Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Francesca: racconto n.326

By 29 Maggio 2022No Comments

326 – Serata speciale

Da quando Francesca sta con Stefano ha approfittato sempre dei momenti in cui erano soli per mostrarsi nuda per farsi sfiorare perché le piacevano i contatti sfuggevoli e le provocazioni. Per lei era un rivivere le stesse giornate passate con Mirta ed anche con Bianca. Quei giorni erano la conferma che non c’erano remore o pregiudizi a mostrare la sua bellezza. Infatti era naturale mostrarsi ed esibirsi nuda già fin dai primi tempi dopo la maturità scientifica quando conobbe Angelo e Forica i quali le hanno fatto provare quanto sia bello fare sesso avere dei traumi psicologici e da allora è stato tutto un crescendo poiché le è stato facile aprirsi con i ragazzi, con le ragazze e fin da subito anche con donne più grandi di lei. Di ragazzi che le andavano dietro ne aveva tanti ma non le passava assolutamente per la mente di avvicinarsi a loro fino a quando Francesca non è andata in città. Vedendo Angelo in aula nel fare lezioni di matematica si è innamorata di lui il quale le ha fatto conoscere Forica che a sua volta le ha presentato Mirta ed anche Bianca. Di Mirta non si è fidata subito ma è stata Bianca a sedurla ed in seguito è riuscita a fidarsi di quella donna matura che sarebbe poi stata la sua amante per qualche anno. La scusa della sua permanenza in città era un corso di pittura ma in realtà era l’uscire dalla ristretta mentalità paesana e godersi il sesso poiché gli ormoni erano a quella età irresistibili. La casa di Mirta doveva il luogo per fare quei corsi di pittura ma dopo un solo mese di coabitazione la confidenza con lei è stata tale che ebbe il coraggio di mettersi insieme. Ripresasi dai ricordi Francesca si è trovata, ogni tanto, ad incantarsi davanti a Stefano. Stavano insieme da pochi mesi e lui la conosceva bene, sapeva come farle capire le sue intenzioni senza nemmeno dover pronunciare una parola e la stessa cosa accadeva per lei.
Uno dei casi in cui si verificava questa sintonia notevole avveniva quando lei usciva dal portone di casa e capiva subito che il suo compagno aveva intenzione quella sera di farle perdere la testa. A lei piaceva essere bella ed una sera ha indossato un vestito che lui le aveva regalato per un’occasione speciale, era una camicetta bianca da mettere senza reggiseno come è solita fare lei. Stefano nel vederla le ha detto “Lo sai che vederti addosso il semitrasparente mi eccita da morire perché vedo i tuoi capezzoli sotto la camicetta”
In verità lei l’aveva fatto apposta sapendo che quel particolare regalo era da usarsi per gli appuntamenti intimi con lui e non certo da indossare per andare in ufficio. Quella sera Francesca ha indossato anche una minigonna che le consentiva di esporre le sue splendide gambe slanciate ulteriormente dal tacco alto da 10 che portava con la femminilità che lui adorava. Stefano ha completato la prima frase dicendo “Non so cos’hai sotto la mini, ma so che non durerà a lungo! Mi fai impazzire quando ti vesti così!”
A quelle parole non c’è stato sul momento un seguito ma solo sguardi densi di significato.
In auto lui ha finto di non essere rimasto colpito dall’abbigliamento della compagna ma dall’espressione del suo viso era evidente la soddisfazione e l’orgoglio per l’aspetto che lei aveva.
Al primo semaforo se n’è uscito con “Vorrei accarezzarti, ma stasera voglio farti desiderare ciò che non vedi l’ora di avere” ed alla ripartenza si è diretto verso il mare. Quando ha fermato l’auto Francesca gli ha chiesto “Perché siamo qui?”
“Stasera voglio scoparti sulla spiaggia”
Per lei era rievocare qualcosa che aveva fatto qualche anno prima con Mirta insieme ad una coppia che casualmente avevano trovato a scopare proprio in spiaggia.
Il meteo favoriva l’idea di Stefano. Infatti era primavera, la temperatura era mite e sul lungomare c’erano poche persone, la luna gli teneva compagnia nella passeggiata illuminando il percorso al di fuori del centro abitato. Francesca era meravigliata dal fatto che non Stefano non l’avesse ancora sfiorata e questo stato di isolamento creato appositamente da lui per aumentare la libidine, quindi il desiderio, era molto forte e dai suoi movimenti lei ha intuito che lo era anche per lui.
