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Harry Potter e la Stanza delle Necessità

By 1 Giugno 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Era trascorsa quasi tutta l’estate e finalmente Ginny, Hermione, Ron ed Harry erano riusciti a rendere abitabile casa al numero 12 di Grimmauld Place. Grazie anche a qualche magia, pur restando invisibile agli occhi dei babbani, era diventata più luminosa, accogliente e confortevole. I ragazzi si erano disfatti di molti, per non dire tutti i mobili che vi erano contenuti ed avevano donato gli oggetti oscuri alla scuola di magia di Hogwarts, di modo che non potessero più nuocere a nessuno. Solo la camera di Sirius non fu toccata, anzi, venne creato una sorta di camera museo, per ricordare tutti coloro che erano morti nella lunga battaglia contro Voldemort.
Ovviamente non erano ancora riusciti a togliere il grande quadro urlante all’ingresso, ma la professoressa McGrannit era riuscita a trasfigurarne l’immagine, che ora mostrava un delizioso paesaggio collinare, in attesa di trovare un rimedio per sbarazzarsene.
Harry passava molte ore nella biblioteca di Hogwarts, ora che aveva imparato a materializzarsi, vi si recava spesso, anche solo per aiutare nella ricostruzione. Custodiva un segreto però, era alla disperata ricerca di un incantesimo che potesse permettergli di realizzare una nuova Stanza delle Necessità. Da quando quella originaria era andata distrutta pochi mesi prima a causa dell’incendio, non si dava pace. Quel giorno finalmente, in un vecchio libro mai utilizzato, trovò qualche indizio e con qualche altra piccola ricerca, riuscì ad ideare una formula che gli permettesse di crearne una. Sapeva però che sarebbe stato pericoloso divulgare tali parole, chiunque avrebbe potuto crearne una, quindi inventò anche una formula di oblio, che gli avrebbe fatto dimenticare la formula, nel momento stesso in cui la stanza sarebbe stata creata e sarebbe potuta ritornargli alla memoria solo se tale stnza fosse nuovamente distrutta.
Così scelse un nuovo corridoio appartato e si concentrò su quello che doveva fare. Una volta creata, diede fondo a tutte le formule che riusciva a ricordare ed ai libri che aveva letto, per rendere la stanza nuovamente accessibile solo a chi fosse in uno stato di assoluta necessità, a renderla indisegnabile, invisibile ad occhio nudo e non pronunciabile, di modo che nessuno avrebbe potto divulgarne l’esistenza, ma vi si accedeva solo in stato di vero bisogno.
Un giorno di settembre, Harry si rifugiò nella soffitta di casa sua, aveva appena avuto una lite furibonda con Ginny sul fatto che lui fosse sempre ad Hogwarts, invece di aiutarla a scegliere i tessuti per i tendaggi della casa. Harry era stremato, camminava avanti e dietro desiderando un luogo tutto suo, sconosciuto ai più dove poter sparire e rilassarsi ogni volta che lo avesse desiderato. All’improvviso, sulla parete di fondo della soffitta, comparve un enorme portone. Harry pensò subito alla magia oscura ed estrasse la bacchetta, ma quando si decise ad aprire e guardavi dentro, si accorse che si trattava della Stanza delle Necessità. Nel confezionare l’incantesimo aveva commesso un errore, l’aveva collegata anche alla sua persona, quindi non solo gli studeti di Hogwarts, ma anche lui stesso, in qualunque luogo si fosse trovato, avrebbe potuto evocarla.
Felice vi entrò, richiudendo il portone che subito scomparve alla vista esterna. Vi trovò dentro molti enormi cuscini sparsi per terra, un camino scoppiettante, un enorme banchetto, frigoriferi pieni di burrobirre gelate e dei divani e chase long. Decise di desiderare che il tempo trascorso in quella stanza, non fossero ore tolte alla vita là fuori, di modo che anche se avesse deciso di passarvi un intera settimana, una volta uscito sarebbe trascorso solo un minuto per tutto il resto del mondo.
