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Francesca: 285 – Con la sorella ed il cognato (parte 4)

By 11 Maggio 2020Maggio 16th, 2020No Comments

Marisa le accarezza e strizza le giovani mammelle con desiderio facendole provare emozioni e sensazioni nuove di piacere non solo nella dolcezza, ma anche nella brutalità e finalmente Francesca ha abbattuto le sue barriere psicologiche nei confronti di Marisa sua sorella.

La guarda negli occhi con il cazzo del padre di suo figlio nella figa. Gli occhi di Marisa  tradiscono il desiderio di erotismo a cui lei non può più fuggire.

Marisa è affascinata dalle movenze di Francesca; ora anche lei vede la sorella non più come una consanguinea ma come una qualsiasi splendida ragazza con cui volontariamente fanno sesso a tre

Francesca si volta come se ciò che fa Marisa non le interessasse e baciando Antonio continuò a muoversi sotto di lui ancheggiando il sedere sul lenzuolo e allo stesso tempo spingendo in avanti il bacino per poi tornare indietro e avanti ancora per prenderlo di più a fondo per aiutarlo nella chiavata non restando ferma e passiva. Con il suo dimenarsi porta il ventre contro quello di Antonio auto penetrandosi e aprendosi ancora di più.

Quella battaglia amorosa sta avvenendo nel letto matrimoniale dei genitori delle due sorelle.

L’accoppiamento sta avvenendo felicemente con Antonio e Francesca davanti a Marisa con quest’ultima che bacia il suo uomo unito sessualmente alla sorella di lei che scambia baci in bocca con gli altri due.

L’unione fra i due cognati è profonda ed i movimenti lenti. Il piacere di lui è ricambiato da lei che divaricando di più le cosce gli mette le braccia intorno al collo partecipando e lasciandosi chiavare.

I colpi e le spinte di Antonio diventano profondi, mentre le mani di Marisa corrono sul suo corpo dalle mammelle a stringerle con forza alle natiche dure, rotonde e compatte, come se volesse farle scoppiare.

Marisa ha accettato psicologicamente quell’unione sotto i suoi occhi ed anche tra le sue grandi labbra e fino in fondo nella sua fighetta. Prende a sgrillettarsi godendo con passione. Lei abbandona la passività ed i timori iniziali sono scomparsi iniziando a gioire e fremere nel vedere Francesca posseduta dal suo maschio.

Marisa è davvero brava nello sgrillettarsi. Dall’espressione del suo viso si capisce con quale intensità partecipa. Ha la pelle pallida, calda e fremente, madida di sudore. Le sue dita entrano ed escono dalle sue labbra vaginali mentre gli occhi ogni tanto si perdono, smarriti e godenti mentre quelli di Francesca la fissavano incredula che la sorella tanto morigerata ed apparentemente bigotta fosse arrivata al punto di provare piacere e di desiderare che Antonio chiavasse un’altra in sua presenza.

Un gemito sfugge dalla bocca di Marisa mentre lentamente e profondamente si sditalina e tortura il suo clitoride ed il viso è visibilmente contratto e teso, in preda al piacere.

Guardando la sorella, unita al suo uomo che continua a chiavarla lentamente, le viene da baciarla in bocca con la lingua.

Antonio silenzioso ed eccitato a modo suo le osserva.

Mentre la sua donna si dà piacere gemendo, lui ha il modo di accarezzarla sulla schiena e sul collo.

Erano concitati, abbracciati e godenti a baciarsi sulla bocca incuranti di Antonio.

La passività e il consentire ad Antonio di continuare a chiavare Francesca la fanno sentire rassegnata ad accettare il piacere che prova il suo godere nel farsi un ditalino. Lei non avrebbe voluto godere con loro lì davanti, ma le piace irresistibilmente.

Le dita sfregano freneticamente sul clitoride per poi infilarsi nella figa e provare sensazioni meravigliose. Con gli occhi chiusi cerca di assaporare l’odore di figa che proveniva da sotto e che hanno le dita portate alle labbra.

Il caldo sta iniziando ad essere insostenibile e Marisa beve un bicchiere d’acqua lasciandone cadere alcune gocce sulle sue tette. Il quel momento le sue dita riescono a farle raggiungere il limite massimo del piacere.

Sentivo quel inconfondibile sensazione che si prova quando il piacere esplode, chiude le gambe, che fino a quel istante ha tenuto semi aperte per potermi muovere il più liberamente possibile e la sua mano rimase lì a raccogliere tutto il piacere che ha tenuto imprigionato fino a pochi attimi prima.

Marisa è allo stremo.

si infila due dita dentro e le spingo forte. La schiena si inarca, butta indietro la testa, la bocca è spalancata e gli occhi chiusi ad immaginare.

Le dita sono bagnatissime e vanno dentro e fuori, dentro e fuori, sempre più veloci e le sensazioni sempre più intense, stanno facendo il loro dovere.

Le dita sempre più a fondo come il cazzo di Antonio dentro Francesca.

Marisa si sete porca e puttana. Ha le cosce spalancate e la sua voglia arriva alle narici. Lo sciacquio delle dita accompagna i suoi gemiti che sono dedicati a sé stessa.

Come sempre l’orgasmo arriva inaspettato ed anche molto desiderato, la scuote, la fa tremare e Marisa urla di piacere. Gode, zampilla il suo succo macchiando le lenzuola ed anche imbrattandosi.

Il caldo è sempre più insostenibile ed il suo respiro è affannato, le sue guance sono completamente in fiamme.

Quando riapre gli occhi con soddisfazioni mi accorge che gli altri due sono ancora lì, immobili, a fissarla.

Francesca si è fatta la doccia, è spettinata, pulita e tutta profumata, stretta nell’accappatoio di Marisa ed è sempre bella.

Antonio entra in bagno e dice “Amore! Appena sei vestita preparami il caffè! Un cucchiaino di zucchero. Grazie” mentre Francesca l lanciava alla sorella uno sguardo felice ma senza dire nulla.

Le due sorelle in cucina parlano del più e del meno ma più che altro parlano di Antonio che le ascolta.

“La prossima volta ti faremo diventare una troietta. Ti mettiamo delle palline dentro ed andiamo in giro a passeggio. Ti va l’idea?” e prosegue “Uhh, è tardissimo! Devo fare le pizze per i clienti!”

Ora fra le sorelle è scoppiato l’amore e davvero Francesca non voleva perdere la sorella e per questo era pronta ad offrirsi e diventare l’amante e la puttanella di Antonio purché restassero tutti e tre assieme.

Quando restano sole si guardano, nessuna delle due ha il coraggio di parlare per prima dopo quello che avevano fatto. Dopo quello che era successo, tutto era cambiato in loro due, inconsciamente avevano accettato quella condizione di amanti dello stesso maschio.

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