Poiché la stagione era già calda, qualche pedalò era già stato messo in acqua ed uno era stato lasciato sulla sabbia pronto per essere usato l’indomani. Quella sera quel pedalò in riva al mare era il motivo per fare una sosta e, senza toccarsi neanche per mano, sia Francesca che Stefano sono andati a sedersi nel mezzo. Lui si è seduto e la fa sedere su di lui facendo avvenire il primo contatto tra loro dopo alcune ore. Francesca appena seduta lo abbraccia, lo bacia sulle labbra e va a baciargli anche il collo sotto l’orecchio, poi risale e la lingua gioca con il lobo dell’orecchio mordicchiandolo, le sue mani accarezzano la sua schiena mentre cerca la lingua di Stefano per incrociarla alla sua. Lei è molto arrapata e poiché vuole Stefano con tutta sé stessa, passa all’azione sbottonando un paio di bottoni della camicetta ed infilando in bocca il dito medio che, dopo averlo succhiato per bene, porta su un suo capezzolo.
Lui è molto attratto da ciò che lei gli mostra ed offre e non si fai ripetere l’invito andando subito a toccarlo. Stefano trova quel capezzolo durissimo e lo stringe forte fra le dita.
“Ti dispiace se ti dico io cosa fare?” chiede lei sottovoce guardandolo fisso negli occhi. Lui la guarda stranito come se avesse interrotto un gioco e Francesca poggia una mano sulla patta gonfia stringendo un po’ il cazzo ed inumidendosi voluttuosamente le labbra estrae la lingua in un gesto estremamente erotico. Lei è stupita dalla arrendevolezza del compagno che non fa una grinza per ostacolarla nelle sue mosse ma anche lui lo è perché non si aspettava che lei prendesse l’iniziativa in quel luogo pubblico, seppur buio, che ha generato la perversione di entrambe. Infatti lui con una mano va a toccarle proprio lì dove sa già che lei gode tanto e scopre che, insieme al reggiseno, Francesca ha lasciato nel cassetto anche il perizoma.
Non avendo indossato intimo, Francesca allarga ancora un po’ le gambe che poi vanno a cingere i fianchi del suo uomo. La posizione che lei ha assunto fa sì che il cazzo si appoggi a lei sulla coscia mentre una mano si insinua sotto il cotone della mini gonna e l’altra stringa forte il capezzolo.
Con il sesso di Stefano appoggiato e turgido sulla coscia ed il capezzolo stretto tra le dita, Francesca non capisce più nulla e tutto le sembra scorrere sempre più velocemente. La ragazza per la goduria è affannata e vorrebbe venire urlando ma si ferma quando sente l’odore fortissimo del cazzo che è decisamente eccitante.
Francesca scende sulla sabbia e si mette in ginocchio, non aspetta certo consensi per sbottonargli la patta e restare davanti alla sua cappella umida che accarezza pianissimo con la lingua ed all’improvviso fa sprofondare fino in gola consentendole di godersi quel sesso durissimo ed imprevedibile.
È difficile tener testa ai ritmi della ragazza che è esperta di sesso. Infatti Stefano vorrebbe venirle in bocca e sogna che la sua sborra colasse dalle labbra ma lei, da esperta qual è, ha avvertito i primi sintomi della sborra che stava per entrare nell’uretra ed allora si è fermata ed ha lasciato il cazzo per andare con gli occhi a fissarlo e sussurrargli in un orecchio “Sai cosa faccio quando ti penso?”
Lui non risponde e lei si sfila la gonna restando lì nuda a farsi guardare.
“Cosa fai, stronza? Vuoi farmi morire?”
Francesca si è accovacciata per terra guardando il suo uomo nell’accarezzarsi piano le grandi labbra e poi va a pizzicarsi il clitoride. Lui si china su di lei e le soffia sul collo “…. e il mio bel cazzo non lo vuoi?” mettendosi in piedi ed andando dietro di lei che fa finta di non sentire proseguendo lo sgrillettamento con le dita.
Ma lei non si accontenta solo di quello, vuole di più.
Infatti dalla sua borsetta da sera, peraltro molto piccola, ha estratto un vibratore altrettanto piccolo. Si tratta di un oggetto da borsetta che lei porta spesso con sé che sembra sia lì apposta per soddisfare le sue voglie. Ancora però non è soddisfatta e non le basta, vuole sentire le mani del suo uomo passare su altre parti del suo corpo.
Con le dita Francesca è andata ad accarezzare il suo culetto e con la mano destra infila in sé il vibratore ed in quel momento le labbra della bocca tremano, ha anche un piccolo sussulto, poi geme più forte, respira profondamente sempre più con maggiore frequenza e Stefano le blocca le mani “Eh no troietta! Ora faccio come voglio io!”