Iniziò ad ingozzarsi di pasticcio di maiale in crosta, a bere burrobirra e si sdraiò in uno dei divani. Desiderò una di quelli apparecchi che i babbani chiamavano televisori ed iniziò a fare zapping. Il secondo giorno iniziava ad annoiarsi quando, durante l’ennesimo zapping televisivo, capitò in un canale porno. C’era una donna che leccava il cazzo di un uomo, mentre si faceva sfondare da un altro di mezz’età. Leggendo le info del film, capì che era una donna che si faceva inculare dal padre, mentre spompinava goduriosamente il proprio figlio. Ad Harry diventò subito duro, non aveva mai pensato all’incesto prima d’ora, ma effettivamente il fascino del proibito lo intrigava. Se lo tirò fuori ed iniziò a farsi una sega, venne quasi subito, Ginny lo aveva lasciato a stecchetto negli ultimi tempi e sentiva di avere le palle piene come due otri. La sua mente iniziò a passare in rassegna tutte le donne che conosceva. Oh cosa avrebbe pagato se in questo momento Hermione glielo leccasse e quanto avrebbe voluto spaccare il culo di quella noiosa di Cho Chang, in fondo lui era troppo timido con le donne, ma lei era tutta lacrime e noiosità. Neanche il tempo di pensarlo, che le due ragazze fecero ingresso nella Stanza. In fondo era frutto di un errore di magia, ma ad Harry era andato più che bene, avrebbe potuto usare quella stanza a suo piacimento, scoparsi chiunque lontano da Ginny, tanto lei non lo avrebbe mai scoperto, perché aveva aggiunto un incantesimo alle due ragazze. Avrebbero dimenticato tutto non appena uscite dalla stanza. Harry chiuse a chiave il portone e si spogliò all’istante.
– ‘Ma cosa stai facendo Harry e perché siamo qui?’ chiese Hermione con un tono di voce troppo squillante.
– ‘O tranquilla, non faremo niente che voi non vogliate, in fondo, tu sei stata con Hagrid, non dirmi che non ha sempre voglia di cazzo’ le rispose Harry, che con un gesto di bacchetta, spogliò le due ragazze.
Erano bellissime nude, dei seni tondi e sodi, neanche un pelo alla figa, magre e un culo che cantava da solo.
Harry si sdraiò in uno degli enormi cuscini ed iniziò ad accarezzarsi il cazzo:
– Ginny non mi fa trombare da un po’ ed ho un sacco di sborra calda da spruzzare a delle cagnoline come voi, chi delle due ha voglia di assaggiarmi per prima?’
A stupire Harry fu proprio Cho, che non se lo fece dire due volte e si inginocchiò accanto a lui, prendendo subito il grosso cazzo tra le mani e la lingua. Lentamente leccava ogni centimetro di quel possente scettro, senza dimenticare di succhiargli anche le palle.
– ‘Oh si, brava cagnolina, lecca per bene, avrai una grossa ricompensa dopo.’
– ‘Uhm, sono vergine.’ Bofonchiò Cho, mentre iniziava a succhiargli la cappella.’
– ‘Oh, non ci credo, la più bella della scuola non si faceva sbattere da chiunque?’ le chiese Hermione con un pizzico di invidia.
– ‘E tu cagnolina? Non haivoglia di godere? Avanti, mettiti in piedi sulla mia faccia e fammi vedere come ti masturbi.’
Hermione non si decideva a muoversi.
– ‘Oh dai, non fare la puritana, dopo potrai ingrandirmi il cazzo quanto quello di Hagrid ed impalartici, lo so che ti piacciono i cazzi da mezzogigante’
A quel punto Hermione cedette e fece come gli fu ordinato, iniziò a sgrillettarsi proprio sopra la faccia di Harry. Nel frattempo Cho continuava a spompinarlo sempre più velocemente, golosa di quello scettro e dei succhi che venivano fuori. Harry allungo una mano ed iniziò a massaggiarle il clitoride, la ragazza iniziò subito a mugolare contorcendosi di piacere. Il tempo passava ed Harry era sempre più eccitato, ma riuscì a resistere e non venire troppo velocemente. Solo quando Hermione raggiunse un orgasmo talmente potente da squirtargli addosso, non riuscì più a controllarsi ed ebbe un forte orgasmo, tanto da riempire la bocca della bella Cho di tanta sborra calda.
– ‘Siete due troie, l’ho sempre saputo, Ora Hermione perdonami, ma prima di sfondarti, credo che questa cagnetta meriti di essere sverginata come si deve, ma prima dimmi Cho, prendi i contraccettivi babbani?’
