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Francesca: racconti n. 19 e20

By 11 Dicembre 2021No Comments

La laurea di Luisi (pub 19)

Francesca esce di casa ed alle tre in punto è all’appuntamento dove subito incontra Alessia. Anche lei è vestita in modo esagerato e a dir poco sexy con scarpe nere a tacco altissimo da 15, pantaloni attillatissimi bianchi e una maglietta dello stesso colore che lascia scoperto l’ombelico, sotto un completo intimo fucsia, come poi avrebbe scoperto più tardi.
Alessia è un’amica dai tempi in cui frequentavo le scuole superiori. Stasera si laurea il suo ragazzo e dal paese sono venute molte persone. La laurea è sempre un momento importante, soprattutto in un paese piccolo come quello dove Francesca ha vissuto fino a due anni prima e lì un laureato diventa una personalità.
Per l’occasione le persone si vestono con l’abito migliore e si ritrovano per fare gli auguri al laureato ed anche ai genitori.
Lei era contenta di rivedere Alessia. Con lei aveva scambiato molte idee e voglie al tempo della scuola. Poi a causa del suo amore per il sesso, prima con Angelo e Forica, poi con Mirta, ha tralasciato le amicizie del paese.
Tutti sapevano che lei faceva la pittrice, ignoravano che fosse mantenuta da una lesbica e che le sue esperienze sessuali si erano sviluppate notevolmente. Tra l’altro era cambiata fisicamente e anche nel look. Non era, certo, la classica ragazza di paese che veste in modo modesto.
Per l’occasione Francesca ha cercato di vestirsi elegantemente ed in modo adatto all’occasione ed allora perché non indossare un abitino nero scollato in modo da mostrare il seno? La lunghezza dell’indumento era tale da arrivare tra la metà della coscia e l’inguine.
L’intento era di far arrapare i suoi paesani maschi e per aumentare l’effetto ha indossato anche un reggiseno a balconcino che sollevava e rendeva bene l’idea delle sue tette turgide senza esporle ma solo immaginarle sotto il tessuto. I capelli li ha anche stirati e lasciati liberi di scendere. Per le labbra della bocca ha pensato ad un rossetto rosso vivo in contrasto con il nero del vestito così come per le unghie dei piedi e delle mani. L’accostamento scarpe nere e rosso vivo delle unghie le piaceva molto. Francesca lo riteneva molto intrigante ed eccitante. Alle orecchie solo due perle, una per orecchio ed assolutamente non grandi.
Naturalmente niente slip o mutandine; fighetta libera da paraventi in modo da spandere i suoi profumi in caso di eccitazione.
Per i piercing ha pensato a delle rosette, del tipo regalato dal suo amore Sergio, che hanno lasciato passare il capezzolo e lo circondavano; il loro bloccaggio era fatto con una barretta passante molto fine che impediva che la rosetta cadesse.
L’abito non lasciava vedere che la forma del capezzolo eretto e turgido e ciò ha ritenuto fosse sufficiente per il suo scopo.
Per le scarpe Francesca ha scelto di calzare scarpe lucide nere senza zeppa ma con tacco da 12 che tendevano i polpacci della gamba rendendoli molto sexy ed indossandole si sentiva altissima. Cadere da là su significava rompersi l’osso del collo. Lei camminava a stento ma in compenso scodinzolavo molto ed era quello che voleva, soprattutto volevo che i compaesani la vedessero figa, che fossi per loro l’oggetto del desiderio e dei loro sogni.
Vennero anche i genitori e Marisa, sua sorella che aveva avuto un piccolo rapporto con Angelo e Forica qualche anno fa, poi interrotto apparentemente senza motivazioni.
Gli abiti di Francesca e il suo atteggiamento davano perfettamente l’impressione che fosse davvero una pittrice, quindi stravagante, eccentrica, proprio come una ragazza in carriera e cittadina. Le voleva essere inarrivabile per coloro che lei non gradiva ma allo stesso tempo eccitante e molto sexy ai loro occhi, in pratica la donna dei loro sogni.
Il laureando era il ragazzo di Alessia. Si chiamava Luisi.
Mia madre non appena la vide le ha lanciato uno sguardo di disapprovazione. Sicuramente non le avrebbe mai fatto indossare quel vestito e quelle scarpe. Dopo i saluti le ha detto sottovoce che vestita sembrava una puttana, che ero troppo nuda ed in cuor suo Francesca ha pensato che forse lo era ma ne era anche contenta. Forse la madre la invidiava per non aver mai indossato abiti simili né ora e neanche la vita che Francesca faceva.