In quel momento a lei sembra tutto molto naturale nell’accompagnare le mani del suo uomo sulle tette invitandolo ad accarezzarle. Per un attimo Stefano ha esitato ma subito le bacia il collo per poi farla girare affinché lui possa arrivare ai capezzoli che si irrigidirono in un attimo, è in quel momento che sente calore per tutto il corpo ed un misto d’emozioni la invade e lo lascia fare nonostante abbia un po’ di paura ma allo stesso tempo ha voglia di provare ciò che fino a quel momento ha rifiutato: essere chiavata davanti agli occhi dei guardoni. Il pensiero di essere vista stavolta non le fa più paura, è abituata a farsi vedere accoppiata senza vergognarsi e non ha remore, sempre che gli spettatori abbiano comportamenti silenziosi e non interferiscano con quel che lei fa.
Con naturalezza erotica ha spogliato delicatamente Stefano accarezzandolo lentamente su tutto il suo corpo, ha sfiorato il petto ricoperto da radi peli, lo ha baciato e con le mani è scesa giù fino ad arrivare all’altezza della zip che è aperta. Francesca lo ha guardato negli occhi ed ha visto uno sguardo forse impaurito ma non si cura di ciò e gli ha abbassato i pantaloni, ha accarezzato il cazzo gonfio che in quel momento pare esplodere e pulsare nelle sue mani.
Francesca gli ha sorriso dolcemente ed ha avvicinato la bocca a quel sesso libero da ogni indumento. Vedendo come lui si è rilassato e come gode capisce che sta facendo bene e sembra che stia mettendo in atto tutta la sua esperienza come se non avesse fatto altro in vita sua fino a quel momento.
Alla ragazza è venuto del tutto naturale gustare il suo sapore e vuole che anche lui sappia qual è il suo sapore, pertanto si stacca per baciarlo nuovamente sulle labbra e sussurrargli che desidera essere sua.
Stefano l’ha presa in braccio per portarla in un luogo più riservato tenendo in un braccio i vestiti di lei. Appena arrivati le mani di Stefano hanno accarezzarle tutto il corpo della sua donna la quale fa un gemito di piacere, lui l’ha baciata e quando è arrivato all’altezza del pube si è fermato a guardare quella zona bianca totalmente senza peli che circonda il piccolo organo del piacere.
L’uomo va a sfiorare delicatamente la vulva per poi assaggiarne nuovamente il sapore ed in Francesca è nato il desiderio irrefrenabile di averlo dentro, cosa che lui capisce e si adagia su di lei che con una mano cerca d’indirizzare il cazzo tra le labbra della vagina.
È il momento clou della sera.
Francesca ha sentito il glande ancora bagnato dalla saliva sfiorare quella zona che lo aspetta con ansia e non ha potuto fare a meno di ansimare più forte.
Stefano lentamente l’ha penetrata e lei ha delle sensazioni fantastiche dovute al cazzo grosso come mai di Stefano pur avvertendo un leggero fastidio che scompare subito dopo quando lui si decide a muoversi dentro di lei che è al massimo dell’eccitazione.
I loro respiri si sono trasformati in affanni e si sono perduti nell’aria della loro alcova all’aperto, poi Stefano l’ha voluta su di sé per sentire il calore del corpo della sua ragazza ed anche per mostrare ad un pubblico, che non vedono ma che sicuramente è lì a guardare, lo spettacolo di una ninfomane con la figa piena.
Il segno per invertire la posizione lo fa Stefano con un cenno della mano e subito si ferma facendo scivolare fuori il cazzo. Francesca ha capito al volo e gli monta sopra. Con un colpo deciso si è ripresa il cazzo nella fighetta, che si è allargata con grande elasticità, ed il cazzo duro e diritto è entrato facilmente in lei.
Francesca si è poi mossa arcuandosi facendo così entrare ed uscire il sesso del suo uomo dalla giovane e delicata fighetta di ragazza apparentemente poco esperta. Mentre lei alterna le penetrazioni, lui la bacia e le accarezza le tette. In pochi istanti Francesca ha raggiunto il primo orgasmo della serata e subito dopo anche lui le ha riempito la vagina di sperma e si è affrettato a ripulirla con la bocca godendosi il sapore del suo stesso sperma misto agli umori femminili. Altrettanto fa lei leccando il cazzo ricoperto di una sostanza viscosa molto saporita ricca di ormoni. I due sono rimasti nudi abbracciati a lungo sulla sabbia continuando ad accarezzarsi, ma non solo. Infatti Stefano si è avvicinato nuovamente dolcemente con le labbra alla bocca e con la punta della lingua le ha sfiora le labbra che hanno risposto aprendosi alla sollecitazione.
