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Racconti Erotici Etero

Il mio ragazzo non mi fa sentire troia

By 29 Settembre 2021No Comments

Una sera di circa dieci mesi fa sono uscita per passare una serata insieme a Sandro. Siamo andati in un pub per giovani ed abbiamo alzato un po’ il gomito, abbiamo fumato anche qualche spinello nel bagno ed capitato che il destino ci abbia portato a baciarci.
Quando ho sentito la sua lingua avvolgere la mia mi sono così eccitata che ho iniziato a bagnarmi nelle mutandine. Avevo voglia di farlo. Per fortuna lui abita in zona e così siamo potuti andare subito a casa sua.
Appena arrivati, mi dice di entrare facendo poco rumore perché il suo coinquilino ha il sonno leggero. Entrata in camera lui ha iniziato a spogliarmi, mi ha sfilato la maglietta e poi mi ha slacciato il reggiseno. “Non la chiudi la porta?” gli ho chiesto a voce bassissima e lui non ha risposto perché si è messo a succhiarmi e mordermi i capezzoli che subito si sono inturgiditi.
Eravamo ancora in piedi quando mi ha abbassato i leggings e subito dopo mi ha tirato giù le mutandine accorgendosi che ero zuppa di desiderio.
Mi ha passato un dito sul clitoride e lo ha sentito molto duro e mi ha guardato in faccia sorridendomi felice ed approfittando del mio piacere per chiedermi di spogliarlo.
Io ero così arrapata che l’ho fatto senza aspettare un attimo.
Mentre gli sfilavo pantaloni e boxer lui, per abbreviare i tempi e poiché era parecchio arrapato, si è sfilato la maglietta mettendo in evidenza pettorali e addominali ben scolpiti, ciò mi ha eccitato moltissimo ma non quanto il vedere il suo cazzo: era qualcosa di enorme.
Mi è subito piaciuto e non vedevo l’ora di accoglierlo in me anche se la cosa mi sul momento mi ha spaventato anche un po’.
A dire il vero so di avere una vagina capiente. Me ne accorgevo già quando io e lui facevamo l’amore. Lui aveva dimensioni normali eppure sentivo che dentro me c’era ancora molto spazio, a volte quasi ci ballava dentro, ma non l’ho mai detto per non metterlo a disagio; a conferma che non si sia accorto che avessi la figa larga, mi ha detto che se lo avessi leccato per bene il cazzo si sarebbe lubrificato e dentro sarebbe scivolato meglio.
Per accontentarlo gli ho fatto un pompino ed ho assaporato la sua virilità. Quando poi mi ha detto di mettermi sdraiata e di rilassarmi, ho capito che era arrivato il momento tanto atteso ma anche temuto.
Lui si è messo sopra di me e mi ha baciato con violenza, poi mi ha penetrata ed in quel momento ho sentito un misto di dolore e piacere. È stato davvero qualcosa di fantastico.
Ho mugolato, miagolato e mi sono uscite di bocca frasi da film porno del tipo ‘sono la tua porca’ o roba simile.
Lui ha proseguito a sbattermi con violenza ed a quel punto il dolore era solo un ricordo lontano perché ho provato solo un immenso piacere.
Dopo pochi minuti stavo già per venire. Avrei voluto resistere ma non ci riuscivo ed allora gli ho detto che mi ero bloccata in una situazione parossistica e lui ha risposto che potevo farne a meno perché quello sarebbe stato il primo orgasmo di una lunga serie.
Le sue parole sono state come il tappo di una bottiglia che salta ed allora sono venuta.
Ho sentito le contrazioni della mia figa e un piacere enorme.
Le mie zone erogene sono andate in fibrillazione ed i miei capezzoli sempre più simili a due sassolini.
Lui ha proseguito a pompare e la cosa mi ha subito eccitata nuovamente. Aveva ragione, in quel momento avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto, ho sentito un nuovo orgasmo formarsi e sarei anche venuta ma lui mi ha interrotto per farmi mettere alla pecorina per scoparmi da dietro.