Alla fine della cerimonia di laurea tutti si sono ritrovati insieme in un bar per festeggiare.
Come Francesca aveva previsto tutti gli occhi erano per lei e di ciò ne era felice perché per lei era un modo per rivalersi su quelli che in paese non fanno niente per la loro evoluzione e costringevano le ragazze a rifugiarci in un bar per avere un po’ di intimità.
Luisi ripreso dallo stress della discussione della tesi si è avvicinò a lei.
“Quanto sei bella!”
“Alessia oggi è più bella di me” ha risposto Francesca compiaciuta, anche se non ero vero.
“Vieni con noi in paese? Ci aspetta una bella festa” ha chiesto lui.
Francesca ci ha pensato su un attimo e poi “Si, verrò con i miei genitori”
“Perché non viaggi con Alessia e suo padre?”
“Buona idea!” ha replicato pensando che così avrebbe evitato i rimbrotti di sua madre e forse anche di suo padre.
L’idea era ottima così con Alessia lei avrebbe potuto scambiare due parole e soprattutto sapere notizie sulle altre amiche di scuola.
Prima di avviarsi hanno scattato delle foto ricordo e lei, per la sua figura unica e diversa, era ricercata. Infatti tutti chiedevano di essere immortalati con lei al fianco.
Durante il viaggio verso il suo paese natale ha chiesto ad Alessia notizie delle amiche che avevo perduto di vista ed ha saputo che una era andata a vivere a Milano, un’altra, Maria, era rimasta incinta ed era stato uno scandalo perché il maschio era un ragazzo che aveva già una moglie ed un figlio, un’altra amica, Laura, viveva con un vedovo, un’altra ancora, Elena, era scappata a Torino con un uomo conosciuto da poco tempo ed in famiglia si vergognavano di lei perché faceva qualcosa che a loro non piaceva. Che cosa facesse non era dato sapere ma lo dicevano lasciando intendere che era qualcosa di peccaminoso.
All’arrivo in casa di Luisi la festa è stata grande anche per Francesca che ritornava e tutti i maschi non avevano occhi se non che per lei. Le donne madri di famiglia sussurravano fra di loro giudizi su di lei perché forse troppo vistosa. Le ragazze le giravano intorno con fare apparentemente disinteressato ma in effetti era per osservarla meglio.
Stava per imbrunire quando Alessia le ha chiesto di accompagnarla a casa sua per prendere una giacchina perché sentiva fresco e non aveva niente per coprirsi.
L’entrare a casa di Alessia le ha dato l’impressione di aver fatto un salto all’indietro nel tempo. Come ai tempi del liceo era ancora una casa molto modesta, nonostante i soldi accumulati dal padre. La camera di Alessia però era molto bella ed accogliente.
Mentre Alessia cercava qualcosa nell’armadio per coprirsi adeguatamente Francesca si è distesa sul letto ed il vestito già corto è salito un altro po’.
Alessia voltandosi ha avuto un’espressione di meraviglia “Sei nuda sotto il vestito!”
“Ti meraviglia?”
“E se ti vedono?”
“Non mi interessa. Ho imparato a dare la figa a chi mi piace. Guardati tu allo specchio! Non credi di essere abbastanza arrapante con quel che indossi? Io non porto niente perché voglio essere disponibile ad essere scopata se sono in calore”
“Beata te! Io ho messo questi pantaloni perché i miei mi hanno detto che non dovevo mettermi in mostra”
Francesca ha ribattuto “In ogni caso il tuo tanga si vede che è di colore fucsia. Questo fa eccitare i maschi. Credi che in città non se ne siano accorti?”
Nel frattempo Alessia si è seduta vicino a lei.
“Come hai fatto ad avere le gambe così belle?”
“Le curo tutti i giorni” ha risposto Francesca ed ha sollevato il vestito per mostrarle tutta la gamba compresa la coscia ed anche mostrarle la sua fighetta. Francesca voleva scoprire cosa c’era sotto quel pantalone bianco che lasciava trasparire un tanga fucsia ed ha chiesto “Mi fai vedere le tue? Io uso dei prodotti che fanno meraviglie e potrebbero essere adatti alle tue. Non vergognarti, siamo donne!”
“Mi sento a disagio davanti a te. Sei così bella. Sei splendida. Oggi tutti ti guardavano. Qui gli uomini non sono abituati a vedere cose del genere se non nei film porno. Li hai fatti arrapare parecchio. Chissà cosa faranno stanotte!”
