stai guardando? Angelo mi sta sfondando, mi sta aprendo, questo cazzo mi piace tanto, non so resistere. Ho il grilletto gonfio e sto sbrodando tanto. Oggi ho goduto tante volte e voglio godere ancora tanto stanotte.

– Angelo continua, non ti fermare, sto per venire.

– Che bello essere chiavata! Baciami Bianca frugami la bocca con la lingua!

A quel punto le scaricai il mio sperma nella figa e ancora per un po’ continuai ad agitarmi in lei che era prossima all’orgasmo ma che non si concretizzò.

Forica allungò la mano per raccogliere dei succhi e si portò le dita alla bocca.

Bianca si portò rapidamente davanti alla figa di Forica ed iniziò a leccarla succhiando il mio sperma ed i liquidi dell’amica. Trattenne il tutto in bocca e poi andò a baciare Forica scambiandosi per un po’ ciò che Bianca aveva raccolto.

Forica nel frattempo aveva continuato a toccarsi il clito.

Per alleviare la sofferenza di un mancato orgasmo Bianca si mise carponi davanti alla figa di Forica ed iniziò a leccarle la figa.

Io mi stavo riprendendo dall’orgasmo e l’effetto dell’adrenalina stava via via diminuendo.

La luce delle lampadine non mi davano fastidio così come alle due donne.

Infatti Proposi di accendere l’abatjour ma Forica per prima

– no! Voglio essere vista da voi due. Tu Bianca che dici?

– Si. Ti voglio vedere anche io.

Erano bellissime. Le gambe di Forica sollevate sopra le spalle di Bianca. Le braccia di Forica distese ed una mano che aveva incontrato la mia mi diceva che era felice di quel che stava subendo.

Non c’erano remore di falsa moralità e tantomeno di pudore per qualcosa che non viene mai detto pubblicamente ma che poi nel privato si sogna o si fa.

Ecco! Lei era felice perché trovava naturale sfogare i suoi piaceri e partecipare ad altri la sua gioia di essere femmina che non ha vergogna di mostrarsi accoppiata ed inoltre amare un’altra femmina.

Sfoggiare la totale femminilità per lei e per Bianca non è mai stata una difficoltà. Le difficoltà, dicevano a cena, l’hanno trovata nelle persone che negano il sesso e poi nell’intimità si vergognano di parlarne e farlo liberamente. Ecco che quindi si vedono film porno di nascosto, le donne e gli uomini hanno amanti, si masturbano di nascosto, nascono idee strane ed anche i comportamenti che in taluni casi arrivano a causare danni permanenti.

 

Bianca continuava a leccare dolcemente la figa di Forica che le chiedeva di continuare con quel gioco che la stava facendo sciogliere. Le aveva fatto ingrossare il clitoride che prepotentemente era venuto fuori e si era indurito. Le leccate all’interno della figa producevano molti succhi che erano bevuti. Io toccavo le mammelle di Forica e strizzavo i suoi capezzoli. I gemiti, l’ansimare, i movimenti continuarono per molto tempo.

– Ti piace che ti lecchi la figa? Disse Bianca

– Si mi piace. Continua. Mi stai facendo impazzire con la tua lingua. Passala anche nell’inguine e nel perineo. Uh! Che bello. Mi sto sciogliendo. Dai fai entrare la lingua. Siiiihhh! Angelo baciami, sei il mio amore. Mi piace farmi vedere da te con un’altra donna che mi fa godere. Ti piaccio? Stai godendo anche tu con gli occhi? Ti stai riempiendo di me?

 

Risposi affermativamente. Lasciai la sua mano e mi misi dietro Bianca. Il mio cazzo era tornato in erezione per lo spettacolo che vedevo, le parole di Forica e per la visione di Bianca che aveva la testa intrufolata tra le cosce del mio amore.

Dopo essere venuto per tante volte in un giorno era già una grande performance avere il cazzo dritto ormai a tarda notte.

Mi avvicinai alle natiche di Bianca: Lei sentendo il glande spinse in fuori il suo bel sedere e le infilai dolcemente il cazzo nella figa.

Un gemito indicò il gradimento. Forica chiese: ‘è entrato?’

Bianca: ‘ Si. È dentro di me ed ora capisco perché questo maschio ti piace tanto. Poi depilato com’è lo sento meglio. Mi sta facendo godere come non mai. Ti voglio sempre. Continua.

E riprese a leccare mentre la stantuffavo.

Forica si dimenava e guardava me che godevo la figa dell’amica.