Lei arrossì ed ammise che tutte le donne di Hogwarts prendevano la miracolosa pillola, visto che non esisteva un medicinale o un incantesimo che evitasse gravidanze indesiderate. Harry non perse tempo, la mise a pecora e visto che la sua figetta era fradicia dei suoi stessi succhi, decise che non sarebbe stata necessaria la formula di unguento, quella troia bramava il suo cazzo e lui era pronto a sfondarla per bene.
– ‘Questa è per sverginarti’ Ed affondò in maniera brusca dentro di lei.
– ‘Aaaah!’ urlò Cho di dolore.
– ‘Questa è per tutte le volte che mi parlavi di Cedric Diggory’ Fece uscire totalmente la sua sbarra e vi rientrò di botto in maniera ancor più violenta.
– ‘Aaah!’ Stavolta non era solo un urlo di dolore.
– ‘Questa è per tutte le volte che hai pianto per lui davanti a me’
– ‘Oh si, ancora’ iniziò ad urlare lei
– ‘Questa è per essere stata una noiosa rompiballe’
– ‘Si, così! Sfondala questa puttana’ Hermione era super eccitata, desiderò dei giochi erotici e su un tavolo comparvero tanti di essi, scelse un dildo bello grosso, poi si sistemò in modo da poter vedere il cazzo di Harry scomparire nella figa di Cho ed iniziò a scoparsi con quell’enorme cazzo di gomma.
Andarono avanti a lungo tutti e tre, o meglio, Cho continuava a venire a ripetizione, sotto i colpi rudi e possenti di Harry, ma non sembrava mai stanca, Solo dopo parecchio tempo sentì Harry urlare:
– ‘Oddio si, sto per sborrarti tutta, cazzo che goduta, voglio riempirti tutta di sborra. Puttana che non sei altro, ti piace farti fottere eh? Si, vengo’ vengo’ sborrooooooooooooo!!!’
Cho sentì grossi schizzi entrarle dentro e subito dopo sentì Harry uscire dalla sua figa dilaniata. Non riusciva a muoversi, sentiva che anche Hermione stava venendo col suo dildo, mentre vedeva la sborra calda di Harry, sgocciolare lungo le gambe di Cho.
– ‘Oh si, si’ vengo anch’io’ siiiiiiiiii’ Hermione tolse il dildo dalla sua passera, in tempo per riuscire a beccare il corpo di Cho col suo squirt. Squirtò tanto e fu un getto lungo, tanto da fare la doccia alla ragazza, che era oramai fradicia.
Harry iniziava a sentirsi stanco, Hermione lo fece sdraiare su uno dei cuscini, nel frattempo desiderò una pozione rinvigorente e la fece bere al ragazzo, il quale riacquistò immediatamente le sue forze. La ragazza si avvicinò al suo cazzo e lo nascose in mezzo alle sue tette. Iniziò a massaggiarlo dolcemente iniziando una delicata spagnola. Cho non appena si fu lavata, si avvicinò al giovane mago ed iniziò a baciarlo. In poco tempo Harry tornò duro come un paio d’ore prima.
– ‘Engorgio!’ disse Hermione usando la baccetta.
Il cazzo di Harry iniziò a crescere, diventando in men che non si dica delle stesse dimensioni di quelle di un gigante.
– ‘Non credi di aver esagerato con le dimensioni?’ le fece notare Harry.
– ‘Ho no, voglio che mi apri in due, Hagrid era troppo impacciato per fottermi con la dovuta forza. Engordo e unguento!’ Pronunciò rivolto alla sua fighetta vogliosa.
Si sistemò proprio sul suo cazzo ed iniziò ad accoglierlo. Nonostante l’incantesimo di Engorgio, quel cazzo era troppo grosso per lei, ma non si diede per vinta e continuò a farlo affondare sempre di più.
– ‘Oh si, è enorme’ Lo senti? Mi stai spaccando tutta, finalmente. Era da tempo che volevo sentirmi così. Avanti sfondami tutta, fammi sentire che sei un vero stallone da monta.’

Harry non ci vide più, quell’incantesimo non aveva solo accresciuto le dimensioni del suo cazzo, ma anche amplificato le sensazioni, in più ora aveva due palle enormi, pesantissime e lo sentiva, strapiene di sborra.
Ribaltò la ragazza , si appoggiò sulle sue ginocchia e le alzo le gambe.