“Devo confessarti che l’ho fatto apposta. Mi piace che siano arrapati, che sbavino. Ci hanno sempre controllato ossessivamente quando eravamo più piccole. Volevano trovare sempre qualcosa di torbido in noi. Ecco! Ora dò a loro il piacere di godermi con gli occhi e forse dei miei profumi intimi”
Mentre dicevo questo Alessia si è levata i pantaloni “Che palle! Questi pantaloni sono una tortura ma mi fanno figa”
“Il tanga non lo togli?”
“Devo farlo?”
“Certo! Siamo donne o no!”
Alessia aveva due gambe belle ma sode. Caviglia fine e belle natiche un po’ larghe.
Per non restare scalza sul pavimento ha rimesso le scarpe a tacco alto.
Visto che era vicino a lei, Francesca ha allungato le braccia e con le mani ha accarezzato le gambe facendo finta che non le interessasse la sua meravigliosa fighetta ricoperta di una peluria che stava ricrescendo.
Francesca l’ha fatta voltare e nell’accarezzarle le cosce ha portato le mani sulle natiche aprendole vedendo la meraviglia del suo culetto.
Francesca stava iniziando ad entrare in calore e si stava bagnando. Per stimolare Alessia le ha passato un dito sulla rosetta del suo buchino accorgendosi che il passaggio era gradito. Le è venuto facile allungare il percorso passando sul perineo e andare avanti tra le grandi labbra fino al clitoride.
Alessia ha osservato le manovre di Francesca e non ha detto niente lasciandola fare e per facilitare i movimenti della mano ha aperto leggermente le gambe per farla passare.
Quando le carezze sono passate sul davanti, Francesca l’ha sentita ansimare leggermente.
“Ti piace” le ha chiesto.
“Sono molto eccitata” le ha risposto l’amica.
“Vuoi che continui?”
“Si, fallo! Accarezzami, mi sto sciogliendo” ha detto ansimando interrompendosi per le scariche di adrenalina che le bloccavano le labbra “Non l’ho mai fatto con una donna ma l’ho sognato tante volte. Farlo con te è diverso. Mi hai eccitato quando eravamo nell’aula magna dell’università e sognavo che mi toccassi. Aspetta! Mi tolgo il reggiseno. Ho voglia di toccarmi le tette così le vedi anche tu. Tu perché non ti spogli?”
“Mi spoglio ora. Mi darò a te che mi hai tanto eccitata. Vedrai anche una sorpresa!” le ha risposto felice sorridente Francesca. Alessia si è voltata e lei con un rapido movimento mi è levata di dosso l’abitino restando sui tacchi con il reggiseno push up e gli orecchini.
“Sei fantastica! Che begli ornamenti che hai ai capezzoli! Mi stanno facendo venire solo a pensarci”
“Guarda! Ci sono anche questi!” ha aggiunto Francesca aprendo le gambe ed anche le grandi labbra per mostrare quelli nella figa.
“Non ce la faccio più! Voglio farmi un ditalino! Sei troppo eccitante. Sto colando come … non ti dico” fa Alessia e la vecchia compagna di scuola “Aspetta! Te lo faccio io. Voltati verso lo specchio”
Appena voltata Francesca l’ha baciata sul collo e le ha accarezzato il seno sopra la maglietta di cui ha sollevato il bordo inferiore ed Alessia l’ha sfilata. Poi Francesca le ha sganciato il reggiseno e le sue tette finalmente erano libere di essere apprezzate. Infatti Francesca le ha nuovamente accarezzate riportandoci le mani sopra ed i capezzoli si sono induriti subito.
Francesca ha continuato a baciarla sulle spalle, sul collo e sul lobo delle orecchie, le mani scorrevano sull’addome dell’amica fino al pube ed anche più giù trovando il suo bottoncino già duro. Alessia non parlava, sollevava la testa per facilitare l’eccitazione, si dimenava per la goduria ed era già bagnata
Francesca le ha subito titillato il clitoride. All’inizio ha fatto il tutto lentamente, poi man mano che si contorceva ha capito che il piacere ormai era in lei ed allora ha aumentato il ritmo per farla ansimare e mugolare.
“Dimmi che ti piace” le ha detto.
Lei sussurrando ha risposto “Continua, sto godendo tanto. Mi senti bagnata vero? Mi sento una puttana, sto godendo moltissimo. Che bello! Ti prego non smettere, continua ancora!”
“Sì, sei proprio una troietta di paese. Mi stai riempiendo le dita della tua sbroda profumata. Ti voglio vedere godere”
“Ahhhh! …..Sìììì!…….. Uhhhh! Sto impazzendo! Mi stai facendo fare cose sconce! Che bello farle! Non fermarti!”
