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il boss e la Mercedes rossa 2° parte – il carrozziere

By 21 Settembre 2021One Comment

Rientrai al mio paese abbastanza tardi quella sera, ovviamente dolorante sia sulla schiena che nei miei buchi, non abituati a trattamenti di questo genere, ero stata abusata ed umiliata ma anziché esserne offesa, stranamente una parte di me era orgogliosa di come avevo eccitato quegli uomini, infatti nonostante tutto, dopo aver preparato la cena e messo a letto le mie bambine, quando andai a fare la mia agognata doccia l’acqua mi scorreva addosso facendomi venire in mente immagini della monta cui ero stata sottoposta, in particolare le immagini di me inculata e frustata da Don Fabio e subito dopo l’immagine di me che leccavo la sborra, mi diedero una eccitazione tale che mi costrinse a masturbarmi furiosamente, strizzando i miei capezzoli ed infilandomi lo shampoo nella figa, arrivando a farmi avere due orgasmi violentissimi.
Il giorno dopo, volendo evitare nuove discussioni con mio marito, mi diressi subito da Vittorio, il carrozziere che poco tempo fa aveva risistemato la Mercedes che gelosamente custodisco nel garage di mio padre. Dopo aver parcheggiato il mio “bolide” entro in officina e ad accogliermi è un giovanissimo ragazzo dagli occhi timidi che mi fa accomodare in ufficio, il giovane che poi scoprirò chiamarsi Pasqualino, non riusciva a guardarmi in faccia ma in compenso come mi giravo non toglieva gli occhi dal mio culo, inguainato nei leggings in similpelle neri lucidi che avevo infilato negli stivali alti e che fanno impazzire gli uomini mettendo in mostra…..tutto!
In ufficio attesi Vittorio, un ragazzo sulla quarantina, esile ma di bell’aspetto con degli occhi chiari e intensi e dopo qualche minuto la porta si apre e me lo trovo davanti che mi guarda ed esclama ” Oh, la bella Signora della Mercedes! Come mai da queste parti?” Allora gli spiego il motivo della mia presenza lì e lo esorto a dare un’occhiata alla mia macchina.
Fuori era scuro, il danno si intravedeva, ma l’occhio esperto di lui fu subito in grado di stimarlo…..insieme alle mie gambe! infatti ho mancato di dirvi che già normalmente Vittorio ogni volta che vado in officina mi fissa gambe e culo ma con quei leggings lucidi addosso non poteva fare a meno di sbavare bramoso sulle gambe ed ovviamente sul mio culo!
Tornati in ufficio mi lancia la solita occhiata maliziosa e mi chiede il libretto di circolazione dell’auto, se ne fa una copia e poi mi dice di ripassare l’indomani per il rilascio del preventivo dicendo “dottorè non vi preoccupate che vi accontentiamo!”.
Il preventivo a me serviva, del resto non volevo far sapere nulla a mio marito dell’incidente, altrimenti avrei rischiato venissero fuori anche le altre cose di Santa Celera, così, la sera dopo, ritorno in carrozzeria e se possibile questa volta mi presento ancora più tirata, con indosso un vestitino attillato e molto corto che lascia scoperta buona parte delle mie lunghissime gambe, inguainate in delle calze autoreggenti velate scure di quelle con la riga dietro che fanno tanto troia di classe, il tutto abbinato con degli stivaletti neri, questo look di solito lo riservo al venerdì, giorno in cui rientra mio marito da Roma, dopo una settimana di duro lavoro e lui è ben contento di approfittarne….
A questo punto Vittorio come mi vede strabuzza gli occhi e vedo che comincia ad ingoiare la saliva, io, consapevole dell’effetto che gli sto facendo, lo guardo con i miei occhi da ammaliatrice e gli chiedo sommariamente a quanto ammonta la cifra del lavoro, lui recuperando un po di self control e staccando gli occhi dalle mie gambe, replica che il tutto, escluso IVA, è sui 6.000 euro!, mi avessero gettato un secchio di acqua gelata addosso sarei rimasta meno ghiacciata “come seimila euro?!” faccio un po stizzita, “ma l’altra volta per un danno maggiore da mio marito hai preso 3.000 euro!” a questo punto noto una luce cattiva spuntare nello sguardo di Vittorio che replica “ma dottorè, la macchina ha subito molti danni non lo sapevate? e certamente non vorrete fare arrabbiare quel buon uomo di vostro marito che ve l’ha aggiustata pochi giorni fa…., comunque tenete