– ‘Vuoi essere montata come un animale?’
– ‘Oh si, Harry, te ne prego. Fammi sentire una zoccola.’
– ‘Sei solo una cagna in calore. Prendi puttana, non avrò nessun riguardo per la tua figa sfondata.’
Così dicendo iniziò a fottersela come un toro, i colpi erano sempre più forti e veloci, grazie alla pozione non sentiva la stanchezza e poteva essere sempre più rude. La ragazza urlava di quel dolore misto a piacere che tanto desiderava, si sentiva totalmente aperta e sentiva di essere la più grande troia del pianeta.
Nel frattempo Cho si sdraiò mettendo la sua testa tra le gambe di Harry. Le sue enormi palle da gigante le schiaffeggiavano il volto e la facevano bagnare sempre più.
– ‘Oh si, così, fammi male, prendimi a schiaffi Harry. Dimmi che non hai mai avuto una troia come me.’
– ‘Hermione sei insaziabile. Prendi puttana’ Harry le diede un forte schiaffo e la ragazza, invece di protestare si bagnò ancor di più.
Cho intanto aveva tirato fuori la lingua ed ogni volta che le palle del ragazzo le schiaffeggiavano il viso, lei riusciva a leccarle, facendo perdere la testa ad Harry.
– ‘Siete due cagne in calore, vi piace eh? Vi sfondo a tutt’e due oggi, voglio riempirvi talmente tanto di sborra da vedervela colare tutta tra le gambe, mentre ritornate alle vostre vite. Puttane!’
– ‘Oh ma chi vuole tornare a casa? Voglio restare qui a farmi fottere tutto il tempo. Dai Harry, fottimi, aprimi in due’ così’ fammi morire di piacere.’
– ‘Zitta puttana e godi!’ le ordinò Harry assestandole un altro schiaffo sulla faccia, poi mentre continuava a stantuffarla, iniziò a tirarle i capezzoli. Di risposta la ragazza divenne un lago, bagnando tutti i capelli di Cho, la quale era sempre più intenta a leccare le palle grosse e piene.
– ‘Oh si, siiiiii’ sto venendo Harry’ siiiiiiiiiiiiii!’ Hermione iniziò a tremare, preda di un violentissimo orgasmo.
Harry sentì montare il più grosso degli orgasmi, allora uscì dalla figa oramai dilaniata di Hermione e fece un passo indietro. Iniziò a smanettarsi quell’enorme cazzo con due mani.
– ‘Volete la mia sborra puttane? Eh, volete che vi faccia la doccia? Voglio vedervi tutte sborrate cagnette mie’ si’ così.. mettetevi vicine’ ecco’ sborro’ sborroooooooooooooooo!!!!!’

Enormi getti di sborra iniziarono a schizzare fuori, colpendo le due ragazze un po’ ovunque. Harry continuava a schizzare senza mai fermarsi, imbrattando le due cagnette sul viso, sule tette, i capelli. Quando finalmente ebbe finito di sborrare, prese la bacchetta e portò il suo cazzo e la figa di Hermione delle dimensioni naturali. La sborra che ricopriva Hermione e Cho iniziava a scolare verso le loro fighe, le ragazze si guardarono così conciate ed iniziarono a leccarsi a vicenda, per assaggiare quel dolce nettare.
Harry si accasciò distrutto su una poltrona, mentre si gustava la scena tra le due troiette.
Le due ragazze continuarono a leccarsi a vicenda, a succhiarsi i capezzoli ed a masturbarsi reciprocamente. Era una goduria sentire i loro gemiti, ma erano troppo eccitate per durare a lungo, infatti in breve tempo Cho iniziò ad urlare tutto il suo piacere, accasciandosi al suolo, mentre Hermione continuò a penetrarsi fino a che uno schizzo di squirt le uscì fuori in concomitanza al suo ennesimo orgasmo giornaliero.
Era passata una settimana dalla scoperta della Stanza delle Necessità ed Harry non era ancora riuscito a ritornarci. Ginny continuava a lamentarsi della continua stanchezza del suo uomo, se solo avesse saputo a cosa fosse dovuto’
‘Non è possibile Harry, è più di una settimana che non mi tocchi neanche con un dito, se non mi fidassi ciecamente di te, potrei pensare che ti sei fatto prosciugare da qualcun’altra.’