Alessia spingeva avanti e indietro il bacino affinché il dito di Francesca premesse più o meno sul suo clito. I tacchi alti facevano sì che il clito e la figa fossero maggiormente esposti ed Alessia si contorcesse bene facendo la figura di colei che gode tantissimo.
Con la mano sinistra Francesca le ha stretto una mammella e spremuto con le dita il capezzolo. Il dolore che sicuramente Alessia provava non lo dimostrava, sicuramente aumentava in lei il piacere di essere tra le mani dell’amica che lei considerava ormai lesbica.
Per farla venire bene, possibilmente gridando, Francesca le ha infialato due dita nella vagina ed a quel punto è arrivato l’orgasmo con urla soffocate, contorcimenti del corpo in tutte le direzioni, stringendo le gambe per sentire la consistenza delle dita. Alessia è quasi caduta a terra se Francesca non l’avesse sostenuta con le sue braccia abbracciandola.
Riprendendosi Alessia ha baciato l’amica che ha ricambiato il bacio mettendole la lingua in bocca.
Improvvisamente ed inaspettatamente si è sentita una voce maschile dire “…… e brave le donne di casa!”
Era Luisi che vedendo che tardavamo era andato a cercarle.
Era completamente nudo ed aveva il cazzo rigido puntato in avanti. Evidentemente le aveva spiate e loro non si erano accorte di lui.
“Francesca, ti ho sempre ammirata, mi sei sempre piaciuta ma tu non ti sei mai accorta di me. Ora vorrei scoparti”
“Ma tu sei il maschio di Alessia?” ha risposto lei.
“Dovresti sapere che quando la tua compagna di scuola veniva in città a trovarmi, la notte facevamo spesso sesso con un’altra persona, maschio o femmina, quindi come ora sai, siamo abituati. Certo qui in paese queste cose sono inammissibili. La gente qui le pensa solamente e sogna, si fa le seghe guardando i film porno, invece noi li facciamo! Qui il bigottismo e la falsa moralità sono una cappa che ci priva del meglio della vita”
Francesca ha ascoltato con meraviglia ma felicemente quel ragazzo che si stava aprendo davanti a due giovani femmine che per i loro usi sessuali sarebbero state ritenute come minimo delle puttane. Inoltre Francesca si è sentita rinfrancata di essere stata scoperta da un ragazzo che la pensava ed aveva fatto sesso in modo ‘diverso’ ed ha pensato che offrirsi a lui sarebbe stato una giusta ricompensa al fatto che lei non l’avesse mai notato.
“Eccomi, Luisi, sono tua adesso. Alessia mi aiuti ad essere chiavata dal tuo ragazzo?” ha replicato felice.
“Oh sìì, tesoro mio! Ora ti guido dentro di lei. Avvicinati!”
Luisi si è avvicinato e Francesca inchinandosi in avanti sul letto su cui ha appoggiato le mani tenendo le braccia piegato su di esso, si è messa a novanta gradi con la figa pronta come dono di laurea al ragazzo della sua amica.
Lui l’ha toccata con le dita che si è messo poi in bocca per assaggiare il gusto di quei succhi, poi ha appoggiato il glande e lentamente ma inesorabilmente è entrato in lei che lo aspettava con trepidazione.
Francesca era bagnatissima.
Alessia ha baciato il suo ragazzo e lui ha dato inizio alla chiavata dandosi un ritmo di sempre maggior vigoria.
Incredibilmente Alessia si è messa dietro di lui abbracciandolo e toccandogli i capezzoli ed incredibilmente lo incitava alla monta di Francesca.
“Dai amore, montala! È la tua femmina. Daglielo tutto, fino in fondo. Hai visto quanto è puttana? È tutta per te. Lasciagli un ricordino!”
Che significava ricordino?
Francesca lo ha capito subito poiché Luisi le è venuto nella figa; per fortuna lei prendeva la pillola.
Come lui ha levato il cazzo dalla figa, Alessia che aveva visto il suo ragazzo venire, si è inchinata per leccare e raccogliere ciò che usciva dalla figa di Francesca
“Pensa Francesca che qui non possono neanche scopare se non al solito bar. Per scopare qui in paese siamo costretti a fare i salti mortali come tu ben sai. Non è certo come in città. Ogni volta che sono andata a trovare Luisi nessuno si è interessato a dove andassi e che cosa dovessi fare. Che bello! Qui credono che io sia ancora vergine”
“Perché non vi sposate? Così sareste liberi di fare ciò che volete, anzi sì, ditemi quando vi sposate?” ha chiesto Francesca
Alessia le ha subito dato la risposta “Spero presto e tu sarai invitata speciale. Guarda che ora sei la mia amica molto speciale e voglio passare le ultime notti da nubile con te. Luisi ci sarai, vero?”
