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Racconti Erotici Etero

Il piacere di mostrarsi anche agli altri

By 1 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Convivo da alcuni anni con il mio compagno, Gianni.
Con lui ho scoperto il piacere di far sesso con altri uomini liberamente e senza inibizioni, né paure, né stupidi sensi di colpa.
Siamo una coppia molto affiatata e tuttora innamorata come il primo giorno e forse anche di più, e condividiamo questa fantasia che ormai mettiamo in pratica costantemente.
Gianni mi ispira e mi incoraggia a sperimentare relazioni sessuali con altri amanti dopo averne parlato a casa insieme in privato aiutandoci con delle videocassette.
Io realizzo volentieri il mio desiderio di far sesso per il solo piacere di farlo, concedendomi liberamente a sempre nuove esperienze sessuali anche con più persone contemporaneamente.
Abbiamo iniziato frequentando alcuni club privati in Francia. Qui l’entrata è strettamente riservata alle sole coppie e quindi le prime volte ci trovavamo in mezzo a persone scambiste. In questi club riservati mentre il mio compagno si limitava ad accarezzare il corpo di qualche altra donna o al massimo si soffermava un po’ a leccarle il sesso, poi tornava ad occuparsi di me.
Io provavo grande il desiderio di sentire il cazzo pulsante di un altro uomo, amavo accarezzare quelli che avevo vicini, spesso volevo anche stringere le mie labbra su quelle aste turgide che mi vedevo intorno.
Nel fare questo non mi sentivo una puttana ma semplicemente una donna in calore e forse anche un po’ troia.
Una volta mentre stavo proprio masturbando lentamente un ragazzo, il mio compagno mi sussurrò nell’orecchio “Guarda! ha preso un preservativo. Lascia che se lo metta e poi sali sopra di lui e fatti scopare”
Ricordo ancora adesso l’eccitazione che questa frase mi mise addosso.
Il mio uomo mi chiedeva di farmi scopare da un altro che mi voleva. In fin dei conti era un ragazzo sconosciuto e visibilmente eccitato.
Io ero così troia che tra un istante mi sarei messa a cavalcioni su di lui, avrei guidato il suo cazzo dentro di me e l’avrei scopato con decisione.
Credo di non essere mai stata così bagnata e ricordo ancora quella come una delle serate più sensuali della mia vita.
Era la prima volta che facevo sesso con un altro sotto gli occhi del mio uomo.
Questo mix di sensazioni che ho provato sul momento composto dal sentirmi desiderata, sapere che il mio partner mi voleva un po’ puttana e che io mi sarei proprio comportata così da troia, è una delle cose che più mi eccitano ancor oggi.
Poi col passare del tempo altre sensazioni ed altri desideri hanno stimolato la nostra ricerca di sempre nuove esperienze con altri amanti. Per esempio, la scorsa settimana Gianni mi ha portato in un club privato di Milano.
Era la prima volta che andavamo in un privato italiano, dopo che per mesi abbiamo frequentato i privè all’estero, forse più seri.
Non sempre troviamo ciò che cerchiamo. Questo perché i gusti cambiano con gli anni e noi allo scoccare dei quarant’anni cambiamo e ci evolviamo con il tempo.
Finora, ci avevano interessato le coppie, ma poi, cambiando i gusti, cambiano anche i comportamenti.
Così abbiamo deciso di andare solo per cercare singoli.
Gianni mi portava lì perché forse pensava che sentirmi desiderata da un singolo giovane mi avrebbe lusingata ed eccitata, mentre lui si eccitava tanto nel vedermi con un ragazzo giovane. Era già successo in Francia e ora voleva ripetere la stessa esperienza in Italia. L’idea piaceva a me e mi eccitava tantissimo; la stessa cosa per lui.
Non era facile trovare singoli validi, che mi sapessero trattare bene, eroticamente parlando, ma qualche volta si trovano.
La settimana scorsa c’era stato uno di quegli incontri rari.
Lo avevamo adocchiato subito: giovane sui 25 anni, discreto, ben fatto e con il solo vantaggio di essere un singolo in un club dominato dalle coppie.
Toccava a noi fare la prima mossa, con discrezione, in quanto se fai capire i tuoi gusti ad altri singoli, non riesci più a sceglierne uno e la serata finisce senza sesso.
Non appena incrociammo il suo sguardo gli occhi, Gianni gli lanciò un messaggio inequivocabile, mentre io facevo uscire lentamente le cosce dalla gonna in modo che lui le vedesse. Da ragazzo intelligente, quale era, aveva subito capito tutto.
Il più era fatto.
Sostammo nel corridoio del privé per un po’; lui dietro di me che mi appoggiava il suo ventre caldo ed il pene già duro.
Cominciai a farmi toccare il culo, mentre ero rivolta verso Gianni che mi guardava compiaciuto ed eccitato da quella situazione che io da arrapata dolcemente assecondavo.
Era molto dolce questo ragazzo, proprio quello che ci voleva per me che per la prima volta mi davo ad un singolo.