– Bianca hai una figa meravigliosa. Mi piaci moltissimo. Sento il tuo utero. Ti sono tutto dentro.

Vidi in quel momento Forica inarcarsi,sollevare il bacino e gridare il suo piacere. Era venuta aprendo le braccia in segno di resa. Le sue gambe già aperte si aprirono al massimo e dalla figa sgorgò una fontana di liquido che Bianca raccolse con la lingua e labbra andando a scambiare il tutto con l’amica che ancora ansimava.

Io rimasi con il cazzo a mezz’aria senza voglia di venire ma solo di stare dentro una figa. Ciò mi dava piacere ed una sensazione particolare di tepore che solo una figa può dare.

 

Bianca non aveva ancora goduto.

Si riavvicinò a me nella stessa posizione precedente e volle che la montassi. Chiese a Forica di guardarla durante la monta pregandola di tenere la mano pronta affinché il mio cazzo non uscisse dalla figa ma continuasse nel movimento fino all’orgasmo.

– Angelo fammi venire, non resisto più. Sarò una troia ma stasera devo godere così come loro. voglio urlare il piacere di essere montata come una vera femmina.

 

Ho continuato a montarla fintanto che, chiedendo che il trattamento continuasse, mugolando, ansimando, urlando, non venne con movimento di affondo profondo nella sua vagina.

Resto immobile nella posizione carponi con la testa appoggiata la lenzuolo.

La quantità di liquido che ne derivò fu enorme. Forica si precipitò ad assaggiare ed io insieme a lei. Ci scambiammo baci profondi mischiando la saliva agli umori di Bianca che ripresasi dopo qualche decina di secondi dall’orgasmo chiese di poter essere invitata al banchetto.

– in fin dei conti è roba mia!

– Con Forica ci avvicinammo e le lingue scambiarono il contenuto proveniente dalla figa.

 

………  e il culo dove lo lasciamo? Disse Bianca.

– cosa vuoi dire? Chiese Forica

– Non vorrai lasciare chiuso questo bocciolo di rosa!    Controbatté Bianca.

– Per ora non voglio darlo a nessuno. Ora voglio un po’ di coccole da Angelo ed un po’ da te. Chiese Forica.

 

Spegnemmo la luce e sollevammo la serranda della camera. Nel chiarore proveniente dall’illuminazione stradale chiacchierammo e scoprimmo che lo specchio l’avevamo osservato tutti e tre e che le immagini di noi amanti ci erano piaciute e non poco.

Nessuno di noi aveva mai fatto alla luce a tantomeno allo specchio.

Ci ponemmo anche la domanda se fossimo più bravi degli attori porno. Chissà se loro godono come noi?

– certo è che se la godono e sono pure pagati! – disse Forica.- Mentre noi non siamo pagati ma è certo che ci piacciamo, ci amiamo e godiamo senza limiti.

 

Una leggera sonnolenza ci prese e lentamente prima Forica, che aveva contato più di 10 orgasmi in quel giorno, si addormentò. Poi io e Bianca ci scambiammo un profondo bacio toccandoci come se fosse l’ultima volta per ricordarci di noi in tempi futuri. Alla fine anche noi crollammo esausti.

 

 

– Buongiorno! Disse Forica aprendo gli occhi

– Sapete che ore sono? Sono un quarto alle nove. Facciamo colazione?

– No, io no. Alle 9.30 devo aprire il negozio. Disse Bianca

Si levò dal letto per andare in bagno per lavarsi e truccarsi. La aiutai a vestirsi e mi piacque molto quando la vidi inguainare le gambe con le calze agganciandole al reggicalze.

Sopra indossò un perizoma nero fatto con due fettuccine di tessuto che tenevano un piccolo triangolo di trasparente di garza, anch’essa nera, da cui si intravvedevano le grandi labbra ed anche la piccola striscia di pelo corto sul monte di Venere.

– perché non usi le autoreggenti? Dissi

– perché dovrei lasciare le clienti per andare a sistemarmi. Mi rispose.

– passerai in negozio oggi?

– Non so. Risposi

Forica era in cucina e non sentì la discussione.

Bianca saluto con un profondo bacio Forica che aveva bevuto qualche secondo prima e nell’uscire disse che sarebbe tornata la sera per continuare il ‘discorso’ della notte appena passata.

Io e Forica dopo esserci coccolati a vicenda andammo in Istituto per fare il nostro dovere in una giornata di lavoro.

 

 

 

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