Harry sorrise tra sé, effettivamente alla fine, con Hermione e Cho, nonostante continuasse a venire, non aveva più neanche una goccia di sborra da far bere loro.’ La cosa geniale è che le ragazze, una volta uscite dalla stanza, non ricordavano assolutamente l’accaduto e nonostante avessero passato tre giorni nella Stanza, nel mondo reale erano trascorsi solo tre secondi, perciò nessuno notò l’assenza dei tre.
Harry decise che era giunto il momento di ripetere l’esperienza. Aspettò che tutti in casa dormissero, per poter sgattaiolare nella soffitta della casa al numero 12 di Grimmaud Place.Ripetè la solita formila ed il familiare portone della Stanza delle Necessità apparve davanti ai suoi occhi. Una volta dentro, stilò su un foglio tutte le leccornie che desiderava mangiare. In un angolo della Stanza apparve un mega banchetto con zuccotto di zucca, pollo alla Hogwarts, torta alla melassa, roast-beef con yorkshire pudding e molte altre delizie. Il mega frigo era ricolmo di burrobirra ghiacciata, sciroppo di ciliegia e succo di zucca. Mentre i vari cassetti dell’angolo cucina, erano ricolmi di cioccorane, gelatine tuttigusti+1, bacchette di liquirizia, ecc. Se solo avesse voluto, Harry avrebbe potuto passare un mese intero lì dentro, senza mai morir di fame o sete.
Harry voleva fare una scelta ponderata inerenti la donna da farsi. Certo Hermione era stata una bomba sexy, certo decisamente meglio di Cho, ma non voleva ripetersi stavolta. Effettivamente Ginny aveva ragione, la stava trascurando, ma questa ritrovata libertà lo eccitava troppo per potervi rinunciare. Così la sua mente scelse la perversione odierna, un secondo dopo, due teste rosse apparvero nella stanza.
‘Ma come sono arrivata qui? Ma questa assomiglia alla Stanza delle Necessità’
‘No, Ginny, ti sbagli, non assomiglia, questa è la Stanza delle Necessità’ la corresse Ron.
Non avevano ancora notato Harry in fondo al salone, così ne approfittò e fece partire delle immagini dal grande televisore. Nello schermo si vedevano donne, sedute in circolo, che si masturbavano tutte insieme.
‘Ma cosa’ ‘ Ginny fece un passo avanti e solo allora si rese conto della presenza del suo uomo. ‘Harry vuoi spiegarmi?’
‘Expoliavit!’ sussurrò Harry agitando la bacchetta.
All’istante Ginny si ritrovò totalmente nuda, cercava disperatamente di coprirsi con le mani, imbarazzata per la presenza del fratello, afferrò due mega cuscini da terra e si cosprì il più possibile.
‘No amore’ disse Harry avvicinandosi a lei ‘non vergognarti, sei così bella quando sei nuda, non è vero Ron’ disse rivolgendosi al cognato, mentre toglieva i cuscini dalle mani di Ginny.
‘Ehm io’ ‘ Ron era visibilmente imbarazzato, continuava a guardar per terra ‘io non saprei.’
Harry si avvicinò a lui, lo prese per le spalle e lo spinse verso sua sorella. ‘Non fate i timidi, Ginny ti lamenti di non scopare abbastanza questa settimana, fammi vedere quanto sai esser troia. E tu Ron, non dirmi che non hai mai pensato alla possibilità di farti qualcun’altra oltre Hermione.’
‘Ecco io, a dir la verità, non ho ancora mai’ ‘ Ron dienne più rosso dei suoi capelli.
‘Cosa? Sei ancora vergine? Non ti sei ancora fatto Hermione? Ti svelo un segreto, settimana scorsa me la sono sfondata per bene ed a quanto ne so, persino Hagrid l’ha sventrata in passato.’
Detto questo, prese la mano del suo amico e la mise sul seno della compagna. ‘Avanti, baciala.’ Ed avvicinò le due teste.
Ginny era visibilmente incazzata per la rivelazione di Harry, così per vendetta, spalancò immediatamente le labbra, iniziando a far roteare la lingua nella bocca del fratello.
‘Bravi, così, fatemi vedere di cosa siete capaci.’ Harry andò ad accomodarsi su una chase-long.