Temendo che lo facesse, l’unica cosa che gli ho chiesto è stata quella di non metterlo in culo, avevo delle ragadi e mi avrebbe fatto male e sanguinare ulteriormente ed anche allargare, il che mi avrebbe costretta ad andare in ospedale a farle curare.
Ma ha capito e mi ha penetrato da dietro nella figa. Mentre lo faceva mi mordeva la schiena e, mettendo le mani davanti, mi ha strizzato le tette facendomi male ma ogni dolore che mi ha causato ha generato in me solo altro piacere e poiché ero pazza di goduria gli ho detto che avrei fatto tutto ciò che voleva.
Mi ha risposto che era ciò che si aspettava di sentirmi dire.
Subito dopo ha allungato una mano verso il comodino, ha preso il cellulare e ha fatto uno squillo a qualcuno senza dirmi perché avesse fatto quella chiamata ma non molti secondi dopo ho sentito la porta alle nostre spalle che si apriva, mi sono girata e ho visto entrare un ragazzo con indosso solo un paio di boxer.
Lui ha proseguito la scopata ed io a godermi il suo grande cazzo.
Ansimando ed impalata ho chiesto chi fosse quel ragazzo e lui con poche parole mi ha spiegato che si trattava del suo coinquilino e che gli sarebbe piaciuto se avesse partecipato anche lui a scoparmi.
Ero tanto eccitata ed in preda al piacere datomi da quel sesso nella mia figa che avrei fatto davvero qualsiasi cosa in quel momento, però era da tempo che nelle mie fantasie c’era la voglia di un accoppiamento con uno sconosciuto davanti a chi mi stava già scopando, questa l’occasione per realizzare quel sogno.
pertanto ho chiesto a Sandro di sfilare dalla mia figa il suo cazzo, mi sono levata dal letto e sono andata verso l’altro ragazzo, mi sono presentata e gli ho chiesto il nome e dicendomi di chiamarsi Ramon.
L’ho subito baciato guardando negli occhi Sandro, gli ho sfilato i boxer e, sebbene non avesse il pene grosso come quello di Sandro, era comunque di dimensioni notevoli. Ho iniziato a leccarlo ed mi sono gustata un sapore simile a quello del cazzo di Sandro.
Il fatto di fare sesso come una troia davanti ad uno splendido amante, mi ha fatto bagnare ancora di più. Ho sentito le goccioline della mia eccitazione scivolare nell’inguine. Quando ho ritenuto fosse ponto per scoparmi, ho preso per mano Ramon e l’ho condotto sul letto, l’ho fatto sdraiare e mi sono messa sopra di lui mettendomi subito dentro il suo cazzo facendomi emettere un forte gemito.
Ramon si è mosso velocemente dentro di me che grondavo di umori vaginali.
Sandro, che era rimasto lì a guardare, mi ha detto, sorridendo maliziosamente, che si sentiva escluso e ho risposto proponendo di prendergli il suo cazzo in bocca mentre Ramon avrebbe continuato a stantuffarmi dentro.
Sandro non ha accettato poiché preferiva chiavarmi.
Ho replicato con l’idea di prenderlo in culo ma avrei avuto troppo male a causa del mio problema di ragadi anali.
A quel punto Ramon ha avuto un’idea per me originale e l’ha attuata.
Lui si è accorto della larghezza della mia figa e stando sotto di me, tenendo il suo il suo cazzo nella mia figa, lo ha tirato verso il basso allargandomi la figa e rivolgendosi a Sandro “Vedi un po’ se trovi un po’ di spazio!”
Non ha chiesto la mia autorizzazione ad allargarmi ed ho guardato Ramon negli occhi facendomi vedere preoccupata ed in un istante ho capito cosa avessero in mente di fare.
