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Il parcheggio della liberazione

By 15 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Tornai a casa sfranto dal lavoro e dal calcetto e pensai che l’unica cosa che volessi fare in quel momento &egrave controllare la posta, guardarmi un bel porno e andare a nanna rilassato’erano le 11 la tuta felpata mi sfregava la pelle libera dalle mutande scordate dal cambio del calcetto’ aprii la posta e lessi un messaggio di Carla’erano ormai mesi che non la sentivo non mi rispondCarla nemmeno più’ Bimbo come stai? Scusa lo sfogo ti scrivo perché non ce la faccio più sai i miei mille problemi, a volte si acquietano a volte ritornano’ stasera avrei così voglia della tua lingua, del tuo cazzo, di tutto quello che sai farmi e di come tutto ciò mi faccia sentire una lurida puttana. La tua! Spero di non disturbare o svegliarti ma mi mancavi..la tua Carla. Bacio bimbo, sul tuo bel culetto..’

Leggendo quella mail, mi venne immediatamente duro e allo stesso tempo mi venne voglia di provare l’ennesima volta a forzare la sua vita e il suo non godersi le possibilità. Risposi di getto, impugnando nel mio subconscio le chiavi della macchina. Lei una donna così perfetta nella vita normale, sposata e brava madre ma che allo stesso tempo vive una seconda vita piena di desideri, irraccontabili, forse non possibili in una vita così bella, esagerati, perversi al limite del possibile, capaci di tutto.

‘ Cara la mia troietta, lo sai che le tue mail hanno e avranno solo due effetti, un enorme piacere e un cazzo duro come il marmo. Mi sei mancata e mi dispiace leggere delle tue vicissitudini’ ma forse &egrave proprio il momento di un Carlasione, forse &egrave il momento di morderlo questo culetto abbracciando il mio bacino da dietro, impugnando quello scettro di piacere che sempre hai confuso con le tue dita sotto la doccia o a letto mentre ti masturbavi furiosamente. Leccami l’ano come piace a te, mentre me lo meni, ma fallo davvero, approfitta di questa mia risposta, come vedi sono già pronto’ e mando una foto di me con la tuta abbassata e il membro durissimo. Il cazzo che sempre l’avrebbe voluta impalare.

Abbastanza dubbioso della sua risposta, mi promisi di guardare un po’ di aggiornamenti su facebook per poi riprendere l’iter prefissato e andare a nanna. Chiavi sempre in mano, leggevo le varie cazzate sparse qua e la. Di colpo la mail.

‘Corri Bimbo, corri ora che la tua troia non ne può più delle sue dita, dei dildo e dell’immaginarti..Corri a via xxx c’&egrave un parcheggione. Tra 30 minuti li. Vieni a fottermi ti prego’

Il mac si chiuse quasi da solo, istantaneamente e con un minuto ero giù in macchina, accendendola e correndo con il cazzo in tiro dalla mia troia, da lei che sempre ho desiderato di scopare, stuprare mentalmente e inculare su un cofano di una macchina..quella sera nulla avrei lasciato al caso. Venti minuti che volarono, arrivai quasi inchiodando, a un passo dalla sua macchina a fari spenti da cui usciva il fumo di una sigaretta.

Era in macchina con un vestitino alzato, sul sedile del passeggero davanti, le autoreggenti che le velavano le sue gambe di donna, culminanti in una paio di tacchi neri da urlo, le sue dita si libravano roteando lente sul clitoride, e mi guardo scendere, lCarlarmi la felpa e tirarla dentro la sua macchina aperta del finestrino. ‘ Come sei bello bimbo’disse mentre appoggiava il tacco sul cruscotto per nin farmi perdere nulla ‘ Carla, sei una dea del sesso’preparati che sto per fotterti anche l’anima’ ‘così apr’ lo sportello e mi accovacciai per terra inebriando le mie narici del suo sesso caldo, umido cominciando a leccargli l’inguine, portai la sua gamba sulla mia spalla facendola girare, le baciai le calze la pianta del piede il tacco per poi tornare giù dove il suo clitoride era già un sasso da tintillare, roteavo e aumentavo la velocita dei colpi dando vita a una danza di alternanza di ritmi e roteate, mentre le mie due dita si bagnavano della sua fica.

Umide al punto giusto da forzare subito il suo ano, quel culetto che quella sera avrei scopato come lei ama. Non trovai resistenza dal suo sfintere, l’esperienza della mia troia mi avrebbe regalato una scopata da dio e lo capii da quel momento. Così cominciai a scopargli il culo con due dita mentre le mie labbra si chiudCarlano succhianti sul suo clitoride, lasciando alla lingua lo spazio per tintillare forte e deciso. ‘ mmmm dio mio bimbo come mi fai godere, si lecca la tua troia’ e così facevo mentre lei mi stringCarla i capelli cerati e profumati mentre con la gamba sentiva i muscoli di un ragazzo giovane, da un’energia inaudita, mai provata..il pensiero di essere in un parcheggio con un ragazzo, all’aria aperta, a gambe aperte come una puttana, la fece bagnare tanto quanto per farmi capire di roteare forte senza fermare le dita. ‘ cazzo, ah mmm dio bimbo si sii ‘merda non fermarti.. Si ah ‘.aaah” e venne graffiandomi il collo. Mentre la mia lingua rimase incollata ferma immobile sul clitoride, e le mie dita lente fuoruscivano e entravano dal suo ano, le feci uscire completamente e le assaporai.