Il ragazzo si chiamava Franco. Era delicato ma deciso. Procedeva con discrezione ma ciò non impediva ad atre persone che passavano di lì di accorgersi di ciò che stava succedendo tra noi. Alcune coppie si fermavano e si toccavano e baciavano guardandoci.
Decisi di andare oltre e rivolgendomi a Franco, visibilmente eccitato ed emozionato, come un giovane può esserlo, dissi “andiamo nella stanza riservata alle coppie?….. ma senza il mio compagno”
Lui annuì e così andammo nella camera apposita. Osservai con la coda dell’occhio Gianni che si dirigeva di corsa alla ampia finestra da dove si poteva vedere tutto ciò che avveniva nella stanza.
Anche da dentro la camera si poteva osservare l’esterno perché il vetro arrivava quasi fino al pavimento.
Franco era veramente un bel ragazzo, fisico palestrato, capelli bruni, occhi scuri. Cominciammo a giocare e mi resi subito conto che stavo veramente bene con Franco, ero proprio a mio agio, era così dolce che veramente era un piacere stare con lui.
Mentre stavamo ‘giocando’, ci accorgemmo di essere guardati da dietro al vetro da Gianni e da altre persone che passavano o che si fermavano ad ammirarci.
Erano tutte persone nude.
Immaginavo l’eccitazione di vedere una coppia in calore prepararsi all’accoppiamento.
Tutti preliminari confermarono che ciò che stava accadendo era quello che io e mio partner avevamo voluto fortemente.
Quindi cui proseguimmo nei nostri giochi.
Eravamo splendidi, nudi e da ammirare, tanto da ricevere lo sguardo compiaciuto di altre coppie presenti che affollavano le finestre che facevano commenti su di noi.
Qualche coppia al di la del vetro era accoppiata in piedi; lo si vedeva dalle movenze, altre si masturbavano a vicenda, altre si baciavano languidamente.
Vedevo Gianni che stando dietro il vetro aveva cacciato il suo cazzo eccitato e se lo menavo come un bambino di 15 anni che vedeva per la prima volta un foto porno.
Essere vista da colui che mi amava mi eccitava moltissimo, come lo era anche per lui.
Quando tornammo a casa mi confessò che la cosa che più mi lo aveva eccitato era stato il momento in cui io e Franco ci siamo baciati con le labbra e con la lingua appassionatamente, succhiando la nostra saliva e accarezzandoci per tutto il corpo. Andammo avanti per un bel po’, felici di giocare e fare divertire anche il mio amore.
Come prima volta avevo deciso di non farmi scopare da Franco, ma la sua delusione durò poco, perché gli feci un pompino che ricorderà per tutta la vita.
Lo avevo leccato tutto, lo ingoiavo fino alla gola, gli avevo succhiato a lungo le palle gonfie e il suo glande lucente. Mi piaceva farlo arrivare fino al fondo della gola e avvolgerlo con la mia bocca vogliosa. Quando lo sentii esplodere dentro di me feci fatica a contenere e a bere tutto quello sperma che solo un giovane può produrre, ma ci riuscii e nel momento in cui un rivolo di sperma mi scorreva in un angolo della bocca, sollevai la testa dal pasto graditissimo, mi voltai guardando soddisfatta Gianni che era eccitatissimo ed aveva gli occhi che gli brillavano per la felicità.
Improvvisamente lo vedemmo entrare nella stanza, eccitato, col cazzo durissimo che ancora si menava. Entrambi gli facemmo segno di avvicinarsi; lo vidi felice ed eccitato di ricevere il nostro invito.
Appena si avvicinò a noi gli dissi “Amore hai visto che bel cazzo ha Franco?”
Sorridendo mi rispose ”Certo è come piace a te!!! Duro, turgido, giovane. Troietta che ne dici se facciamo vedere a Franco come e quanto sei puttana!”
Mi fece voltare per appoggiare ad un divano per prendermi con foga nella mia figa ormai fradicia di umori mentre Franco assisteva e mi carezzava e baciava con la sua lingua e le sue mani.
Gianni mi prendeva da dietro come una cavalla e godeva nello stantuffarmi, io cercavo la lingua di Franco e il suo cazzone ancora turgido e duro che carezzavo con le mie mani impazienti.
Ad un tratto vidi che Gianni volle toccare anche lui e sentire la durezza del cazzo di Franco “veramente notevole” disse e riprese a sbattermi fino a quando non mi allagò la vagina di sperma.
Soddisfatto e appagato disse a Franco che ci dovevamo rivedere perché io volevo incontrarlo di nuovo, anche da sola; tanto poi gli avrei raccontato tutto nei minimi particolari perché lo avrebbe eccitato moltissimo.
Purtroppo tra una chiacchiera e l’altra, parlando delle preferenze sessuali di noi due e di Franco, ci dimenticammo di chiedere il suo numero di telefono e così anche lui.
Dissi al mio compagno “forse, se andiamo di nuovo in quel privé lo incontreremo di nuovo”
Non lo ritrovammo ma in compenso ebbi l’occasione di conoscere e farmi scopare da altrettanti giovani bellissimi e così anche Giani poté conoscere altre femmine che lo hanno fatto venire davanti a me con gran soddisfazione di tutti e due.
Ora continuiamo a frequentare privé e villaggi per nudisti e la voglia di fare sesso mostrandoci l’abbiamo sempre

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