Sandro è salito sul letto e l’ho sentito cercare di aprirsi uno spazio tra le mie grandi labbra ed il cazzo di Ramon.
L’idea mi ha fin da subito intrigato ma ho avuto paura che mi rompessero; non avevo mai pensato a soluzioni simili per evitare le inculate.
L’eccitazione era al massimo livello e forse per quel motivo che ero umidissima e molto lubrificata.
Sandro è riuscito in qualche modo a farsi strada nella mia figa ed ho così avuto due cazzi contemporaneamente nella mia figa.
Nonostante la delicatezza e lentezza nel farlo da parte di Sandro, la prima introduzione è stata dolorosa ma poi la figa si è adattata ed ho auto una serie di orgasmi multipli.
Ho sentito benissimo i due maschi chiavarmi entrando e uscendo, a volte contemporaneamente, a volte alternandosi.
Sandro stando sopra ha allungato le braccia e con le mani ha stretto parecchio le mie tette offrendole a Ramon il quale ha succhiato i capezzoli come fossi una bestia da mungere. Dai miei capezzoli durissimi hanno fatto capolino due gocce di una sostanza trasparente.
Mi sono trovata ad essere arrapatissima, preda della libidine e del piacere di essere finalmente piena nella mia grande figa.
Forse per via della troppa eccitazione, ho iniziato a dire di tutto, ho chiesto di sbattermi come una puttana, di stuprarmi, di farmi tutto ciò che volevano e anche di più. La mia figa si è bagnata moltissimo ed è stata eccezionale quanto a lubrificazione.
Ho provato un orgasmo dopo l’altro ed ho anche pianto per la gioia di sentirmi come avevo sognato nel guardare film porno e sgrillettarmi in solitudine: per una sera essere una troia che prende cazzi in continuazione.
Le sorprese non sono finite e di ciò che è avvenuto dopo non ne sapevo niente.
Durante uno dei miei orgasmi ho visto l’ombra di una persona che è entrata nella stanza e, contrariamente a quel che avrei fatto, ho proseguito a farmi chiavare trovandomi nel pieno di una lussuriosa follia.
A dire il vero avrei voluto che di maschi in quel momento ne fossero entrati tanti e me li sarei fatti tutti.
È entrato un altro ragazzo molto carino anche lui. Ho chiesto chi fosse e Sandro, proseguendo a muoversi dentro di me, mi ha detto essere Antonio, fratello minore di Ramon.
Beh, a vederlo sarà stato minore di età ma non di certo per le dimensioni del cazzo. Infatti ce l’ha di dimensioni simili o di poco superiori a quello di Ramon, simile a quello di Sandro.
“Ragazzi avete occupato tutto lo spazio” è stata la prima cosa che ha detto sorridendo “Ami sa che non mi resta che incularla!”
È allora intervenuto Sandro gli spiega che non si può fare avendo delle ragadi ma lo interrompo e dico che arrivata qual punto, con nella figa due cazzi di grossa dimensione, avrei potuto, se lui fosse stato attento, farmi inculare fregandomene altamente delle ragadi e del dolore che sarebbe seguito alla scopata in culo “Inculami e se mi farai male tu prosegui. Però metti prima molto lubrificante e la prima entrata falla molto piano” ho detto ad Antonio con voce gutturale dovuta alla libidine.
Lui non se l’è fatto ripetere e si è subito dato da fare ad entrare dentro di me con il suo cazzo turgido
Il dolore è stato molto lancinante proprio di carne che si apre ma sapevo che mi sarebbe passato subito dopo ed ho resistito, anche perché non mi sarei potuta svincolare avendo Sandro e Ramon dentro di me.
Per me è stata una situazione unica sempre sognata e non me la sarei perduta per niente.
“Scopatemi, scopatemi!” ho urlato continuamente fino a che non ho sentito anche Antonio dentro di me. Da come sono messa non vedo come i tre maschi si sono sistemati ma sento perfettamente come mi hanno riempito.