presente che per mettere a posto la macchina ci vogliono tre giorni di lavoro ed oggi è giovedì, solo lavorando tutta la notte posso prepararla per domani, così non faremo arrabbiare il dottore…..ma questo vi costerà un piccolo extra” il tono di voce che aveva assunto cominciava a darmi sui nervi, non sembrava più il solito ragazzo tranquillo e timido ma emergeva una certa arroganza nella voce, “comunque – completò – mi ha detto il proprietario che meriterebbe una attenzione particolare signora Gabriella” al che io stupita risposi “come il proprietario?, ma questa officina non è tua?” e lui guardandomi ormai senza più riguardo mi diede una risposta che mi fece gelare il sangue “no bella signora, non lo sapete che questa officina è di don Fabio di Santa Celera e lui vi ha ben referenziata….” disse sorridendo “comunque se vi dimostrate amichevole con me e con il ragazzo che mi aiuta vi faccio un ottimo sconto e con 4.000 euro vi aggiusto la macchina per domani, ma voi ve li dovete guadagnare i 2.000 euro, dottoressa Gabriella, mica pensate che vi basta venire qui vestita come una troia e farmi tirare il cazzo per risparmiare quella cifra, dovete guadagnarvelo il nostro aiuto….”
Con aria sorniona ora Vittorio mi guarda in maniera sfacciata le gambe che nel frattempo io avevo accavallato senza alcuna malizia visto che ero seduta di fronte a poco più di una quarantina di centimetri dalla sua scrivania e mi dice “Complimenti, ora allargale e fammi vedere sotto come sei combinata, già ho notato che ti sei messa le autoreggenti per farmi arrapare, zoccola!” io impietrita dinanzi al cambiamento di Vittorio resto imbambolata ma invece di alzarmi ed andarmene comincio ad aprire le gambe mostrando il pizzo delle autoreggenti ed il bel perizoma giallo che avevo indossato, “adesso sali sulla scrivania e farai un bello strip tease per me e per Pasqualino, dottorè pure Pasqualino ha diritto a divertirsi, pure lui dovrà farvi…..la macchina” e scoppia in una risatina, a quel punto invece di andarmene offesa mi sento stranamente e nuovamente bagnata tra le gambe, quindi salgo sulla scrivania e sulle note di una musichetta sexy che Vittorio mette dal cellulare comincio a spogliarmi fino a rimanere in stivaletti, autoreggenti e perizoma, avverto il potere misto ad eccitazione attraversarmi nel vedere le espressioni incantate di Vittorio e Pasqualino che mi osservano con la bocca aperta….brividi!
Finito lo strip mi fanno scendere ed io mi eccito ancora di più a sentire quattro mani che mi toccano su tutto il corpo, indugiando ovviamente sul mio culo che viene palpato impastato e schiaffeggiato a più riprese e mentre è così, Vittorio mi prende per i capelli e mi piega sul suo cazzo che intanto ha tirato fuori, un bel cazzo non c’è che dire ma nulla a che vedere con le nerchie che avevo preso due giorni prima! comunque, mentre comincio a succhiarglielo sento Pasqualino che si posiziona dietro al mio culo e con una lingua lunga e rasposa comincia a leccarmi dal clitoride fino al mio ano, procurandomi una sensazione fortissima che non posso esprimere perché si sa che non si parla a bocca piena ed io sono una ragazza educata!
Pasqualino è instancabile e mi lecca con quel suo sguardo timido e dolce, infatti non riesce neanche a guardarmi in faccia quando mi giro ad osservarlo ma a questo punto Vittorio mi stacca da lui mi gira, mi mette a pecora e senza tanti preamboli mi inforca la figa, peraltro già ampiamente bagnata sia dal trattamento di Pasqualino che dall’eccitazione complessiva.
Per ricambiare il piacere abbranco il cazzo di Pasqualino, lungo e sottile e comincio a fargli un pompino con i fiocchi facendomelo entrare fino in gola fin quando non mi lacrimano gli occhi (Peppe mi aveva istruito bene!) e lo salivo come una cagna, fra me e me sorrido in quanto anche durante il pompino, se lo guardo, imbarazzato sposta lo sguardo, nel frattempo dietro di me Vittorio ansima come un cane e mi si rivolge con i peggiori epiteti “godi cagna, ti piace il cazzo che ti sto dando, prima aggiustiamo a te e poi la macchina” dice ridendo e dandomi una sonora pacca sul culo, sempre scopandomi, mi stacca dal suo operaio prendendomi per i capelli e tirandomi il collo all’indietro facendomi inarcare e sentire una vera cagna. Dopo circa mezzora di monta selvaggia esce da me mi prende per i capelli e segandosi mi sborra in faccia urlando “dottorè questo è per voi !!!!!” riempiendomi il viso e sporcandomi tutti i capelli.