Una mano di Ginny si allungò verso il pacco di Ron, il quale sussurrò al tocco. Nonostante il fatto che aveva sua sorella per le mani, la situazione lo eccitava, non poteva crederci che finalmente si sarebbe fottuto una donna ed al momento poco gli importava di chi si trattava. Iniziò a spogliarsi e quando finalmente anche lui era nudo, mise il suo cazzo in mano alla sorella, la quale non si fece pregare.
Ginny si inginocchiò, prese la sbarra dura del fratello ed iniziò ad auto schiaffeggiarcisi.
‘Oooh, siii’ finamente, succhiamelo dai.’
Non fece neanche finirgli la frase, che la ragazza ingoiò tutto quel cazzo fino in gola, non aveva voglia di prolungare l’attesa e non gli importava che fosse il primo pompino del fratello, la sua gola brucia dalla sete di sborra. Così iniziò a succhiare e leccare voracemente.
‘Piano cara, così lo fai venire velocemente, abbi pietà del tuo povero fratello.’
Anche Harry era ormai eccitato e si spogliò con un movimento di bacchetta, voleva spararsi una bella sega mentre guardava la sua donna godere col cazzo del suo migliore amico.
‘Uhm, siii, cazzo che bello. Harry sei proprio fortunato, guarda qui che golosa, mia sorella a quanto pare, se vede un cazzo non capisce più nulla. Oh siiii.’
Il ragazzo godeva come un porco ed avrebbe voluto durare a lungo, ma sua sorella non sembrava volesse rallentare, anzi, con le mani stuzzicava anche le palle piene di sborra.
‘Oddio, no’ sto già venendo’ aaah, siii’ sborrooooooooooo!’ vide sua sorella ingoiare tutta quella sborrata. ‘Sei una ingorda Ginny, non mi hai neanche fatto assaporare il momento.’
Il cazzo di Ron rimase duro, così Ginny ne aprofittò, si avvicinò ad Harry, appoggiandosi alla sua chase long, di modo che la sua faccia fosse a pochi centimetri dal viso di Harry, spalancò le gambe ed esclamò: ‘Assaporati una chiavata allora, dai, lo vedi come sono bagnata’ disse mentre guardava il compagno con malizia.
Ron non se lo fece ripetere due volte, arrivò dietro la sorella e con una mossa secca affondò il suo bastone dentro quella figa fradicia.
‘Uh, si, bravo fratellone, sverginati con la mia figa, spaccami in due dai.’
Ron iniziò a muoversi dentro la sorella, ogni sensazione era decuplicata dal fatto che non si stesse facendo una donna qualunque. Trivellava quella figa e la sentiva sempre più umida.
‘Oh si, mi sto sverginando con mia sorella, guarda Harry, guarda come mi fotto la tua donna. Ah si, ad averlo saputo prima, sai quante volte me la sarei fatta sta puttana, anzicché star dietro al quiddich?’
Ginny iniziava ad urlare in faccia ad Harry.
‘Guarda che cagna, guarda come gode, oh si Harry, vedi come me la sto fottendo. Ah sii, godi puttana, godi’ ti piace sverginare tuo fratello eh? Sei una troia. Dai puttana urla, facci vedere quanto ti piace.’
Harry si menava lentamente il cazzo, sapeva che Ginny, mossa dalla gelosia, si sarebbe fatta sbattere da chiunque, persino Voldemort se fosse stato ancora vivo. Così Harry decise di volere in stanza tutti i fratelli della sua donna, i quali apparvero immediatamente. Dapprima furono spaesati da quel ‘teletrasporto’ forza, poi si resero conto della scena che avevano davanti.
‘Ron, Gynny!’ urlò Percy.
‘Sta zitto e guarda come gode la troia. Oh si, sto fottendo mia sorella davanti a tutta la famiglia. UUUh, si, guardatemi, guardate come mi fotto Ginny. Ah si, voglio sborrare, guardatemi mentre sborro, siiii’ guardatemi’ sto sborrandooooooo’ Ron ebbe un orgasmo potente, il primo nella figa di una donna e non gliene fregava nulla che fosse sua sorella, anzi la cosa lo eccitava maggiormente.
Ginny non ebbe neanche il tempo di riprendersi dal suo orgasmo, Harry le prese la testa e gli ficcò il suo cazzo duro in gola. All’improvviso la sua bocca fu inondata da diversi schizzi caldi, mentre sentiva la sborra di Ron scolargli lentamente tra le gambe.

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