Una risata ha concluso la discussione ed i tre sono tornati alla festa.

Sulla spiaggia con un’altra coppia (pub 20)

I giorni scorsi Francesca si trovava casualmente a passeggiare con Mirta mano nella mano sulla spiaggia di una nota località turistica. Le due erano reduci da una cena intima in cui Mirta le ha dichiarato, ancora una volta, il suo amore.
La donna l’ha voluta portare a camminare a piedi nudi su una spiaggia lontano dalle luci, forse voleva far l’amore sulla spiaggia.
Dal suo modo di comportarsi, visto che ormai Francesca la conosce bene, ha capito che era in calore e che voleva fare sesso a qualunque costo.
Infine Mirta ha deciso di abbandonare la battigia per andare in una pineta che terminava sulla spiaggia. La sabbia bianca con la luce della luna faceva risaltare le sagome delle scarsissime persone lontane da loro.
Guardando il mare le due donne si sono sedute ed hanno dato il via alle carezze ed ai baci.
Non molti metri lontano da loro si vedevano chiaramente due ragazzi, un maschio ed una femmina che facevano l’amore. Si capiva che erano accoppiati sessualmente. La ragazza era snella ed il ragazzo dalla sagoma della corporatura era giovane. Entrambe avevano corpi la cui sagoma nell’oscurità lasciava immaginare che fossero in calore anche loro in cerca di compenetrarsi.
A Francesca piace guardare gli altri che si accoppiano; a lei è sempre piaciuto e ne ha sempre avuto gran godimento.
Francesca vedeva che il corpo della ragazza si contorceva sensualmente nello spingere il sedere contro il bacino del ragazzo il quale l’abbracciava da dietro. I suoi occhi si sono abituati all’oscurità ed alla luce della luna piena le consentivano di distinguevo bene molti particolari.
Lei aveva gli occhi chiusi e la mascella contratta tanto era la concentrazione sulle sensazioni che provava o che vuole far provare a lui. Il ballo che stava facendo era qualcosa che andava al di là delle parole per descriverlo; era puro erotismo.
Le mani del giovane dalla vita sono scese ai fianchi e da qui, con lentezza, sul ventre mentre lei ha abbozzato un sorriso che lui non poteva vedere poiché le era alle spalle.
La ragazza si è adagiata contro di lui senza mai interrompere la sensuale danza del bacino evidenziando i movimenti chiaramente sessuali. Si vedeva benissimo che l’eccitazione dei due stava salendo.
Mirta era di fronte a Francesca, l’ha abbracciata ed essendo voltata verso di lei non poteva vedere la scena.
Gli occhi di Francesca erano fissi sulla coppia ed era già eccitata. Le mani di Mirta le stavano accarezzando le spalle nude e la situazione era delle più eccitanti.
Sotto il vestito corto che indossano le due amanti sono nude. La fighetta di Francesca è depilata e, via via che la coppietta si prepara alla scopata, si è già abbondantemente bagnata facendo colare gli umori sulle natiche non essendoci peli. Francesca aspetta che Mirta le tocchi il clito che è già grosso e sollecitato dal piercing. Intanto il respiro è cambiato e voglia è cresciuta.
Francesca accorgo solo in quel momento che la ragazza indossa ancora i jeans e che le mani del ragazzo cercano un passaggio nei jeans di lei accarezzando la pancia scoperta. Lei è evidente che stia aspettando e che abbia voglia di giocare.
Alla fine lei lo aiuta slacciando il jeans e si lascia accarezzare, toccare anche intimamente. Quando il ragazzo la tocca giù dalle parti del sesso lei si arcua in avanti e le tette sono spinte contro il tessuto della maglietta leggera ed i capezzoli cercano un contatto più intimo più forte.
La ragazza in realtà ha spinto il sedere contro di lui e sicuramente ha colto l’erezione, Francesca se ne è accorta perché il movimento è cambiato poiché si strofina dal basso verso l’alto. Il ragazzo ha vinto le ultime finte resistenze ed iniziato a slacciarle i bottoni dei jeans ed aprire la zip che porta al piacere di entrambe.
Subito le mani si sono fatte strada sulla pelle e si inoltrano tra i lembi della mutandina.
Lei si è fermata ed ha inarcato la schiena emettendo un sospiro lasciando che lui la frugasse li in basso cogliendo il suo calore.