Dopo aver goduto Vittorio si gira verso Pasqualino e gli fa “ora tocca a te Pasquà, fai un bel servizio alla dottoressa Gabriella!” Pasquale timido come al solito si sdraia e mi fa salire a smorza candela dicendomi a bassa voce ” voglio scoparvi vedendo le vostre gambe se non vi dispiace” e da parte mia mi sembra il minimo accontentarlo, nel mentre me lo sto scopando lo vedo tirare il mio busto sul suo con il braccio sinistro e con quello destro cercare qualcosa per terra quando all’improvviso mi accorgo che il porco con la mano libera ha agguantato uno di quei grossi cacciaviti con il manico nero e mi sta forzando il culo con il manico facendomi vedere le stelle “e perché era dolce!!!” penso tra me e me mentre mi sfonda il culo con il manico! ma comunque, persa nel mio piacere, comincio ad urlare “dai porci fottetemi, fatemi vedere se siete uomini davvero o solo mezzi uomini!! dai maiali schifosi!” al che Vittorio che intanto aveva recuperato, si mette dietro di me toglie il cacciavite e me lo mette nel culo facendomi provare la seconda doppia penetrazione della mia vita.
La cosa andò avanti per oltre un ora e mezzo e i due maiali mi scoparono in ogni buco; alla fine Pasqualino volle venirmi in bocca obbligandomi ad ingoiare (hai capito il timidino…) mentre Vittorio non ne voleva proprio sapere di godere (del resto aveva già sborrato due volte quella sera), a questo punto io ero stremata, erano oltre due ore e mezza che mi montavano senza sosta e quindi per farlo arrivare ebbi un’idea che al massimo mi avrebbe fatto beccare un schiaffo quindi dopo averlo girato a pancia in su comincio a leccargli il cazzo, le palle ed infine il buco del culo e vedendo che sembrava gradire la cosa, dopo averglielo lubrificato, faccio passare una mano in mezzo alle gambe e mentre lo pompino gli infilo un dito nel culo, bastano pochi minuti ed il porco se ne viene come una fontana facendomi fare il pieno di sperma.
Finita la scopata Vittorio e Pasqualino mi guardano quasi intimiditi da quel che era successo e mi fanno “dottoressa Gabriella stanotte e domani notte lavoreremo invece di dormire, ma ne è valsa la pena! – e comunque, dottoressa, domani andate al lavoro con l’altra macchina, la Jaguar del dottore che è proprio una bella macchina, tenuta bene…”.”Grazie” rispondo io, completamente distrutta dalla quantità di cazzo presa, e aggiungo “In effetti dubito che sia il contrario visto che la prendiamo molto poco dato che sta via quasi tutta la settimana”, “Peccato” fa lui e aggiunge “…è come avere una bella moglie senza godersela!” e scoppia in una risata dandomi una forte pacca sul culo ed accompagnandomi alla porta, mentre sta salutandomi si avvicina e mi sussurra in un orecchio “mi hanno detto di dire alla bella mammina che la cosa non è finita qua e che Don Fabio è rimasto moooolto colpito da voi e prima o poi vorrà rivedervi per fare finalmente qualcosa di davvero FORTE, del resto dottorè, mica potete fare inquietare a Don Fabio, a quello non conviene fargli prendere collera….” e mi lascia fuori nel buio con una angoscia mista ad eccitazione nel pensare a cosa avrà in mente quel porco….

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One Comment

  • Notorius Notorius ha detto:

    Buongiorno Gabriella. Sul fatto che lei scrive bene ed è una delle poche scrittrici a cui scrivo nulla da dire. Denota una fine intelligenza capace di rendere sensuali ed eccitanti i suoi scritti. Questo intriga molto la mia mente in quanto amo relazionarmi con donne che mi tengono testa. Non cerco mai colline da scalare ma Everest… Penso la sua sia una fantasia che denota evidenti desideri di essere sottomessa ad un uomo autoritario. Posto anch’io racconti su questo sito da anni. Di rado in quanto amo parlare di esperienze vissute. Se le fa piacere di confrontarsi mi può scrivere in assoluta tranquillità con riservatezza garantita a mastermind1755@gmail.com. Bruno

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