Mi sono trovata così impalata da tre cazzi favolosi, due nella figa ed uno nel culo.
I tre si sono mossi dando avvio ad una monta unica e speciale. Mi sono sentita immersa in un film porno e ciò mi ha portato ad un’estasi tale che, non so quanto dopo, mi ha creato una successione di contrazioni vaginali che hanno coinvolto la pancia, l’utero e tutto il corpo e di utero, un piacere mai provato.
A me non è rimasto che dire che stavo venendo e che godevo in un modo strano mai provato prima, come se l’orgasmo non riguardasse solo il clitoride.
Sandro mi ha chiarito brevemente che stavo avendo un orgasmo vaginale.
Ho urlato come un’ossessa ed ho chiesto che non smettessero.
Antonio ha levato il suo cazzo dal mio culo e me lo ha presentato un po’ sporco di sangue, me lo ha messo davanti alla bocca dicendomi di succhiarglielo.
In altri momenti avrei fermamente rifiutato ma chiavata com’ero non volevo rinunciare al piacere di quell’ennesima perversione e l’ho fatto prendendolo in bocca tutto fino in gola. Lui mi ha detto che avrebbe voluto venire in bocca ed io ho continuato a succhiarlo.
Intanto Ramon e Sandro non hanno smesso un attimo di sfondarmi la figa ormai tutta spalancata.
Poi ho sentito Antonio gemere e riempirmi la bocca con il suo caldo e bianco orgasmo.
In quel momento, rapita dall’eccitazione, il suo sperma me lo sono tenuta in bocca per assaporarlo. L’ho trovato di gusto amarognolo, poi l’ho ingoiato tutto d’un sorso.
Del mio gesto Antonio ne è rimasto stupito ed anche compiaciuto, mi ha dato un bacio sulla fronte ed io ne avrei voluto uno sulle labbra con scambio delle lingue.
Intanto ho sentito gli altri due che si muovevano dentro di me sempre più rapidamente ed ho immaginato che stessero per sborrare ed allora sollevando la voce li ho invitati a sborrare nella figa e rendermi gravida. Sono state parole dette per la libidine e dal un piacere mai provato
Loro mi hanno accontentata. Sono venuti quasi contemporaneamente.
Ho sentito la loro sborra caldo inondarmi vagina e utero, ne sono rimasta contenta e già mi immaginavo con la pancia gonfia.
A scopata finita siamo rimasti abbracciati a lungo con Ramon e Sandro, Antonio è andato in un’altra camera.
Le volte successive a quella sera in cui mi sono accoppiata con Sandro non riuscivo più a provare piacere perché non mi sono più accontentata delle sue dimensioni che definirei standard.
Quella sera avevo capito quale fosse la capienza effettiva della mia figa ed anche quanto si sarebbe potuta allargare. Inoltre quell’accoppiamento multiplo mi ha lasciato una voglia continua di fare sesso ed in tutte le mie azioni vedevo sesso.
Non ho detto niente a Sandro ma lui ha capito qualcosa ed un giorno mi ha invitato a casa sua e lì ho raggiunto livelli estremi di perversione.
Entrata in casa si Sandro, oltre a Ramon e ad Antonio, ho conosciuto altri due ragazzi davvero due boni pazzeschi, uno è Abdul ed è nigeriano, l’altro è Roberto ed ha detto di essere di Roma.
Già da quando ho accettato l’invito di Sandro sono stata ben conscia che tutti mi avrebbero impalato con il loro cazzo e la cosa non mi ha spaventato affatto perché avevo voglia di sperimentare e quella era l’occasione per fare sesso in molte posizioni ed anche multiplo.
Quei ragazzi mi hanno circondata e mi hanno mangiato con gli occhi, poi si sono avvicinati e mi hanno toccato ovunque con le loro mani levandomi, a volte con violenza, i vestiti di dosso.