Lei lentamente ha portato una mano dietro la schiena e l’ha calata sul cazzo gustandosi la turgidità sulla stoffa dei pantaloni ed anche accarezzandolo.
I due sono intenti in una reciproca esplorazione aspettando la scintilla che darà l’esplosione dei sensi.
Francesca è al massimo dell’eccitazione. Mirta le ha denudato le tette ed i suoi capezzoli succhiati e tirati da Mirta sono duri. L’effetto è che sta godendo molto ed è in balia della sua libidine. Allora apre le gambe per offrire il suo sesso alle attenzioni della sua compagna. Francesca per Mirta non fa niente se non l’offrirsi passivamente.
A Mirta non ha detto niente dei due ragazzi che continuano i loro giochi sessuali e che lei continua ad osservare e su cui non riesce a togliere lo sguardo.
Mirta la vuole così; è la sua bambola vivente.
Francesca sospira, è bagnata, sta colando, reagisce alle carezze ed anche alle sue unghie che solcano delicatamente la sua pelle. É il gioco sessuale di Mirta.
Francesca è sempre attenta ai movimenti dei due ragazzi e vede che la ragazza è pronta, lo vuole dentro. È inginocchiata dinanzi a lui e lo aiuta a spogliarsi. Lui è nudo e lei sfiora il glande con la lingua, lo bacia mentre lo ingoia lentamente per poi ritrarre il viso, allontanarsi e mettersi in piedi. Dalla distanza di un passo la giovane osserva il ragazzo e, mentre si apre i jeans e leva la maglietta, lei dice al ragazzo qualcosa che non si capisce.
Lui è a torso nudo e stringe la sua lei con forza, lei lo bacia con una passione che non è rara vedere in queste occasioni. Il trasporto che dimostra è ancora più eccitante della danza erotica precedente.
Lui si solleva da terra e lei si offre alle sue mani che iniziano subito ad accarezzarla sotto la magliettina sollevandola sino scoprire parte delle tette prima di dedicarsi ai jeans. La ragazza inspira a fondo con la bocca aperta mentre le mani del ragazzo esplorano ogni lato del suo corpo, le braccia di lei sono sollevate e le mani puntate verso il cielo. I jeans sono calati e la maglietta sollevata sopra il seno mentre lui bacia e mordicchia i capezzoli. Lei è immobile e si lascia eccitare da queste attenzioni, poi lascia cadere le braccia intorno al collo del ragazzo e lo attira sulla bocca per un altro lungo bacio, si leva i Jeans lasciandoli a terra, quindi si sfila la maglia mentre lui oramai nudo si stende sulla sabbia.
La ragazza si è levata quasi tutti i suoi indumenti e Francesca vede che ha indosso solo un perizoma nero dentro cui la ragazza infila le dita tra gli elastici per sfilarselo ma poi ha una esitazione.
Infatti si allontana dal suo ragazzo e va verso Mirta e Francesca, le osserva, infila la mano nuovamente nel perizoma e inizia un frenetico sgrillettamento davanti agli occhi delle due amanti lesbiche.
Mirta, meravigliata, la osserva continuando il suo lavorio su Francesca. Lo sguardo di Mirta di complicità è carico di libidine. Pare che tra loro due ci sia un dialogo senza parole ma molto esplicito. Infatti Mirta vuol far vedere di essere la padrona di Francesca e la ragazza vuole godere della visione di loro due che fanno sesso.
Anche Mirta è molto attratta dalla ragazza e la guarda intensamente.
Quando Mirta le chiede se volesse partecipare, la ragazza ritorna dal suo maschio, si china su di lui e gli parla mentre con la mano gli sfiora il pene eretto e lo stringe quindi le muove entrambe lentamente su e giù.
La giovane pare soddisfatta e si allontana di poco per diventare totalmente nuda sfilandosi il perizoma dinanzi a lui ma guardando in direzione di Mirta e Francesca.
Completamente nuda si avvicina al suo ragazzo e vi sale a cavallo.
Lo bacia sul petto sensualmente per scendere con lentezza fino al pube, si inginocchia, si china sul sesso del giovane con le mani poggiate sulla sabbia e la testa che si solleva per poi discendere con ritmo regolare. Il viso del giovane riflette le sensazioni che la sua ragazza gli dà.
La ragazza dimena il sedere, divarica un po’ le gambe mostrando la figa depilata.
Mentre agisce sul suo giovane uomo la ragazza si volge verso le due amanti che la stanno fissando.