Entrambe hanno fame di baci ed il loro è un bacio che ha molto di sensuale, le labbra sembrano volersi divorare mentre le lingue danzano avvinghiate l’una all’altra.
Francesca ha aperto gli occhi e Stefano l’ha fissata, poi con un filo di voce gli ha detto “Ti amo”
Quelle poche lettere alfabetiche hanno dato a lui una ulteriore scarica di adrenalina che gli ha fatto aumentare la voglia di scoparla ancora una volta.
I loro corpi hanno ripreso a desiderarsi, i baci sono diventati sempre più appassionati mentre le mani sono andate ad esplorare ogni lembo di pelle dei loro corpi.
Lui si è distaccato leggermente per ammirare lo splendido e flessuoso corpo della sua giovane ragazza della quale vede il sesso essendo al centro di una zona di pelle molto chiara. Francesca lo ha baciato ancora sulla bocca, ha leccato ed assaporato la pelle di lui il quale è con le labbra sul collo di lei, sulle tette ed è andato a succhiare i capezzoli già induriti dall’eccitazione su cui ha applicato delle barrette d’oro con dei semi anelli a cui agganciare qualcosa.
Stefano è sceso con le mani sul ventre piatto di lei, i baci e le carezze, fatte sulla pelle di Francesca con la lingua, hanno provocato ancora una volta dei brividi di piacere ed il corpo di lei ha avuto dei fremiti ed ha anche appoggiato una mano sulla fighetta nuda che, in assenza totale di peluria, è liscia e vellutata. Lo sguardo della ragazza tarda a sollevarsi, vuole vedere che cosa fa lui il quale si perde nell’ammirare quella zona dove emergono le due meravigliose labbra accoglienti che sono le porte del piacere e che sono ornate da anellini e pendenti d’oro. Lui non l’aveva mai vista così disponibile e pronta, non l’aveva neanche mai vista con tutti quei piercing e ciò l’ha infoiato parecchio; non gli resta che immergersi deciso sulla fighetta per bere quanto lei gli offre mentre la lingua è corsa a cercare e trovare il clitoride per farle sentire quanto piacevole e quanta libidine ci sia in lui.
Le mani esperte di Francesca lo hanno accarezzato sulla testa quasi tormentandone i capelli fino quando in Francesca un orgasmo le ha fatto irrigidire i muscoli, l’ha scossa, l’hanno fatta urlare per la gioia provata e poi, come per incanto, lentamente si è rilassata lasciando che lui potesse bere tutto ciò che ha prodotto la fighetta.
Il cazzo di Stefano è eretto e duro come non mai, Francesca lo ha guardato negli occhi indecisa, meravigliata e vogliosa come farebbe una piccola troietta nei primi incontri con un suo amante, poi in modo naturale lo ha afferrato con una mano accarezzandolo delicatamente, ha avvicinato il viso al cazzo ed ha iniziato a baciarlo partendo dalla radice risalendo lentamente lungo l’asta verso il glande. Per l’ennesima volta lo bacia ed ha aperto le labbra per poterlo gustare con la lingua ed infine inserirlo in bocca. Le sue mani hanno guidato l’asta affinché Stefano potesse godere più intensamente. Infatti lui ha sentito arrivare l’orgasmo e poiché non ha voluto venirle in bocca, allora si è levato dalle labbra di lei ed ha scaricato la sborra sulle tette. Istintivamente Francesca se l’ha spalmato sulle mammelle e infine, con sguardo perverso, ha succhiato le dita con i resti.
Stefano l’ha baciata sulla bocca e lei ha corrisposto felice che sia stato lui ad averla scopata lì sulla spiaggia in quell’angolo riservato e silenzioso.
Francesca e Stefano si sono rivestiti con quei pochi leggeri indumenti estivi con cui erano arrivati lì e sono andati verso l’auto per tornare a casa.
Durante il percorso Francesca si pone il dubbio se Stefano l’abbia ingravidata. L’idea di esserlo la elettrizza ed il pensiero di vedersi così giovane con il pancione la rende felice immensamente. Subito quella felicità le passa perché viene assalita da altri dubbi quali: mi vorrà ancora come suo amante? Mi vorrà montare ancora? Avrò altre possibilità di fare sesso in altre parti del corpo? Che dirà lui se mi facessi montare da altri prima e dopo aver partorito? Francesca in quel momento realizza che il suo Stefano è diventato il suo padrone e che lo ama come fanno tutte le ragazze quando fanno sesso molto soddisfacente.

Leave a Reply