Una volta nuda mi hanno leccata ed hanno preteso che io leccassi i loro cazzi duri e svettanti. Quello di Abdul era il più favoloso pur essendo un po’ più corto di quello di Sandro ma in compenso aveva un diametro che mi è sembrato grosso quanto una lattina di birra.
Passando all’azione hanno poi preteso di penetrarmi tutti insieme ed allora Sandro e Ramon si sono sistemati nella figa, che ormai era tutta bella larga e collaudata dalla volta precedente, Roberto e Antonio mi hanno allargato i glutei ed aiutandosi con un bel po’ di gel apposito per accoppiamenti anali me lo hanno messo entrambi nel culo. Abdul invece è andato ad occupare la mia bocca.
Sono arrivata a livelli estremi di dolore ma anche di piacere.
Quei bellissimi maschi mi hanno scopata per quasi un’ora. Mi sentivo il culo in fiamme e la figa slabbrata.
Era bellissimo sapere che da sola stavo facendo godere contemporaneamente cinque uomini.
Dopo poco ho sentito gemere Abdul ma invece di venirmi in bocca, si è spostato ed ha schizza il suo copioso sperma in un bicchiere. Successivamente fanno la stessa cosa Antonio, Roberto, Ramon ed infine Sandro.
Io ero cotta a puntino sugli spiedi rappresentati dai loro cazzi. Avevo il sorriso stampato in faccia per l’immenso piacere provato e loro hanno proseguito ad accarezzarmi su tutto il corpo.
Il bicchiere è un flûte per spumante ed si è riempito circa alla metà con la loro sborra bianca.
Loro mi hanno guardato e mi hanno detto che se volevo scopare ancora con loro dovevo dare prova della mia voglia per loro.
Non ci ho pensato un attimo e, senza esitazioni, ho preso il bicchiere e ne ho bevuto il contenuto.
Ho ingoiato il mix di sborra calda e leggermente amarognola di quei ragazzi.
Loro sono rimasti tutti meravigliati e ciò li ha eccitati così tanto che abbiamo riiniziato un’altra volta.
In una delle settimane seguenti dei cinque è rimasto solo Sandro, gli altri per vari motivi non erano più in città.
Il piacere provato non mi è passato e non ho saputo resistere tanto, allora mi sono consolata con il cazzo di Sandro ma non era la stessa cosa.
La maggior parte delle volte dopo essere stata scopata sono tornata a casa rapidamente perché lui non mi appagava e sono stata costretta a simulare l’orgasmo.
Nell’intimità della mia casa, da sola, mi sono masturbata con ciò che più mi ricordava Sandro e gli altri. Ho anche usato una zucchina, un’altra volta un cetriolo, per poi arrivare a sperimentare di tutto e mettere a dura prova la capienza della mia figa chiudendo gli occhi e pensando a loro.
É stato tutto magnifico perché mi ricordava i cinque ragazzi insieme.
Sono passata dai vegetali a qualcosa di più grosso ed ho seguito dei film porno; mi sono infilata una lattina di birra, un matterello ma, la volta più estrema e goduriosa è stata quando mi sono infilata nel culo la bomboletta spray e, nella figa, una bottiglia di acqua da litro e mezzo. Ho goduto da matti.
Poi c’è stato uno strano episodio.
Per l’arrapamento che ho avuto, ho dimenticato di chiudere a chiave la porta della camera pensando che in casa la studentessa universitaria che ho ospitato non ci fosse. Lei invece era a casa e sentendo i miei mugolii e voci, è entrata in camera e mi ha visto in quella situazione.
Mi sarei aspettata di essere epitetata come una pervertita, invece non si è scandalizzata ed ha voluto provare anche lei divertendoci tantissimo scoprendo che lei è più matta di me.
Al termine le ho detto che le avrei presentato i cinque ragazzi appena fossero rientrati in città.

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