Lei è consapevole che loro due la stanno osservando quando, senza staccare le labbra dal pene, ruota il suo corpo e si muove sino a portare la vagina sopra il volto del ragazzo per un 69.
L’espressione della ragazza dimostra il piacere che sta provando. Geme e scorre la lingua lungo l’asta prima di ingoiarlo, torna su e lancia uno sguardo al ragazzo. Poi ripete la scena più volte sino a che il giovane sotto di lei le spinge una o due dita dentro la fighetta e la lingua sul clitoride.
Lei inarca la schiena ed allontana il viso dal pene mentre sposta il pube per godersi le dita nella vagina e la lingua sul clitoride. È evidente che stia godendo moltissimo ed il ragazzo sotto di lei è instancabile. Lui l’ha leccata e la penetrata senza fermarsi portandola allo stadio orgasmico. Francesca se ne accorge perché la ragazza perde completamente la ragione agitandosi spasmodicamente e parlando a voce alta incita il suo maschio a chiavarla e allargarle la figa affinché possa sentire dentro anche la mano intera.
Poi con la libidine in corpo riprende a succhiare il sesso del ragazzo. Il suo viso si muove velocemente: sale, scende, succhia e lecca in modo che il ragazzo goda il più possibile.
Tra un incrociarsi di gemiti i due stanno godendo dinanzi a Francesca e Mirta.
Mirta incantata da quello spettacolo ha fermato la sua mano su Francesca ma l’ha tenuta sulla fighetta. Francesca sente le sue dita ferme sul clitoride turgido e sta godendo senza essere toccata. Infatti sente avverte il tepore della mano di Mirta e solo questa sensazione la fa godere al punto che sta per venire.
È la situazione che sta vedendo che la fa godere. Mirta sa che a Francesca ciò che vede le piace e sa anche come comportarsi con lei, sa che in quelle situazioni Francesca è la sua troietta.
Francesca ha aperto la camicia di Mirta e le tette sono schizzate fuori.
I quegli istanti la ragazza non ha più controllo e raggiunge un orgasmo devastante sul viso del ragazzo che non riesce a trattenere il proprio piacere riempiendole la bocca di sborra. È un orgasmo quasi simultaneo.
I due sembrano esperti. Francesca lo intuisce perché la ragazza ingoia tutto.
Al termine della dolce leccata del cazzo del giovane lei sposta gli occhi su Mirta e Francesca che sono immobili e felicemente sconvolte dallo spettacolo che loro due hanno loro offerto e ne chiede con un movimento della mano se fosse stato gradito.
Lentamente la ragazza si è adagiata al fianco del maschio che l’ha appena fatta godere lasciandosi accarezzare per poi sovrapporre una gamba sul corpo del giovane, avvicinarsi al suo orecchio e scambiare parole che Francesca non sente. Forse ha stuzzicato qual giovane maschio con la lingua e nel mentre ha mosso la mano intorno al cazzo, si è strofinata contro il corpo del ragazzo e lo ha baciato con in bocca ancora il sapore del suo sperma mischiato a quello dei propri umori.
I due si sono avvinghiati nuovamente baciandosi e lei è sale su di lui in modo che il pube fosse a contatto del cazzo.
Dolce e sensuale ha preso a strofinare le labbra della vagina sull’asta ancora rilassata muovendosi sensualmente con i muscoli ancora tesi dalla eccitazione. La giovane ha voglia di sentire qualcosa dentro ancora una volta. Il piacere dell’orgasmo generato dal clitoride è servito solo ad aumentare la sua voglia.
La bocca della ragazza si è incollata quella del ragazzo, lei ha inarcato la schiena sporgendo il seno in avanti affinché lui potesse andare a toccare le punte dei capezzoli, ha divaricato le natiche mettendo in mostra alla luce della luna una vagina luccicante e aperta pronta ad accogliere dentro il suo maschio ma per lui non è ancora l’ora di darlo. Il cazzo del ragazzo inizia a raddrizzarsi, ma lei ha fretta. Sollevando il sedere ha portato una mano sotto di sé ed ha afferrato il cazzo, lo ha tastato e lo ha guidato dentro di sé. La consistenza del cazzo è sufficiente a stare nella figa perciò lei prosegue a manipolarlo con le dita e così rapidamente si indurisce pur stando dentro.
La ragazza lo fa scivolare dentro di sé in silenzio quindi riprende a baciare il ragazzo mentre muove sensualmente il sedere per sentirlo scavare la figa.
I movimenti della ragazza aumentano d’intensità poco alla volta, con lentezza esasperata ha iniziato a prendere dentro di sé un sesso sempre più rigido. Quando inizia fare su e giù è perché sente il cazzo del ragazzo nel ventre, lo sente scivolare alternativamente nella figa e riempirla fino all’utero.