Rimasi a leccare il suo ano per un minuto giusto il tempo di riprendersi che la troia lasciò la presa dei miei capelli. Mi alzai di colpo, e mi abbassai lento la tuta e subito usci il mio cazzo già scappellato, nemmeno il tempo di avvicinarmi, che Carla da brava Troia, si fiondo con mano e bocca inglobando la mia cappella violacea e umida, nella sua bocca calda e vogliosa, colma di quella voglia da puttana ormai completamente risvegliata in lei. Comincio a pomparlo, alternando profonde succhiate a movimenti fino al pube, gestendo il tutto con mani fatate da cagna che con leggere dita mi segavano a ritmo e mi massaggiavano le palle. Il paradiso, si stacco il giusto, segava il mio cazzo sulla sua lingua, sulla bocca aperta guardandomi negli occhi ‘ &egrave incredibilmente mio, che cazzo fantastico che hai ‘ largo più che lungo il mio cazzo cominci’ a fottergli la bocca, mentre le mie mani tenCarlano la testa ‘ senti come ti scopa il tuo bimbo, ti scopa la bocca come una lurida troia ‘ le sue unghie mi entrarono nel gluteo ma non solo, da sotto una mano bagnata della sua fica fradicia, mi bagno roteando l’ano, sussultai a sentire il dito, impazzi e ripresi a fotterla, non dando pace alla sua gola che era piena della mia cappella. Il dito entrò e con maestria mi stimolò la prostata mentre succhiava’mi fece impazzire ‘

‘ Forza scendi ‘ ..non disse nulla, obbediva la cagna’scese alzandosi, la baciai, senti il mio sapore misto al mio liquido, mi eccitò ancora di più. La presi per i capelli le leccai l’orecchio il collo’ le abbassai il vestito sia sopra che sotto’era come una fascia sul suo ventre. ‘ oh adesso liberiamole’ti voglio in pieno outfit da puttana. ‘ così fu e la misi con la faccia sul cofano, mani sulla schiena tenute dalla mia, e di colpo le entrai in fica. Il suo sguardo sgrananti, la sua fica bagnata di riempiva di quel cazzo tanto sognato. ‘ Si bimbo scopa la tua troia forza fammi godere’ e la luce dei lampioni lontani ci facCarla gustare il giusto spettacolo. Cominciai a fotterla come un forsennato, ritmo forte e intenso a volte alternato da sculacciate e colpi forti e decisi, quasi a volerla rompere. ‘ Allora era così il dildo mentre mi pensavi ? ‘ e con un pollice iniziai a fottergli l’ano il giusto mentre roteavo il bacino con il cazzo nella sua fica. Continuai a fotterla mentre le sue gambe e le sue calze si bagnavano spaventosamente ‘ mmm bimbo ancora ancora ” ma io ‘Zitta puttana!! ‘ e le presi i fianchi con entrambe le mani per scoparla fortissimo e venne urlando soffocata’ mi fermai, rallentai’il giusto prima di entrare piano nel suo culo.

‘ oh si bimbo’usami fino in fondo ‘mmm ‘ ancora in preda all’orgasmo accolse il mio cazzo lento nel suo culo. La tirai su e mise le mani sul cofano..le strinsi le tette e ripresi a fotterla piano, lei che assecondava i movimenti godendosi quel palo nel culo. GodCarla, come nelle mail l’anale la mandava fuori di testa’con una mano prese a sgrillettarsi mentre cominciai a pomparle il culo furioso.. Ci fermammo un secondo quando ci accorgemmo che una macchina stava parcheggiando poco lontano e si irrigidì. ‘ Non pensare mi fermi protio ora’ e ripresi a fotterla. ‘ Al massimo questa coppia vedrà che razza di puttana sei. ‘ e così continuava a mugulare di piacere e le sue gambe che vibrano di orgasmi che si susseguivano, la eccitava sapersi spiata. Uscii di colpo e la feci sedere fornte a me sul cofano le aprii le gambe e gli rientrai nel culo..la baciavo mentre la fottevo, i suoi completamente persi in quel cazzo che la stava violando furiosamente. Entravo e uscivo dalla sua fica e dal suo culo mentre il mio pollice la sfregava su quel sasso del clitoride’il suo orgasmo ormai era inquantificabile e godCarla ‘godCarla immensamente.

Io non ce la facevo più volevo sborrargli in faccia alla mia troia così usci e la feci abbassare’girai intorno alla macchina mentre lei mi aspettava sfranta in ginocchiata sui tacchi’ presi il suo cellulare dal cruscotto. ‘ te lo ricorderai per sempre Carla di quanto sei stata la mia troia stanotte’ e cosi lasciai a lei il mio cazzo che pomava e segava con una maestria da porno guardando me e la camera che scattava foto. Quando stavo per scoppiare lo presi e lo segai forte ‘ si schizzami schizzami bimbo ‘ imbrattala la tua troia’ tre quattro schizzi le cosparsero bocca viso e il collo ‘mentre continuavo a scattare foto’ lo strizzai sul cellulare sulle sue foto’ e glie le feci vedere e lei da brava puttana leccò lo schermo guardandomi.

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