Sono venuti da poco tempo ma si muovono come se avessero dentro una voglia difficile da estinguere. La ragazza si è adagiata sul suo maschietto ed in quella posizione può raccogliere le spinte sobbalzando, quindi lei porta giù il sedere e si solleva rimanendo con la schiena eretta per muovere solo il pube completamente penetrata dal giovane.
Lui le chiede se si sentisse piena e lei ha risposto poggiando una mano sul ventre indicando un punto sotto l’ombelico. È un modo per dire “Lo sento fin qui!”
Con una rapida mossa lei si gira dando le spalle al suo uomo. In questa posizione i due possono osservare Francesca e Mirta che si sgrillettano e si baciano.
Francesca con le mani sulla sabbia e le braccia che fanno da puntello al suo corpo, ha le mammelle con i capezzoli eretti ornate dai piercing offerte alla bocca di Mirta, le gambe sono larghe e la mano della sua amante con micro vibrazioni la stanno portando al parossismo.
La ragazza dopo un lungo e soffocato gemito si è lasciata cadere all’indietro con la schiena contro il corpo del ragazzo che le ha afferrato subito le tette trattenendola contro di sé muovendosi dentro di lei e lei ha ancora degli spasmi. Il corpo si è contratto ripetutamente mentre lei ansima. Infine è venuta mostrando alle due amanti lesbiche le quali erano molto attente alla sua figa completamente aperta e ripetutamente occupata.
A voce alta la ragazza ha chiesto che lui le venisse dentro. Lui a quelle parole si è sentito libero di riempirla di sperma ed in pochi attimi ha raggiunto l’orgasmo.
Anche lei si è dimenata in preda al piacere.
I movimenti della ragazza hanno fatto scivolare fuori dalla figa il cazzo che ha terminato di spruzzare sulla pancia e sulle labbra esterne della figa.
Dinanzi a questo spettacolo Mirta e Francesca non hanno potuto fare a meno di essere eccitate e impazienti di mostrare loro come si gode tra donne.
I ragazzi, nudi, si sono avvicinati a loro due.
Mirta ha baciato lei e lui sulle labbra senza entrare in bocca. Francesca non aveva mai visto Mirta baciare un maschio.
Poi si è dedicata a Francesca tirandola per il piercing di una mammella indicando alla ragazza che poteva succhiare un capezzolo.
Infatti lei ha subito baciato un capezzolo di Francesca e la mano libera ha impugnato il cazzo del maschio che vedendo la scena di Francesca che godeva e sospirava, si è di nuovo eccitato.
Dopo qualche minuto Mirta ha invitato il ragazzo a mettersi alle spalle della sua amante in modo che potesse adagiarsi sul petto e per far sì che Francesca potesse sentire il suo cazzo duro e giovane tra i suoi glutei.
La ragazza ha allungato le sue mani fino a sostituirle a quelle di Mirta sgrillettandola mentre la sua amante lo faceva da sola davanti a tutti loro.
Ormai Francesca ha solo voglia di venire e non aspetta altro.
Il ragazzo le stringe il collo con una mano e Francesca non tarda ad urlare ed avere un gran fremito, arcuarsi, aprire ancora di più le gambe e finalmente gridare il suo orgasmo.
La ragazza ha baciato Francesca la quale ha ricambiato per ringraziarla di averle levato la voglia irresistibile che aveva ma che non ha completamente soddisfatto.
Ora in tre osservano Mirta la quale si sta facendo un grandioso ditalino agitandosi, aprendo le gambe, torturandosi i capezzoli, impastandosi le mammelle ed infine anche lei sollevando il corpo con le gambe ed un braccio ed infine gridando che stava venendo.
Tutti i tre presenti vedono chiaramente il suo spruzzo di sbroda uscire dalla figa e dopo qualche fremito la vediamo ricadere sulla sabbia esausta ed uscire un rivolo di prodotto lattiginoso dalla figa.
I tre restano silenziosi e la guardano felici.
Poi lei si risveglia e ridono tutti e quattro in segno liberatorio e di amicizia reciproca per poi chiacchierare, guardare al chiaro di luna piena i sessi, ridere, scherzare.
Infine si scambiano i loro nomi ed anche i numeri di telefono.
La ragazza si chiama Michela e il ragazzo Gian Marco.
Mirta li invita a casa in città.
Non molto dopo le donne si sono rivestite e con i capelli sistemati, aiutano a rivestirsi Gian Marco e tornano in città.

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